Zarathustra |
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Zarathustra |
Nov 8 2007, 05:43 PM
Messaggio
#1
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,239 Iscritto il: 12-July 07 Utente Nr.: 219 |
n.1
" Astro possente! Che sarebbe la tua felicità, se non avessi coloro ai quali tu risplendi!" Zarathustra lascia il lago e dialoga col Sole. Hanno la stessa dignità l'uomo e la possente Luce. L'uno partecipa dell'altro con medesima baldanza. L'uomo si approvvigiona del calore di quello , della bellezza del suo splendore, di quel determinare il tempo... l'aurora, il tramonto ha bisogno della sua stella madre E il sole ha bisogno dell'uomo per disperdere la sua potente energia, per evitare di distruggersi, per non morire... -------------------- "Osa tutto...non avere bisogno di niente"
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Nov 20 2007, 04:58 PM
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#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
Io stavo rispondendo a Lou, alla quale, come si deduce dalle sue
affermazioni, tale quesito sta a cuore. Venendo a te, come dovrebbe essere l'uomo visto che -secondo te- al giorno d'oggi tale non è più? DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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Nov 20 2007, 07:25 PM
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#3
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,239 Iscritto il: 12-July 07 Utente Nr.: 219 |
tale quesito sta a cuore. io ho risolto da tempo questo quesito ho la certezza dell'esistenza di Dio nn sarà certo Fritz a squassarla -------------------- "Osa tutto...non avere bisogno di niente"
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Nov 20 2007, 08:01 PM
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#4
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Member Gruppo: Members Messaggi: 12 Iscritto il: 7-November 07 Utente Nr.: 508 |
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Nov 24 2007, 11:31 AM
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#5
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 96 Iscritto il: 26-October 07 Utente Nr.: 448 |
L'uomo che ha già deciso non ha in sè lo spirito di ricerca della verità. aporein Non potevi rispondere meglio a Lou, sulla certezza dell'esistenza di Dio. Io aggiungo che la "certezza" sull'esistenza proviene dalla fede. Dalla cieca fede, per usare un epiteto titpico. Poiché ovviamente da dimostrazioni logico-deduttive non può derivare. E quindi? c'è bisogno di credere là dove non si può sapere. Su Dio non credo sia possibile avere certezze, né in senso positivo, né in senso negativo. L'uomo, anche quello del Borneo citato da Lou, brama la certezza così come noi oggi, perché non sa accettare una prospettiva di pura mancanza di senso, perché ciò è spaventevole. Allo stesso modo essere "certi" della non esistenza di Dio è un'idea che ancora, sotto sotto, nasconde un segreto desiderio di tranquillità. Ma la vera dimensione tragica della fede si vive nel dubbio. Nel porsi, giorno per giorno la domanda se questa vita è stata spesa bene, come Dio vorrebbe, oppure se non c'è un "bene" o Dio per il quale spenderla. Sulla fede il Cristianesimo ha detto cose vere, ma ha omesso molto. Che la fede sia argine contro la paura, il dubbio, il dolore dell'esistenza, che possa donare la pace del cuore, una speranza per il futuro, che allevi le sofferenze dei malati, dei poveri, dei miserabili. Tutto vero. Forse ha dimenticato di dire che proprio per queste sue caratteristiche c'è da sospettare che essa sia un fattore più antropologico che divino. Per come la vedo io la fede, la fede assoluta, quella più incrollabile implica sempre prima un buon credente, poi, forse, un Dio. |
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