salve a tutti.
oggi mi è arrivata una e-mail in cui, tra le altre cose, si faceva riferimento all'etrno ritorno del nostro Nietzsche; tuttavia penso sia stata un'interpretazione sbegliata, quindi, se mi potete aiutare, datemi la definizione precisa di questo concetto e magari ditemi anche in quali passi di quali opere N. ne parla.
grazie