Zarathustra |
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Zarathustra |
Nov 8 2007, 05:43 PM
Messaggio
#41
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,239 Iscritto il: 12-July 07 Utente Nr.: 219 |
n.1
" Astro possente! Che sarebbe la tua felicità, se non avessi coloro ai quali tu risplendi!" Zarathustra lascia il lago e dialoga col Sole. Hanno la stessa dignità l'uomo e la possente Luce. L'uno partecipa dell'altro con medesima baldanza. L'uomo si approvvigiona del calore di quello , della bellezza del suo splendore, di quel determinare il tempo... l'aurora, il tramonto ha bisogno della sua stella madre E il sole ha bisogno dell'uomo per disperdere la sua potente energia, per evitare di distruggersi, per non morire... -------------------- "Osa tutto...non avere bisogno di niente"
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Nov 28 2007, 03:36 PM
Messaggio
#42
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 96 Iscritto il: 26-October 07 Utente Nr.: 448 |
Preciso un paio di cose:
primo che non sono un "razionalista", non credo nell'invincibile potere della ragione, della razionalità né tanto meno della logica. Per me Cartesio era poco degno di rispetto. Ma è un punto di vista. Volendo però parlare dell'evidenza di cui parla Lou, io dico questo: è evidente che l'uomo che ha paura di ciò che non conosce. Su questo credo che pochi avranno da obbiettare. E' evidente che l'uomo, da sempre, non conosce ciò che lo aspetta dopo la morte. E' anche evidente - evidente rifacendoci sempre a esperienze di tipo quoridiano e non mistiche o di altro tipo - che il tempo non smette di scorrere dopo la morte di un uomo. Questo, dovrebbe suggerire che il tempo, quale categoria concepita dall'essere umano, continuerà a scorrere indefinitamente. Allora la morte è per l'eternità. Così dovrebbe sembrare. Ma ciò è semplicemente terribile. Ciò fa troppa paura, getterebbe l'umanità in un abisso di dubbio da cui solo personalità eccezionali del calibro di Nietzsche ne potrebbero venire fuori. Dunque l'uomo comune ovvero la maggioranza degli uomini venuti al mondo si rifugiano in Dio. Questo mi è evidente. Mi è anche evidente che nonostante io non abbia sconfinate nozioni sulle religioni, non ne esiste una in cui dopo la morte c'è il nulla assoluto, nessuna religione predica un Dio che ci aiuta in Terra e poi dopo la morte stop, tutto finito. Perché? perché lo scopo di Dio e delle religioni è rispondere all'umano dubbio, alla paura. Che cosa anche ci fa specie? che cosa ci fa arrabbiare? l'ingiustizia. La sofferenza del giusto, o l'impunità del malvagio. Senza una prospettiva divina come potremmo accettare di buon grado che siano esistiti i campi di concentramento? che il Male abbia potuto soffocare tante vite nella storia senza senso? Le religione introducendo dio introduce il Male e il Bene, la loro lotta, una prospettiva di senso in cui questa avviene, e, in generale attribuisce la vittoria al Bene..Chissà poi perché! Se poi si pensa ad alcune riflessioni di Feuerbach su Dio, su quanto esso è "umano" beh, io concludo che, stando all'evidenza, Dio non DEVE esistere, non così come ce l'hanno sempre fatto conoscere. tuttavia, contro l'evidenza, io non sono ateo fino in fondo. |
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Nov 28 2007, 05:53 PM
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#43
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,239 Iscritto il: 12-July 07 Utente Nr.: 219 |
io concludo che, stando all'evidenza, Dio non DEVE esistere, non così come ce l'hanno sempre fatto conoscere. tuttavia, contro l'evidenza, io non sono ateo fino in fondo. dimmi ingegnere...come vorresti che fosse il Primo Costruttore? -------------------- "Osa tutto...non avere bisogno di niente"
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Nov 29 2007, 12:38 PM
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#44
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 96 Iscritto il: 26-October 07 Utente Nr.: 448 |
dimmi ingegnere...come vorresti che fosse il Primo Costruttore? Se fosse, sarebbe fuori dell'esistenza, in modo da non condizionarla in alcun modo. Cioè: l'unico ente metafisico che potrei riconoscere è la volontà, ma questa, se Dio fosse, ne sarebbe condizionata. Quindi Dio è per me qualcuno che non mette Bene e Male nel mondo, che non consiglia cosa fare ma lascia libera la scelta. Dopo la morte, se la nostra volontà sarà stata simile alla Sua, ecco che scopriremo Dio, altrimenti..nulla. Nessun inferno o paradiso. Nessuna dicotoomia Bene.Male, giusto-sbagliato. Tieni presente che quando asserisco che tutti hanno paura dell'inconosciuto, mi riferisco sempre alla grande maggioranaza degli esseri umani. I filosofi, i coraggiosi, gli uomini "come i deve" sono pochissimi. E infatti Nietzsche ha dato un buon consiglio quando in Al di là del Bene e el Male ha detto: "Se non grandi, siate almeno piccole eccezioni". Il fenomeno religioso è un fenomeno di massa. Ovviamente esisteranno eccezioni, personalità in grado di vivere la religione in modo autentico.. P.S. Già, ingegnere, l'hai capito...:-). Ma se posso chiederti un favore, non chiamarmi così che sta scuola la odio, con massima probabilità non la finirò, e ingegnere non credo di volere essere. Ho sbagliato scuola...! |
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