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Versione completa: Il pessimismo di Nietzsche
Friedrich Wilhelm Nietzsche Forum > Friedrich Wilhelm Nietzsche > Nietzsche Pensiero
Pagine: 1, 2, 3
rasema74
Premetto che sono stato un grande ammiratore di Nietzsche,
fino a quando ho trovato qualcosa di meglio, lo Yoga e la Sapienza Indiana in generale.
Cosi' come Nietzsche mi ha aiutato a liberarmi, momentaneamente, del Cristianesimo,
adesso sto utilizzando lo Yoga per liberarmi di Nietzsche, o forse solo del suo lato oscuro e contraddittorio.

Veniamo al dunque.
Una differenza fondamentale tra lo Yoga e Nietzsche e' questa:
-per Nietzsche il Superuomo e' un evento causale, forse addirittura mai avvenuto se non per caso.
Il compito e' quello di creare le condizioni perche' possa avvenire in modo quasi sistematico, regolare.
-per lo Yoga tutti gli uomini, proprio in quanto uomini, sono gia' perfetti, il solo problema e' che non lo sanno.
Il compito e' quello di risvegliarli dal sogno in cui stanno vivendo.

Il pessimismo di Nietzsche e' fondamentalmente questo, la convinzione che la Storia e' un mucchio
di storie per lo piu' insignificanti e che non sara' mai possibile salvare tutta l'umanita'.
Lo Yoga invece insegna che la Salvezza, il Risveglio, e' addirittura inevitabile!

Ora io mi chiedo:
come fa a dirsi al di la' del bene e del male uno che vuole creare, costruire, qualcosa che ancora non c'e'?
Anche se si trattasse solo di riunire in uno tutto cio' che e' frammento e orrida casualita',
egli non potra' fare a meno di usare le parole di Bene e Male!

Nello Yoga invece si parla di Risveglio dall'illusione, la perfezione e' gia' qui e ora,
non si deve fare proprio nulla di complicato, ne' aspettare mille anni per vedere un uomo decente!
Ovviamente anche qui c'e' un po' di bene e male (risveglio-sonno), ma in forma molto piu' attenuata, quasi nulla.
Qui il cattivo e' al massimo un dormiglione!

Sgubonius
Ma viva dio c'è la contraddizione, la contraddizione salva!
Finchè continuiamo a forzare l'unità, l'ordine, il significato, la logica del senso saremo sempre nel nichilismo più o meno mascherato da religione. Anche il superuomo non può essere più un risultato, uno scopo, una direzione, il tempo non è più lineare/progressivo.

«Profondo è il mondo, Profondo è il suo dolore
Piacere – più profondo ancora di sofferenza
Dice il dolore: perisci!
Ma ogni piacere vuole eternità
vuole profonda, profonda eternità!».

Il pessimismo di Nietzsche è solo la prova per l'eterno ritorno, l'accettazione del dolore come resistenza alla potenza che è il piacere. Da quello che hai scritto sembra che prediligi lo Yoga perchè è più consolatorio...
Nachtlied
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 19 2009, 09:37 AM) *
Ora io mi chiedo:
come fa a dirsi al di la' del bene e del male uno che vuole creare, costruire, qualcosa che ancora non c'e'?
Anche se si trattasse solo di riunire in uno tutto cio' che e' frammento e orrida casualita',
egli non potra' fare a meno di usare le parole di Bene e Male!


Il fatto è che Nietzsche NON è il superuomo, è quindi naturale che il suo linguaggio e il suo stesso modo di pensare siano costruiti come i nostri.
Anche il fatto di immaginarti un "qualcosa che ancora non c'è" è semplicemente il frutto della tua visione umana del mondo. Te lo immagini così perché Nietzsche usa parole e immagini che non possono fuoriuscire dal campo umano.
Tutto ciò non sarebbe così in una visione sovrumana, più globale, in cui il tempo non è più lineare e il superuomo non è uno scopo.

Posso darti ragione sul pessimismo di Nietzsche, considerando il fatto che secondo me egli ripone grande speranza (che è tipicamente umana!!!) nel superuomo, come unica via di 'salvezza' per l'uomo attuale, che è per ora condannato nella sua sofferenza nichilista ed è incapace di uscire dal suo stato.
Questa però è solo una mia visione. E' vicina a quello che Schlechta chiama "inferno secolarizzato".
Zagreo
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 19 2009, 09:37 AM) *
Premetto che sono stato un grande ammiratore di Nietzsche,
fino a quando ho trovato qualcosa di meglio, lo Yoga e la Sapienza Indiana in generale.
Cosi' come Nietzsche mi ha aiutato a liberarmi, momentaneamente, del Cristianesimo,
adesso sto utilizzando lo Yoga per liberarmi di Nietzsche, o forse solo del suo lato oscuro e contraddittorio.


E cosa ti aiuterà poi liberarti dello Yoga!? laugh.gif
Seriamente...non credo che si possa dire queste cose senza cadere nel banale/ridicolo...senza offesa...però non siamo fatti di ciò che studiamo o di ciò in cui crediamo in un dato momento conchiuso, il nostro pensiero è il frutto del nostro vissuto e del nostro bagaglio di conoscenze, che si sommano e si integrano in ogni momento.
Pensaci un po', è come se uno passasse da un sistema filosofico a un altro, dicendo: "Ah ce l'ho fatta a liberarmene!" Posso accettare che si superi un particolare tipo di visione del mondo...ma dai liberarsene e prenderne un'altra... "fino a quando ho trovato qualcosa di meglio" per favore...
Non si butta via ciò di cui abbiamo avuto esperienza, anche se lo riteniamo ormai oltrepassato -a meno che non lo si abbia appreso solo superficialmente- e tanto più se è ormai oltrepassato perchè ci servirà sempre come contraddittorio critico.
Perchè invece non provi a formarti una tu rolleyes.gif a propria individuale visione che sia il risultato personale del tuo percorso filosofico?


CITAZIONE(rasema74 @ Feb 19 2009, 09:37 AM) *
Veniamo al dunque.
Una differenza fondamentale tra lo Yoga e Nietzsche e' questa:
-per Nietzsche il Superuomo e' un evento causale, forse addirittura mai avvenuto se non per caso.
Il compito e' quello di creare le condizioni perche' possa avvenire in modo quasi sistematico, regolare.
-per lo Yoga tutti gli uomini, proprio in quanto uomini, sono gia' perfetti, il solo problema e' che non lo sanno.
Il compito e' quello di risvegliarli dal sogno in cui stanno vivendo.


Permettimi...la posizione che assumi e che dici derivare dallo yoga mi pare peccare un po' troppo di antropocentrismo ---> "proprio in quanto uomini, sono gia' perfetti"... e per questo parecchio discutibile ma non conosco approfonditamente lo yoga per metterla in dubbio...
Non riesco a capire che tipo di filosofia stai ricercando, forse è per questo che sei così confuso...cioè ti basta la realtà che stai vivendo e la vuoi accettare com'è, dicendoti che tanto è già perfetta oppure vuoi provare a creare le condizioni per un miglioramento di questa realtà (il superuomo è un concetto-limite dai)?
Vuoi una filosofia più consolatoria o una più "eroica"? Perdonatemi l'uso improrpio di tale termine x indicare il "pessimismo coraggioso"


CITAZIONE(rasema74 @ Feb 19 2009, 09:37 AM) *
Il pessimismo di Nietzsche e' fondamentalmente questo, la convinzione che la Storia e' un mucchio
di storie per lo piu' insignificanti e che non sara' mai possibile salvare tutta l'umanita'.
Lo Yoga invece insegna che la Salvezza, il Risveglio, e' addirittura inevitabile!


Si ritorna al punto di prima...stai cercando consolazione e conforto...e ti dico ok...ma non per questo devi per forza mettere in ballo una lettura superficiale del pessimismo nietzschiano che -mi pare ovvio- non è quello che dici...il fatto che la storia è "un mucchio di storie per lo piu' insignificanti" non ha a che fare col pessimismo ma con la volontà di potenza... Questo essere inevitabile della Salvezza mi puzza del "tutto è bene perché così deve andare necessariamente" positivista\hegeliano.

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 19 2009, 09:37 AM) *
Ora io mi chiedo:
come fa a dirsi al di la' del bene e del male uno che vuole creare, costruire, qualcosa che ancora non c'e'?
Anche se si trattasse solo di riunire in uno tutto cio' che e' frammento e orrida casualita',
egli non potra' fare a meno di usare le parole di Bene e Male!


Sinceramente...mi pari confuso...liberati tu per primo dei concetti di bene o male se vuoi procedere al di là delle convenzioni e dei pregiudizi che attanagliano l'uomo...e ricorda che Nietzsche non era il superuomo, non li identifichiamo...perchè il superuomo non potrebbe fare a meno di usarli? sono concetti umani, ma lui è già oltre l'umano; Nietzsche li usa perchè è umano.

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 19 2009, 09:37 AM) *
Nello Yoga invece si parla di Risveglio dall'illusione, la perfezione e' gia' qui e ora,
non si deve fare proprio nulla di complicato, ne' aspettare mille anni per vedere un uomo decente!
Ovviamente anche qui c'e' un po' di bene e male (risveglio-sonno), ma in forma molto piu' attenuata, quasi nulla.
Qui il cattivo e' al massimo un dormiglione!



Indiscutibilmente molto più semplice e rasserenante... rolleyes.gif
Sgubonius
Però si è sollevata una questione che a me è sempre parsa curiosa, la storia dell'avvenire del superuomo (inteso nel senso latino dell'ad-veniens) e dei figli ecc... che c'è molto negli ultimi capitoli di Zarathustra non l'ho mai inquadrata molto, cioè in fondo stento a credere che il superuomo sia un eventualità/evento "storico", più o meno casuale. Nel "diventa ciò che sei" non c'è una sorta di predestinazione stile lutero alla grazia dell'essere nato superuomo, quanto più c'è la regola per saltare oltre l'uomo per intenderci.

Il fatto che (discorso peraltro un po del cavolo, ma ci si intende) Nietzsche sia stato o meno "superuomo" è di per sè indefinibile dalle sue opere che sono solo l'escremento (uso la terminologia dì Derrida) del suo stesso essere capolavoro. Il linguaggio è la condanna di ogni artista, perchè non si esce da esso (si pensi agli sforzi di Joyce), però nessuno come N. ha dimostrato di essere consapevole di questi limiti e quindi può far presuppore anche un superamento. Io in Ecce Homo ho visto proprio questo: fare pulizia di se stessi, sgambettare se stessi per cadere dalla fune tesa fra le due case (il tempo lineare) e andare così oltre l'uomo che è ciò che valuta, e per questo è limitato a bene/male e al linguaggio del significato, della logica del senso. Il passo successivo è solo la poesia (ditirambi di dioniso) e/o la follia (che non a caso mi pare si caratterizza in N. proprio come disindividuazione dell'io: "sono stato Dioniso e Cesare e il Crocefisso" e via dicendo).
Nachtlied
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 19 2009, 09:37 AM) *
Premetto che sono stato un grande ammiratore di Nietzsche,
fino a quando ho trovato qualcosa di meglio, lo Yoga e la Sapienza Indiana in generale.
Cosi' come Nietzsche mi ha aiutato a liberarmi, momentaneamente, del Cristianesimo,
adesso sto utilizzando lo Yoga per liberarmi di Nietzsche, o forse solo del suo lato oscuro e contraddittorio.


Per restare nel linguaggio nietzscheano, questo mi pare, non volendo essere offensiva, un atteggiamento da ultimo uomo.
Ma sì, accontentiamoci della piccolezza della nostra quotidianità, troviamo la nostra oasi borghese per vivere sereni! A chi importa la morte di Dio!
Il fatto poi, di voler 'rimpiazzare' Nietzsche con lo yoga mi fa tanto venire in mente gli aforismi 108 e 109 della FW, in cui le ombre di Dio prendono il Suo posto, mantenendo le Sue stesse funzioni... un rimpiazzaere i valori religiosi con nuovi sulla carta diversi, ma fondamentalmente identici!

Non dico che Nietzsche abbia trovato la verità, anzi, proprio per questo non bisogna farsi condizionare troppo dalla sua lettura. Se lo yoga ti dà conforto, ben venga, ma non considerarlo un antidoto a Nietzsche.
Non è proprio lui a insegnare ad essere sempre critici e a non prendere sempre tutto per buono?!

Non si ripaga veramente un maestro, se si rimane sempre scolari...
Zagreo
CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 20 2009, 02:20 PM) *
Per restare nel linguaggio nietzscheano, questo mi pare, non volendo essere offensiva, un atteggiamento da ultimo uomo.
Ma sì, accontentiamoci della piccolezza della nostra quotidianità, troviamo la nostra oasi borghese per vivere sereni! A chi importa la morte di Dio!
Il fatto poi, di voler 'rimpiazzare' Nietzsche con lo yoga mi fa tanto venire in mente gli aforismi 108 e 109 della FW, in cui le ombre di Dio prendono il Suo posto, mantenendo le Sue stesse funzioni... un rimpiazzaere i valori religiosi con nuovi sulla carta diversi, ma fondamentalmente identici!

Non dico che Nietzsche abbia trovato la verità, anzi, proprio per questo non bisogna farsi condizionare troppo dalla sua lettura. Se lo yoga ti dà conforto, ben venga, ma non considerarlo un antidoto a Nietzsche.
Non è proprio lui a insegnare ad essere sempre critici e a non prendere sempre tutto per buono?!

Non si ripaga veramente un maestro, se si rimane sempre scolari...


E' meglio conoscere alcune delle domande piuttosto che tutte le risposte wink.gif
rasema74
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 19 2009, 01:59 PM) *
Ma viva dio c'è la contraddizione, la contraddizione salva!
Finchè continuiamo a forzare l'unità, l'ordine, il significato, la logica del senso saremo sempre nel nichilismo più o meno mascherato da religione.
Anche il superuomo non può essere più un risultato, uno scopo, una direzione, il tempo non è più lineare/progressivo.


La contraddizione salva da cosa? Dalla verita' forse?
Io ho sempre creduto che a Nietzsche piacesse considerarsi un veritiero.
Forse tu intendi "contraddizione" nel senso di "lotta", io invece intendevo dire falsita'.

Tu dici che la religione fa uno sforzo per cercare l'unita' dove non c'e'.
E se invece gli uomini religiosi avessero trovato l'ordine e il significato
solo perche' "ci vedevano meglio"? Hai mai pensato che il tuo vedere,
o voler vedere, il caos non sia dovuto a un difetto di percezione?

Se il tempo non e' progressivo, e qui sono anche d'accordo,
perche' Nietzsche dice: "ancora non ci sono stati Superuomini",
come fa ad esserne cosi' sicuro?

Forse tu e Nietzsche avete due diverse idee di tempo,
ma a me sembra che lui in effetti si considerasse uno spartiacque
tra due ere dell'umanita', "il primo uomo decente" ricordi?

Come faceva ad esserne cosi' sicuro se non avesse avuto un'idea lineare del tempo?

rasema74
CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 19 2009, 06:57 PM) *
Anche il fatto di immaginarti un "qualcosa che ancora non c'è" è semplicemente il frutto della tua visione umana del mondo.
(...)
Tutto ciò non sarebbe così in una visione sovrumana, più globale, in cui il tempo non è più lineare e il superuomo non è uno scopo.


Scusa ma a me sembra di aver detto la stessa cosa:

se il superuomo NON e' uno scopo vuol dire che e' gia' QUI e ADESSO,
oppure e' solo una fantasia e allora e' meglio non perderci troppo tempo!
rasema74
Ciao Zagreo,
se rispondi a qualcuno, non farlo all'interno delle sue citazioni,
altrimenti io che voglio risponderti, non posso citarti.

Anch'io amo "spezzare" le risposte altrui,
ma si deve fare il copia-incolla di [quote].
Se ti va di fare questo sbattimento ti rispondo volentieri domani!
Sgubonius
Intanto rasema ti devo dare atto che sei riuscito a risvegliare un po' il torpore di questo ambiente! wink.gif
Poi passo volentieri a risponderti.

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 20 2009, 03:00 PM) *
La contraddizione salva da cosa? Dalla verita' forse?
Io ho sempre creduto che a Nietzsche piacesse considerarsi un veritiero.
Forse tu intendi "contraddizione" nel senso di "lotta", io invece intendevo dire falsita'.


Nietzsche parla spessissimo di verità, ma bisogna capire cosa intende per verità, e ci sono frammenti che dovevano confluire nell'opera "La volontà di potenza" che rispondono a questa domanda. La verità è falsa, di per sè, non c'è più un mondo vero soprassensibile ma solo apparenze. La complessità di Nietzsche sta proprio in questa contraddizione fondamentale, in un vero che è solo un tenere-per-vero, e quindi il nichilismo e la svalutazione dei valori. La contraddizione come movimento del divenire protegge dalla morte dell'essicazione metafisica, dall'essere platonico/cristiano.

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 20 2009, 03:00 PM) *
E se invece gli uomini religiosi avessero trovato l'ordine e il significato
solo perche' "ci vedevano meglio"? Hai mai pensato che il tuo vedere,
o voler vedere, il caos non sia dovuto a un difetto di percezione?


Tutto può essere, per carità, però generalmente vedere meglio significa distinguere (la risoluzione è proprio la capacità di distinguere due punti) e se uno avesse una vista perfetta vedrebbe assolutamente tutto disgiunto. Ogni unione è uno sforzo concettuale e una approssimazione che sottrae la Differenza.

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 20 2009, 03:00 PM) *
Forse tu e Nietzsche avete due diverse idee di tempo,


Nel momento in cui il pensiero dell'eterno ritorno è accolto veramente non vedo come possa sussistere la linearità.
Il superuomo è come già detto un limite, come tale non è in nessun tempo, è di oggi di domani e di dopodomani. Non è nel tempo storico, quindi certamente non è nel qui e ora. Quando Goethe scrive il Faust, lì forse c'è il superuomo, chissà. E' vero che Nietzsche spesso e volentieri parla di ere, di storia e via dicendo, però penso che la radice del suo pensiero (anche per come è stato poi rielaborato) sia in questa direzione.
Nachtlied
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 20 2009, 05:19 PM) *
Intanto rasema ti devo dare atto che sei riuscito a risvegliare un po' il torpore di questo ambiente! wink.gif
Poi passo volentieri a risponderti.
Nietzsche parla spessissimo di verità, ma bisogna capire cosa intende per verità, e ci sono frammenti che dovevano confluire nell'opera "La volontà di potenza" che rispondono a questa domanda. La verità è falsa, di per sè, non c'è più un mondo vero soprassensibile ma solo apparenze. La complessità di Nietzsche sta proprio in questa contraddizione fondamentale, in un vero che è solo un tenere-per-vero, e quindi il nichilismo e la svalutazione dei valori. La contraddizione come movimento del divenire protegge dalla morte dell'essicazione metafisica, dall'essere platonico/cristiano.
Tutto può essere, per carità, però generalmente vedere meglio significa distinguere (la risoluzione è proprio la capacità di distinguere due punti) e se uno avesse una vista perfetta vedrebbe assolutamente tutto disgiunto. Ogni unione è uno sforzo concettuale e una approssimazione che sottrae la Differenza.
Nel momento in cui il pensiero dell'eterno ritorno è accolto veramente non vedo come possa sussistere la linearità.
Il superuomo è come già detto un limite, come tale non è in nessun tempo, è di oggi di domani e di dopodomani. Non è nel tempo storico, quindi certamente non è nel qui e ora. Quando Goethe scrive il Faust, lì forse c'è il superuomo, chissà. E' vero che Nietzsche spesso e volentieri parla di ere, di storia e via dicendo, però penso che la radice del suo pensiero (anche per come è stato poi rielaborato) sia in questa direzione.


Concordo pienamente! laugh.gif laugh.gif laugh.gif
Nachtlied
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 20 2009, 03:21 PM) *
Scusa ma a me sembra di aver detto la stessa cosa:

se il superuomo NON e' uno scopo vuol dire che e' gia' QUI e ADESSO,
oppure e' solo una fantasia e allora e' meglio non perderci troppo tempo!


Io non credo, perché il fatto che il superuomo non sia uno scopo non implica necessariamente le due conseguenze che hai posto.
Esso semmai, proprio in quanto fuori dal concetto di uomo attuale, non può essere collocato in una dimensione temporale come noi la comprendiamo e con il nostro metro la misuriamo.
Non credo che sia semplicemente una fantasia, primo perché, come stato ormai spesso ribadito, è un concetto limite e ci è dunque necessario per capire i nostri limiti che, che tu li voglia vedere o meno, ci sono. Secondo perché indica uno stato che potrebbe essere raggiunto da chi imparasse ad abbandonare il metro di giudizio umano (bene e male ecc...) ed accettasse la morte di Dio sorridendo, affermando la vita (ja-sagen) ed amando la necessità del/nel divenire; redimendo il proprio passato... devo citare altre azioni sovrumane? Lo Za ne è pieno...
Insomma, il superuomo non può essere l'uomo attuale (perché mi sembra che nessuno di documentato - tralasciando la questione Nietzsche - abbia assunto atteggiamenti del genere); ma non è detto che sia necessariamente una fantasia, perché nessuno può affermare che un siffatto uomo sia mai esistito o mai esisterà.

Inoltre il fatto che non sia uno scopo è una conseguenza della visione più ampia sovrumana: se eliminando la necessità si elimina anche il caso, a che serve uno scopo in un mondo che non ha più nessuna di queste caratteristiche? O meglio, come può un mondo così ampliato avere una caratteristica così antropomorfica come lo scopo, la finalità, la teleologia?
Ricordo che Nietzsche si è sempre opposto al carattere teleologico, persino nel campo della conoscenza (basti pensare agli scritti su Democrito del 1867-69!).
Sgubonius
Giusto come spin-off:

Io sono dell'idea che forse il superuomo lo si può intravedere nelle opere d'arte (c'è un capitolo del Nietzsche di Heidegger riguardo all'arte come volontà di potenza e riguardo alla superiorità dell'arte sulla verità, con conseguente unione di etica ed estetica che è molto chiaro), prima citavo Goethe perchè lo stesso Nietzsche ne parla in questi termini, comunque la redenzione della vita, lo "jenseits von Gut und Bose", e via dicendo sono secondo me i segnali propri dell'opera d'arte riuscita, non retorica, non prigioniera del linguaggio e del messaggio, e soprattutto non consolatoria (come la vedeva Schopenhauer) ma anzi "eccitante", problematizzante, che crea l'ostacolo da superare per la potenza insomma. Certe poesie di Holderlin ad esempio sono come specchi che riflettono l'immagine dell'ubermensch, poi può essere illusione e fantasia e lo stesso poeta può essere solo il profeta come Zarathustra, chissà.
Zagreo
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 20 2009, 03:58 PM) *
Ciao Zagreo,
se rispondi a qualcuno, non farlo all'interno delle sue citazioni,
altrimenti io che voglio risponderti, non posso citarti.

Anch'io amo "spezzare" le risposte altrui,
ma si deve fare il copia-incolla di quote.
Se ti va di fare questo sbattimento ti rispondo volentieri domani!


Ciao rasema74, non pensavo di crearti una tale difficoltà di risposta, ho frequentato e frequento molti forum, non è un'usanza così amena, mi sono ritrovato spesso a rispondere a messaggi all'interno delle citazioni...comunque se per te è un problema edito volentieri (ho editato), non è affatto uno sbattimento... rolleyes.gif
Nachtlied
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 21 2009, 12:11 AM) *
Giusto come spin-off:

Io sono dell'idea che forse il superuomo lo si può intravedere nelle opere d'arte (c'è un capitolo del Nietzsche di Heidegger riguardo all'arte come volontà di potenza e riguardo alla superiorità dell'arte sulla verità, con conseguente unione di etica ed estetica che è molto chiaro), prima citavo Goethe perchè lo stesso Nietzsche ne parla in questi termini, comunque la redenzione della vita, lo "jenseits von Gut und Bose", e via dicendo sono secondo me i segnali propri dell'opera d'arte riuscita, non retorica, non prigioniera del linguaggio e del messaggio, e soprattutto non consolatoria (come la vedeva Schopenhauer) ma anzi "eccitante", problematizzante, che crea l'ostacolo da superare per la potenza insomma. Certe poesie di Holderlin ad esempio sono come specchi che riflettono l'immagine dell'ubermensch, poi può essere illusione e fantasia e lo stesso poeta può essere solo il profeta come Zarathustra, chissà.


L'arte "beffarda, leggera, fuggitiva, divinamente imperturbata, divinamente artificiosa, che avvampa come una fiamma chiara in un cielo sgombro di nubi" di cui si parla nella Prefazione alla seconda edizione della FW. wink.gif

"Soprattutto: un'arte per artisti, soltanto per artisti!"
Sgubonius
CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 21 2009, 11:30 AM) *
"Soprattutto: un'arte per artisti, soltanto per artisti!"


Ecco si, questo è un punto che non avevo mai colto ma che enuclea molto bene le tante parole che girano un po' a vuoto.
Un arte che sia sempre attiva, sempre creazione, quindi mai da spettatore borghese. In fondo non ha senso fruire dell'arte se non come "educazione" ad essere artista, altrimenti diventa veramente un consumo.
Zagreo
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 21 2009, 02:59 PM) *
Ecco si, questo è un punto che non avevo mai colto ma che enuclea molto bene le tante parole che girano un po' a vuoto.
Un arte che sia sempre attiva, sempre creazione, quindi mai da spettatore borghese. In fondo non ha senso fruire dell'arte se non come "educazione" ad essere artista, altrimenti diventa veramente un consumo.


Riprendo da Figal: "Appartiene all'essenza dell'arte il fatto che non esista soltanto un'opera d'arte, il fatto che l'artista non realizzi soltanto un'opera. Arte è opera, ma ancora di più operare."
Ci si deve (consentitemi l'espressione) "sporcare le mani", sia che lo si faccia concretamente -creando-, sia che lo si faccia metaforicamente -osservando-. tongue.gif Anche chi guarda, o contempla, deve imparare ad essere artista.
rasema74
CITAZIONE(Zagreo @ Feb 19 2009, 10:11 PM) *
Posso accettare che si superi un particolare tipo di visione del mondo...ma liberarsene e prenderne un'altra...
Non si butta via ciò di cui abbiamo avuto esperienza, anche se lo riteniamo ormai oltrepassato...


Quando ho detto "liberarmi di Nietzsche" davo solo per scontato quello che dici.
Sono d'accordo! Forse era meglio se dicevo "liberarmi dell'ossessione di Nietzsche",
oppure, ancora meglio, "rivestire Nietzsche" o ricoprire, rimodellare, trasformare
ripulire, disincrostare, oppure semplicemente ridimensionare.
Fatto sta che dopo sette anni dalla mia tesi sul Superuomo sono ancora sul forum...

CITAZIONE(Zagreo @ Feb 19 2009, 10:11 PM) *
Non riesco a capire che tipo di filosofia stai ricercando, cioè ti basta la realtà che stai vivendo e la vuoi accettare com'è, dicendoti che tanto è già perfetta oppure vuoi provare a creare le condizioni per un miglioramento di questa realtà?


Da quello che ho capito nella Filosofia Indiana la realta' e' gia' perfetta cosi' com'e',
l'unico miglioramento che possiamo fare non e' nella realta', ma nella nostra mente.
Lo Yoga e' solo uno dei modi per rendere calma la nostra mente e accettare la realta' per quello che e'.
So che apparentemente non sembra, ma anche cambiare la propria mente ha qualcosa di eroico.
Mettila cosi': tu vuoi cambiare la realta' per adattarla alla tua mente,
io invece dico che la realta' va bene cosi', e quando non mi va bene
penso che sono io che devo cambiare, che ho ancora un po' di zavorra da scaricare.

CITAZIONE(Zagreo @ Feb 19 2009, 10:11 PM) *
Vuoi una filosofia più consolatoria o una più "eroica"? Perdonatemi l'uso improrpio di tale termine x indicare il "pessimismo coraggioso"


Quando leggevo Nietzsche mi esaltavo, ma poi nella vita non succedeva niente,
anzi le cose andavano all'opposto di quello che volevo.
Ora che invece ascolto discorsi di pace, silenzio e amore ho ritrovato
il coraggio e la fiducia in me stesso e nel mondo.
A te invece come va? Sei soddisfatto?
rasema74
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 20 2009, 01:45 AM) *
Però si è sollevata una questione che a me è sempre parsa curiosa, la storia dell'avvenire del superuomo (inteso nel senso latino dell'ad-veniens) e dei figli ecc... che c'è molto negli ultimi capitoli di Zarathustra non l'ho mai inquadrata molto, cioè in fondo stento a credere che il superuomo sia un eventualità/evento "storico", più o meno casuale. Nel "diventa ciò che sei" non c'è una sorta di predestinazione stile lutero alla grazia dell'essere nato superuomo, quanto più c'è la regola per saltare oltre l'uomo per intenderci.


Perfetto Sgub!
Quando ho scritto la tesi sul Superuomo, alla fine e' venuta fuori una specie di favola,
una bibbia del futuro, prima il popolo eletto, poi la casta dei signori della terra,
poi i primi Superuomini che nascono... anche Nietzsche si sara' reso conto che qualcosa non andava!
Ora forse ho capito: l'errore, o meglio l'innocente tentativo, era di provare a far quadrare Nietzsche come se
il suo discorso fosse perfettamente logico e compiuto, ma cosi' ovviamente non e'!
Come potevo riuscire dove lo stesso autore aveva fallito, fino a sprofondare nella follia?

CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 20 2009, 01:45 AM) *
Io in Ecce Homo ho visto proprio questo: andare oltre l'uomo che è ciò che valuta, e per questo è limitato a bene/male e al linguaggio del significato, della logica del senso. Il passo successivo è solo la poesia (ditirambi di dioniso) e/o la follia (che non a caso mi pare si caratterizza in N. proprio come disindividuazione dell'io: "sono stato Dioniso e Cesare e il Crocefisso" e via dicendo).


Non hai pensato che possa esserci un'altra via d'uscita oltre alla poesia e alla follia?
Guarda che non c'e' solo Nietzsche, guardati intorno, il mondo e' grande.
Non penserai mica che tutto l'universo acquisti il suo ultimo significato
negli scritti di un filosofo che per giunta ha sbroccato?
Ti consiglio un libro di un altro tedesco, "Il potere di Adesso" di Eckhart Tolle.
Per me e' stata una rivelazione!
rasema74
CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 20 2009, 02:20 PM) *
Per restare nel linguaggio nietzscheano, questo mi pare, non volendo essere offensiva, un atteggiamento da ultimo uomo.
Ma sì, accontentiamoci della piccolezza della nostra quotidianità, troviamo la nostra oasi borghese per vivere sereni!
A chi importa la morte di Dio!


Ti do una notizia che spero ti fara' piacere:
qui in India Dio non e' affatto morto, anche se non scoppia di salute!

CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 20 2009, 02:20 PM) *
Il fatto poi, di voler 'rimpiazzare' Nietzsche con lo yoga mi fa tanto venire in mente gli aforismi 108 e 109 della FW, in cui le ombre di Dio prendono il Suo posto, mantenendo le Sue stesse funzioni... un rimpiazzaere i valori religiosi con nuovi sulla carta diversi, ma fondamentalmente identici!


Lo Yoga che intendi tu e' solo una parte, un trentesimo forse, di quello che insegnano in India.
Dopo quattro anni non ne ho neanche io un'idea precisa, ma se vuoi chiamarla una religione,
qui nessuno si offende di sicuro!

CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 20 2009, 02:20 PM) *
Se lo yoga ti dà conforto, ben venga, ma non considerarlo un antidoto a Nietzsche.
Non è proprio lui a insegnare ad essere sempre critici e a non prendere sempre tutto per buono?!
Non si ripaga veramente un maestro, se si rimane sempre scolari...


Nietzsche mi ha sempre lasciato un senso di incompletezza, come se qualcosa mancasse,
o fosse li' ma non detto chiaramente, magari in simboli che non riuscivo ad interpretare.
Questo mi ha portato a cercare la verita' da qualche altra parte, ho fatto 5 inverni in Asia
e fin dal primo viaggio ho capito di aver trovato la strada giusta.
Ora sono quasi soddisfatto...
Nachtlied
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 09:25 AM) *
Ti do una notizia che spero ti fara' piacere:
qui in India Dio non e' affatto morto, anche se non scoppia di salute!


Non intendo dire che Dio sia realmente morto in senso nietzscheano. Il fatto è che N. ha per primo sollevato il coperchio del calderone europeo, dove stavano lentamente giungendo a bollore quelli che sarebbero stati i grandi problemi di tutto il Novecento e che ancora oggi non sono stati risolti.
Perciò, paragonandoti all'ultimo uomo, volevo dire che secondo me preferisci rifugiarti nel pertugio sicuro di una filosofia (o religione, è generico in questo caso), invece di affrontare di petto l'attualità e confrontarti con essa. Ho capito che nella filosofia indiana la tua disposizione d'animo è migliore, ma ritengo che comunque non si possa chiudere gli occhi per cercare conforto altrove, se davanti a noi c'è un apocalittico scenario.
Una volta che il vaso di Pandora è stato scoperchiato non si può più semplicemente fuggire.

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 09:25 AM) *
Lo Yoga che intendi tu e' solo una parte, un trentesimo forse, di quello che insegnano in India.
Dopo quattro anni non ne ho neanche io un'idea precisa, ma se vuoi chiamarla una religione,
qui nessuno si offende di sicuro!


Ho scritto yoga in maniera generica, intendo quello che hai trovato nella cultura indiana.
Quando parlavo delle ombre di Dio, ovviamente era una metafora per dire di non cercare per forza la verità in qualcosa di esterno, di non abbandonarti necessariamente ad una fede in maniera cieca, di non essere mai dogmatico. Ad esempio io non credo, come ho già scritto, che N. sia il portavoce della verità, semplicemente gli riconosco il merito di avere per primo messo in evidenza i grandi problemi con cui siamo quotidianamente costretti a fare i conti.
Pur essendo la mia grande passione, non andrei mai in giro a definirmi "nietzscheana"!


CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 09:25 AM) *
Nietzsche mi ha sempre lasciato un senso di incompletezza, come se qualcosa mancasse,
o fosse li' ma non detto chiaramente, magari in simboli che non riuscivo ad interpretare.
Questo mi ha portato a cercare la verita' da qualche altra parte, ho fatto 5 inverni in Asia
e fin dal primo viaggio ho capito di aver trovato la strada giusta.
Ora sono quasi soddisfatto...


Sono contenta che tu abbia trovato la tua strada e credo che tutti dovrebbero cercare la propria.
Il fatto è che, ripeto, secondo me si sbaglia a cercare la 'verità' in qualcosa di fisso, come in una dottrina, in un sistema, in qualcosa di dato una volta per tutte come dogma.
Penso che N. lasci un senso non solo di incompletezza, ma di totale angoscia, se preso alla lettera.
Per questo non va letto come una Bibbia.
Sgubonius
CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 23 2009, 07:31 PM) *
Penso che N. lasci un senso non solo di incompletezza, ma di totale angoscia, se preso alla lettera.
Per questo non va letto come una Bibbia.


Invece direi che è proprio per l'angoscia che va letto, e riletto, e approfondito con altri autori magari (perchè Nietzsche ha lanciato il sasso, però le onde propagate sono forse la vera miniera d'oro). Senza mai averlo in mano davvero.
Rasema hai usato una parola significativa: soddisfazione. Non esiste soddisfazione nel mondo della potenza, per definizione, la soddisfazione è lo spasmo liberatorio, inesistente quando ogni arrivo è una ripartenza. Superare sè stessi significa non fermarsi mai alla verità, ci sono cose più importanti della verità (e della soddisfazione, Fellini diceva "Guai a capire, una volta che ho capito poi cosa faccio?"). E' proprio la verità platonica infatti che ha ucciso Dio, perchè la religione non è in alcun modo una risposta al nichilismo ma anzi ne è l'essenza, e questo è vero in Asia come in Antartide, è vero dai tempi di Socrate ed Euripide!

Poi certo la potenza magari non è l'argomentazione con cui posso convincerti, lo capisco, però abbandonare la lettura di Nietzsche perchè è contraddittorio, oscuro, incoerente, inappagante, angoscioso è una cavolata, nel senso che Nietzsche ti insegna proprio ad amare questo fuoco eracliteo della lotta, mai fermo, morto, ma sempre vivo ed energetico da un estremo all'altro, nella differenza che genera la potenza. Cercare la risposta è come cercare la pistola per spararsi in testa e non soffrire più.
Nachtlied
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 23 2009, 07:58 PM) *
Invece direi che è proprio per l'angoscia che va letto, e riletto, e approfondito con altri autori magari (perchè Nietzsche ha lanciato il sasso, però le onde propagate sono forse la vera miniera d'oro). Senza mai averlo in mano davvero.


L'angoscia serve come punto di partenza per continuare nell'indagine senza mai trovare il punto fermo dove riposarsi e soddisfarsi; forse avrei dovuto scrivere "come una Bibbia dogmatica e chiusa, da prendere come un Ipse dixit".
L'angoscia va accettata: questa stessa accettazione è il primo passo verso il superuomo, solo che mi sono spiegata un pò male...
Zagreo
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 04:28 AM) *
Quando ho detto "liberarmi di Nietzsche" davo solo per scontato quello che dici.
Sono d'accordo! Forse era meglio se dicevo "liberarmi dell'ossessione di Nietzsche",
oppure, ancora meglio, "rivestire Nietzsche" o ricoprire, rimodellare, trasformare
ripulire, disincrostare, oppure semplicemente ridimensionare.
Fatto sta che dopo sette anni dalla mia tesi sul Superuomo sono ancora sul forum...


wink.gif

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 04:28 AM) *
Da quello che ho capito nella Filosofia Indiana la realta' e' gia' perfetta cosi' com'e',
l'unico miglioramento che possiamo fare non e' nella realta', ma nella nostra mente.
Lo Yoga e' solo uno dei modi per rendere calma la nostra mente e accettare la realta' per quello che e'.
So che apparentemente non sembra, ma anche cambiare la propria mente ha qualcosa di eroico.
Mettila cosi': tu vuoi cambiare la realta' per adattarla alla tua mente,
io invece dico che la realta' va bene cosi', e quando non mi va bene
penso che sono io che devo cambiare
, che ho ancora un po' di zavorra da scaricare.


non capisco veramente come uno che ha letto e studiato N. possa dire una cosa simile...non mi ci ritrovo proprio, mi potresti spiegare perchè secondo te io dovrei cambiare la realtà per adattarla alla mia mente? rolleyes.gif

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 04:28 AM) *
Quando leggevo Nietzsche mi esaltavo, ma poi nella vita non succedeva niente,
anzi le cose andavano all'opposto di quello che volevo.
Ora che invece ascolto discorsi di pace, silenzio e amore ho ritrovato
il coraggio e la fiducia in me stesso e nel mondo.
A te invece come va? Sei soddisfatto?


Parecchio...ma non deriva dal fatto che sto leggendo N. o qualcun altro, deriva da un atteggiamento mentale sereno, critico e sempre attivo, perchè è meglio conoscere alcune delle domande che tutte le risposte, è la ricerca che dà soddisfazione, è il viaggio e il cammino che si compie... Probabilmente per te è più consona un'altra strada, può essere giusto così --> prospettivismo docet wink.gif
Zagreo
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 04:58 AM) *
Quando ho scritto la tesi sul Superuomo, alla fine e' venuta fuori una specie di favola,
una bibbia del futuro, prima il popolo eletto, poi la casta dei signori della terra,
poi i primi Superuomini che nascono... anche Nietzsche si sara' reso conto che qualcosa non andava!
Ora forse ho capito: l'errore, o meglio l'innocente tentativo, era di provare a far quadrare Nietzsche come se
il suo discorso fosse perfettamente logico e compiuto, ma cosi' ovviamente non e'!


Ma perchè avresti dovuto far quadrare N. ??!!!! La chiave è proprio la contraddizione: i continui rimandi, ripensamenti, abbellimenti, revisioni, cambiamenti dei punti di vista, riletture, sono proprio ciò che fa della vita e della filosofia di N. un'opera d'arte e un potentissimo strumento critico... N. è un grimaldello, ma la porta la devi provare a scassinare da solo...

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 04:58 AM) *
Come potevo riuscire dove lo stesso autore aveva fallito, fino a sprofondare nella follia?
Non hai pensato che possa esserci un'altra via d'uscita oltre alla poesia e alla follia?


Ma non puoi prendere alla lettera ogni cosa...e poi dipende cosa intendi per poesia mi sembra che la filosofia indiana non sia così lontana da tale concetto.

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 04:58 AM) *
Guarda che non c'e' solo Nietzsche, guardati intorno, il mondo e' grande.
Non penserai mica che tutto l'universo acquisti il suo ultimo significato
negli scritti di un filosofo che per giunta ha sbroccato?


Qui potevi anche evitare questa caduta di stile. Cmq commetti sempre l'errore di identificare tutto il tuo mondo o quello degli altri con ciò che stanno leggendo, in questo caso riferendoti a Sgub.
Per nessuno che abbia letto N. al mondo c'è solo N. e non può esserci solo lui proprio perchè lo si è letto e assimilato! rolleyes.gif
Sgubonius
Scusa Rasema non avevo letto!

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 04:58 AM) *
Non hai pensato che possa esserci un'altra via d'uscita oltre alla poesia e alla follia?


Il discorso che porta alla poesia (la follia lasciamola da parte per svariate ragioni) è molto tortuoso e complesso, che passa attraverso l'analisi di tutte le vie (non d'uscita) e di ogni azione possibile, necessaria e impossibile. Ogni tanto mi pare che hai un approccio un po' troppo "poco filosofico" alla materia, cioè troppo pragmatico e per quanto questo sia utile ad un certo livello diventa problematico quando lo stesso problema della pratica viene posto in questione.
Quando veramente frana tutto sotto i tuoi piedi, questo mi pare ti abbia un po' spaventato, però la filosofia è questo, è la domanda (Heidegger è molto chiaro su questo punto con la Grundfrage e il discorso sull'inizio, sul pensiero, ed è una lettura che consiglio assolutamente per portare davvero il pensare ad un livello superiore, il pensiero che pensa sè stesso).

CITAZIONE(rasema74 @ Feb 23 2009, 04:58 AM) *
Guarda che non c'e' solo Nietzsche, guardati intorno, il mondo e' grande.
Non penserai mica che tutto l'universo acquisti il suo ultimo significato
negli scritti di un filosofo che per giunta ha sbroccato?
Ti consiglio un libro di un altro tedesco, "Il potere di Adesso" di Eckhart Tolle.
Per me e' stata una rivelazione!


Non amo il "carpe diem", è una filosofia da ragazzine, anche se non conoscendo il libro di per sè trattengo il giudizio definitivo.
Non esiste nessun Adesso, questa è una di quelle illusioni dell'accomodamento, della sopravvivenza, che si arreda il suo angolino di spazio-tempo per abitarci, rendendolo "presente". E' proprio il significato quanto Nietzsche distrugge, questo è il primissimo passo da fare. Se continuiamo a ragionare in base all'arredamento, al modello/idea, allo scopo, allora certamente Nietzsche sarà tuttalpiù un confusionario che afferma un soggetto padrone del mondo che per la potenza rende abitabile/sfruttabile il mondo (qui sta invece uno dei limiti, a mio modestissimo parere, della lettura heideggeriana di N.) e che però non dice mai una parola ultima.

Al di là delle divagazioni per me l'errore che fai è misurare Nietzsche in base ad una pratica, e soprattutto col metro di giudizio della soddisfazione. Questo lo pone ancora al livello di un maestro e di un predicatore di morale. Per questo sono indubbiamente meglio tutte le altre filosofie e le religioni. Però (mi ripeto, perchè penso questo sia il punto fondamentale), già Schopenhauer ha mostrato quanto superficiale sia il gioco della morale e delle religioni, e come l'intorbidimento non renda l'acqua profonda. Nietzsche non serve ad esaltare, serve a "pensare", pensare sempre più radicalmente, circolarmente, ossessivamente, angosciosamente, e continuare sempre a pensare, perchè quando si smette di pensare e domandare si è morti (leggi:nolontà).
rasema74
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 20 2009, 05:19 PM) *
La verità è falsa, di per sè, non c'è più un mondo vero soprasensibile ma solo apparenze.


Ciao Sgub,
oggi sono un po' sotto perche' e' l'ultimo giorno che il Guru Prem Baba sta qui in India.
Domani torna in Brasile e se ne riparla l'anno prossimo...

Questa tua affermazione, pensaci bene, ne sei proprio sicuro?
Hai fatto tutto quello che potevi per verificare questo fatto o ti fidi di Nietzsche?
E questo "tener per vero" quello che dice Nietzsche, perche'?
Non sara' che fa troppo comodo credergli?

Dopo anni in cui per me c'era SOLO Nietzsche mi sono accorto che mi stavo ingannando:
"niente e' vero, tutto e' permesso" era solo quello che volevo sentirmi dire in quel
preciso momento della mia vita. Non che Nietzsche non mi avesse avvisato del pericolo,
ma ci sono cascato come un pollo lo stesso!
rasema74
CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 20 2009, 10:45 PM) *
il superuomo non può essere l'uomo attuale... ma non è detto che sia necessariamente una fantasia,
perché nessuno può affermare che un siffatto uomo sia mai esistito o mai esisterà.


Non ci siamo spiegati.
Quello che intendevo dire non e' che l'uomo attuale E' il Superuomo ma che PUO' esserlo,
nel senso che all'uomo non manca nulla per poter diventare un Superuomo.
Se questo non accade e' solo per un blocco mentale, un'illusione che lo spinge a fare sempre gli stessi errori.

Non si deve sperare di far parte di un "popolo eletto",
il Risveglio PUO' essere QUI e ORA!
Sgubonius
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 27 2009, 11:48 AM) *
"La verità è falsa, di per sè, non c'è più un mondo vero soprasensibile ma solo apparenze."
Questa tua affermazione, pensaci bene, ne sei proprio sicuro?
Hai fatto tutto quello che potevi per verificare questo fatto o ti fidi di Nietzsche?
E questo "tener per vero" quello che dice Nietzsche, perche'?
Non sara' che fa troppo comodo credergli?

Dopo anni in cui per me c'era SOLO Nietzsche mi sono accorto che mi stavo ingannando:
"niente e' vero, tutto e' permesso" era solo quello che volevo sentirmi dire in quel
preciso momento della mia vita. Non che Nietzsche non mi avesse avvisato del pericolo,
ma ci sono cascato come un pollo lo stesso!


In verità ultimamente ho letto poco/pochissimo Nietzsche, molto altri filosofi attigui, proprio per evitare di farmi un idea conclusa e rimettere sempre in discussione tutto. Proprio ora per esempio sto rileggendo Heidegger che sulla verità ne dice di tutti i colori e non posso certo dirti che la verità è tenere-per-vero, magari è aletheia, non-nascondimento, in ogni caso è evidente che la questione della verità (oltre che circolare, nel senso che giustifica sè stessa!) è fondamentale ed è la cosa da pensare (das Zu-denkende) originariamente. Partendo da un vero che è sostanzialmente un valore, e come tale da transvalutare, si costruisce tanto la Volontà di Potenza, quanto l'Eterno Ritorno, allo stesso modo dall'aletheia si fonda la filosofia anti-metafisica di Heidegger (dove viene trascinato anche Nietzsche, forse con qualche forzatura, discorso che mi piacerebbe approfondire!).
Questo giusto per dirti che io vivo in una totale insicurezza, totale ricerca e la comodità di credere è questione ulteriore.

In ogni caso la verificabilità di cui tu stesso parli è qui in discussione e posteriore, perchè prima devi avere chiaro cosa sia il vero per poter poi ver-ificare. Peraltro non tocco qui la questione della scienza calcolatrice col suo verificare, però questo mostra quanto ulteriore l'apertura si allarghi a dismisura, ed è proprio il rimanere nell'aperto (Lichtung) la risposta (paradosso, ma d'altronde è nei paradossi che c'è qualcosa di vero, come il dire "la verità è falsa", chiuso il circolo!).
Nachtlied
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 27 2009, 12:29 PM) *
Non ci siamo spiegati.
Quello che intendevo dire non e' che l'uomo attuale E' il Superuomo ma che PUO' esserlo,
nel senso che all'uomo non manca nulla per poter diventare un Superuomo.
Se questo non accade e' solo per un blocco mentale, un'illusione che lo spinge a fare sempre gli stessi errori.

Non si deve sperare di far parte di un "popolo eletto",
il Risveglio PUO' essere QUI e ORA!


In un contesto nietzscheano "risvegliato" mi sembra un termine un pò vago, visto che il superuomo deve obbedire a determinate caratteristche.
Comunque, tralasciando questi dettagli, se esistesse qualcuno che avesse vinto il suo "blocco mentale" riguardo all'eterno ritorno e che fosse pronto a sorridere alla vita e ad affermarla in tutta la sua totalità, Nietzsche ne sarebbe ben felice. Ciò non è in contraddizione con il suo pensiero.
Il fatto è che per la natura umana che egli ha ben analizzato e descritto, ciò sembrerebbe un fatto davvero inusuale, perché sono proprio quei blocchi mentali e quelle illusioni di cui parli che distinguono l'uomo dal superuomo, come la scimmia dall'uomo.

Inoltre, se ti "risvegli", come dici tu, vuol dire che non hai più i blocchi mentali e dunque fai parte, in un certo senso, di un popolo eletto, rispetto a chi ha ancora tali mancanze.

La contraddizione che ti sembra di trovare rispetto a Nietzsche è in realtà solo apparente: nel momento in cui assumi che il superuomo non è l'uomo attuale ma può esserlo, lo definisci anche tu come concetto limite.
Ti ripeto, se mi trovi qualcuno che riesce ad essere dionisiaco abbiamo trovato il superuomo.
Allora in questo senso posso concordare con quello che dici.

Tuttavia ricordiamoci che non ha senso parlare di superuomo fuori dal contesto nietzscheano.
Sgubonius
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 27 2009, 12:29 PM) *
Non si deve sperare di far parte di un "popolo eletto",
il Risveglio PUO' essere QUI e ORA!


Non voglio fare sempre il guastafeste, però ci sono almeno 2 questioni fondamentali da porre solo su questa frasetta!!
- Il destino e la libertà del volere
- Il qui e ora, cioè il tempo e lo spazio

Praticamente per Nietzsche non esisterebbe nè il qui, nè l'ora, nè tantomeno l'azione come evasione da un elezione del fato. Queste sono tutte illusioncelle dell'uomo (metafisico e quotidiano). Il superuomo inizia dove inizia il "canto della necessità", quindi in sostanza l'idea di un Superuomo hic et nunc e per libero atto di risveglio è una contraddizione in termini, proprio perchè il superuomo comincia dove finiscono queste tre cose: spazio, tempo, volontà libera.
Non bisogna sperare di essere "eletti", bisogna semplicemente cessare di sperare per essere automaticamente eletti. Il cortocircuito della volontà di volontà genera la scintilla del superuomo, la stella danzante e via dicendo...
rasema74
Ragazzi oggi sono in gran forma.
Mi e' passato il raffreddore dopo 4-5 giorni di coma,
se mi regge il collegamento oggi rispondo a tutti e ci mettiamo in pari!

CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 23 2009, 07:31 PM) *
Ho capito che nella filosofia indiana la tua disposizione d'animo è migliore, ma ritengo che comunque non si possa chiudere gli occhi per cercare conforto altrove, se davanti a noi c'è un apocalittico scenario.


Partiamo dalla fine.
Io questo "apocalittico scenario" non l'ho mai visto.
Osho dice che il mondo e' uno specchio di quello che ci portiamo dentro,
qualcun'altro parlava di prospettivismo mi sembra... non aggiungo altro.

"...chiudere gli occhi per cercare conforto altrove", ebbene questa
e' proprio l'essenza dell'esperienza religiosa, chiudere le porte dei sensi
per precipitare "altrove", dentro se stessi finalmente!
Perche' ti vuoi vietare un'esperienza simile?
rasema74
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 23 2009, 07:58 PM) *
Cercare la risposta è come cercare la pistola per spararsi in testa e non soffrire più.


E se invece tutto questo soffrie e questa lotta fossero inutili? Semplicemente fatica sprecata?
Come cercare di svuotare il mare con un secchiello?
O provare ostinatamente a uscire da una porta dipinta sul muro?

Immagina due amici che scendono a valle,
uno passa via terra perche' e' il percorso piu' sicuro, quello che conosce meglio,
mentre l'altro costruisce una mezza zattera e si lascia trasportare dalla corrente...

Nietzsche non ha parlato solo di lotta e contraddizione,
pensa a quei momenti di beatitudine quando a Zarthustra il mondo appare come una "palla d'oro".
Ecco, quello io andavo cercando, e quello ho trovato!
rasema74
CITAZIONE(Zagreo @ Feb 23 2009, 09:49 PM) *
non capisco veramente come uno che ha letto e studiato N. possa dire una cosa simile...
non mi ci ritrovo proprio, mi potresti spiegare perchè secondo te io dovrei cambiare la realtà per adattarla alla mia mente?


Prima pero' devo informarti che quando in India dicono mente in realta'
intendono anche quello che per noi e' la volonta', infatti stavo per scrivere mente-volonta'.
Tradotto cosi' suona: stai cercando di trasformare la realta' in basa alla tua volonta',
mi sembra abbastanza Nicciano no?



rasema74
CITAZIONE(Zagreo @ Feb 23 2009, 10:08 PM) *
Ma perchè avresti dovuto far quadrare N. ??!!!! La chiave è proprio la contraddizione: i continui rimandi, ripensamenti, abbellimenti, revisioni, cambiamenti dei punti di vista, riletture, sono proprio ciò che fa della vita e della filosofia di N. un'opera d'arte e un potentissimo strumento critico...


Tu dici che la vita di Nietzsche e' stata un'opera d'arte.
Compresi gli ultimi undici anni passati in stato semi-vegetativo
con la sorella che apre la tendina e gli ospiti illustri li' ad osservarti incuriositi?

Perche' se per te questa e' un'opera d'arte,
allora sei un critico molto generoso, piu' di quello del tg1 direi! laugh.gif

No, uno schermo spento, una tela vuota non potranno mai essere arte...
rasema74
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 24 2009, 01:18 AM) *
Non amo il "carpe diem", è una filosofia da ragazzine, anche se non conoscendo il libro di per sè trattengo il giudizio definitivo.


Sono d'accordo, il "carpe diem" ha qualcosa di adolescenziale che mi ha sempre un po' nauseato,
anche se puo' essere dirompente (vedere "L'attimo fuggente" a quindici anni mi provoco' una grandissima impressione)
Ecco, questo libro e' l'esatto opposto!

CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 24 2009, 01:18 AM) *
Nietzsche serve a "pensare", pensare sempre più radicalmente, circolarmente, ossessivamente, angosciosamente, e continuare sempre a pensare, perchè quando si smette di pensare e domandare si è morti.


Io non sto cercando di fare altro da quattro anni!
Meditazione significa: smettere di pensare, arrestare la mente.
Questo e' l'inizio del testo classico sullo Yoga, "Yogasutra" di Patanjali (400-200 AC. circa):

"Lo yoga è la soppressione delle modificazioni della mente.
Allora il veggente è fondato nella sua natura essenziale.
Negli altri stati vi è assimilazione (del veggente) alle modificazioni (della mente)"
rasema74
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 27 2009, 07:32 PM) *
... non posso certo dirti che la verità è tenere-per-vero, magari è aletheia, non-nascondimento, in ogni caso è evidente che la questione della verità è fondamentale ed è la cosa da pensare originariamente.


"Non nascondimento" mi ricorda tanto come avevo iniziato questo post.
Non equivale forse all'Illuminazione? In fondo anche l'ombra nasconde...
O al Risveglio?

Mi sembra un modo per dire che la verita' e' gia' qui,
e' solo che noi non siamo nelle condizioni per vederla, o meglio per ESSERE VERI.
(io comunque Heidegger te lo lascio volentieri, mi e' sempre risultato un po' indigesto...)

Poi, sul fatto che ci si possa arrivare col pensiero, ho i miei sacrosanti dubbi come sai.
rasema74
CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 27 2009, 07:46 PM) *
La contraddizione che ti sembra di trovare rispetto a Nietzsche è in realtà solo apparente:
nel momento in cui assumi che il superuomo non è l'uomo attuale ma può esserlo, lo definisci anche tu come concetto limite.


Per me la parola Superuomo sta ad indicare
qualcosa che neanche Nietzsche conosceva, che lui aveva soltanto intuito.
E' come un pezzo di cartone che copre un buco nel muro.

Per lo Yoga quel "buco" e' dentro di noi, siamo noi, solo che non lo sappiamo.
Per Nietzsche invece e' qualcosa che deve essere fortemente VOLUTO,
se non vogliamo che sulla terra resti solo l'ultimo uomo!

Zarathustra, quando parla alla folla, mette in guardia da questo pericolo!
Per lo Yoga invece non c'e' nessun pericolo! E' solo questione di tempo,
prima o poi la REALTA' di quello che siamo verra' fuori.

rasema74
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 27 2009, 09:34 PM) *
Non bisogna sperare di essere "eletti", bisogna semplicemente cessare di sperare per essere automaticamente eletti.
Il cortocircuito della volontà di volontà genera la scintilla del superuomo, la stella danzante e via dicendo...


Grande Sgub!!!
Ma allora sei con me fin dall'inizio!!!
Perfetto: un cortocircuito mentale che svela quello che gia' siamo!!!

Sgubonius
Tiro un po' di somme...
Mi pare che la meditazione indiana sia sostanzialmente una posizione di stampo Schopenhaueriano (o meglio S. stesso si è basato su questo genere di religioni/filosofie) che è proprio la filosofia su cui si è formato Nietzsche, e che lui ha superato. Insomma Nietzsche parte proprio da quelle considerazioni sulla futilità del faticare umano, e il passaggio dalla volontà alla volontà di potenza (o volontà di volontà se intendiamo quel cortocircuito di cui parlavo) è proprio il modo di superare il nichilismo insito in ogni meditazione, in ogni schopenhauerismo, in ogni religione, in ogni metafisica (intesa come andare oltre la fusis, olte il sensibile/manifestantesi per il soprasensibile, l'idea ecc...). La potenza è la redenzione da ogni svalutazione del sensibile. Tornare ad un approccio come quello indiano è un passo indietro strano, e sembra in sostanza la risposta della debolezza di non riuscire a sopportare il peso dell'esistenza. Quando Nietzsche dice "non è diventato proprio ora perfetto il mondo" lo intende in un modo molto particolare, perchè non c'è più niente come un "idea di perfezione" platonica. La perfezione è l'aderenza della volontà col logos eracliteo del mondo, che è la volontà di potenza. Il superuomo non è altro che l'uomo la cui etica è la VdP, e che necessariamente passa attraverso l'eterno ritorno, l'amor fati, la necessità, il tempo "aiòn", la transvalutazione della verità (di tutti i valori).

Insomma provare una sorta di paura davanti al caos della VdP mi pare proprio il modo peggiore per "raggiungere" il superuomo.

Heidegger lasciamolo da parte per ora, è un discorso complesso e particolarissimo, ma era solo per tirare in ballo la complessità della questione sulla verità e l'impossibilità di parlare di verità con superficialità. Nietzsche e Heidegger hanno una loro coerenza autofondantesi su una riflessione sulla verità, la maggioranza delle altre filosofie e religioni partono invece da una verità rivelata o rivelantesi che non viene messa in discussione, non viene pensata. Forse il nichilismo dipende anche da questo vuoto fondamentale del pensare che poi svaluta tutto (oblio dell'essere in Heidegger).
Nachtlied
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 28 2009, 05:29 AM) *
Io questo "apocalittico scenario" non l'ho mai visto.
Osho dice che il mondo e' uno specchio di quello che ci portiamo dentro,
qualcun'altro parlava di prospettivismo mi sembra... non aggiungo altro.

"...chiudere gli occhi per cercare conforto altrove", ebbene questa
e' proprio l'essenza dell'esperienza religiosa, chiudere le porte dei sensi
per precipitare "altrove", dentro se stessi finalmente!
Perche' ti vuoi vietare un'esperienza simile?


Tralasciando Nietzsche per un momento, mi sembra che il nazismo, le guerre nucleari, le malattie psichiatriche del ventesimo secolo non siano proprio specchi di quello che mi porto dentro... Se poi li percepisco male perché in maniera troppo prospettica, non rendendomi conto di una visione più globale è un conto, però a quanto mi pare tutti o quasi hanno lo stesso mio problema.
Perciò mi sembra doveroso notare in questi uno scenario non troppo sereno.
Comunque il discorso era riferito in generale al clima di nichilismo in cui siamo immersi, che trova altri esempi nella colonizzazione delle Americhe o delle Indie, nelle stesse crociate, nella violenza sugli animali e sui bambini ecc...
Tutti questi esempi servono a dire che quelli che dentro di me sentivo (perché così mi erano stati insegnati!) come "valori positivi" e "valori negativi" hanno perso il loro senso: questo è lo scenario apocalittico con cui dobbiamo fare i conti.
Il punto chiave di tutto questo è proprio la natura umana, che forse non è esattamente quella descritta da Rousseau... ohmy.gif Anche se forse tu mi darai torto... dry.gif

Per quanto riguarda la religione, qui stiamo parlando di Nietzsche, non di noi, per cui non ho detto che voglio vietarmi "un'esperienza simile".
Quello che volevo invece dire è che, in ambito nietzcsheano, è proprio questo chiudere gli occhi, questo voler essere narcotizzati, illudendoci di poter essere distaccati dal corpo e dal mondo esterno che ha portato alla morte di Dio.

Inoltre, a voler essere puntigliosi, quando citi il capitolo Mezzogiorno, sbagli ad indicare il momento del meriggio come perfezione del mondo da attribuire a Nietzsche, perché in questo capitolo si parla di perfetto meriggio e non di grande meriggio, la perfezione che si descrive è pertanto quella classica (perfetto meriggio, appunto) e non quella dionisiaca; infatti Zarathustra cede alla tentazione del momento e si addormenta... laugh.gif
Sgubonius
CITAZIONE(rasema74 @ Feb 28 2009, 03:11 PM) *
Grande Sgub!!!
Ma allora sei con me fin dall'inizio!!!
Perfetto: un cortocircuito mentale che svela quello che gia' siamo!!!


No perchè c'è una enorme differenza fra tutto e nulla, fra nolontà e volontà di volontà (VdP).
Volere ciò che accade (Amor Fati - "Così volli che fosse" - ecc...) si giustifica SOLO nella volontà di potenza e attraverso di essa. Ma questo non lascia spazio a idee come "risveglio" e via dicendo e comunque richiede l'intervento della volontà: diventa ciò che sei.

PS: non credo che l'apocalisse esterna possa fare una differenza in questo ambito.
Nachtlied
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 28 2009, 07:48 PM) *
PS: non credo che l'apocalisse esterna possa fare una differenza in questo ambito.


L'apocalisse si riallacciava ad un vecchio messaggio in cui dicevo che la morte di Dio è una tematica attualmente importante: serviva solo per spiegare a rasema il contesto in cui viviamo, che Nietzsche è stato il primo a mostrare; non ha niente a che vedere con la volontà, con il superuomo e con il resto della discussione.
rasema74
Premetto che il problema di questa discussione e' che io conosco Nietzsche quasi come le mie tasche,
mentre non si puo' dire lo stesso riguardo alla vostra conoscenza dello Yoga, del Tantra,
della Meditazione, del Buddhismo e via dicendo.
Questa e' anche una conseguenza della morte di Dio in Europa, che ci vogliamo fare!

Sarebbe simpatico che voi vi informaste un po' meglio, anche se ammetto che certe letture
arrivano quando i tempi sono maturi. D'altronde anche io ero cosi'...



rasema74
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 28 2009, 03:25 PM) *
Mi pare che la meditazione indiana sia sostanzialmente una posizione di stampo Schopenhaueriano (o meglio S. stesso si è basato su questo genere di religioni/filosofie) che è proprio la filosofia su cui si è formato Nietzsche, e che lui ha superato.


Giustamente tu stai dicendo:

Filosofia Indiana >>> Schopenhauer >>> Nietzsche

Non sono d'accordo invece sul fatto che Nietzsche abbia superato Schopenhauer.

Il mio professore di Storia della filosofia contemporanea, Alfredo Marini, in una sua dispensa scrisse che
Nietzsche lesse e rilesse Schopenhauer fino alla FINE, al punto che, secondo lui, la filosofia di Nietzsche potrebbe
essere considerata quasi un commento alla filosofia di Schopenhauer.

Magari e' un'esagerazione, ma quel commento mi ha sempre molto colpito.
D'altronde Arturo era un acutissimo osservatore, ma il punto qui e' un altro:
evidentemente C'ERA qualcosa che non gli quadrava!

Tradotto, la lettura di Schopenhauer riusciva a risvegliare le contraddizioni
che erano ancora "dentro" Nietzsche, quindi, di conseguenza,
Nietzsche non ha mai SUPERATO Schopenhauer.
rasema74
CITAZIONE(Sgubonius @ Feb 28 2009, 03:25 PM) *
Insomma Nietzsche parte proprio da quelle considerazioni sulla futilità del faticare umano, e il passaggio dalla volontà alla volontà di potenza è proprio il modo di superare il nichilismo insito in ogni meditazione, in ogni schopenhauerismo, in ogni religione, in ogni metafisica (intesa come andare oltre la fusis, olte il sensibile/manifestantesi per il soprasensibile, l'idea ecc...).


Ottimo! Mi hai ricordato di una cosa che sapevo, il "Saggio di legno"!
"E il più saggio tra voi non è altro che un'ibrida disarmonia di pianta e spettro"
"I loro saggi legnosi io li chiamavo saggi e non di legno"

Ora pero' ti risulta che Nietzsche abbia mai conosciuto un vero Saggio?
A chi si riferisce Zarathustra con queste parole? A me non viene in mente nessuno...
Probabilmente in Europa erano gia' tutti morti, prima ancora di Dio!

Pero' non confondere la meditazione col platonismo (che a sua volta non e' Platone).
Per lo Yoga il Corpo e' il Tempio del Dio che e' in ognuno di noi.
Il velo di Maya e' si' un'illusione, ma e' anche l'unica via che abbiamo per andare al di la',
quindi merita il massimo rispetto, la massima attenzione, la massima CURA.
Non c'e' nessuna SVALUTAZIONE del sensibile!

Al di la' non c'e' nessuna IDEA, niente comunque che si possa comunicare.
Buddha avrebbe detto il NULLA, il VUOTO, ma sono solo parole...
Secondo i piu' estremi oltre il sensibile non ci sarebbe neanche l'esperienza,
in pratica si puo' raggiungere un livello in cui sei vivo, sei cosciente,
ma non stai facendo nessuna esperienza, neanche quella del vuoto!
rasema74
CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 28 2009, 05:42 PM) *
Tralasciando Nietzsche per un momento, mi sembra che il nazismo, le guerre nucleari, le malattie psichiatriche del ventesimo secolo non siano proprio specchi di quello che mi porto dentro... Se poi li percepisco male perché in maniera troppo prospettica, non rendendomi conto di una visione più globale è un conto, però a quanto mi pare tutti o quasi hanno lo stesso mio problema.


E qui il grande Sri Nisargadatta Maharaj avrebbe risposto:
perche' ti preoccupi tanto degli altri? Forse che non hai abbastanza problemi per conto tuo?
Vivi forse in una condizione di tale pace e tanquillita' da poterti ANCHE permettere la compassione?

E poi ci sono anche tante cose belle, perche' sembra che guardi solo quelle brutte?
O quantomeno usi solo queste ultime quando fai il QUADRO generale?

Hai presente gli stereogrammi? C'era un mio amico spagnolo che proprio non
riusciva a vederci nulla, per lui ovviamente quello era solo un CAOS multicolore,
mentre io, dopo pochi secondi, vedevo i delfini! Che spasso!
rasema74
CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 28 2009, 05:42 PM) *
Il punto chiave di tutto questo è proprio la natura umana, che forse non è esattamente quella descritta da Rousseau... Anche se forse tu mi darai torto...


Lo Yoga, Buddha e gli altri (prima o poi dovro' trovare un modo per definirli tutti assieme...)
dicono che il problema principale dell'uomo e' l'IGNORANZA,
la cosa che piu' di tutte lo tiene lontano dall'illuminazione.

CITAZIONE(Nachtlied @ Feb 28 2009, 05:42 PM) *
... è proprio questo chiudere gli occhi, questo voler essere narcotizzati, illudendoci di poter essere distaccati dal corpo
e dal mondo esterno che ha portato alla morte di Dio.


Ricordati che per giudicare una cosa la devi prima provare.
Tu giudichi dall'esterno ma probabilmente non hai mai conosciuto qualcuno che fa regolarmente meditazione.
Nietzsche ti ha detto che siamo dei falliti e tu ci hai creduto, lo hai dato per buono.
Facevo anch'io cosi' intendiamoci! wink.gif
Nachtlied
CITAZIONE(rasema74 @ Mar 1 2009, 08:22 AM) *
E qui il grande Sri Nisargadatta Maharaj avrebbe risposto:
perche' ti preoccupi tanto degli altri? Forse che non hai abbastanza problemi per conto tuo?
Vivi forse in una condizione di tale pace e tanquillita' da poterti ANCHE permettere la compassione?


E' proprio questo il punto: l'uomo attuale ha tanti problemi di per sé, non è perfetto come hai scritto tu prima!

CITAZIONE(rasema74 @ Mar 1 2009, 08:22 AM) *
E poi ci sono anche tante cose belle, perche' sembra che guardi solo quelle brutte?
O quantomeno usi solo queste ultime quando fai il QUADRO generale?


Io non guardo affatto solo quelle brutte; è che basta un caso negativo a confutare un'affermazione: hai detto che il mondo è perfetto e se non lo trovo così per na mia erronea visione, ti ho portato degli esempi che dimostrano il contrario.
Se dovessi tracciare un mio quadro generale del mondo sarebbe positivo, ma non perfetto.

A me piace il mondo: la natura, il mare, la montagna, gli animali, le persone, le auto e il computer; l'arte, la musica, la moda, il cinema e il teatro; la cucina, lo sport, la cultura, i viaggi... trovo che sia tutto fantastico e ogni giorno sono contenta di essere viva! laugh.gif
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