Il Nichilismo: partenza, transito o arrivo? |
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Il Nichilismo: partenza, transito o arrivo? |
May 26 2008, 10:37 PM
Messaggio
#1
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
Su suggerimento di Nihilo tentiamo una ardua sentenza...
Qual'è il ruolo di questa concezione all'interno della storia del pensiero, e ovviamente nel pensiero di Nietzsche? Io penso che non possa essere un punto di arrivo, perchè non lascia spazio ad alcuna conclusione sul campo etico e risulta più deleterio per la vita di quanto possa esserlo qualunque religione. Come sempre esso va superato, e penso che una buona rappresentazione di questo superamento sia il famoso enigma del serpente che strisciato in gola ad un pastore lo morde e viene da questi morso fino al distacco della testa che viene sputata via. Come dice l'indovino e Zarathustra stesso durante la sua convalescenza questo strangolamento è la grande nausea di pensare che "tutto è vano, tutto fu, e tutto ritorna eternamente, anche l'uomo più piccolo". E' l'eterno ritorno a rendere il nichilismo inaccettabile, esso insinua nel pastore un veleno mortale che è anche antidoto fondamentale, una volta sputata via la testa del serpente. Solo essendo un mare in cui tutto può annegare, che può accogliere anche il torrente più nero senza scurirsi sarà possibile superare tutto ciò che è morto, far scrosciare riso di fanciulli dai feretri e alzarsi come vento gagliardo sempre vittorioso su ogni stanchezza mortale. Come poeta Zarathustra vuole ricomporre in uno ciò che è frammento ed enigma e orrida casualità e redimere ogni "così fu" in un "così volli che fosse!", perchè è il così fu (eternamente ritornante) l'ultima catena per una volontà libera (nichilista) ma non ancora creatrice. Il leone deve diventare bambino. Poi rimane solo da aggiungere quello che ho scritto nella firma... -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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May 30 2008, 09:54 AM
Messaggio
#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
La tecnica è senz'altro l'arma più possente del nichilismo.
A questo proposito consideriamo alcune frasi tratte dal trattatello - di Junger e Heidegger- "Oltrea linea" - Adelphi -. << La tecnica è la distruttrice di ogni fede in generale, e perciò anche la potenza più decisamente anticristiana >>. << Per avere un rapporto reale con la tecnica, occorre essere qualcosa di più di un tecnico>>. E poi, sempre in connessione, ancorchè indiretta, con la questione della tecnica. << Ma la rappresentazione moderna della realtà, cioè l'oggettivazione, in cui anticipatamente si muove la comprensione concettuale - Be- greifen -, resta ovunque un attacco che fa presa - Angriff - sul reale, nella misura in cui sfida il reale a mostrarsi nell'orizzonte della presa - Griff - rappresentativa. La conseguenza di questa sfida, nell'ambito della comprensione concettuale contemporanea, è che la realtà com-presa concettualmente passa al contrattacco - Gegenangriff -, un contrattacco impreveduto e pure a .lungo inosservato, che, nonostante Kant, ha sorpreso improvvisamente la scienza della natura [..... ]>>. -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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