CITAZIONE(Colui che ha trovato @ Mar 12 2009, 07:57 PM)
L'eterno ritorno non è una dottrina scientifica, e non è neppure un PENSIERO in senso stretto. Figuriamoci se la sua genesi sia legata a tale principio...
Oddio, in realtà è vero che l'eterno ritorno di Nietzsche si estende oltre, ma l'origine è senz'altro scientifica.
N. aveva letto Otto Caspari e Duhring (nella loro critica alla filosofia dell'inconscio di von Hartmann), che, proprio influenzati dal secondo principio della termodinamica, avevano postulato la possibilità del ritorno al nulla originario e poi di nuovo al tutto.
Certo, la svolta che l'e.r. acquista con Nietzsche è legata alla possibilità estrema a cui è portato: mentre per Caspari e Duhring (ma anche per Renan e Blanqui!), l'e.r. può dare origine a mondi sosia, estendendosi anche nello spazio, e quindi alla speranza di mondi migliori, per Nietzsche il pensiero dell'e.r. è veramente "abissale", solo se postulato in maniera soltanto temporale, facendo sì che ci sia un unico nodo di cause da cui non si può uscire.
Solo se pensato così, infatti, l'e.r. può spazzare via ogni residuo di divinità, come quello appunto della speranza di un mondo migliore, e quindi di una vita migliore. Di conseguenza, solo portato all'estremo può essere effettivamente e con successo superato.
Più volte N. sottolinea quanto la sua sia "la più scientifica delle ipotesi".
Ripeto, il fatto che si estenda oltre è un altro discorso.
Non dimentichiamoci che anche la volontà di potenza ha origini scientifiche (se non erro risale alla teoria dei centri di forza di Boscovich, che era uno scienziato del settecento...).