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Versione completa: L'On. Buttiglione e la morte di Dio
Friedrich Wilhelm Nietzsche Forum > Friedrich Wilhelm Nietzsche > Nietzsche Pensiero
Pagine: 1, 2
NIHILO
Qualche giorno fa ho ascoltato alla radio uno stralcio del discorso
tenuto dall'On. Buttiglione, notoriamente anche cattedratico di filosofia,
in occasione del meeting ciellino di Rimini -se non vado errato-.
L'inquadramento tematico era interessante ed è stato focalizzato dal Prof.
sul seguente quesito: rapporto tra scienza e fede, tra scienza e tradizione:
può il modello iperrazionalista partorito da Cartesio, padre della geometria analitica
ed ideatore del famosissimo sistema di assi ortogonali e quindi, in virtù di ciò padre anche
della scienza moderna, essere applicato al campo delle cosiddette scienze umane e sociali,
al fine di elaborare sistemi etici fondati su un metodo assiomatico-deduttivo, cioè fondati, come
per primo fece Spinoza MORE GEOMETRICO?
Non è ciò fallace? Non è ciò utopistico? Fino a questo punto dell'argomentazione per me NULLA
QUAESTIO, ma il Prof. ad un certo punto della sua dissertazione non ha potuto resistere alla
tentazione di affermare: "...........lasciamo stare il problema della morte di Dio, stupidaggine di cui parlano
ormai anche i pescivendoli al mercato............".
Stupore.......lo Zarathustra è forse allora un libro che Fritz voleva in un primo momento intitolare
"ASZ, un libro per i pescivendoli e per nessuno" ?
Ho tutto il rispetto per i pescivendoli, perchè il pesce fresco è un alimento sanissimo e fonte di
probabile longevità. Nessuno però finora è riuscito a dimostrare che la(e) religione(i) giovano
alla salute.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN
NIHILO
CITAZIONE(andreademilio @ Aug 28 2007, 11:19 AM) *
il fatto è che il prof. Buttiglione va a parlare ai ragazzi di Comunione Liberazione ( il pescivendolo Fritz li chiamerebbe cristomani e tacchini di Dio e avvocati del nulla e mangiatori di bistecche?) e mai , che io sappia, ai circoli UAAR, Associazione atei ed agnostici razionalisti. Ce l'hai il testo del discorso? Che buon profumino di brudett'...Fritz butta la pasta!

per i non abruzzesi: lu brudett' è sul genere del caciucco, vari pesci nel sugo ribollente...non ho mai mangiato il caciucco e spero di non aver detto una cavolata-Sandro, aiutami! Armà ( Nihilo), tu pure avrai gustato lu brudett', vero?

Andrè, nelle balneari estati sulla costa pescarese-teramana ho mangiato il pesce in tutte le sue
varietà; un aiuto te lo posso dare, ma la vedo un pò dura.
Ho sentito la LECTIO di Buttiglione su radio radicale, che sicuramente registrerà e metterà in archivio
tutti gli interventi di politici, intellettuali etc. che avranno luogo nel corso del meeting.
Comunque non è escluso che possano accogliere una tua eventuale richiesta (www.radioradicale.it).
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN
phys-
CITAZIONE(NIHILO @ Aug 28 2007, 09:27 AM) *
Ho tutto il rispetto per i pescivendoli, perchè il pesce fresco è un alimento sanissimo e fonte di
probabile longevità. Nessuno però finora è riuscito a dimostrare che la(e) religione(i) giovano
alla salute.


Bellissima!!! laugh.gif
Diletta
però è vero anche il contrario!
non ho mai conosciuto un nichilista davvero felice...magari tu lo sei Nihilo!

pensa che coincidenza suggestiva: la vostra lunga dissertazione ha per oggetto il pesce.
come sapete già, il pesce era il simbolo di Cristo e i primi cristiani, arrivando in un luogo nuovo,
per farsi riconoscere dai fratelli, disegnavano per terra un pesce:
ictùs, cioè pesce in greco è l'acronimo di Iesus Christos Theou Uios Soter, cioè Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore...

spero che l'Anticristo nn si arrabbi....
NIHILO
CITAZIONE(andreademilio @ Aug 28 2007, 01:43 PM) *
sul pesciarolo Fritz ( madò, ecco l'associazione: ''er pesciarolo che, venneva er pesce, a la signora de piazza de spagna. E la signora dice, ''me rincresce, perché sto pesce puzza e nun se magna' '(...) tra le mani poi je sguizza (...) '' è bello e vivo, è mejo er pesce che te porto io!'' . Ti risulta questo stornello romanesco?

Appena avrò trovato la voglia, proverò a pensare sulla presunta sinonimia fede-tradizione e su Cartesio. L'accenno ar pesciarolo Fritz ha le reti un po' vuote...urgerebbe il Figlio del Falegname?

p.s.: oltre a lu brudett', come dimenticare la uazzett'?

p.s. 2: se volte pagare due soldi e mangiare le specialità abruzzesi non di pesce, c'è da 60 anni Ristorante Remo, chilometro lanciato di Montesilvano, a un tiro di rete da Pescara.

p.s. 3: la uazzett' ( simile a lu brudett') potete andare a mangiarla con una ciellina oppure con Marina Hedman...io scelgo la ciellina! e voi?

Andreè, li stornelli de Roma sò fichissimi!! Peccato ch'er Sor Trilussa sc'è venut'a'mmancà, si no de sicuro te vergava 'nsonetto
dar titolo 'Bottijò ar mercato der pesce de Trastevere nostro'....poi..."ch'annate cercanno 'DDio cor lanternino, pescivè, sete propo
gaggi,perchè'DDio sccèè, se vede, lo poi vede pure tra le 'bbranchie de stò pesce,scioè ichtiùsse". "Dite 'a qquersovversivo totesco co li baffi grossi
ch'è 'nbuciardo. Oh sì ce fosse ancora er Torquemada nostro, sì che 'jò farebbe vede...."
p.s. Mi ricordo il ristorante di cucina romanesca "'QQuì se magna male" sul lungomare vicino alle najadi.
SO SCURI LI VICOLETTI DE LI SENZA DDIO
NIHILO
CITAZIONE(Diletta @ Aug 28 2007, 05:04 PM) *
però è vero anche il contrario!
non ho mai conosciuto un nichilista davvero felice...magari tu lo sei Nihilo!

pensa che coincidenza suggestiva: la vostra lunga dissertazione ha per oggetto il pesce.
come sapete già, il pesce era il simbolo di Cristo e i primi cristiani, arrivando in un luogo nuovo,
per farsi riconoscere dai fratelli, disegnavano per terra un pesce:
ictùs, cioè pesce in greco è l'acronimo di Iesus Christos Theou Uios Soter, cioè Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore...

spero che l'Anticristo nn si arrabbi....

Quell'acronimo I.X.TH.Y. S. l'ho visto coi miei occhi visitando le catacombe; ma anche un nichilista, Diletta,
può essere felice mangiando...cosa?....Ma pesce tutti i giorni -tosti i bastoncini di merluzzo fatti al microonde
in 5 minuti-. Pieno di serotonina, il famoso neurotrasmettitore della gioia e del buon sonno, il pesce è garanzia
di buon umore, ed il suo fosforo favorisce le sinapsi cerebrali. Fra l'altro l'unica fede dei nichilisti è quella nel
divenire...e cosa c'è di più adrenalinico del divenire. Gli odierni estabilishments governativi dell' Occidente non
vogliono ammettere di aver perso le loro guerre contro il divenire.
NUN SCHAUT DER GEIST NICHT VORVAERTS NICHT ZURUECK
DIE GEGENWART ALLEIN IST UNSER GLUECK.
Ora lo spirito non guarda nè avanti nè indietro/
solo il presente è la nostra fortuna (destino, sorte).
W. Goethe
diechirico
si però, gli stornelli li faceva alvaro amici, mica trilussa....
Diletta
Nihilo!
ma allora c'è un punto d'incontro fra il tuo nichilismo e il mio desiderio di totalità!!!

l'adrenalina del divenire l'assaporo anch'io!
per me il Tempo è presente continuo
io nn disdegno il passato, anche se nn lo idolatrizzo.
il passato è ciò che sono stata, ciò che mi ha permesso di essere come sono ora, è la fonte della mia ricchezza.
il futuro nn condiziona il mio oggi, ma spero ardentemente che ci sia. sarei sciocca a nn attendermelo.
l'oggi è spesso fantastico,a volte tragico, carico di cose, pregno di consapevolezza, pullulante di vita.

io sono donna di piana
al pesce preferisco il maiale, così generoso!
perchè, come si dice, del maiale nn si butta via niente....
come del Tempo...
lou
ma....die....alvaro, chi è?
firmato b.c.
NIHILO
CITAZIONE(diechirico @ Aug 29 2007, 07:21 PM) *
si però, gli stornelli li faceva alvaro amici, mica trilussa....

E' vero, infatti in riferimento a trilussa o parlato di sonetti
(o comunque versi, a prescindere dal tipo di metro adoperato).
Che fine ha fatto Arvaro?
E' morto?
NIHILO
CITAZIONE(Diletta @ Aug 29 2007, 09:37 PM) *
Nihilo!
ma allora c'è un punto d'incontro fra il tuo nichilismo e il mio desiderio di totalità!!!

l'adrenalina del divenire l'assaporo anch'io!
per me il Tempo è presente continuo
io nn disdegno il passato, anche se nn lo idolatrizzo.
il passato è ciò che sono stata, ciò che mi ha permesso di essere come sono ora, è la fonte della mia ricchezza.
il futuro nn condiziona il mio oggi, ma spero ardentemente che ci sia. sarei sciocca a nn attendermelo.
l'oggi è spesso fantastico,a volte tragico, carico di cose, pregno di consapevolezza, pullulante di vita.

io sono donna di piana
al pesce preferisco il maiale, così generoso!
perchè, come si dice, del maiale nn si butta via niente....
come del Tempo...

Alternalo col pesce e vedrai che l'equilibrio gastronomico è perfetto.
..piana lombarda, veneta o emiliano-romagnola?
...la terza immagino, viste le preferenze culinarie.
CARPE DIEM
Diletta
lombardo veneta
diechirico
CITAZIONE(NIHILO @ Aug 30 2007, 12:12 PM) *
E' vero, infatti in riferimento a trilussa o parlato di sonetti
(o comunque versi, a prescindere dal tipo di metro adoperato).
Che fine ha fatto Arvaro?
E' morto?


Alvaro Amici è morto circa cinque anni fa, ed è sepolto in Verano, mi sembra, dove è sepolta anche Gabriella Ferri, anche lei morta qualche anno fa.
Secondo me è stato il più grande stornellista romano. Claudio Villa stesso che si divertiva a cantare stornelli, non era minimamente alla sua altezza.
Altri grandti stornellisti furono Gigi Proietti e Peppe Er Zagaja (Ali Mo e Tacci Su).
Ma credo che chi non sia di Roma - Roma città intendo - non riesca a capire.
Ma tu, Nihilo, sicuro che sei di Roma?
E tu, lombardo-veneta, cos'è b.c.?

d.
NIHILO
CITAZIONE(diechirico @ Aug 30 2007, 01:54 PM) *
Alvaro Amici è morto circa cinque anni fa, ed è sepolto in Verano, mi sembra, dove è sepolta anche Gabriella Ferri, anche lei morta qualche anno fa.
Secondo me è stato il più grande stornellista romano. Claudio Villa stesso che si divertiva a cantare stornelli, non era minimamente alla sua altezza.
Altri grandti stornellisti furono Gigi Proietti e Peppe Er Zagaja (Ali Mo e Tacci Su).
Ma credo che chi non sia di Roma - Roma città intendo - non riesca a capire.
Ma tu, Nihilo, sicuro che sei di Roma?
E tu, lombardo-veneta, cos'è b.c.?

d.

Sono nato e vivo a Roma, ma non sono romano di sette g.ni. Mi ricordavo che Arvaro era deceduto
ma non con totale sicurezza, perchè il mio genere musicale preferito non sono gli stornelli.
Ho tutto il rispetto per la cultura e la tradizione romanesche, ma -lo dico senza arroganza- il mio
campo di interessi è diverso, per esempio Nietzsche.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN
NIHILO
Chiudendo l'argomento ittiologico-culinario-dialettologico, non credete voi,
a fronte di questo intervento del Prof. Buttiglione al meeting di Rimini, che
-soltanto- in Italia stia montando un pò troppo questa offensiva neo-cattolico
integralista ed antilaica?
Ricordate che sua Santità Prof. Ratzinger citò Nietzsche nella sua prima enciclica,
ora Buttiglione...........e poi?
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN
Diletta
...poi, Nihilo, chi si ritiene convinto condivisore delle tesi di Nietzsche all'erta sta e anzi matura le sue ragioni, pronto a difendere ciò che ritiene vero.

io nn amo tutto Nietzsche. credo nell'esistenza di Dio. prendo da Fritz quello che mi serve.
amo tutta la sua vicenda di uomo, quella si. amo la sua acutezza, il genio.
chiunque, nella storia dell'umanità, dice per primo una cosa è un genio. lui l'ha detta.
se adesso la chiesa cattolica rialza la testa di fronte all'attacco che il nichilismo nicciano ha prodotto,
devastando le sue fila, questo penso sia prevedibile e giustificabile..

del resto ho letto da qualche parte che l'oltreuomo nn ha paura di interlocutori forti, anzi li cerca
l'agone deve essere all'altezza della sua forza
l'oltreuomo vuole misurarsi con avversari forti per testare la propria forza, sia pure dialettica

dunque, Nihilo, nn hai nulla da temere...se ritieni che il tuo nichilismo sia il pensiero vincente

grazie del topic, molto interessante, anche se ..un pò abbiamo divagato,
ma come fossimo davanti a una bella tavola imbandita, parlando di tutto...

Diletta
diechirico
CITAZIONE(NIHILO @ Aug 31 2007, 07:23 AM) *
Sono nato e vivo a Roma, ma non sono romano di sette g.ni. Mi ricordavo che Arvaro era deceduto
ma non con totale sicurezza, perchè il mio genere musicale preferito non sono gli stornelli.
Ho tutto il rispetto per la cultura e la tradizione romanesche, ma -lo dico senza arroganza- il mio
campo di interessi è diverso, per esempio Nietzsche.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN


la mia non era un'offesa!
è un peccato, secondo me, non essere attaccato alle proprie origini, soprattutto per una città come Roma.
infatti ci sono un sacco di romani - gente che vive a roma intendo - che va a firenze e/o venezia per visitare città d'arte.
senza però aver dato mai un'occhiata alla nostra magnifica città, dove ogni angolo ti ricorda qualcosa.
inclusa la tangenziale est, che ti porta dritto dritto allo stadio olimpico....
chiudo l'OT.
d.
NIHILO
CITAZIONE(diechirico @ Sep 1 2007, 07:02 AM) *
la mia non era un'offesa!
è un peccato, secondo me, non essere attaccato alle proprie origini, soprattutto per una città come Roma.
infatti ci sono un sacco di romani - gente che vive a roma intendo - che va a firenze e/o venezia per visitare città d'arte.
senza però aver dato mai un'occhiata alla nostra magnifica città, dove ogni angolo ti ricorda qualcosa.
inclusa la tangenziale est, che ti porta dritto dritto allo stadio olimpico....
chiudo l'OT.
d.

Tranquillo non l'ho presa come un'offesa, la mia era soltanto una precisazione.
Sai, noi romani -al contrario di quel che pensa qualcuno a Milano- abbiamo poco tempo
a disposizione, esattamente come tutti gli altri, e così va a finire che molti luoghi suggestivi
non vengono visitati.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN
NIHILO
CITAZIONE(Diletta @ Aug 31 2007, 06:42 PM) *
...poi, Nihilo, chi si ritiene convinto condivisore delle tesi di Nietzsche all'erta sta e anzi matura le sue ragioni, pronto a difendere ciò che ritiene vero.

io nn amo tutto Nietzsche. credo nell'esistenza di Dio. prendo da Fritz quello che mi serve.
amo tutta la sua vicenda di uomo, quella si. amo la sua acutezza, il genio.
chiunque, nella storia dell'umanità, dice per primo una cosa è un genio. lui l'ha detta.
se adesso la chiesa cattolica rialza la testa di fronte all'attacco che il nichilismo nicciano ha prodotto,
devastando le sue fila, questo penso sia prevedibile e giustificabile..

del resto ho letto da qualche parte che l'oltreuomo nn ha paura di interlocutori forti, anzi li cerca
l'agone deve essere all'altezza della sua forza
l'oltreuomo vuole misurarsi con avversari forti per testare la propria forza, sia pure dialettica

dunque, Nihilo, nn hai nulla da temere...se ritieni che il tuo nichilismo sia il pensiero vincente

grazie del topic, molto interessante, anche se ..un pò abbiamo divagato,
ma come fossimo davanti a una bella tavola imbandita, parlando di tutto...

Diletta

La parola nichilismo forse ha un suono un pò sinistro, ma tu, Diletta,
hai capito bene in che accezione io la intendo. Non è il nichilismo dei
"demoni" di Dostoevskij, è un nichilismo che investe la sfera teoretica
e dialettica, una posizione del pensiero che ritiene che il "movimento"
eracliteo e non hegeliano, cioè un movimento afinalistico, non metafisico,
governi DIE ERDE, la terra, e proprio come tale apre la fiducia nella prospettiva di una
continua creazione che scaturisce dalla continua distruzione.
Della Chiesa non fa paura ,oggigiorno, la forza, bensì la sua debolezza, la consapevolezza
che sta perdendo pian piano tutto, ma in Italia lo perderà più tardi che in altri paesi, per ragioni
storiche e geopolitiche -il suo centro è Roma-; questo senso di frustrazione, questa angoscia del tramonto
che forse la può indurre a campagne ideologiche rovinose -ricordiamo la questione della criminalizzazione
della ricerca sulle cellule staminali-.
Dio è morto -o me pescivendolo- e non esiste taumaturgo che lo possa resuscitare.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN
NIHILO
Forse è dovuto un chiarimento. Io non sono -come del resto tutti gli altri in questo Forum-
un "fanatico di Nietzsche". Non vado in giro sventolando i libretti gialli della Adelphi come
qualche anno addietro faceva qualcuno con libretti di colore diverso, e peraltro non condivido
taluni aspetti del suo pensiero -la necessità che esista una società rigidamente gerarchizzata di
"signori" e "schiavi" per me è una delle sue poche teorie veramente "deacadenti" e reazionarie-.
Ma nella massima parte delle sue espressioni l'opera di Nietzsche è qualcosa di veramente portentoso
e dirompente.
D'altronde, egli stesso ha asserito che nessuno ha bisogno di maestri, nè buoni nè cattivi, ma deve
lavorare e studiare duramente per sviluppare un pensiero indipendente.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN
lou
uhmmm, ghiotte queste tue elucubrazioni
dopo ti rispondo
devo pensare
ma , ti prego, poichè nn conosco il tedesco,
saresti così gentile da accompagnare ai tuoi motti alemanni
la traduzione. grazie

a dopo
Diletta
NIHILO
Grazie Andrè, ma la nonchalance "british" di Lord è ineguagliabile.
Mi stai facendo tornare il desiderio di dedicarmi a letture oraziane;
ora ho preso un'altra strada, ma verrà il tempo che mi farò una
bella scorpacciata di classici latini e greci.
AGNOSCO VETERIS VESTIGIA FLAMMAE
marcosvevo
CITAZIONE(NIHILO @ Sep 3 2007, 09:04 AM) *
Forse è dovuto un chiarimento. Io non sono -come del resto tutti gli altri in questo Forum-
un "fanatico di Nietzsche". Non vado in giro sventolando i libretti gialli della Adelphi come
qualche anno addietro faceva qualcuno con libretti di colore diverso, e peraltro non condivido
taluni aspetti del suo pensiero -la necessità che esista una società rigidamente gerarchizzata di
"signori" e "schiavi" per me è una delle sue poche teorie veramente "deacadenti" e reazionarie-.
Ma nella massima parte delle sue espressioni l'opera di Nietzsche è qualcosa di veramente portentoso
e dirompente.
D'altronde, egli stesso ha asserito che nessuno ha bisogno di maestri, nè buoni nè cattivi, ma deve
lavorare e studiare duramente per sviluppare un pensiero indipendente.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN

Il signor NIetzsche, tuttavia, amava (?) cadere in contraddizione di tanto in tanto; in qualche libro scriveva : si ripaga male un maestro se si rimane soltanto discepoli. (un pensiero indipendente non esiste)
Diletta
per qllo che riguarda il pensiero indipendente sono d'accordo con Svevo
forse,Nihilo, volevi riferirti a maestri a cui tendere, a cui voler assomigliare in modo conscio!

se consideriamo il nostro passato ognuno di noi ha attinto a maestri e grazie a loro il nostro pensiero si è formato
e dunque in nessun modo è indipendente
in quello che consideri portentoso N. ti è maestro, poichè aderisci, per quel particolare, al suo pensiero

poi, certo, ognuno di noi, nell'età della ragione, prende idee da questo e da quello e crea il suo particolare cocktail
per interpretare la vita

bisogna servirsi dei maestri, parassitarli, loro hanno già lavorato d'intelletto per noi e noi ora possiamo sfruttare il loro lavoro
come del resto è in ogni campo dell'umana scienza

poi...alcuni partoriscono idee vergini...ma quelli si chiamano genii
NIHILO
D'accordissimo Diletta, forse nell'intervento precedente
non mi sono spiegato con sufficiente chiarezza.
Volevo intendere che ovviamente per formarsi solide
basi culturali in ogni campo dello scibile umano occorre
assimilare le acquisizioni di studiosi autorevoli in quel campo,
facendo un pò come dici tu i parassiti o, se vogliamo, più
suggestivamente, suggere il latte o il miele di quei precetti, ma questo
non esclude che il momento della scepsi come metodo d'elezione
-come, se non vado errato sosteneva lo stesso Nietzsche- è determinante
per la conoscenza, nel senso che occorrerebbe mantenere sempre un
atteggiamento critico, IN PRIMIS verso sè medesimi, e non "fondersi"
mai con nessun concetto, nessuna formola logica o dialettica e con nessun
autore.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN
Diletta
io invece faccio il contrario
io aderisco visceralmente a ciò che ritengo ragionevole
questo mi permette di verificare, nella mia esperienza,
se quello che ritengo vero sia anche reale, realizzabile, umano, fondato,percorribile..
come faccio altrimenti a verificare un'ipotesi, se la tengo sempre lontana?
è come con le persone? come facco a darne un giudizio se le tratto con distacco, se nn le conosco appieno,
se nn sperimento?

la vita va esperita..questo ho imparato
e, ti confesso, assaggiare il suo gusto, a volte amaro, è appagante

ciao nihilo
Ps. sei un vero gentiluomo, anche se nn traduci i tuoi motti alemanni
Diletta
oggi ripensavo ogni tanto alla tua scepsi
è una parola che nn ho mai usato e mi evocava prioritariamente una certa sete
così foneticamente assimilabile a Pepsi e Schweppes

però, dopo aver bevuto, pensavo... che io nn riuscirei a restare in una simile posizione di dubbio continuo:
morirei d'ansia
sarebbe come avere tutti sintomi della febbre ma nn misurarla e dunque nn sapere se ce l'hai davvero;
come continuare a costruire una casa che sai con certezza che nn terminerà mai;
come coltivare un campo sapendo che nn ne raccoglierai mai i frutti...

che senso ha vivere così?
così, nn è solo sopravvivere?
marcosvevo
CITAZIONE(Diletta @ Sep 7 2007, 11:31 PM) *
oggi ripensavo ogni tanto alla tua scepsi
è una parola che nn ho mai usato e mi evocava prioritariamente una certa sete
così foneticamente assimilabile a Pepsi e Schweppes

però, dopo aver bevuto, pensavo... che io nn riuscirei a restare in una simile posizione di dubbio continuo:
morirei d'ansia
sarebbe come avere tutti sintomi della febbre ma nn misurarla e dunque nn sapere se ce l'hai davvero;
come continuare a costruire una casa che sai con certezza che nn terminerà mai;
come coltivare un campo sapendo che nn ne raccoglierai mai i frutti...

che senso ha vivere così?
così, nn è solo sopravvivere?

E INFATTI la vita non ha nessun senso, come insegnano i vari Cioran, Michelstaedter, Camus, Weininger ecc.
Nietzsche e la sapienza greca
Joseph de Silentio
CITAZIONE(NIHILO @ Sep 7 2007, 08:35 AM) *
Volevo intendere che ovviamente per formarsi solide
basi culturali in ogni campo dello scibile umano occorre
assimilare le acquisizioni di studiosi autorevoli in quel campo,
facendo un pò come dici tu i parassiti o, se vogliamo, più
suggestivamente, suggere il latte o il miele di quei precetti, ma questo
non esclude che il momento della scepsi come metodo d'elezione
-come, se non vado errato sosteneva lo stesso Nietzsche- è determinante
per la conoscenza, nel senso che occorrerebbe mantenere sempre un
atteggiamento critico, IN PRIMIS verso sè medesimi, e non "fondersi"
mai con nessun concetto, nessuna formola logica o dialettica e con nessun
autore.

A proposito di quella che avete definito “indipendenza” direi che è opportuno distinguere almeno due ambiti di riflessione: quello storico-sociale (e al limite anche naturale), rispetto al quale Nietzsche, insistendo sui condizionamenti esercitati su ciascuno di noi dai contesti, dalle appartenenze, dalle eredità, sottolinea la derivazione delle nostre Weltanschauungen dalle ragnatele di relazioni in cui ci troviamo immersi, arrivando per esempio a proclamare una sostanziale non-libertà del volere in campo morale; c’è però, connesso al primo ma da esso comunque distinto, anche un ambito per così dire pedagogico-educativo (e mi pare che a questo si riferisca Nihilo): qui Nietzsche ha sempre sottolineato l’importanza, sì, di maestri, ma anche la necessità di prendere congedo da essi per sviluppare un pensiero critico che, se pur condizionato, sia consapevole dei condizionamenti stessi e dunque non sia passivamente appiattito su ciò che ci si dà come già “confezionato”. Fin dalla seconda e dalla terza delle Considerazioni inattuali, e sempre più in seguito, la polemica nietzscheana nei confronti dei sistemi educativi, ad esempio, si scaglia contro gli accademici: cioè tutti coloro che, anziché sollecitare l’autonomia, si fanno funzionari delle istituzioni e portavoci del pensiero unico, perpetuando un sapere che non diventa riflessione critica. Tra il richiamo all’eteronomia culturale del pensiero e l’esortazione alla conquista dell’autonomia non c’è però contraddizione, e non solo perché si tratta appunto di due ambiti distinti – per quanto interdipendenti –. Infatti la constatazione che ciascuno di noi è condizionato può convivere con il motto di Pindaro “diventa ciò che sei”, spesso citato da Nietzsche, perché questo, lungi dall’alludere a una solipsistica unicità di sapore romantico o ad un ancor più improbabile (per quanto spesso attribuitogli) vitalismo anarchico, sottolinea la necessità di conquistare quell’irripetibilità che ciascuno di noi è in quanto sintesi unica delle dipendenze che ci attraversano: in questo senso ognuno dunque è non indipendente ma certamente originale, perché diverso da tutti gli altri. A tale proposito Nietzsche, pur partendo da (e approdando a) punti di vista completamente differenti da quelli di Leibniz, ne avrebbe condiviso (mutatis mutandis) la famosa e suggestiva immagine della città di cui ciascun abitante ha una rappresentazione unica in relazione alla prospettiva dalla quale la osserva: “Siccome una stessa città guardata da diversi lati appare del tutto diversa, ed è come moltiplicata prospetticamente; accade ugualmente che per la moltitudine infinita delle sostanze semplici ci siano come universi altrettanto diversi […]” (Monadologia, 57).
marcosvevo
inappuntabile
senonchè anche il signor nietzsche era un accademico ( e che accademico)
neanche 24enne paraculato da ritschl, dico bene o mi confondo?
Joseph de Silentio
CITAZIONE(marcosvevo @ Sep 8 2007, 03:49 PM) *
inappuntabile
senonchè anche il signor nietzsche era un accademico [...]

Se per “accademico” si intende genericamente il professore universitario, allora Nietzsche è stato certamente un accademico. Ma egli non l’intende in questo modo, e anzi distingue nettamente “filosofia” da “accademia”: cfr., tra i tanti riferimenti possibili in questo senso, l’ultimo capitolo (il n. 8) di Schopenhauer come educatore.
Per ciò che concerne poi la nomina di Nietzsche a Basilea: viene spesso ricordato che essa avvenne su indicazione di Ritschl; meno spesso viene ricordato, invece, che ciò allora era una prassi nella nomina dei giovani docenti in quell’Università: “Come giustificazione della chiamata serviva soprattutto alle autorità accademiche da un canto la raccomandazione personale da parte di autorità riconosciute, dall’altro la qualità, accertata da esperti, delle pubblicazioni scientifiche dei candidati” (C.P. Janz, Vita di Nietzsche, Vol. I, p. 261). Quando si trattò di sostituire Kiessling, infatti, il consigliere per l’educazione di Basilea scrisse a Ritschl e ad altri studiosi proprio per avere delle segnalazioni su giovani filologi che fossero in grado di ricoprire la cattedra: “La nomina di Nietzsche, dal punto di vista di Basilea, non aveva quindi nulla di sensazionale” (ibidem).
andreademilio
Nietzsche si laureò senza esami né tesi: gli bastò pubblicare sul Rheinisches Museum, già a 22 anni. O mi sbaglio? John Donne ( grande poeta inglese, 1500-1600) entrò all'università ad 11 anni.

Sul Nietzsche accademico di Basiliea- cioè sul Nietzsche filologo e l'importanza della filologia per la sua teoria della conoscenza- vedi l'abruzzese Luigi Cataldi Madonna, Il razionalismo di Nietzsche. L'autore insegna a L'Aquila e produce l'ottimo vino bianco omonimo. Nietzsche :'' In vero vinitas''.
NIHILO
CITAZIONE(Diletta @ Sep 7 2007, 02:37 PM) *
io invece faccio il contrario
io aderisco visceralmente a ciò che ritengo ragionevole
questo mi permette di verificare, nella mia esperienza,
se quello che ritengo vero sia anche reale, realizzabile, umano, fondato,percorribile..
come faccio altrimenti a verificare un'ipotesi, se la tengo sempre lontana?
è come con le persone? come facco a darne un giudizio se le tratto con distacco, se nn le conosco appieno,
se nn sperimento?

la vita va esperita..questo ho imparato
e, ti confesso, assaggiare il suo gusto, a volte amaro, è appagante

ciao nihilo
Ps. sei un vero gentiluomo, anche se nn traduci i tuoi motti alemanni

Grazie Diletta, troppo gentile. Tu sei una donna di grande "esprit", che sa
confrontarsi bene con i maschietti.
La scepsi secondo me non è esattamente quel che tu dici, ma non sei molto lontana
dall'averne afferrato l'essenza. A questo proposito, non so se hai letto "Siddharta" di Hermann
Hesse. Leggilo -Adelphi-, è un libricino abbastanza scorrevole, e saprà spiegarti
su questo tema molto più di quanto io possa fare con diecimila parole.
Comunque la frase DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN significa
"oscuri sono i sentieri dei senzadio", ed è tratta dallo Zarathustra.
Citarla in tedesco secondo me fa sì che rimanga intatta tutta la sua
potenza.
NIHILO
CITAZIONE(Joseph de Silentio @ Sep 8 2007, 03:14 PM) *
A proposito di quella che avete definito “indipendenza” direi che è opportuno distinguere almeno due ambiti di riflessione: quello storico-sociale (e al limite anche naturale), rispetto al quale Nietzsche, insistendo sui condizionamenti esercitati su ciascuno di noi dai contesti, dalle appartenenze, dalle eredità, sottolinea la derivazione delle nostre Weltanschauungen dalle ragnatele di relazioni in cui ci troviamo immersi, arrivando per esempio a proclamare una sostanziale non-libertà del volere in campo morale; c’è però, connesso al primo ma da esso comunque distinto, anche un ambito per così dire pedagogico-educativo (e mi pare che a questo si riferisca Nihilo): qui Nietzsche ha sempre sottolineato l’importanza, sì, di maestri, ma anche la necessità di prendere congedo da essi per sviluppare un pensiero critico che, se pur condizionato, sia consapevole dei condizionamenti stessi e dunque non sia passivamente appiattito su ciò che ci si dà come già “confezionato”. Fin dalla seconda e dalla terza delle Considerazioni inattuali, e sempre più in seguito, la polemica nietzscheana nei confronti dei sistemi educativi, ad esempio, si scaglia contro gli accademici: cioè tutti coloro che, anziché sollecitare l’autonomia, si fanno funzionari delle istituzioni e portavoci del pensiero unico, perpetuando un sapere che non diventa riflessione critica. Tra il richiamo all’eteronomia culturale del pensiero e l’esortazione alla conquista dell’autonomia non c’è però contraddizione, e non solo perché si tratta appunto di due ambiti distinti – per quanto interdipendenti –. Infatti la constatazione che ciascuno di noi è condizionato può convivere con il motto di Pindaro “diventa ciò che sei”, spesso citato da Nietzsche, perché questo, lungi dall’alludere a una solipsistica unicità di sapore romantico o ad un ancor più improbabile (per quanto spesso attribuitogli) vitalismo anarchico, sottolinea la necessità di conquistare quell’irripetibilità che ciascuno di noi è in quanto sintesi unica delle dipendenze che ci attraversano: in questo senso ognuno dunque è non indipendente ma certamente originale, perché diverso da tutti gli altri. A tale proposito Nietzsche, pur partendo da (e approdando a) punti di vista completamente differenti da quelli di Leibniz, ne avrebbe condiviso (mutatis mutandis) la famosa e suggestiva immagine della città di cui ciascun abitante ha una rappresentazione unica in relazione alla prospettiva dalla quale la osserva: “Siccome una stessa città guardata da diversi lati appare del tutto diversa, ed è come moltiplicata prospetticamente; accade ugualmente che per la moltitudine infinita delle sostanze semplici ci siano come universi altrettanto diversi […]” (Monadologia, 57).

Tanto di cappello, Joseph. In estrema sintesi è quel che hanno fatto Schopenhauer e Lange nei confronti
del maestro Kant, e, a sua volta, quel che ha fatto Nietzsche nei confronti di Schopenhauer.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN
Joseph de Silentio
CITAZIONE(NIHILO @ Sep 10 2007, 07:17 AM) *
Tanto di cappello, Joseph. In estrema sintesi è quel che hanno fatto Schopenhauer e Lange nei confronti
del maestro Kant, e, a sua volta, quel che ha fatto Nietzsche nei confronti di Schopenhauer.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN

Sì: ed è quello che lo stesso Nietzsche (anche di qui la sua grandezza) chiedeva di fare nei suoi confronti.
Diletta
grande esprit mi piace tanto

e anche la traduzione....così la potenza di quella parole può raggiungere un'analfabeta come me

grazie
NIHILO
CITAZIONE(Diletta @ Sep 10 2007, 12:50 PM) *
grande esprit mi piace tanto

e anche la traduzione....così la potenza di quella parole può raggiungere un'analfabeta come me

grazie

Ce ne vorrebbero tanti di analfabeti come te, purtroppo il nostro
paese è pieno di analfabeti veri.
Joseph de Silentio
CITAZIONE(andreademilio @ Sep 8 2007, 10:47 PM) *
Nietzsche si laureò senza esami né tesi: gli bastò pubblicare sul Rheinisches Museum, già a 22 anni. O mi sbaglio?

Il lavoro su Teognide (prima pubblicazione di Nietzsche) era completato già nel 1866, ma fu pubblicato sul Rheinisches Museum il 1° marzo 1867.
andreademilio
prof!
NIHILO
Chiedo conferma a Joseph, ma credo che Nietzsche non diede
esami durante la sua permanenza all'Università Naumburg, in Renania.
Li diede con Ritschl a Lipsia e la sua dissertazione su Teognide gli valse
sia come tesi di Laurea che di dottorato, ovviamente sotto l'ala tutelare di
Ritschl -che non può affatto paragonarsi ad una nostra "raccomandazione-.
Quando poi l'eminente cattedratico di filologia classica caldeggiò la nomina
di N. a titolare della cattedra di filologia classica presso l'Università di Basilea,
nel suo "biglietto di presentazione" della giovane promessa inviato al corpo
accademico scrisse più o meno di non aver mai visto sino ad allora un talento
simile, per zelo, disciplina, costanza, passione, rigore sistematico e profondità.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN
andreademilio
Quell'asinone di Fritz ha fatto l'università a Bonn ( si immatricolò, casualmente, lo stesso giorno in cui l'aveva fatto Goethe; precisa tu, prof Joseph) e poi a Leipzig. Non mi risulta che abbia fatto alcun esame. La laurea gliela diedero per lo stesso motivo per cui sarebbe difficile non darla a me in sbruffoneria et hoc genus omne.
Fritz ( Nietzsche) , mi sembra in Ecce homo ( vai prof Joseph), scrive che Ritschl giudicava i suoi lavori filologici coinvolgenti fino all'assurdo come un romanzo parigino. Io non sono Ritschl, ma la moglie l'avrei portata sul nero Piaggio Sì.
Luigi Cataldi Madonna, Il razionalismo di Nietzsche - citato dalla buonanima di Giorgio Penzo nel suo Invito a Nietzsche, Mursia- dedica al marito di Sophie-portami-sul-Sì belle pagine. Se volete ve le metto ( imparerò ad usare lo scanner)
Joseph de Silentio
CITAZIONE(andreademilio @ Sep 24 2007, 10:31 AM) *
[...] l'università a Bonn ( si immatricolò, casualmente, lo stesso giorno in cui l'aveva fatto Goethe; precisa tu, prof Joseph) e poi a Leipzig.

La coincidenza delle date di immatricolazione di Goethe e un secolo dopo di Nietzsche è però a Lipsia, non a Bonn. In quell’occasione Nietzsche scrisse al padre dell’amico e compagno di studi Mushacke: “Nutriamo l’umile speranza che tra altri cento anni venga ricordata anche la nostra immatricolazione” (19 ottobre 1865).
CITAZIONE(andreademilio @ Sep 24 2007, 10:31 AM) *
Non mi risulta che abbia fatto alcun esame.

L’iter universitario di Nietzsche, se si eccettuano l’esame di dottorato e quello di docenza universitaria (abilitazione), è stato regolare. A Lipsia fu più costante negli studi che a Bonn, ma ad ogni modo quelli che oggi da noi sono definiti “crediti” (in Germania “certificati”) egli li ottenne, oltre che attraverso la partecipazione a seminari e all’effettuazione di esercitazioni, con la puntuale presentazione di conferenze alla fine di ogni semestre a partire dal marzo 1865 (non voglio annoiarvi con i titoli, perciò ve li risparmio). Il resto è storia nota: stava preparando la sua dissertazione di dottorato (inizialmente pensava alla “Contemporaneità di Omero ed Esiodo”, poi al “Concetto di organico da Kant in poi”) quando gli giunse la notizia dell’imminente nomina a Basilea. L’Università di Lipsia lo esonerò dall’esame di laurea e il 23 marzo 1869 gli concesse il titolo sulla base delle pubblicazioni da lui prodotte sul “Rheinisches Museum” (egli comunque, già dall’anno prima, collaborava anche con altre riviste specializzate, come ad esempio il “Literarisches Centralblatt”).
CITAZIONE(andreademilio @ Sep 24 2007, 10:31 AM) *
Fritz ( Nietzsche) , mi sembra in Ecce homo ( vai prof Joseph), scrive che Ritschl giudicava i suoi lavori filologici coinvolgenti fino all'assurdo come un romanzo parigino.

Perché scrivo libri così buoni, 2.
andreademilio
è inutile che ci provi, Joseph: il premio te lo darò.
Joseph de Silentio
CITAZIONE(andreademilio @ Sep 24 2007, 11:19 PM) *
è inutile che ci provi, Joseph: il premio te lo darò.

Non ho ben capito cosa tu voglia intendere: presumibilmente, che è inutile che tu provi a mettermi alla prova su Nietzsche perché lo conosco bene. Se è così, ti ringrazio dell’apprezzamento ma vorrei precisare che non è questo lo spirito con il quale io personalmente intendo il forum: non si tratta certo di entrare in competizione tra appassionati o di vedere chi è il più bravo. Non sono fatto così, e ho abbastanza anni di vita e di studio alle spalle per non averne bisogno. La mia meticolosità e precisione, lungi dall’essere una maniera di esibirmi, derivano semplicemente dal mio modo di intendere lo studio. Non sono dunque alla ricerca di alcun premio, ma piuttosto di scambi di spunti, idee, informazioni su Nietzsche.
andreademilio
Io voglio sapere come ti chiami, quanti anni hai, di dove sei, che cosa hai scritto e insomma non joseph de silentio ma tu. Nietzsche era in carne ed ossa. E se non lo fosse stato, vaffanculo Nietzsche.
Perché lo voglio sapere? Perché con un nick non ci faccio niente, con una persona sì. Ora fammi sapere che cosa vuoi. E se vorrai startene in pace da nick name, ti ci lascerò.
marcosvevo
che succede fioi?
andreademilio
Il guaio è che non succede niente, Marco. Facciamo succedere qualcosa, cioè diciamoci che idee vorremmo realizzare e cominciamo a progettare. Nietzsche e gli altri sono alleati, non tane. Ma se voi continuerete a restare nick name ed io continuerò a passare per un rompicoglioni ( lo sono, in realtà), tutto sara stato vano, e questo strumento ( internet) mai esistito prima nella storia sarà stato sprecato.

Comunque era sincera la mia proposta di premiare il nick name Joseph de Silentio: continuo ad illudermi che il nick name Joseph de Silentio esista in carne ed ossa. Almeno tu, Marco, ci hai detto come ti chiami, dove vivi, che lavoro fai, la tesi di laurea a Trieste con Aldo Magris ...tante cose per il mondo nascosto dei nick name! Ma potresti fare di più, tutti potremmo e secondo me dovremmo. Esiste Roberto Saviano ed ha la nostra età, e per non fare il nick name ora rischia d'essere ammazato ogni giorno. E Roberto Saviamo non fa niente di speciale: lui è un uomo, noi pezzi di carne. Cominciamo a vergognarci! E se il nick name Joseph de Silentio fosse troppo vecchio per esistere di persona anche su internet, allora che faccia come Zarathustra alla fine della Canzone di danza: CHIEDA SCUSA A CHI è GIOVANE.

Da persone valide come il nick name Joseph de Silentio pretendo di più. E se non gliel'ho detto subito, vuol dire che sto diventando un mostro di tolleranza. Anche se , come mi ha insegnato Massimo Cacciari, tollerare non è sopportare ma portare più in alto ( tollo) la contraddizione. E il mio ''più in alto'' si chiama così: facciamo insieme!
marcosvevo
GUardi, Lei sfonda una porta aperta:
http://beppegrillo.meetup.com/52/boards/vi...?thread=3537594
andreademilio
Marco, oggi ho telefonato a Stefano Murgo ( l'organizzatore della lista civica amici di Beppe Grillo a Pescara) e venerdì alle 21, all'Hotel Miramare di Città Sant'Angelo vado a vedere che persone sono. Intanto dico questo: sì alla partecipazione del cittadino, ma sì anche alle istituzioni, che sono di noi cittadini anche se non ci stiamo fisicamente.

ho visto le tue due foto: pure a Passaparola sei stato, e alla grande! se vieni a pescara, ti puoi risalire il fiume con la canoa..
marcosvevo
CITAZIONE(andreademilio @ Sep 27 2007, 12:24 AM) *
Marco, oggi ho telefonato a Stefano Murgo ( l'organizzatore della lista civica amici di Beppe Grillo a Pescara) e venerdì alle 21, all'Hotel Miramare di Città Sant'Angelo vado a vedere che persone sono. Intanto dico questo: sì alla partecipazione del cittadino, ma sì anche alle istituzioni, che sono di noi cittadini anche se non ci stiamo fisicamente.

ho visto le tue due foto: pure a Passaparola sei stato, e alla grande! se vieni a pescara, ti puoi risalire il fiume con la canoa..

e anche alla ruota della fortuna se è per questo!
pescara l'ho sfiorata durante un autostop trieste-lecce
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