CITAZIONE(Luigi @ May 2 2008, 07:30 AM)
Mah..io penso che ci si debba sentire liberi senza guardare al mestiere che uno fa;non è che i liberi professionisti ,visto che sono ufficialmente liberi,sono più liberi di chi lavora in azienda..siamo tutti più o meno vincolati ad una regola (del lavoro) io per esempio ho un amico che non ne vuole sapere di continuare in ambito accademico perchè per lui è una sottomissione..quindi spera di lavorare come critico in una rivista;buon per lui se ci si trova bene,ma non è che il solo fatto che uno abbia libertà di scrivere quello che vuole lo renda un uomo libero a tutti gli effetti...per come la vedo io è un concetto un pò riduttivo di libertà .a volte certa gente sembra quasiri rifugiarcisi per evidente complesso di inferiorità verso chi fa il manager o il dirigente..per forza spesso è gente fallita sin dai primi giorni sui banchi di scuola.
Sì, hai ragione, il concetto di libertà è molto relativo, secondo Nietzsche la libertà non
esiste affatto.
Io mi riferivo piuttosto alla libertà nell'ambito lavorativo intesa come non subordinazione
ad una gerarchia,a degli orari fissi, all'impostazione meccanica delle attività, come può accadere
nella PA o nelle aziende di una certa dimensione.
Il libero professionista è svincolato da ciò, e i liberi professionisti classici sono i medici, gli avvocati,
i tecnici di vari campi che lavorano per conto prorpio o associandosi ad altre persone, tutto qui.