Pensare il Cristianesimo dopo Nietzsche, secondo Vattimo |
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Pensare il Cristianesimo dopo Nietzsche, secondo Vattimo |
Mar 7 2008, 09:35 AM
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#1
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 110 Iscritto il: 3-May 07 Da: Abruzzo Utente Nr.: 76 |
Pensare il Cristianesimo dopo Nietzsche, secondo il punto di vista di Vattimo.
Voglio fare chiarezza su questo concetto e vi invito a dicuterne.Vi chiedo di aiutarmi. Non ho capito bene se Vattimo considera l'influenza del pensiero di Nietzsche come una opportunità per risanare o rinvigorire il cristianesimo. Dato che Vattimo è credente oltre che ad essere un grande studioso di Nietzsche mi pongo questa domanda. Saluti |
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Mar 7 2008, 12:32 PM
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#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
Come si fa a pensare un cristianesimo dopo la morte di Dio?
Come si fa a pensare ad un cristianesimo secolarizzante quando Gesù per primo sentenziava: "il mio regno non è di questo mondo"? Posizioni siffatte giustificano totalmente la tesi nicciana, poi freudiana e girardiana che Dio è stato assassinato - invito a leggere lo splendido "il capro espiatorio" di Giràrd-. Il filo concettuale sarebbe questo: " mah, ho ucciso Tizio, però ora ho lavato il coltello, e la mia casa è piena di quadri raffiguranti la sua immagine. Tizio non c'è più, pero lui stesso ci avrebbe detto: "uccidetemi, avanti, poi vivrete tranquilli". Come diceva Dostoèvskij "Se Dio non esiste, tutto è lecito". Ecco, posizioni siffatte implicitamente raccomandano: "fate tutto quel che volete, l'importante è che ricordiate ogni tanto di essere cristiani". Beh, molto comodo....gli atei devoti......, se non sapessi di certo che questa è furbizia la chiamerei schizofrenia. A ciascuno il suo: o si è atei o si è devoti: Nietzsche è il profeta del senso della terra, Cristo è il profeta della redenzione e della salvezza. Sono due piani che non si possono incontrare dal punto di vista filosofico-teoretico. Nichilismo secondo me vuol dire prorio ignorare questa antitesi decisiva per la storia dell'Occidente, talchè chi vuole muovere il passo fatidico del superamento, lo faccia, assumendosene tutte le responsabilità, chi non vuole rimanga al di quà di questa linea di confine, ma non si illuda o finga di illudersi. -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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Mar 16 2008, 09:53 AM
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#3
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,239 Iscritto il: 12-July 07 Utente Nr.: 219 |
Nietzsche è il profeta del senso della terra, Cristo è il profeta della redenzione e della salvezza. Sono due piani che non si possono incontrare dal punto di vista filosofico-teoretico. e invece si, perchè si può appartenere pienamente alla terra mirando alle cose del cielo, come al sottosuolo perchè se la terra e il sottosuolo sono frutto della Creazione..come possono essere qualcosa di malevolo?? io non riesco a leggere di vattimo o della posizione di severino ma ho un mio pensiero di cattolicaromana che spero nn sia eresia Premessa: Il mio Maestro mi ha insegnato che tutto ciò che accade o Dio lo vuole o Dio lo permette dunque perchè ha permesso che il pensiero di Nietzsche imprintasse di sè questo secolo e forse quelli a venire? dove si situa il valore da trattenere come bagaglio per la storia culturale dell'uomo? Io ho trovato la risposta nella sottolineatura che N. fa dell'amore per il sè umano, qui e ora -------------------- "Osa tutto...non avere bisogno di niente"
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Mar 16 2008, 12:46 PM
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#4
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 110 Iscritto il: 3-May 07 Da: Abruzzo Utente Nr.: 76 |
e invece si, perchè si può appartenere pienamente alla terra mirando alle cose del cielo, come al sottosuolo perchè se la terra e il sottosuolo sono frutto della Creazione..come possono essere qualcosa di malevolo?? io non riesco a leggere di vattimo o della posizione di severino ma ho un mio pensiero di cattolicaromana che spero nn sia eresia Premessa: Il mio Maestro mi ha insegnato che tutto ciò che accade o Dio lo vuole o Dio lo permette dunque perchè ha permesso che il pensiero di Nietzsche imprintasse di sè questo secolo e forse quelli a venire? dove si situa il valore da trattenere come bagaglio per la storia culturale dell'uomo? Io ho trovato la risposta nella sottolineatura che N. fa dell'amore per il sè umano, qui e ora In base a queste parole riporto una parte di un mio piccolo articolo in merito CITAZIONE Un aspetto importante che invece può provocare in futuro il pensiero di Nietzsche è per certi versi la riscoperta di una creativa cristianità, al momento poco valorizzata, che dovrebbe risorgere dalle ceneri di questo sistema massificante e pianificato. Gran parte della contestazione nietzscheana è storicamente servita ad esprimere la funzione creativa e distruttiva della volontà di potenza e non ad eleggere un superuomo pagano che non è umanamente possibile e tanto meno concretizzabile nella moderna struttura sociale, dove nichilismo e mercato sono una cosa sola. Paradossalmente, il cristianesimo è destinato a tornare come guida ma in una veste rinnovata e vitale che nemmeno Nietzsche si sarebbe mai immaginato. Con una maggiore apertura del cristianesimo possiamo finalmente esprimere nuovi valori in un contesto tale da ispirare quell'equilibrio dionisiaco-apollineo tanto caro a Nietzsche. Di conseguenza, il grande filosofo tedesco ha involontariamente stimolato il cristianesimo. Quando Nietzsche afferma che quello che «si fa per amore, è sempre al di là del bene e del male» finisce inevitabilmente per incoraggiare un'etica evangelica anche se questo può sembrare apparentemente assurdo. Spesso si parla di Nietzsche in funzione completamente anticristiana, ma se si studia a fondo questo pensatore si finisce per comprendere nel tempo che il suo pensiero non mira proprio alla totale distruzione dei principi cristiani ma viceversa si tratta, in parte e in un certo senso, di una innovativa reinterpretazione di alcuni importanti ideali evangelici, anche se ciò è difficilmente comprensibile. Non a caso «Girard è un filosofo emblematico: cattolico ma anche nietzschiano, che vede nel filosofo dell’anticristo il più grande teologo dopo San Paolo» (Cristina Ferroni). Si pensi per esempio all'idea di Gianni Vattimo riguardo allo sviluppo di un cristianesimo comprensivo e libertario che tiene conto dell'esperienza del pensiero di Nietzsche. Difatti, Cristina Ferroni scrive che «il cristianesimo di Vattimo, se per molti aspetti si accorda con quello di Girard – al quale in realtà deve molto - è fortemente radicato nel principio dell’amore e della carità contro ogni forma d’autorità. Per il filosofo torinese, l’atto di voler definire una natura umana, di fissare un principio universale che regola l’agire degli uomini è violento e autoritario. Così come lo era stato per Nietzsche e per Heidegger, qualunque fissazione di strutture è per Vattimo un atto di autorità, e quindi sostanzialmente un atto anticristiano». Come il pensiero umanistico-rinascimentale ha provocato una forte emancipazione nella mentalità cristiana, così deve accadere anche con alcuni aspetti del pensiero di Nietzsche, per favorire un cristianesimo dinamico, aperto e totalmente attivo nell'amore verso il prossimo. Si tratta di una riscoperta ispirata a quel "dionisismo cristiano" vissuto con entusiasmo dai primi cristiani, privo di fariseismo e sempre pronto a diffondere ovunque amore, libertà e vitalismo. E' realmente possibile vivere, in quest'ottica di idee legate a una particolare e sana influenza nicciana, un cristianesimo rinforzato, capace di sollecitare nell'uomo la potenza creativa della spiritualità. Link sul "cristianesimo di vattimo" http://www.caffeeuropa.it/attualita01/133l...ta-vattimo.html Saluti |
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