L'On. Buttiglione e la morte di Dio |
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L'On. Buttiglione e la morte di Dio |
Aug 28 2007, 08:27 AM
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#1
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
Qualche giorno fa ho ascoltato alla radio uno stralcio del discorso
tenuto dall'On. Buttiglione, notoriamente anche cattedratico di filosofia, in occasione del meeting ciellino di Rimini -se non vado errato-. L'inquadramento tematico era interessante ed è stato focalizzato dal Prof. sul seguente quesito: rapporto tra scienza e fede, tra scienza e tradizione: può il modello iperrazionalista partorito da Cartesio, padre della geometria analitica ed ideatore del famosissimo sistema di assi ortogonali e quindi, in virtù di ciò padre anche della scienza moderna, essere applicato al campo delle cosiddette scienze umane e sociali, al fine di elaborare sistemi etici fondati su un metodo assiomatico-deduttivo, cioè fondati, come per primo fece Spinoza MORE GEOMETRICO? Non è ciò fallace? Non è ciò utopistico? Fino a questo punto dell'argomentazione per me NULLA QUAESTIO, ma il Prof. ad un certo punto della sua dissertazione non ha potuto resistere alla tentazione di affermare: "...........lasciamo stare il problema della morte di Dio, stupidaggine di cui parlano ormai anche i pescivendoli al mercato............". Stupore.......lo Zarathustra è forse allora un libro che Fritz voleva in un primo momento intitolare "ASZ, un libro per i pescivendoli e per nessuno" ? Ho tutto il rispetto per i pescivendoli, perchè il pesce fresco è un alimento sanissimo e fonte di probabile longevità. Nessuno però finora è riuscito a dimostrare che la(e) religione(i) giovano alla salute. DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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Sep 3 2007, 08:04 AM
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#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
Forse è dovuto un chiarimento. Io non sono -come del resto tutti gli altri in questo Forum-
un "fanatico di Nietzsche". Non vado in giro sventolando i libretti gialli della Adelphi come qualche anno addietro faceva qualcuno con libretti di colore diverso, e peraltro non condivido taluni aspetti del suo pensiero -la necessità che esista una società rigidamente gerarchizzata di "signori" e "schiavi" per me è una delle sue poche teorie veramente "deacadenti" e reazionarie-. Ma nella massima parte delle sue espressioni l'opera di Nietzsche è qualcosa di veramente portentoso e dirompente. D'altronde, egli stesso ha asserito che nessuno ha bisogno di maestri, nè buoni nè cattivi, ma deve lavorare e studiare duramente per sviluppare un pensiero indipendente. DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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Nov 1 2007, 09:05 PM
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#3
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 96 Iscritto il: 26-October 07 Utente Nr.: 448 |
Forse è dovuto un chiarimento. Io non sono -come del resto tutti gli altri in questo Forum- un "fanatico di Nietzsche". Non vado in giro sventolando i libretti gialli della Adelphi come qualche anno addietro faceva qualcuno con libretti di colore diverso, e peraltro non condivido taluni aspetti del suo pensiero -la necessità che esista una società rigidamente gerarchizzata di "signori" e "schiavi" per me è una delle sue poche teorie veramente "deacadenti" e reazionarie-. Ma nella massima parte delle sue espressioni l'opera di Nietzsche è qualcosa di veramente portentoso e dirompente. D'altronde, egli stesso ha asserito che nessuno ha bisogno di maestri, nè buoni nè cattivi, ma deve lavorare e studiare duramente per sviluppare un pensiero indipendente. DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN Sulla società gerarchizzata "schiavi" e "signori": a molti lettori odierni questa teoria non piace. Direi normale, il democratismo prevale. Ebbene, anche io mi dichiaro "democratico" in politica, però vorrei fare una precisazione: Nietzsche dice che ci deve essere una società gerarchizzata, in cui gli schiavi siano sottomessi ai signori...ok..teniamo comunque conto che, parlando del più freddo di tutti i freddi mostri, nello Zar, condanna, a mio avviso, gli Stati eccessivamente rigidi, onnipresenti, "reazionari" nel senso di tendenti a estremi, sia di sinistra sia di destra. Il fatto è questo: gli uomini vengono creati diversi. Con forze diverse, poteri diversi, ingegni e intelligenze diverse. Per forza, per natura, per una legge della vita tra di essi ci saranno coloro che godono di maggiori diritti, e coloro che non ne hanno affatto. Volersi opporre a questa legge, a questo impulso vitale che ci crea diversi, su piani gerarchici diversi, questo è condannato da Nietzsche. E io non ci trovo nulla di decadente, anzi! la gerarchia è vista nell'ottica in cui i deboli esistono per la realizzazione dei forti. Direi in un'ottica "superomistica". Nietzsche dichiara di avere bisogno del cristianesimo per potersi ergerse contro di esso. In altri termini: "i poveri esistono per poter permettere ai ricchi di praticare l'elemosina". |
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Nov 2 2007, 08:43 AM
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#4
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
Sulla società gerarchizzata "schiavi" e "signori": a molti lettori odierni questa teoria non piace. Direi normale, il democratismo prevale. Ebbene, anche io mi dichiaro "democratico" in politica, però vorrei fare una precisazione: Nietzsche dice che ci deve essere una società gerarchizzata, in cui gli schiavi siano sottomessi ai signori...ok..teniamo comunque conto che, parlando del più freddo di tutti i freddi mostri, nello Zar, condanna, a mio avviso, gli Stati eccessivamente rigidi, onnipresenti, "reazionari" nel senso di tendenti a estremi, sia di sinistra sia di destra. Il fatto è questo: gli uomini vengono creati diversi. Con forze diverse, poteri diversi, ingegni e intelligenze diverse. Per forza, per natura, per una legge della vita tra di essi ci saranno coloro che godono di maggiori diritti, e coloro che non ne hanno affatto. Volersi opporre a questa legge, a questo impulso vitale che ci crea diversi, su piani gerarchici diversi, questo è condannato da Nietzsche. E io non ci trovo nulla di decadente, anzi! la gerarchia è vista nell'ottica in cui i deboli esistono per la realizzazione dei forti. Direi in un'ottica "superomistica". Nietzsche dichiara di avere bisogno del cristianesimo per potersi ergerse contro di esso. In altri termini: "i poveri esistono per poter permettere ai ricchi di praticare l'elemosina". Io intendo la democrazia secondo la concezione liberale classica: ci deve essere un CORPUS di leggi fondamentali -ovvero una Carta Costituzionale- che concede ad ogni membro della società civile di competere con gli stessi presupposti di partenza. Le differenze, o, se vogliamo, le gerarchie si determinano successivamente nella dialettica politica ed economica attraverso la competizione. Questo detto in breve, come mi sembra opportuno. -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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