CITAZIONE(Maurizio71 @ Dec 2 2009, 11:13 AM)
ho cercato, pur tra mille difficoltà legate alla mia completa non conoscenza del mondo della filosofia, di capire cosa intendesse Martin Heidegger con il concetto di "essere".
Se non ho frainteso ( aiutatemi in caso contrario ) per questo filosofo il concetto si può enucleare con l'idea di "progetto gettato" e di "esserci".
Almeno questo è quello che ho capito grazie al filosofo Vattimo.
Personalmente, non mi ritrovo molto con il quadro che mi è stato dipinto, mi sembra semplicistico e per nulla rispecchiante il vero.
Sapete darmi una prospettiva diversa anche tramite più link a pensatori diversi?
thanks
L'essere di Heidegger, non ha molto a che vedere, a mio avviso, con la nostra esistenza intesa come enti particolari, ma è quell'essere particolare che permette agli altri esseri di essere: mettiamo che l'universo intero sia una musica, l'essere, per Heidegger, in maniera semplicistica, è l'oggetto che produce la musica.
Si rifà ad una tradizione filosofica molto metafisica, con l'esclusione che sa, in partenza, di non poterlo oggettivare come un semplice ente, come invece, ad esempio, fece Hegel con lo Spirito o Spinoza con la Sostanza.
A mio avviso è un qualcosa di molto affascinante, ma come l'Atto Puro di Aristotele, poco ha a che fare con la realtà.