Nietzsche secondo Cioran, grazie a Marco Ammirata ( tyrden) |
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Nietzsche secondo Cioran, grazie a Marco Ammirata ( tyrden) |
Aug 20 2007, 05:48 PM
Messaggio
#1
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,113 Iscritto il: 20-March 07 Da: Pescara, dove sono nato Utente Nr.: 6 |
«[...] Perfino Nietzsche mi sembra troppo ingenuo. Io
mi sono allontanato da Nietzsche, per il quale ho nutrito molta simpatia e ammirazione. Ma poi mi sono reso conto che c'era in lui un lato troppo giovanile. Per me. Perché io ero più marcio di lui, più vecchio. E comunque conoscevo meglio gli uomini. Avevo della vita e dell'uomo un'esperienza più profonda della sua. Non però il suo genio. Ma chiunque, anche una donnetta può avere maggiore esperienza di un filosofo. Sebbene io non abbia una biografia, come dicevo, ho vissuto. Nietzsche era un solitario... In fondo ha conosciuto tutte queste cose da lontano. - Nietzsche ingenuo? Vuole precisare? Mi riferisco a quel suo lato adolescente geniale e impertinente che ha sempre conservato. Lui non si è mescolato con gli esseri umani. Ha vissuto molto intensamente. Un genio immenso. Ma non ha conosciuto la spossatezza di chi vive in una grande città. Di chi si mescola con gli esseri umani. Come invece è successo a me. - Lei pensa che l'uomo sia fondamentalmente cattivo? No. L'uomo, semmai, è un abisso. Per essenza. Più cattivo che buono. Io la penso così. E la pensava così anche Nietzsche. Ma Nietzsche era un puro, come ogni solitario. Per questo mi sento molto più affine a La Rochefoucauld, ai moralisti francesi, a quella gente lì. Secondo me sono loro che hanno capito l'uomo, perché hanno fatto vita di società. Io non l'ho fatta, però ho conosciuto molti uomini, ho una grande esperienza dell'essere umano, nonostante tutto. Nietzsche non ce l'aveva. - Nietzsche era un puro, ed era un uomo... Le due cose non sono dunque totalmente incompatibili? Era puro come ogni solitario. Ma non ha conosciuto tutti i conflitti che esistono fra gli esseri umani, i retroscena, tutte queste cose, appunto perché è vissuto solo. Naturalmente ha intuìto, ha riflettuto molto su questo. Ma la vera esperienza dell'uomo la si trova in Chamfort, o in La Rochefoucauld. Se Nietzsche fosse vissuto in società probabilmente avrebbe visto le cose pressappoco come loro, e non in modo libresco.» E.M.Cioran, "Un apolide metafisico" (Conversazioni), Intervista con Jean-Francois Duval, pp.65-67 (Adelphi -------------------- '' i pensieri sono azioni '' : facciamo insieme! filAsofia meAfisica fisiofilia 3332725782
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Aug 20 2007, 05:56 PM
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#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 236 Iscritto il: 22-March 07 Da: delocalizzato Utente Nr.: 16 |
adoro cioran, e bravo andrea!
provate a dare un occhio a L'incoveniente di essere nati e a La tentazione di esistere. Poi, al Mito di Sisifo di Camus. Infine, a Il Culmine della disperazione. Datemi retta... d. -------------------- Ma cosa importa di me e di te! Altri uccelli voleranno oltre!
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Aug 22 2007, 09:59 AM
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#3
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 207 Iscritto il: 15-May 07 Utente Nr.: 103 |
E’ difficile leggere Cioran e non rimanerne folgorati: le sue analisi profonde e corrosive, la sua prosa lucida e tagliente, ne fanno uno scrittore straordinario. Ha diversi punti di vista in comune con Nietzsche (in particolare la tesi della “decadenza” come effetto della presunzione umana di ergersi al di sopra della natura), e lo apprezza essenzialmente per ciò che egli ha in comune con lui, la tendenza alla decostruzione e la scelta del frammento come istanza antisistematica. Non ne condivide invece la pars construens, interpretandola come permanenza di un’esigenza in ultima analisi religiosa. In sostanza lo considera un geniale psicologo, ma lo ritiene superato in quanto filosofo. Dal canto suo è plausibile che Nietzsche, pur apprezzandone l’acutezza e lo stile, lo avrebbe annoverato tra i “nichilisti passivi”.
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Aug 30 2007, 05:14 PM
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#4
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 90 Iscritto il: 29-August 07 Utente Nr.: 296 |
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Aug 31 2007, 01:46 PM
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#5
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
Forse un genio come Nietzsche, -ma anche come Kant, come Newton, come Nash- pur conducendo una
vita solitaria aveva una mente così ricettiva che era capace di "introiettare" la vita stessa dai libri, come quelli appunto di Chamfort, Di Montaigne, di Larochefoucauld, scrittori che egli appunto adorava. DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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