Il pessimismo di Nietzsche |
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Il pessimismo di Nietzsche |
Feb 19 2009, 09:37 AM
Messaggio
#1
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 222 Iscritto il: 28-March 07 Utente Nr.: 27 |
Premetto che sono stato un grande ammiratore di Nietzsche,
fino a quando ho trovato qualcosa di meglio, lo Yoga e la Sapienza Indiana in generale. Cosi' come Nietzsche mi ha aiutato a liberarmi, momentaneamente, del Cristianesimo, adesso sto utilizzando lo Yoga per liberarmi di Nietzsche, o forse solo del suo lato oscuro e contraddittorio. Veniamo al dunque. Una differenza fondamentale tra lo Yoga e Nietzsche e' questa: -per Nietzsche il Superuomo e' un evento causale, forse addirittura mai avvenuto se non per caso. Il compito e' quello di creare le condizioni perche' possa avvenire in modo quasi sistematico, regolare. -per lo Yoga tutti gli uomini, proprio in quanto uomini, sono gia' perfetti, il solo problema e' che non lo sanno. Il compito e' quello di risvegliarli dal sogno in cui stanno vivendo. Il pessimismo di Nietzsche e' fondamentalmente questo, la convinzione che la Storia e' un mucchio di storie per lo piu' insignificanti e che non sara' mai possibile salvare tutta l'umanita'. Lo Yoga invece insegna che la Salvezza, il Risveglio, e' addirittura inevitabile! Ora io mi chiedo: come fa a dirsi al di la' del bene e del male uno che vuole creare, costruire, qualcosa che ancora non c'e'? Anche se si trattasse solo di riunire in uno tutto cio' che e' frammento e orrida casualita', egli non potra' fare a meno di usare le parole di Bene e Male! Nello Yoga invece si parla di Risveglio dall'illusione, la perfezione e' gia' qui e ora, non si deve fare proprio nulla di complicato, ne' aspettare mille anni per vedere un uomo decente! Ovviamente anche qui c'e' un po' di bene e male (risveglio-sonno), ma in forma molto piu' attenuata, quasi nulla. Qui il cattivo e' al massimo un dormiglione! |
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Feb 21 2009, 12:11 AM
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#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
Giusto come spin-off:
Io sono dell'idea che forse il superuomo lo si può intravedere nelle opere d'arte (c'è un capitolo del Nietzsche di Heidegger riguardo all'arte come volontà di potenza e riguardo alla superiorità dell'arte sulla verità, con conseguente unione di etica ed estetica che è molto chiaro), prima citavo Goethe perchè lo stesso Nietzsche ne parla in questi termini, comunque la redenzione della vita, lo "jenseits von Gut und Bose", e via dicendo sono secondo me i segnali propri dell'opera d'arte riuscita, non retorica, non prigioniera del linguaggio e del messaggio, e soprattutto non consolatoria (come la vedeva Schopenhauer) ma anzi "eccitante", problematizzante, che crea l'ostacolo da superare per la potenza insomma. Certe poesie di Holderlin ad esempio sono come specchi che riflettono l'immagine dell'ubermensch, poi può essere illusione e fantasia e lo stesso poeta può essere solo il profeta come Zarathustra, chissà. -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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Feb 21 2009, 11:30 AM
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#3
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 115 Iscritto il: 18-January 09 Utente Nr.: 10,580 |
Giusto come spin-off: Io sono dell'idea che forse il superuomo lo si può intravedere nelle opere d'arte (c'è un capitolo del Nietzsche di Heidegger riguardo all'arte come volontà di potenza e riguardo alla superiorità dell'arte sulla verità, con conseguente unione di etica ed estetica che è molto chiaro), prima citavo Goethe perchè lo stesso Nietzsche ne parla in questi termini, comunque la redenzione della vita, lo "jenseits von Gut und Bose", e via dicendo sono secondo me i segnali propri dell'opera d'arte riuscita, non retorica, non prigioniera del linguaggio e del messaggio, e soprattutto non consolatoria (come la vedeva Schopenhauer) ma anzi "eccitante", problematizzante, che crea l'ostacolo da superare per la potenza insomma. Certe poesie di Holderlin ad esempio sono come specchi che riflettono l'immagine dell'ubermensch, poi può essere illusione e fantasia e lo stesso poeta può essere solo il profeta come Zarathustra, chissà. L'arte "beffarda, leggera, fuggitiva, divinamente imperturbata, divinamente artificiosa, che avvampa come una fiamma chiara in un cielo sgombro di nubi" di cui si parla nella Prefazione alla seconda edizione della FW. "Soprattutto: un'arte per artisti, soltanto per artisti!" -------------------- Luce io sono: ah, fossi notte!
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Feb 21 2009, 02:59 PM
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#4
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
"Soprattutto: un'arte per artisti, soltanto per artisti!" Ecco si, questo è un punto che non avevo mai colto ma che enuclea molto bene le tante parole che girano un po' a vuoto. Un arte che sia sempre attiva, sempre creazione, quindi mai da spettatore borghese. In fondo non ha senso fruire dell'arte se non come "educazione" ad essere artista, altrimenti diventa veramente un consumo. -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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