Friedrich Wilhelm Nietzsche Forum _ Filosofi e Filosofie _ La casa mortale di Nietzsche

: lou Aug 27 2008, 10:58 PM

ci si inerpica su per humboldt strasse, al n.36
le ville che vi si affacciano rivelano la natura borghese di chi le ha volute,
lo status symbol, la zona residenziale di weimar

certo fu status essere lì anche per Elisabeth Förster-Nietzsche che, morta la madre Franziska nell'aprile del 1897,
volle vivesse qui, il suo celebre fratello, in weimar, la capitale culturale della germania,
"l'Atene sull'Ilm", sotto l'egida spirituale di goethe e schiller e liszt

: NIHILO Aug 28 2008, 08:42 AM

Fra l'altro a Weimar abitava anche uno zio di Nietzsche,
il cui nome adesso non mi sovviene.

: Diletta Aug 28 2008, 08:57 AM


: lou Aug 28 2008, 10:40 PM

weimar poteva fungere da cassa di risonanza ideale per la diffusione dell'opera di Nietzsche
e fu così

la casa sulla collina è Villa Silberblick, Vista d'argento.
Qui Nietzsche visse i suoi ultimi tre anni di vita. Il 25 agosto del 1900, verso mezzogiorno, morì.

C'è una foto intensa appesa ai muri dell'Archivio: il suo letto di morte nei giorni del lutto,
con le corone di fiori alle pareti o appoggiate ai lembi della coperta
e poi il biglietto listato di nero col quale Elisabeth annuncia l'evento

: lou Aug 28 2008, 10:52 PM

abbiamo chiesto ove si trovi il suo letto di morte

nel sotterraneo, ci ha risposto la compunta signora custode, o perlomeno così ci è parso

hai ragione freddie, weimar non tiene in gran conto le ultime vestigia di friedrich


: NIHILO Aug 29 2008, 08:41 AM

...sì, sembra la che la molto sassone Frau abbia
risposto che il letto è stato impacchettato e portato
al magazzino al piano -1.
Grande lou, tu sei stata colpita da questa foto, io non ci avevo
fatto nemmeno caso, tutto preso dal cercare qualche scritto di
Nietzsche - a parte qualche foglietto lasciato lì per bellezza,tutto
inutile, sono tedeschi, hanno portato tutto sopra -
a guardare le prime edizioni delle sue opere, a guardare le foto
di Heidegger ed altri personaggi celebri.
Mi ha molto impressionato come la Sassonia sia rimasta così
austera, così severa, così STARK, - a Berlino un simpatico
taxista mi ha detto "Waren Sie in Sachsen? Ah! Saechsich, stark! ".
E' già un miracolo che le autorità della ex DDR abbiano "risparmiato"
il Nietzsche Archiv, anzi hanno consentito ai nostri Colli e Montinari di
realizzare un'opera esegetica monumentale, grandiosa, la più valida
in assoluto nel mondo, demolendo così il primato dell'edizione patrocinata
da Elizabeth, come sappiamo molto discutibile riguardo al suo apparato.
Ciò per me è già moltissimo, ma non possiamo pretendere che nella terra
che racchiude il cuore del protestantesimo Nietzsche sia messo in primo piano.

: Diletta Aug 29 2008, 10:18 AM


: Sgubonius Aug 29 2008, 02:02 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Aug 29 2008, 09:41 AM) *
Ciò per me è già moltissimo, ma non possiamo pretendere che nella terra
che racchiude il cuore del protestantesimo Nietzsche sia messo in primo piano.


Non bisogna dimenticare che è anche la terra della filosofia da 3 secoli a questa parte, insomma è anche nel loro interesse.
Comunque grazie mille Lou per le perle che trascini fuori dagli abissi di Weimar!

: lou Aug 31 2008, 09:17 PM

si, cari amici forumosi

weimar non ama Nietzsche ..o , forse, pretende un accesso elitario alla sua opera:
solo note in tedesco, nessun accenno di traduzione inglese,
nessuna possibilità di fotografare l'interno dell'archivio ed il suo letto di morte.
I suoi effetti personali stipati in cantina..ed il piano superiore della casa, riservato agli studiosi.....peccato.
tutto viene rimesso al ricordo della memoria e la memoria è labile, ha bisogno di tempo per lasciarsi sedimentare

naturalmente il grande ascendente che Friedrich, attaverso l'opera attiva e propagandistica di Elisabeth, ebbe su Hitler
penso che giochi a suo sfavore


: lou Aug 31 2008, 09:22 PM

"Hitler, un giorno, pensando di far cosa gradita a Mussolini, gli mandò in dono le opere complete di colui che esaltava l'azione di danzare sul cranio come suprema conquista dell'uomo. E chi salvò il Nietzsches Archiv dalla dispersione, allorché la signora Elisabetta Forster-Nietzsche, che di quell'Archivio era la conservatrice, rimase a corto di fondi, fu lo stesso Benito Mussolini, il quale, in omaggio a una sua presunta affinità ideologica con Federico, le spedì un assegno di centomila lire"
Alberto Savinio


: lou Aug 31 2008, 09:27 PM

nelle teche dell'Archivio abbiamo visto una lettera autografa di romain rolland con la quale egli si dimetteva dal circolo filosofico di weimar poichè non poteva tollerare di rimanere in un luogo in cui veniva stimato un uomo come mussolini, responsabile del delitto matteotti


ma si sa..da sempre Nietzsche porta con sè il Caos.....

: Sgubonius Aug 31 2008, 11:08 PM

Anche Heidegger il fascino del nazismo lo aveva subito mica da ridere...
Quando si trasferì a Berlino chiamato da Hitler per ricoprire la cattedra che fu di Hegel però si rese conto presto che non era il posto per lui e tornò subito alla sua foresta nera... fra l'altro è famoso lo sberleffo dei suoi colleghi: "Già tornato da Siracusa?". Umorismo da filosofi!

: lou Sep 8 2008, 08:01 PM

Morto il fratello, Elisabeth chiamò il più prestigioso e innovativo architetto di weimar,
il belga Henry Van de Velde che, a partire dal 1902 lavorò alla ristrutturazione di Villa Silberblick.

Van der Velde inventò in weimar lo stile liberty con il quale si voleva superare lo storicismo divenuto ormai desueto.
Con il liberty si esaltano i movimenti e le forme della natura e base di ogni ornamento diventa la linea curva.

la sala dell'archivio nietzsche è un manifesto di questo nuovo stile e all'archivio la vita culturale di weimar rifiorisce
con serate musicali e letterarie


: lou Sep 8 2008, 08:03 PM


: lou Sep 9 2008, 08:38 PM

fuori un salottino di metallo bianco, moderno ed un moderno agapanto, blu ma troppo mediterraneo per avere senso in questo lembo di turingia...

un piccolo, pacificante prato, l'avviluppo della dionisiaca edera e la vite del canada che si abbarbica a lato del terrazzino dove friedrich sostava

elisabeth lo lasciava qui, lo sguardo che era stato così penetrante e serio ora appariva assente, perso nella sua ridda di pensieri inesprimibili o nella rarefazione del nulla


: lou Sep 9 2008, 09:03 PM


: lou Sep 9 2008, 09:04 PM


: lou Sep 9 2008, 09:04 PM

wink.gif wink.gif wink.gif

: lou Sep 9 2008, 09:06 PM

wink.gif

: lou Sep 9 2008, 09:06 PM

rolleyes.gif

: lou Sep 9 2008, 09:07 PM

rolleyes.gif

: lou Sep 11 2008, 09:40 PM

il giorno appresso è a naumburg che ci dirigiamo
la meta è la sua casa in via weingarten, 18 ma al tempo di Friedrich si chiamava Neugasse,11

( così leggo dal "Nietzsche nei ricordi e nelle testimonianze dei contemporanei" di Claudio Pozzoli,
il lucente Joseph dice che è prezioso per le testimonianze ed è il mio primo Nietzsche.
Ogni tanto lo virgoletterò)

La famiglia di Nietzsche si trasferisce qui, dalla natia Rocken, nella primavera del 1950.
Nel gennaio precedente era morto il fratellino Joseph e ancor prima, il 30 luglio 1849, il padre:
" Mio padre morì a trentasei anni: era dolce, amabile e morboso, come un essere fatto per passare oltre -
un ricordo benevolo della vita, più che la vita stessa"

: Diletta Sep 11 2008, 09:58 PM


: Diletta Sep 11 2008, 09:59 PM


: Sgubonius Sep 11 2008, 11:32 PM

CITAZIONE(lou @ Sep 11 2008, 10:40 PM) *
La famiglia di Nietzsche si trasferisce qui, dalla natia Rocken, nella primavera del 1950.
Nel gennaio precedente era morto il fratellino Joseph e ancor prima, il 30 luglio 1849, il padre:
" Mio padre morì a trentasei anni: era dolce, amabile e morboso, come un essere fatto per passare oltre -
un ricordo benevolo della vita, più che la vita stessa"


Pare che la notte prima che il fratellino morisse Nietzsche abbia sognato il padre morto che entrando in casa veniva a prendersi il figlioletto e se lo portava nella tomba con lui. Agghiacciante.

: NIHILO Sep 12 2008, 01:23 PM

Perchè trovi questo sogno agghiacciante?
Nietzsche sapeva già che il fratello doveva
morire, e il gesto del padre da lui sognato ha
perfino del tenero.
Forse da questo sogno si potrebbe desumere
la prematura "laicità" del nostro.

: lou Sep 12 2008, 01:53 PM

ma Nì?!?!

non dici nulla delle nostre foto!
vorrei che integrassi i miei ricordi coi tuoi....
ad esempio la Wiener Schnitzel coi pfinferli!

grande esempio di cultura germanica... wink.gif

: lou Sep 12 2008, 07:56 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Sep 12 2008, 02:23 PM) *
Nietzsche sapeva già che il fratello doveva
morire


ne sei sicuro, Nì?
Leggo che Joseph muore per uno spasmo da dentizione
e dunque, suppongo, all'improvviso
- così, solo per amor di storia, nessun fanclubbismo-

: Sgubonius Sep 12 2008, 08:13 PM

Beh apparentemente è stata una premonizione, non era prevedibile la morte di Joseph.
Certo sognare un morto che viene a prendersi un vivo e lo porta nella tomba non è il massimo, quando poi si avvera!!!

: lou Sep 12 2008, 08:25 PM

cool.gif

: NIHILO Sep 15 2008, 09:50 AM

CITAZIONE(lou @ Sep 12 2008, 06:56 PM) *
ne sei sicuro, Nì?
Leggo che Joseph muore per uno spasmo da dentizione
e dunque, suppongo, all'improvviso
- così, solo per amor di storia, nessun fanclubbismo-

No, non ne sono sicuro, ricordavo di una malattia infantile.
Allora hai ragione tu - e Sgubonius - ma di agghiacciante trovo
soltanto il solito terribile istinto premonitore di Friedrich, e mi rifiuto
di interpretare il suo sogno come espressione onirica di una inconscia
pulsione di odio verso il fratello, così tenerello.
Cmq l'episodio veramente agghiacciante sotto tutti i punti di vista della
vita di Nietzsche fu un altro, te lo riferisco per posta se vuoi, non voglio
che se ne parli qui, è un argomento troppo delicato.

: NIHILO Sep 15 2008, 09:54 AM

CITAZIONE(lou @ Sep 12 2008, 12:53 PM) *
ma Nì?!?!

non dici nulla delle nostre foto!
vorrei che integrassi i miei ricordi coi tuoi....
ad esempio la Wiener Schnitzel coi pfinferli!

grande esempio di cultura germanica... wink.gif

Lo farò, non appena trovo un ritaglio di tempo
sufficiente per un intervento decente.

: Freddie Sep 15 2008, 11:24 AM

CITAZIONE(NIHILO @ Sep 15 2008, 09:50 AM) *
Cmq l'episodio veramente agghiacciante sotto tutti i punti di vista della
vita di Nietzsche fu un altro, te lo riferisco per posta se vuoi, non voglio
che se ne parli qui, è un argomento troppo delicato.


Cacchio nihilo non ci trovi all'altezza? mellow.gif

: NIHILO Sep 15 2008, 11:56 AM

CITAZIONE(Freddie @ Sep 15 2008, 10:24 AM) *
Cacchio nihilo non ci trovi all'altezza? mellow.gif

No, assolutamente, sicuramente questo episodio
lo conosci anche tu, ma se ne faccio menzione sul
Forum è probabile che si apra una discussione infinita
con risvolti che non posso prevedere.
Lo faccio per rispetto di Fritz, credimi, per nessun'altro
motivo.

: Freddie Sep 15 2008, 01:06 PM

rolleyes.gif kk rispetto la tua scelta

: Sgubonius Sep 15 2008, 02:32 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Sep 15 2008, 12:56 PM) *
Lo faccio per rispetto di Fritz, credimi, per nessun'altro
motivo.



Ha fatto cose anche peggiori che essere schopenhaueriano?? blink.gif

: lou Sep 16 2008, 08:59 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Sep 15 2008, 10:50 AM) *
Cmq l'episodio veramente agghiacciante sotto tutti i punti di vista della
vita di Nietzsche fu un altro, te lo riferisco per posta se vuoi


si si dai riferiscimelo...

p.s. stamattina ho visto una biondina coi capelli ondulati che garrulava col cav. bruni
e ho pensato: è tornato l'autunno wink.gif

: lou Sep 16 2008, 09:09 PM

riprendo il cammino...

la città mi sorprende, la pensavo borgo nascosto di campagna - qui le campagne sono lande immense e sinuose-
invece la trovo con una cattedrale alta fissata nel ventre , il Dom di St. Peter und Paul,
mistura amalgamata di romanico, tardo gotico con interno barocco

nella vicina chiesa di St. Wenzel Johann Sebastian Bach suonò più volte il prezioso organo del '700
e Lucas Cranach il Vecchio espresse qui la sua magia di pittore

: lou Sep 16 2008, 09:17 PM

cool.gif

: lou Sep 16 2008, 09:17 PM

cool.gif

: lou Sep 16 2008, 09:19 PM

cool.gif

: lou Sep 16 2008, 09:20 PM

rolleyes.gif

: lou Sep 16 2008, 09:21 PM

sleep.gif

: lou Sep 16 2008, 09:21 PM

happy.gif

: lou Sep 16 2008, 09:22 PM

cool.gif

: lou Sep 16 2008, 09:23 PM

cool.gif cool.gif

: lou Sep 16 2008, 09:33 PM

queste erano le immagini che Friedrich vedeva da bambino
e i luoghi che attraversava
aveva 6 anni e andava alla scuola, una scuola privata, " l'Istituto del candidato Weber"
e poi, dal '54, il ginnasio del Duomo di Naumburg

ma la città non gli piace.
A 15 anni scrive: " Per noi che eravamo vissuti tanto tempo in campagna
la vita in città era insostenibile. Per questo evitavamo le strade opprimenti
e cercavamo l'aria aperta, come un uccello che fugge dalla gabbia"

: NIHILO Sep 17 2008, 08:51 AM

CITAZIONE(lou @ Sep 16 2008, 07:59 PM) *
si si dai riferiscimelo...

p.s. stamattina ho visto una biondina coi capelli ondulati che garrulava col cav. bruni
e ho pensato: è tornato l'autunno wink.gif

Ah ja, Fraulein Eleonor, toll!!

: lou Sep 17 2008, 01:11 PM

rolleyes.gif

: lou Sep 17 2008, 10:30 PM

fin da bambino" prese a manifestarsi il mio carattere.
Alla mia giovane età, avevo già sperimentato molto dolore e tanti affanni,
e non ero vivace e sfrenato come sono di solito i ragazzi.
I miei compagni solevano canzonarmi per questa gravità.
Ma ciò non accadde soltanto alla scuola elementare, no,
anche in seguito, all'istituto e perfino al liceo.
Fin da bambino io ricercavo la solitudine,
e mi trovavo meglio là
dove potevo abbandonarmi indisturbato a me stesso"

: lou Sep 17 2008, 10:41 PM


: lou Sep 17 2008, 10:47 PM

ohmy.gif

: lou Sep 18 2008, 09:29 PM

opssssss sad.gif

leggendo per scrivere qui
scopro che quella che visitammo a naumburg
nn fu l'unica magione di Fritz!

la prima casa fu davvero in Neugasse,11
ove dimorò dal '50 al '58 ( e qui nn fummo, per incipiente ignoranza)

dal '58 invece la famiglia si trasferisce in Weingarten, 18

dunque...

procediamo dal Markt dopo essere stati allietati da una buona Schnitzel con pfinferli
- naturalmente nemo e nihilo fanno onore al gran frutto del luppolo!-

il borgo è curato..ma a tratti escono volti di casa sopraffatti dal tempo:
è a quelli che guardo con maggior interesse

cerco i luoghi di Friedrich, voglio sapere cosa lui vedesse

: Sgubonius Sep 18 2008, 09:50 PM

CITAZIONE(lou @ Sep 18 2008, 10:29 PM) *
cerco i luoghi di Friedrich, voglio sapere cosa lui vedesse


Questo, purtroppo o per fortuna, è impossibile! Gli occhi sono troppo importanti nell'atto della vista per poter essere intercambiabili, è il grande dramma dei cineasti anche... Però ha sempre un fascino pensare che ci sia l'impronta, anche solo molecolare chissà, di cotanto uomo, che inevitabilmente fa parte un po' della mitologia della filosofia ormai coi suoi baffoni.

: lou Sep 18 2008, 10:14 PM

smile.gif

: lou Sep 18 2008, 10:15 PM


: lou Sep 18 2008, 10:16 PM


: lou Sep 18 2008, 10:17 PM


: lou Sep 18 2008, 10:18 PM


: lou Sep 21 2008, 10:26 AM

(oggi è l'Autunno!!!
se fossi una foglia comincerei a tremare)

: lou Sep 21 2008, 07:42 PM

CITAZIONE(Sgubonius @ Sep 18 2008, 10:50 PM) *
Questo, purtroppo o per fortuna, è impossibile!


perchè mai, sgu?!

io nn volevo sostituirmi al soggetto vedente
ma volevo osservare lo stesso oggetto veduto!
e questo è più che mai probabile dato che i luoghi che ho ripreso
si trovano esattamente sulla traiettoria che Friedrich compiva
recandosi da casa a scuola, ghetto in Judengasse compreso

e Fritz era un ragazzino curioso, introverso certo
ma attento e circospetto verso le cose

e qualche volta, senza alcun dubbio, avrà sollevato lo sguardo
e guardato e veduto

: lou Sep 21 2008, 10:00 PM

giungiamo dunque in Weingarten

Qui- ricorda pozzoli- " tra agosto e settembre (1858) scrive il primo tentativo consistente di autobiografia, intitolato Ricordi della mia vita. Gli anni della fanciullezza 1844-1858, dove suddivide in "tre periodi" le varie fasi che caratterizzano la propria creatività poetica.
Il terzo periodo, in cui cerca di " sposare il vigore alla grazia", ebbe inizio il 2 febbraio 1858. " Questo giorno è il compleanno della mia cara mamma, e io di solito le offro una piccola raccolta di poesie. Da quel momento mi proposi di esercitarmi un poco di più nell'arte poetica, e se ci riuscivo, di scrivere possibilmente una poesia per sera. attuai questo proposito per due settimane di seguito, e ogni volta mi dava grande gioia vedermi davanti una nuova produzione spirituale" "

: lou Sep 21 2008, 10:29 PM

Friedrich continua :" Una poesia priva di concetti ma ammantata di frasi e di immagini assomiglia a una mela rossa di fuori, che nell'interno ha un verme. Le frasi fatte devono essere del tutto assenti da una composizione poetica; giacchè l'impiego frequente di frasi è segno di una testa che è incapace di creare qulacosa da sola. Nel comporre un'opera bisogna avere soprattutto riguardo ai concetti"
E cita Goethe come esempio. In fondo, " una trascuratezza nello stile si perdona più facilmente di un'idea confusa"

: Sgubonius Sep 22 2008, 12:15 PM

CITAZIONE(lou @ Sep 21 2008, 08:42 PM) *
io nn volevo sostituirmi al soggetto vedente
ma volevo osservare lo stesso oggetto veduto!
e questo è più che mai probabile dato che i luoghi che ho ripreso
si trovano esattamente sulla traiettoria che Friedrich compiva
recandosi da casa a scuola, ghetto in Judengasse compreso


Ma non vedrai mai la stessa cosa!
L'oggetto in sè... è un orizzonte soltanto, tutto il resto viene dal soggetto!

: lou Sep 22 2008, 01:14 PM

CITAZIONE(Sgubonius @ Sep 22 2008, 01:15 PM) *
Ma non vedrai mai la stessa cosa!
L'oggetto in sè... è un orizzonte soltanto, tutto il resto viene dal soggetto!


ma non capisco...sgubbidoso settembrino
tu vuoi dire che l'oggetto nn ha consistenza in sè
nn ha autonomia ontologica
ma è discrezione del soggetto identificarlo

fino a questo punto giunge la relatività?

che se io e te ora guardiamo il calendario di munch che ho appeso al muro
tu lo vedi in un modo e io in un altro...
ma perchè?
solo perchè tu nn ti pulisci mai gli occhiali?
o perchè forze gravitazionali interagiscono con la materia modificandola?

: Sgubonius Sep 22 2008, 04:04 PM

CITAZIONE(lou @ Sep 22 2008, 02:14 PM) *
ma non capisco...sgubbidoso settembrino
tu vuoi dire che l'oggetto nn ha consistenza in sè
nn ha autonomia ontologica
ma è discrezione del soggetto identificarlo

fino a questo punto giunge la relatività?

che se io e te ora guardiamo il calendario di munch che ho appeso al muro
tu lo vedi in un modo e io in un altro...
ma perchè?
solo perchè tu nn ti pulisci mai gli occhiali?
o perchè forze gravitazionali interagiscono con la materia modificandola?


Perchè abbiamo cervelli diversi, che rielaborano l'impulso visivo in maniera differente!
Certo non è che faccia una grossa differenza in termini pratici, ma in termini gnoseologici si!!
L'interiorità che si proietta sull'esteriorità conta molto più dell'oggetto in sè no? Lui ci passava ogni giorno,
ci viveva, ci scolpiva emozioni, ricordi ed esperienze in quelle case...

: lou Sep 22 2008, 09:26 PM

già, forse hai ragione tu, sgubidus

dai vieni con me, ti porto dentro

eccoci di fronte

: lou Sep 22 2008, 09:29 PM


: lou Sep 22 2008, 09:32 PM

apriamo lentamente la porta
vedi, è massiccia


: lou Sep 22 2008, 09:34 PM

ohhhhhh che belle scale!
dopo saliamo e perlustriamo
per ora fermiamoci qui...


: lou Sep 23 2008, 10:38 PM

le sale silenziose ci accolgono
la luce è buona
qualche visitatore si aggira educato

alle pareti molte fotografie di Friedrich e dei suoi parenti
dei luoghi in cui lui visse
dei suoi amici più cari
delle 6 donne che gli svelarono il femminino
e forse molto di più:

Lou Salomé, Mathilde Trampedach,
Malwida von Meysenbug, Cosima (Arianna) Wagner,
la madre Franziska, la sorella Elisabeth

: lou Oct 16 2008, 09:12 PM

mi affascinano i luoghi della sua vita
qui sono riprodotti con accuratezza di storia e di tempo

l'università di basilea ad esempio, che si specchia nel reno


: lou Oct 16 2008, 09:25 PM

La casa natale di Friedrich a Röcken,
rimasta allo sguardo di noi che la visiteremo solo un poco più fresca
ma immutata nella sua semplice ed austera essenza


: lou Oct 16 2008, 09:30 PM

la casa di Tribschen bei Luzern
ove si innamorò di Arianna
e forse, per la prima volta, si sentì divino


: lou Oct 16 2008, 09:38 PM

il golfo di Sorrento, come una canzone che ha quasi la sua età

Guarda, gua’ chistu ciardino;
Siente, sie’ sti sciure arance.
Nu prufumo accussì fino
Dinto ‘o core se ne va…


: lou Oct 25 2008, 08:45 PM

sulle pareti
non solo i luoghi
ma anche i volti degli amici
il luogo del vincolo affettivo,
volti che si smarriscono
che il tempo disperde
come semi di soffione


: lou Oct 25 2008, 08:57 PM

e poi ancora lui, giovane
glabro, intenso
capello romantico
e rettangoli della sua storia


: lou Oct 25 2008, 09:02 PM

e il tracciato dei suoi viaggi...
l'82!
Genova-Messina-Roma

l'82 e Lou


: lou Oct 26 2008, 10:10 PM

saliamo al piano superiore


: lou Oct 26 2008, 10:13 PM

dal racconto di Heinrich Lec, 1893, le parole della madre

" Prima facevo molte passeggiate con lui, nei dintorni e anche in città, mattina e pomeriggio, sempre tre o quattro ore.
Ma le gambe gli si sono fatte sempre più pesanti.
Allora ho fatto l'abbonamento ad una carrozza.
Adesso non scende volentieri le scale;
ma io gli recito sempre una poesia, e allora mi ascolta e non fa più caso alle scale"


: lou Oct 26 2008, 10:17 PM

"Certo, capire non capisce . Per farlo stare il più possibile al'aria fresca ho fatto costruire la veranda.
Ci sta molto. La sera si addormenta lì, finchè verso le 11 lo porto a letto.....
Alwine ( la domestica) mi racconta che quando non sono con lui mormora tutto il tempo:
Madre mia, madre mia!
Anche quando lo porto in veranda dice: Dov'è la veranda? Devo sempre guidarlo con la sua miopia"




: lou Oct 26 2008, 10:36 PM

Philo Von Walde 1898

"Per fargli respirare aria pura, lo portavano con la sedia a rotelle sulla passeggiata, o in carrozza nel bosco presso la città.
Quando queste escursioni dovettero cessare, a causa della curiosità indiscreta della gente, la madre fece costruire per lui una veranda
coperta di vite americana, dove egli trascorreva la maggior parte delle giornate e delle notti estive.
D'inverno venivano fatti i cosiddetti " grandi giri" nella stanza, come mi raccontò scherzosamente la madre.
Il suo sonno era quasi sempre tranquillo. Solo tre volte in quattro anni la madre dovette svegliare Alwine di notte. "


: lou Oct 26 2008, 10:47 PM


: lou Oct 26 2008, 11:06 PM


: lou Oct 31 2008, 09:50 PM

nelle teche i suoi scritti
le sue parole ordinate e corrette
che nulla prefigurano del caos che dice


: lou Oct 31 2008, 09:54 PM

questo è forse un ditirambo..ma non lo so


: lou Oct 31 2008, 09:56 PM

questo si, lo è certamente


: lou Oct 31 2008, 10:00 PM

e poi c'è anche lei, lou...


: lou Oct 31 2008, 10:04 PM

un ultimo sguardo al cielo, alle linee piacevoli ricoperte di tegole...


: Sgubonius Nov 1 2008, 12:05 PM

CITAZIONE(lou @ Oct 31 2008, 09:54 PM) *
questo è forse un ditirambo..ma non lo so


Certamente: Ruhm und Ewigkeit, dovrebbe essere l'ultimo, in italiano ho trovato questa traduzione:

FAMA ED ETERNITA'

1.
Da quanto tempo già stai seduto
sul tuo destino avverso?
Fa attenzione! tu mi covi ancora
un uovo,
un uovo di basilisco
dal tuo lungo affanno.
Perché mai Zarathustra striscia lungo il monte? -
Diffidente, ulceroso, cupo,
a lungo in agguato -,
ma, d’improvviso, un lampo
chiaro, terribile, un colpo
contro il cielo dell’abisso:
al monte stesso si scuotono
le viscere…
Dove odio e folgore
si unirono, una maledizione,
sui monti dimora adesso l’ira di Zarathustra,
come nube di tempesta striscia sulla sua strada.
Si rintani chi ha un’ultima coperta!
A letto voi, esseri delicati!
Rotolano i tuoni ora sulle volte,
trema ora tutto ciò che è trave e muro,
sussultano ora lampi e verità giallo – zolfo -
Zarathustra maledice…

2.
Questa moneta con cui
Il mondo intero paga,
fama -,
afferro con i guanti questa moneta,
con ribrezzo la calpesto sotto di me.
Chi vuole esser pagato?
Coloro che si possono comprare…
Chi è in vendita, protende
grosse mani
verso questo comodo tintinnio di latta, fama!
- Vuoi tu comprarli?
tutti si possono comprare.
Ma offri molto!
Fai tintinnare una borsa piena!
- li rinforzeresti altrimenti,
rinforzeresti altrimenti le loro virtù…
Sono tutti virtuosi.
Fama e virtù - si accordano.
Sin quando vivrà il mondo,
pagherà il cicaleccio della virtù
con lo strepitio della gloria -,
il mondo vive di questo chiasso…
Dinanzi a tutti i virtuosi
voglio essere colpevole,
colpevole esser chiamato di ogni grande colpa!
Dinanzi a tutti i megafoni della fama
la mia ambizione diventa verme -,
tra costoro mi prende il desiderio
di esser infimo…
Questa moneta con cui
Il mondo intero paga,
fama -,
afferro con i guanti questa moneta,
con ribrezzo la calpesto sotto di me.

3.
Silenzio!
Di grandi cose – io vedo cose grandi! –
bisogna tacere
o parlare con grandezza:
parla con grandezza, mia estasiata saggezza!
Io guardo in alto –
lì scorrono mari di luce:
oh notte, oh silenzio, oh strepito silenzioso come la morte!…
Io vedo un segno -,
dalle più remote lontananze
cala verso di me lenta, scintillante una costellazione…

4.
Supremo astro dell’essere!
Tavola di eterne immagini!
Tu vieni a me? –
Ciò che nessuno ha scorto,
la tua muta bellezza, -
come? non fugge essa dinanzi ai miei sguardi?
Stemma della necessità!
Tavola di eterne immagini!
- ma tu lo sai:
ciò che tutti odiano,
ciò che io solo amo,
che tu sei eterno!
che tu sei necessario!
Il mio amore si accende
in eterno solo alla fiamma della necessità.
Stemma della necessità!
Supremo astro dell’essere!
- che nessun desiderio raggiunge,
che nessuno imbratta,
eterno si dell’essere,
eternamente sono io il tuo si:
perché io ti amo, oh eternità! –

: lou Nov 1 2008, 09:24 PM

Hai ragionissimo, sgub!

sai sono andata a controllare le parole che Nietzsche nel testo sottolinea
e che nel libro - edizione Adelphi- sono poste in corsivo.
eccole:

maledizione
maledice
gloria
chi
vendita
vuoi
rinforzi
virtù
infimo
gloria
sotto
vedo
tu
io
eterno
necessario
poichè io ti amo, o eternità!

: Freddie Nov 2 2008, 10:43 AM

Che pulizia alla facciata! quando ci sono stato io era così smile.gif

: Joseph de Silentio Nov 2 2008, 11:08 AM

CITAZIONE(Sgubonius @ Nov 1 2008, 12:05 PM) *
Certamente: Ruhm und Ewigkeit, dovrebbe essere l'ultimo, in italiano ho trovato questa traduzione:
FAMA ED ETERNITA' [...]

Bravo Sgubonius: hai dimostrato di saper decodificare la grafia nietzscheana, anche se in questo caso si tratta di una “bella copia” (in effetti ci sono molti frammenti che solo Montinari è riuscito a decifrare; non ce l’aveva fatta neanche Gast!). Qualche specificazione sul ditirambo in questione:
1) Inizialmente Nietzsche pensava di fare di questo ditirambo (meglio conosciuto come “Gloria e eternità”) la conclusione di Ecce homo, e a tale scopo il 29 dicembre 1888 lo invia al suo editore Naumann; qualche giorno dopo però ci ripensa: sia il 1 che il 2 gennaio 1889 lo richiede indietro per inserirlo, appunto, nei Ditirambi di Dioniso, cui ora appartiene (sebbene poi esso sia stato pubblicato, erroneamente, in diverse edizioni di Ecce homo: ma per tutto ciò cfr. l’ampia e fondamentale ricostruzione della vicenda editoriale di Ecce homo operata da Colli e Montinari e contenuta nelle OFN, Vol. VI, tomo III, pp. 542-590).
2) Per la composizione dei Ditirambi di Dioniso Nietzsche va spesso a riprendere i suoi quaderni del periodo dello Zarathustra, utilizzando molti dei versi in essi contenuti: non è un caso, infatti, che il verso finale di “Gloria e eternità” sia per esempio già presente in Za III, I sette sigilli, come chiusa di ogni “sigillo”: “Perché ti amo, Eternità!”.

: Sgubonius Nov 3 2008, 12:18 AM

Oddio sono andato un po' a tentoni perchè effettivamente è una grafia molto... particolare...

PS: bello il confronto del prima e dopo della terrazza, c'è un vero e proprio turismo nietzschiano che stimola il restauro!

: lou Nov 3 2008, 01:57 PM

Joseph....
dici bella copia in senso che fu scritta in bella da Nietzsche
..........oppure fu copiata o scritta da Gast o altri?

insomma: è la grafia di Nietzsche quella che si vede?

hai ragione: sgubonius è bravo e intuitivo

potrebbe essere il tuo semola/artù
e tu naturalmente Merlino, dotto Joseph...

: Joseph de Silentio Nov 3 2008, 10:41 PM

CITAZIONE(lou @ Nov 3 2008, 01:57 PM) *
Joseph....
dici bella copia in senso che fu scritta in bella da Nietzsche
..........oppure fu copiata o scritta da Gast o altri?

insomma: è la grafia di Nietzsche quella che si vede?

hai ragione: sgubonius è bravo e intuitivo

potrebbe essere il tuo semola/artù
e tu naturalmente Merlino, dotto Joseph...

Sono certo che tu abbia visto un numero sufficiente di manoscritti (in originale o in foto) per saper riconoscere la grafia nietzscheana! Non c'è dubbio che nel caso specifico si tratti della grafia di Nietzsche. Ma ti è capitato mai di vedere le pagine dei taccuini? Ne ho presenti alcune che non riesco a decifrare pur sapendo cosa c'è scritto... se penso che Montinari è riuscito a leggere e decodificare anche passi cancellati, o addirittura pagine incollate! Lui sì che era davvero un mago...

: lou Nov 5 2008, 09:46 PM

CITAZIONE(Joseph de Silentio @ Nov 3 2008, 10:41 PM) *
Sono certo che tu abbia visto un numero sufficiente di manoscritti (in originale o in foto)


ne ho visto qualcuno si..a weimar e naumburg...ma mi è mancato il tempo per ritenerla nella memoria
e poi mi manca il tedesco davvero...per fortuna c'era nihilo che traduceva
ciao Nihilo biggrin.gif

: lou Nov 6 2008, 05:07 PM

oggi ho pranzato con rasema..passava di qui
e così abbiamo passeggiato per questa città
calpestando foglie colorate

ovvero come il forum diventa ambito di vita....

a fine mese ritorna in Thailandia
e di là ci verrà a trovare...

in attesa dunque..

: lou Nov 18 2008, 09:57 PM

stiamo per lasciare Naumburg ma nella mente ronzano zzzzzz
ancora due immagini che avevo visto sulle pareti:
gli interni del collegio di Pforta!




: lou Nov 18 2008, 10:07 PM

è lì che ci dirigiamo nel nostro animoso vagare
e gli occhi si dischiudono ad un'inaspettata meraviglia:
un lembo di immagini gotiche...da togliere il fiato..


: lou Nov 18 2008, 10:21 PM

St. Marien zur Pforte
Abbazia cistercense
Nome originario: Claustrum s.Mariae ad Portam
Fondata nel 1132
Cistercense dal 9 novembre 1132

Ricorda Claudio Pozzoli: "Grazie all'offerta di un posto gratuito presso il collegio statale di Pforta,
Friedrich può continuare gli studi ginnasiali ( a partire dall'autunno 1858)
in uno degli istituti superiori più prestigiosi della Prussia.
Il collegio di Pforta, un ex convento a circa un'ora di cammino da Naumburg,
dove avevano studiato personaggi illustri come il filosofo Johann Gottlieb Fichte....,
conta circa duecento allievi, per la maggior parte " interni", e 15 insegnanti.


: lou Nov 27 2008, 09:59 PM

Simile a un'accademia prussiana per cadetti, Pforta non preparava ufficiali dell'esercito, ma intellettuali per la "guida spirituale" del popolo. La struttura della scuola era prussiano-conservatrice e militaristica, ma imbevuta di ideali umanistici secondo la tradizione ginnasiale tedesca.


: lou Nov 27 2008, 10:01 PM

I sei anni di Pforta saranno decisivi per la formazione di Nietzsche. Scriverà: "proprio questa costrizione quasi militare che, in quanto deve esercitarsi sulla massa, tratta l'individuo in modo volutamente freddo e superficiale, mi ricondusse a me stesso. Contro la legge uniforme io salvai le mie inclinazioni e aspirazioni private" Nietzsche continua a scrivere poesie e musica sacra. Viene accettato nel coro scolastico. Ha bisogno di occhiali con lenti molto forti. Primi appunti autobiografici e progetti letterari


: lou Nov 27 2008, 10:15 PM

A Pforta stringe amicizia con Paul Deussen e con Carl von Gersdorff, mantenendo però i contatti con gli amici di Naumburg Pinder e Krug. Soffre di catarri, reumatismi e mal di testa. Con Pinder e Krug fonda la società musicale e letteraria" Germania"...


: lou Dec 9 2008, 09:57 PM

In un appunto autobiografico parlerà della sua passione per gli studi classici:
" Ricordo con gran piacere il mio primo contatto con Sofocle, con Eschilo, con Platone,
specialmente il Platone della mia opera preferita, il Simposio"


: lou Dec 9 2008, 10:03 PM

Oltre alle letture scolastiche ( Cesare, Ovidio, Tacito, Dante, Omero, Cicerone, l'Antico Testamento in ebraico, i lirici greci) Nietzsche legge anche molte opere non previste dal programma: si entusiasma per
I Masnadieri di Schiller, le poesie di Holderlin, il Principe di Machiavelli, i saggi del filosofo americano Ralph Waldo Emerson, Lord Byron, in particolare il dramma in versi Manfred.


: lou Dec 9 2008, 10:06 PM

Scriverà in Ecce homo: " Col Manfred di Byron deve legarmi una profonda affinità:
io ho trovato dentro di me tutti i suoi abissi - a tredici anni ero maturo per quest'opera"


: Joseph de Silentio Dec 16 2008, 01:11 PM

CITAZIONE(lou @ Dec 9 2008, 10:03 PM) *
Oltre alle letture scolastiche ( Cesare, Ovidio, Tacito, Dante, Omero, Cicerone, l'Antico Testamento in ebraico, i lirici greci) Nietzsche legge anche molte opere non previste dal programma: si entusiasma per
I Masnadieri di Schiller, le poesie di Holderlin, il Principe di Machiavelli, i saggi del filosofo americano Ralph Waldo Emerson, Lord Byron, in particolare il dramma in versi Manfred.

Una precisazione (diretta non a lou ma a Pozzoli, da cui è tratto lo stralcio inserito appunto da lou): nel 1862 Nietzsche ha letto Il Principe di Machiavelli in italiano non tanto come lettura personale (come potrebbe sembrare leggendo il brano riportato), ma perché si trattava di una lettura prevista nel gruppo, sia pur extracurriculare, di italiano a Pforta (cfr. T. Brobjer, Nietzsche’s Philosophical Context, University of Illinois Press, Urbana and Chicago 2008, pp. 44 e 187). Tra l’altro il nostro Friedrich aveva in mente di iscriversi anche ad un corso di inglese (cfr. lettera alla sorella della fine di novembre 1861, in EP I, Adelphi, Milano 1976, pp. 186-188), cosa che poi non fece. Ma a proposito della sua conoscenza delle lingue moderne, sempre Pozzoli nella stessa pagina da cui lou trae la citazione sostiene che Nietzsche “né a Pforta né in seguito conseguirà mai una reale padronanza delle lingue moderne” (C. Pozzoli, Nietzsche nei ricordi e nelle testimonianze dei contemporanei, BUR, Milano 1990, p. 47), il che non è esatto. Soprattutto a partire dagli anni Ottanta Nietzsche aveva infatti maturato una buona padronanza almeno del francese, nel senso che lo leggeva con scorrevolezza: lo dimostrano i numerosi volumi in questa lingua contenuti nella sua biblioteca (quasi 130), spesso glossati e a volte anche parafrasati o esplicitamente citati nei suoi taccuini e lettere o nelle opere pubblicate (a questo proposito cfr. almeno G. Campioni, Les lectures françaises de Nietzsche, PUF, Paris 2001 e Campioni et al., a cura di, Nietzsches persönliche Bibliothek, Walter de Gruyter, Berlin - New York 2003). Questo senza tener conto di altri testi, sempre in francese, non presenti nella sua biblioteca ma che sappiamo con certezza che egli ha letto: basti pensare, tanto per fare un esempio, alle traduzioni dei russi. Per tornare agli autori letti nel periodo di Pforta (oltre quelli citati andrebbero ricordati almeno anche Sallustio, Novalis, Voltaire – questo letto in francese, Herder, Feuerbach, Rousseau, Platone, Jean Paul, Racine, Luciano, Erodoto, Virgilio, Livio, Puškin, Petöfi, Lermontov, e tanti altri), Byron riveste un interesse tutto particolare: è proprio in riferimento al suo Manfred che Nietzsche, nel suo Sulle composizioni drammatiche di Byron, saggio scritto nel 1861 per l’associazione “Germania” (cfr. OFN, Vol I, tomo I, Adelphi, Milano 1998, pp. 177-183) adopera per la prima volta – sia pur non nel senso in cui lo intenderà più avanti – il termine “Übermensch”.

: Sgubonius Dec 16 2008, 08:47 PM

Approfitto della questione per una domandina... come stava messo coll'italiano?
In fondo qualche tempo qui lo ha passato (sempre che non si parlasse il francese)

: Freddie Dec 17 2008, 03:19 PM

CITAZIONE(Sgubonius @ Dec 16 2008, 08:47 PM) *
Approfitto della questione per una domandina... come stava messo coll'italiano?
In fondo qualche tempo qui lo ha passato (sempre che non si parlasse il francese)


Da quel che ricordo di aver letto con la nostra lingua madre non era messo bene

: Joseph de Silentio Dec 17 2008, 11:27 PM

“Colpisce il fatto che il paziente, pur essendo stato a lungo in Italia, spesso sbaglia o non conosce affatto le parole più semplici delle frasi che dice in italiano”. Così nella cartella clinica di Jena, alla data 19 gennaio 1889 (in C. Pozzoli, Nietzsche nei ricordi e nelle testimonianze dei contemporanei, BUR, Milano 1990, p. 387). Certo, di per sé questo documento non dice molto, perché all’epoca il povero Nietzsche era ormai nelle tenebre della follia; però da altre fonti (ne riporto solo alcune a titolo di esempio) possiamo arguire che, malgrado la sua presumibilmente scarsa conoscenza dell’italiano parlato, Nietzsche avesse invece qualche padronanza nel leggerlo:
1) Come ho scritto nel mio intervento precedente, a Pforta Nietzsche aveva studiato, almeno per un po’ di tempo, l’italiano, leggendo in questa lingua, oltre Machiavelli, anche Dante (lettere alla sorella della fine di novembre 1861 e alla madre e alla sorella del 18 gennaio 1862, in EP I, pp. 187 e 194).
2) In una lettera dell’1 novembre 1874 Hans von Bülow, che intendeva dedicare a Nietzsche la sua traduzione dall’italiano al tedesco dei Canti di Leopardi (lettera di Nietzsche a Rohde dell’11 aprile 1872, in EP II, p. 290), lo esorta a tradurre i Dialoghi (presumo si riferisca alle Operette morali) e i Pensieri del poeta-filosofo italiano; ciò lascia intendere quantomeno che von Bülow riteneva che Nietzsche fosse in grado di padroneggiare questa lingua. Nietzsche risponde il 2 gennaio 1875, e tra le altre cose scrive: “Mi sono sentito troppo felice e onorato dalla Sua lettera per non riflettere più e più volte sulla proposta che Ella mi fa in merito a Leopardi”, ma declina l’invito per due motivi: “Conosco troppo poco l’italiano” e “non ho assolutamente tempo” (EP III, p. 3). Nietzsche dunque non afferma di ignorare l’italiano, ma di non essere all’altezza di tradurre le prose di Leopardi (che peraltro conosceva in traduzione tedesca, e di cui si procurerà le Opere anche in edizione italiana).
3) Nella biblioteca personale di Nietzsche sono presenti alcuni testi in italiano: G. Leopardi, Opere; S. Pellico, Le mie prigioni e poesie scelte; D. Alighieri, Divina Commedia (che però pare sia un inserimento successivo); P. D’Ercole, Notizia degli scritti e del pensiero filosofico di Pietro Ceretti. Nessuno dei quattro tuttavia reca tracce di lettura da parte di Nietzsche (il che non dimostra peraltro che egli non li abbia letti). Oltre questi, anche “strumenti da viaggio”: due orari ferroviari e un Dizionario portatile italiano-tedesco (cfr. G. Campioni et al., a cura di, Nietzsches persönliche Bibliothek, Walter de Gruyter, Berlin - New York 2003).
4) Tra i giornali che Nietzsche usa leggere a Torino (il suo preferito è il francese “Le Journal des Débats”) c’è anche almeno un giornale italiano, la “Gazzetta Piemontese” (per la ricostruzione documentale di questa lettura rinvio ad A. Verrecchia, La tragedia di Nietzsche a Torino, ed. ampliata Bompiani, Milano, 1997, per es. p. 90).

: Sgubonius Dec 18 2008, 01:46 PM

Grazie! wink.gif
Leopardi viene citato spesso, di solito insieme a Schopenhauer, il che magari non presupporrà una lettura completa ma quantomeno una conoscenza a livello filosofico sicuramente c'era.

: lou Dec 22 2008, 10:49 PM

seguo il filo del tuo discorso Joseph e ti propongo un brano, che ho trovato nella rete,
della tesi di Benedetta Zavatta-Università “Carlo Bò” di Urbino-:

"Fu probabilmente per un caso fortuito che, nel 1862, il giovane Nietzsche, studente a
Pforta, si imbattè nella raccolta La condotta della vita, il frutto più maturo della
riflessione di Ralph Waldo Emerson (1803-1882) esposta fresca di stampa nella vetrina
di un librario di Lipsia.Entusiasta del vigore che animava il pensiero dell’americano,
Nietzsche si procurò in breve tempo anche i Saggi: prima e seconda serie, i quali lo
spinsero ben presto a cimentarsi nelle prime, acerbe riflessioni di carattere filosofico."


: lou Dec 22 2008, 10:53 PM

continua la Zavatta:
"1. Bellezza come potenza
Entrambi i nostri autori vedono nell’unione di bellezza e potenza tanto un fatto di
natura, quanto un criterio regolativo per l’agire umano. Questa tematica è anche la
prima a risvegliare in Nietzsche l’interesse per i saggi dell’americano, come dimostrano
gli estratti ricavati nel 1863 dalla raccolta La condotta della vita.
In quel periodo Emerson compare al primo posto nella lista delle letture preferite di Nietzsche, il quale
progetta di compendiarne le opere per divulgarle tra i suoi amici.
I primi saggi ad attirare la sua attenzione sono appunto Bellezza e Potenza,
nei quali viene celebrata la bellezza intrinseca alla natura in quanto unità organica, vivente."


: lou Dec 22 2008, 10:55 PM

"Ispirandosi al modello delineato da Goethe ne La metamorfosi delle piante,
Emerson concepisce la natura come informata da una spinta al miglioramento (ameliorating)
che urge verso la produzione di organismi superiori. La definizione offerta in queste pagine viene
annotata da Nietzsche nei suoi tratti salienti: bello è ciò che è «semplice, che non
presenta elementi sovrabbondanti, che corrisponde esattamente al proprio fine» (BAW
II, 258; FL, 200). Nella severa economia della natura ogni forma bella è espressione di
«un’eccellenza di struttura» (FL, 201) e della perfetta corrispondenza al ruolo da
assolvere nell’organismo di cui è parte. La bellezza scaturisce dunque non da un
abbellimento esteriore, bensì dalla perfezione intrinseca di ogni organismo. Negli
estratti ricavati da Nietzsche, Emerson esalta la bellezza che «riposa sulla necessità» e
sull’«utilità» (BAW II, 258; FL, 204)"

interessante il discorso sulla Bellezza!!!


: Joseph de Silentio Dec 30 2008, 10:48 PM

CITAZIONE(lou @ Dec 22 2008, 10:49 PM) *
seguo il filo del tuo discorso Joseph e ti propongo un brano, che ho trovato nella rete,
della tesi di Benedetta Zavatta-Università “Carlo Bò” di Urbino-:

"Fu probabilmente per un caso fortuito che, nel 1862, il giovane Nietzsche, studente a
Pforta, si imbattè nella raccolta La condotta della vita, il frutto più maturo della
riflessione di Ralph Waldo Emerson (1803-1882) esposta fresca di stampa nella vetrina
di un librario di Lipsia.Entusiasta del vigore che animava il pensiero dell’americano,
Nietzsche si procurò in breve tempo anche i Saggi: prima e seconda serie, i quali lo
spinsero ben presto a cimentarsi nelle prime, acerbe riflessioni di carattere filosofico."

Ho letto diversi lavori della Zavatta (che mi pare di aver già menzionato in alcuni vecchi interventi); è senz’altro una delle maggiori esperte, non solo italiane, relativamente alle influenze di Emerson su Nietzsche. Per quanto riguarda l’incontro “fortuito” di Nietzsche a Lipsia, nel 1862, con Die Führung des Lebens, purtroppo non ho testi che riportino la lettera di Gersdorff cui la Zavatta fa riferimento alla nota 1 del suo saggio, e da nessun’altra fonte a mia disposizione mi risulta che Nietzsche sia stato a Lipsia nel 1862… ad ogni modo, tra le letture che ho condotto ultimamente, sul tema Emerson-Nietzsche mi sento di consigliare Nietzsche’s Debt to Emerson, settimo capitolo di Nietzsche and the English di Thomas Brobjer (Humanity Books, Amherst, NY 2008), nel quale è contenuta una ricostruzione generale degli influssi dello scrittore americano su Nietzsche.

: lou Jan 4 2009, 10:06 PM

grazie Joseph!

lascio Pforta ed il suo gotico che avvince e commuove
destinazione Röcken

continuo attraverso le parole di Pozzoli:
" Friedrich Wilhelm Nietzsche nasce a Röcken, un villaggio sulla strada che da Weissenfels,
passando per Lutzen, conduce a Lipsia. Nasce nella Sassonia Prussiana il 15 ottobre (1844),
data che coincide col genetliaco del sovrano Friedrich Wilhelm IV di Prussia,
figura molto ammirata dal padre.
Motivo per cui gli viene dato quel nome.



: lou Jan 5 2009, 09:07 PM

...Quindicenne, Nietzsche descriverà, in uno dei suoi numerosi schizzi autobiografici, il villaggio natio,
che " si stende lungo la strada provinciale" in vicinanza di Lutzen:
" Un salceto, qualche pioppo e degli olmi isolati lo circondano, così che da lontano
si scorgono, tra le verdi cime, solo i camini delle case e l'antico campanile."


: lou Jan 29 2009, 03:12 PM

" Entro il territorio del villaggio si estendono degli stagni di una certa grandezza, separati l'uno dall'altro da strette lingue di terra, tutt'intorno fresca verzura e salci nodosi. La chiesa e la casa del pastore sono situate un pò più in alto; la chiesa è circondata da giardini e prati alberati."


: lou Jan 29 2009, 03:26 PM

" Immediatamente accanto si trova il camposanto, pieno di pietre tombali e di croci infossate. La casa del pastore gode l'ombra di tre maestosi olmi dagli ampi rami"

E a 19 anni dirà: " Come pianta sono nato vicino al camposanto, come uomo nella casa del pastore"


: lou Jan 29 2009, 10:52 PM

Da una testimonianza di Ernst Horneffer

" La sua attività intellettuale ebbe fine di colpo nel corso di pochi giorni ben precisi, nel gennaio 1889. Da quel momento non ha scritto più nulla, nè ha formulato più pensiero alcuno. E' curioso come le produzioni dell'ultimo anno, il 1888, appaiano fortemente influenzate dall'approssimarsi della malattia.


: lou Jan 29 2009, 11:08 PM

Per quanto riguarda la forza logica e la forma scientifica delle idee, non era mai stato così lucido come in quelle ultime opere:
ma una certa eccitazione nervosa le pervade tutte.


: lou Jan 30 2009, 04:09 PM

La via della passione profetica era certamente l'evoluzione a cui era destinato, a cui egli veniva spinto da una necessità interiore.


: lou Jan 30 2009, 04:10 PM

Ma il tono della passione veniva ora determinato esteriormente, dalla malattia che si avvicinava.


: lou Jan 30 2009, 04:14 PM

E' strano come anche la sua grafia cambiò completamente, nel 1888, quest'anno critico: all'improvviso si mise ad usare le abbreviazioni più improbabili, lasciava via lettere e sillabe intere e scriveva quasi soltanto le consonanti.


: lou Jan 30 2009, 04:15 PM

Chi ha visto a Weimar questi scritti sa che non si tratta più di leggere, ma di decifrare."