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Versione completa: Nietzsche e i poveri
Friedrich Wilhelm Nietzsche Forum > Friedrich Wilhelm Nietzsche > Nietzsche Pensiero
Sandro
Sinceramente, penso di essere davvero curioso,come immagino anche molti di voi, di sapere cosa pensa Nietzsche dei poveri(da non confondere con i deboli o i malriusciti) visto che è un antisocialista dichiarato. Innazitutto, come può un povero vivere la propria volontà di potenza quando si trova quotidianamente di fronte il problema della miseria che lo emargina dal sistema sociale capitalista e come fa un povero a liberarsi dalle catene della morale cristiana quando è proprio la solidarietà a donargli una speranza per tirare avanti. Il problema,però, è un altro. Se Nietzsche non propone un reale riscatto per i poveri all'interno della "Nuova Vita"o della "Grande Salute", allora il suo pensiero è limitato o fittizio fino a presentarsi come profondamente fallimentare agli occhi dell'umanità intera.
marduk
CITAZIONE
Se Nietzsche non propone un reale riscatto per i poveri all'interno della "Nuova Vita"o della "Grande Salute", allora il suo pensiero è limitato o fittizio fino a presentarsi come profondamente fallimentare agli occhi dell'umanità intera.


Bella questione. E' poi questo che fa propendere Vattimo per un "oltreuomo di massa", altrimenti quella degli oltreuomini resterà una casta portatrice di una libertà reattiva visto che si fonderebbe su una massa di sfruttati. Se poi vogliamo allargare la questione, possiamo domandarci se ha senso costruire delle democrazie barricate, come sembra stiano diventando le nostre, nelle quali di diritti diventano privilegi di una parte ristretta dell'umanità. Non so cosa penserebbe Nietzsche e partendo dai suoi testi credo che si potrebbero sotentere tanto una ipotesi di un oltreuomo elitario quanto quella di un oltreuomo di massa. Personalmente propendo per la seconda soluzione, non perchè sia "cristianamente" buona, ma perchè finalmente ci porterebbe al di fuori dello schema servo-padrone che ha imperato fino ad ora nelle nostre società e che era considerato necessario da Hegel nella formazione dell'autocoscienza.
Luigi
per quello che ne so io(che non è molto a dir la verità)Nietzsche non è che si ponga molto il problema...mi ricordo vagamente un aforisma di UTU in cui sembra qusi giustificare e spiegare la realtà della ricchezza e della povertà..però mi sembra ben poco;un conto è Nietzsche,un altro Smith e Marx.
andreademilio
Bella questione, Sandro. Thomas, ci scannerizzi le due pagine del Lessico su miseria e povertà?
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