Da una precedente discussione (Piacere vuole sofferenza)
e' emerso chiaramente che alcuni seguaci di Zarathustra
non sanno distinguere il giorno dalla notte,
prendono lucciole per lanterne o,
come direbbe il grande Mullah Nassr Eddin,
"cercano mezzogiorno alle tre".
Non vorrei che costoro abbiano
scambiato il "niente e' vero, tutto e' permesso",
o prospettivismo che dir si voglia,
con la licenza di dire tutto quello
che gli passa per la capoccia.
Per fortuna la natura segue il suo corso
e gli asini continuano a non volare...
Da meditare dunque le parole di Osho:
"Che il mondo sia un'illusione (maya),
non significa che non esiste o non e' vero,
ma soltanto che NOI, a causa del funzionamento
anormale della nostra mente,
non riusciamo a vederlo per quello che realmente e'"