CITAZIONE(Sandro @ May 3 2007, 11:16 AM)
E' davvero curioso che negli ultimi anni la figura di
Nietzsche sia stata
recuperata e valorizzata anche a sinistra.(Pensate a
Vattimo , Deleuze o Foucault) Il motivo strano consiste proprio nel fatto che
Nietzsche voleva distruggere l'universo dei valori socialisti ma qualcosa è andato storto. E' ovvio che nel pensiero nietzscheano c'è
libertarismo,anticonformismo,dionisismo,vitalismo,amoralismo ,antirazzismo, antinazionalismo, antimilitarismo, antifunzionalismo, negazione assoluta all'autoinganno e disperezzo per ogni forma di ipocrisia sia borghese che religiosa. Cari "compagni",
non possiamo negare che queste idee stanno anche a sinistra.
Eppure,secondo me, c'è qualcos'altro che affascina la "
sinistra nietzscheana": la
volontà di potenza, ovvero la volontà di affermare se stessi anche in un possibile contesto sociale anticapitalistico,
in cui è possibile sperimentare nuovi valori lontani del culto materialistico del profitto...Saluti
In diversi passi -se non ricordo male soprattutto dei frammenti postumi- Nietzsche afferma esplicitamente che concepiva
l'ordine politico-sociale come un apparato guidato dai Signori -dalla Herrenrasse- al cui livello più basso dovevano stare
gli schiavi, e la parola è proprio schiavi, servi, non saltimbanchi o cos'altro. In questo Forum -è un'osservazione questa
che faccio senza un minimo di arroganza, ma soltanto per contribuire a sviluppare i buoni e talvolta ottimi confronti dialettici che vi si
svolgono- c'è la tendenza da parte di taluni ad interpretare Nietzsche in modo un pò troppo elastico. E' pur vero che egli nella sua
continua ricerca speculativa non ha mai dato nulla di scontato, ma il suo pensiero ha alcuni punti fermi, che lo caratterizzano fortemente
nella sua peculiarità di autore; in caso contrario non comparirebbe neanche nei libri di storia della filosofia, o si accennerebbe a lui
con quattro righe qualificandolo come eclettico. Stesso discorso per quanto riguarda i temi della guerra e del cristianesimo: Nietzsche
disprezzava il militarismo, cioè l'ostentazione di divise, riti esteriori e mentalità ottusa, ma non la guerra nè i grandi guerrieri, come Cesare, Alessandro
Magno, Napoleone. Ciò è della massima evidenza, basta leggere i vari aforismi in proposito, che sono, mi spiace, univoci, e non si prestano, come invece
altri, ad un approccio ermenutico multiprospettico. Del cristianesimo poi non ne parliamo nemmeno.
Per Nietzsche il culto dello Stato è uno dei culti dei tanti idoli -Goetzen- che sono destinati al crepuscolo -Daemmerung-, talchè sia
il nazional-socialismo sia il socialismo 'reale', che come la Storia ha inoppugnabilmente dimostrato, non hanno fatto altro che SCHIACCIARE gli
individui, erano nel suo mirino.
Se vogliamo, a mio avviso, accostare Nietzcshe alla sinistra, potremmo collegarlo solo ad una parte della sinistra hegeliana, cioè
la anarco-individualista -vedi Stirner- e la neo-kantiano materialistica -vedi Albert Lange-.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN