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Versione completa: La donna greca
Friedrich Wilhelm Nietzsche Forum > Friedrich Wilhelm Nietzsche > Nietzsche Opere
andreademilio
Polymetis, nel forum filosofia.eu.org, ha scritto il seguente messaggio :

'' Ciao
Stavo leggendo un saggio sulla politica sessuale ateniese del V secolo a.C. e mi sono imbattuto in questa frase: “Tra i misogini più radicali va annoverato Friedrich Nietzsche, che cominciò la sua carriera come filologo classico. Nel suo saggio “La donne greca”, egli trova inevitabile che una cultura evoluta e creativa debba ridurre le sue donne allo stato di vegetali” (Eva C. Kleus, Il regno della fallocrazia. La politica sessuale ad Atene, Milano, 1988, Il Saggiatore, pag.14-15)
Questa affermazione del tutto esagerata mi ha incuriosito. Qualcuno può aiutarmi e dirmi in che libro è stato pubblicato questo saggio sconosciuto di cui sento parlare per la prima volta? Dovrebbe essere stato scritto nel 1871

Ad maiora ''

dovrebbe trovarsi nei frammenti postumi...
andreademilio
http://www.filosofia.eu.org/mostramessaggio.php?idmsg=47374 Yperboreos l'ha già trovato
Lord Brett Sinclair
CITAZIONE
egli trova inevitabile che una cultura evoluta e creativa debba ridurre le sue donne allo stato di vegetali”

dry.gif huh.gif laugh.gif

Aveva proprio il pollice verde! laugh.gif
Se qualcuno sa di una versione in italiano... sarà nei postumi,nel caso fate sapere.
Lord Brett Sinclair
.
Lord Brett Sinclair
CITAZIONE(andreademilio @ Apr 6 2007, 11:06 PM) *
lo dice Nietzsche stesso, alla fine del Prologo : l'aquila è l'animale più orgoglioso, il serpente quello più intelligente ( la nota dell' edizione adelphi precisa che il tedesco klug significa anche astuto, e rimanda a Genesi, 3 ,1 )

Marc Sautet e Patrick Boussignac, nel loro bel fumetto in bianco e nero Nietzsche pour débutants, danno ai due animali le sembianze di Lou e Rée ( chi è il serpente ? )


"- Incuranti, beffardi, violenti - così
ci vuole la saggezza: è una donna,
ama sempre unicamente un guerriero.
Così parlò Zarathustra"


Genealogia, epigrafe della terza dissertazione.

Chi è il più intelligente?
Chi è l'astuto?
Chi è il saggio?
Chi muore in guerra?
Di chi è la guerra?
intelligenti pauca.
wink.gif

La tanto auspicata riduzione allo stato vegetale, suona tanto come l'estrema conseguenza del dover forzatamente scegliere tra.. l'esser sottomesso, e il non esser sottomesso (da un essere superiore). Non era un ottimista, ma un sognatore.
Joseph de Silentio
CITAZIONE(andreademilio @ Apr 24 2007, 04:23 PM) *


Con questo mio primo intervento saluto tutti i nietzscheofili del sito, auspicando di avere con loro un fecondo dibattito.
Intervengo in primis sulla questione della donna greca per fare alcune puntualizzazioni bibliografiche e dire subito che chi non ha mai sentito parlare del saggio nietzscheano sulla donna greca non deve meravigliarsi, per il semplice motivo che Nietzsche non ha mai prodotto un saggio su questo argomento. Il testo in spagnolo trovato da Yperboreos e riportato nel nostro forum da Andrea non è, come sembra, un testo unico, consecutivo, omogeneo, ma è la collazione di due frammenti postumi diversi, entrambi degli inizi del 1871 ed entrambi contenuti nel Vol. III, tomo III, parte I, dell'edizione Colli-Montinari. Tutta la prima parte fino al punto interrogativo è tratta dal convoluto di fogli sparsi Mp XII 1c catalogato come frammento 10 (1), il resto è tratto dal quaderno U I 2b e catalogato come frammento 7 (122). Sono appunti presi da Nietzsche durante la fase preparatoria de "La nascita della tragedia", e i riferimenti sono alla posizione della donna nello Stato greco. Sappiamo che Nietzsche non può essere detto un femminista, ma è filologicamente scorretto attribuirgli l'affermazione secondo la quale la donna dovrebbe "vegetare come pianta" estrapolandola appunto da una ricognizione storica.
A presto!
andreademilio
Benvenuto ! è un piacere leggere interventi così avvertiti . grazie

Visto il nome che hai scelto , ti ingiungo sin d'ora : parlaci del Signor N.B. !
Lord Brett Sinclair
CITAZIONE(Joseph de Silentio @ May 15 2007, 09:55 PM) *
Sappiamo che Nietzsche non può essere detto un femminista, ma è filologicamente scorretto attribuirgli l'affermazione secondo la quale la donna dovrebbe "vegetare come pianta" estrapolandola appunto da una ricognizione storica.
A presto!

CITAZIONE(andreademilio @ May 16 2007, 12:30 AM) *
Benvenuto ! è un piacere leggere interventi così avvertiti . grazie


Quoto!
Benvenuto!
Joseph de Silentio
CITAZIONE(Lord Brett Sinclair @ May 16 2007, 01:24 AM) *
Quoto!
Benvenuto!


Grazie ragazzi. Ho idea che intavoleremo degli interessanti dibattiti su Nietzsche! Intanto volevo segnalarvi (ma probabilmente lo sapete già) che sul sito www.hypernietzsche.org è presente, oltre a un nutrito numero di contributi di notevole spessore, anche una sezione di manoscritti dei quaderni nietzscheani riportati in formato immagine.

Ciao
Lord Brett Sinclair
CITAZIONE(Joseph de Silentio @ May 15 2007, 09:55 PM) *
è la collazione di due frammenti postumi diversi, entrambi degli inizi del 1871 ed entrambi contenuti nel Vol. III, tomo III, parte I, dell'edizione Colli-Montinari. Tutta la prima parte fino al punto interrogativo è tratta dal convoluto di fogli sparsi Mp XII 1c catalogato come frammento 10 (1), il resto è tratto dal quaderno U I 2b e catalogato come frammento 7 (122).


Grazie!
In nome della sinergia e della schifanoia "prêt-à-porter" (se potessi mi farei costruire anche io un bel palazzo per la delizia):

-Mp XII 1c frammento 10(1), è nel VOLUME SECONDO (Framenti postumi II) della Piccola Biblioteca Adelphi (Inverno 1870-1871 - Primavera 1872). Scritto nelle prime settimane del 1871. è esattamente a pag 147

-U I 2b frammento 7 (122), è nel VOLUME PRIMO (Framenti postumi I) della Piccola Biblioteca Adelphi (Autunno 1869 - Aprile 1871). Scritto entro la fine del 1870 e l'Aprile del 1871. è esattamente a pag. 215.

;-)
Lord Brett Sinclair
CITAZIONE(andreademilio @ Apr 24 2007, 04:20 PM) *
Polymetis, nel forum filosofia.eu.org, ha scritto il seguente messaggio :

'' Ciao
Stavo leggendo un saggio sulla politica sessuale ateniese del V secolo a.C. e mi sono imbattuto in questa frase: “Tra i misogini più radicali va annoverato Friedrich Nietzsche, che cominciò la sua carriera come filologo classico. Nel suo saggio “La donne greca”, egli trova inevitabile che una cultura evoluta e creativa debba ridurre le sue donne allo stato di vegetali” (Eva C. Kleus, Il regno della fallocrazia. La politica sessuale ad Atene, Milano, 1988, Il Saggiatore, pag.14-15)
Questa affermazione del tutto esagerata mi ha incuriosito. Qualcuno può aiutarmi e dirmi in che libro è stato pubblicato questo saggio sconosciuto di cui sento parlare per la prima volta? Dovrebbe essere stato scritto nel 1871

Ad maiora ''

dovrebbe trovarsi nei frammenti postumi...


correzione: si scrive Keuls, non Kleus.



VERGONA SU TALE SEDICENTE ACCUMULATRICE DI LETTERE DELL'ALFABETO EVA C. KEULS!!!!

"Nel suo saggio “La donne greca”, egli trova inevitabile che una cultura evoluta e creativa debba ridurre le sue donne allo stato di vegetali” (Keuls).
"SCHIFO SCHIFO SCHIFO!!" laugh.gif

un'accozzaglia di falsità!
Lei dice "nel suo saggio", che come ci dice Joseph de Silentio, non esiste!!!!!!!!
E poi Nietzsche non trova inevitabile nulla, tanto meno il dover ridurre a stato di vegetali le donne!!!!!!!!


Ma vi rendete conto di quale lavoro di nichilismo attivo dobbiamo operare su noi stessi??? Ma quanti e quali sono i valori e le conoscenze che ci sono state propinate fin da piccoli come "inevitabili" verità sotto la rassicurante forma libro?

"è questo il trionfo supremo della donna antica, aver sedotto anche l’uomo più saggio!-“ dice Nietzsche, e così malignamente tenta anche la sedicente classicista Keuls! E' un peccato che per una giusta causa, cioè la parità dei diritti tra uomini e donne, si arrivi a far passare per verità tali MEGA BALLE!!!


Riporto, per i posteri e per chi ha la pazienza di leggere, una parte dell'INTERESSANTISSIMO "U I 2b frammento 7 (122)".
Non vi ritaglio le frasi "incriminate" perché a parte il fatto che già da sole non fanno gridare allo scandalo, ma inserite nel contesto in cui solo hanno liceità di esistere, risultano SMONTARE TOTALMENTE le malignità della sedicente scrittrice femminista Keuls. Battutina maschilista: lei sì, che mi fa diventare misogino! tongue.gif
(pronto, come sempre, ad essere smentito e a rimagiarmi tutto, battutine comprese).




CITAZIONE
L’individuo doveva ricevere tutto dallo Stato, per restituire tutto ad esso. Per lo Stato la donna significa quindi ciò che il sonno significa per l’uomo. Nell’essenza della donna sta la forza risanatrice, che ricostruisce ciò che si è logorato, la calma benefica, in cui si trova un limite tutto ciò che è privo di misura, l’eterna uniformità, che dà una regola a ciò che è eccessivo e stravagante. In essa sogna la futura generazione. La donna è più affine alla natura che non l’uomo, e rimane uguale a se stessa in tutto ciò che è essenziale. A questo riguardo la cultura è sempre un qualcosa di esteriore, che non tocca il nucleo eternamente fedele alla natura: per tale ragione, la cultura della donna poteva apparire all’Ateniese come qualcosa di indifferente, anzi – come qualcosa di ridicolo, quando si voleva guardare da vicino la cosa. Chi da ciò si sente spinto a dedurre senz’altro che la posizione della donna presso i Greci non era dignitosa e risultava troppo dura, non dovrà tuttavia assumere come criterio la «culturalità» della donna moderna e le sue pretese, contro le quali basta richiamarsi alle donne olimpiche, e inoltre a Penelope, Antigone ed Elettra. Senza dubbio queste sono figure ideali: ma chi potrà mai trarre dal mondo odierno siffatti ideali? – Si deve poi considerare quali figli siano stati generati da queste donne, e di quali donne debba quindi essersi trattato, per poter generare tali figli! – La donna greca, in quanto madre, doveva vivere nell’oscurità, poiché l’impulso politico, e lo scopo supremo di questo, volevano così. Essa doveva vegetare come una pianta, in una cerchia ristretta, come un simbolo della saggezza epicurea: “vivi nascosto”. ("testo greco” tradotto con “vivi nascosto”.)
(…)
Esse d’altronde hanno realmente la forza di compensare in qualche modo le lacune dello Stato – seguendo sempre fedelmente la loro essenza, che io ho paragonato al sonno. Nell’antichità greca esse presero la posizione che veniva loro assegnata dalla suprema volontà dello stato: perciò esse sono state esaltate, come mai più in seguito. Le dee della mitologia greca sono le loro immagini, riflesse da uno specchio: la Pizia e la Sibilla, così come la Diotima socratica, sono le sacerdotesse onde parla una divina sapienza.
(…)
Platone, che eliminando la famiglia e il matrimonio accentua ancor più quella posizione della donna, sente ormai tanto rispetto di fronte ad esse, che è mirabilmente indotto, con la sua successiva dichiarazione che pone su uno stesso piano uomini e donne, ad abolire nuovamente il posto gerarchico che spetta alle donne: è questo il trionfo supremo della donna antica, aver sedotto anche l’uomo più saggio!-“
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