Friedrich Wilhelm Nietzsche Forum _ Nietzsche spazio libero _ DIO è MORTO?

: E.R. Dec 7 2007, 05:17 PM

Dio, oggi, è veramente morto o è l'uomo incapace di cercarlo?

Mi sembra che l'uomo moderno abbia abbandonato Dio e sia solo in balia del male, ben lontano dal "superuomo" auspicato dal filosofo......

Cosa ne pensate?

: WonderWoman Dec 7 2007, 08:09 PM

http://www.youtube.com/watch?v=Za42hyaQH8A

: aporein Dec 7 2007, 08:33 PM

CITAZIONE(E.R. @ Dec 7 2007, 05:17 PM) *
Dio, oggi, è veramente morto o è l'uomo incapace di cercarlo?

Mi sembra che l'uomo moderno abbia abbandonato Dio e sia solo in balia del male, ben lontano dal "superuomo" auspicato dal filosofo......

Cosa ne pensate?


L'umanità in ogni civiltà ed ogni società eleva i suoi dei per poi ucciderli e farli rinascere.
Ma forse tu alludi ad un dio in particolare.

Oggi l'uomo non è in balia del male, ma solo dei suoi idoli e uno di questi, per noi occidentali, è il denaro.

Se invece ti riferisci al passo della "Gaia Scienza" di Nietzsche, allora è ancora troppo presto per riuscire a vuotare il mare fino all'ultima goccia o cancellare il firmamento con un colpo di spugna.

L'umanità non può ancora fare a meno sei suoi idoli.

aporein

: Freddie Dec 8 2007, 07:07 PM

Sono leggermente OT perdonatemi... Mentre ieri alla modica cifra di 2400 euro c'era gente che si è sparata 5 ore di Wagner (in tedesco... chissà quante pennichelle) io con 25 ieri a trento mi sono fatto il concerto di Guccini.. GRANDISSIMO!

Per quello che dice E.R. (innanzitutto benvenuto)!... il concetto di Dio e della sua morte purtroppo non è più sentito come ai tempi di Nietzsche; in parole veramente spicciole lui ci ha detto.. ragazzi siamo in questa situazione e l'unica via per "non impazzire" è puntare al superuomo... ora invece nel baratro ci siamo fino in fondo.. ma non sentendo più neppure la mancanza di Dio, ci è rimasto solo un grande immenso vuoto che non sappiamo come colmare.. e per riprendersi alla canzone di Guccini "cercare il sogno che conduce alla pazzia nella ricerca di qualcosa che non trovano.. nel mondo che hanno già".

: nemo Dec 8 2007, 08:24 PM

CITAZIONE(Freddie @ Dec 8 2007, 07:07 PM) *
Sono leggermente OT perdonatemi... Mentre ieri alla modica cifra di 2400 euro c'era gente che si è sparata 5 ore di Wagner (in tedesco... chissà quante pennichelle) io con 25 ieri a trento mi sono fatto il concerto di Guccini.. GRANDISSIMO!

Per quello che dice E.R. (innanzitutto benvenuto)!... il concetto di Dio e della sua morte purtroppo non è più sentito come ai tempi di Nietzsche; in parole veramente spicciole lui ci ha detto.. ragazzi siamo in questa situazione e l'unica via per "non impazzire" è puntare al superuomo... ora invece nel baratro ci siamo fino in fondo.. ma non sentendo più neppure la mancanza di Dio, ci è rimasto solo un grande immenso vuoto che non sappiamo come colmare.. e per riprendersi alla canzone di Guccini "cercare il sogno che conduce alla pazzia nella ricerca di qualcosa che non trovano.. nel mondo che hanno già".


Il vero problema, secondo me, è che finchè ci chiederemo (senza risposta)
se dio sia morto, o se stia poco bene... continueremo imperterriti
a trascurare noi stessi!

: E.R. Dec 10 2007, 10:57 AM

Carissimi, grazie per le vostre risposte, vorrei confrontarmi ancora con voi (per fortuna c'è ancora qualcuno che usa i propri neuroni!!!) e proseguo chiedendovi perchè, secondo voi, l'uomo ha continuo bisogno di "innalzare idoli"? Forse è in cerca di appagamento? E cosa, secondo voi, lo appaga veramente, in tutto il suo essere?

Dite bene: "ci è rimasto un immenso vuoto da colmare"....... con cosa? Forse abbiamo la risposta in noi stessi e siamo incapaci di trovarla?

Se noi apparteniamo solo a noi stessi, perchè questo bisogno di infinito?

Forse l'infinito è in noi, ma noi non siamo l'infinito

"Io non sarei, Dio mio, se tu non fossi in me" ci dice S. Agostino.

Ritengo che l'uomo moderno occidentale non senta più il bisogno di infinito, di eterno, di "sommo bene", il risultato è un uomo solo, fragile, disperato, infelice, un uomo che ha perso ogni valore positivo, ogni riferimento, incapace anche di darsi nuovi orizzonti. Le cronache di tutti i giorni ci parlano della disperazione dell'uomo moderno e della sua deriva. Ma possiamo rimanere indifferenti o dobbiamo rimetterci in discussione?

: nemo Dec 10 2007, 01:20 PM

Forse non è dell'infinito che abbiamo veramente bisogno

ma, dell'estremamente finito: il presente, il "toccabile" il solido, il confortante, l'emozionante

forse serve una vera ragione per vivere

forse si sceglie l'infinito...

quando manca tutto questo.

: lou Dec 10 2007, 02:12 PM

CITAZIONE(nemo @ Dec 10 2007, 01:20 PM) *
il presente, il "toccabile" il solido, il confortante, l'emozionante


per me
l'infinito dona
luce
consistenza
spessore

al "toccabile"

dona
incommensurabilità al misurabile
infinità alla finitezza

: nemo Dec 10 2007, 02:14 PM

CITAZIONE(lou @ Dec 10 2007, 02:12 PM) *
per me
l'infinito dona
luce
consistenza
spessore

al "toccabile"

dona
incommensurabilità al misurabile
infinità alla finitezza


Si
credo ci possa stare... credo proprio di si

: lou Dec 10 2007, 02:24 PM

CITAZIONE(nemo @ Dec 10 2007, 02:14 PM) *
Si
credo ci possa stare... credo proprio di si


ohhhhhhh
come mi piace quando mi dai ragione, nemo!!!! rolleyes.gif

: diechirico Dec 10 2007, 04:45 PM

mai dare ragione ad una donna, nemo!!
ora comincerà a comandarci a bacchetta....

: WonderWoman Dec 10 2007, 06:22 PM

CITAZIONE(diechirico @ Dec 10 2007, 04:45 PM) *
mai dare ragione ad una donna, nemo!!
ora comincerà a comandarci a bacchetta....


ma sta zitto

: WonderWoman Dec 10 2007, 06:29 PM

CITAZIONE(E.R. @ Dec 10 2007, 10:57 AM) *
Ritengo che l'uomo moderno occidentale non senta più il bisogno di infinito, di eterno, di "sommo bene", il risultato è un uomo solo, fragile, disperato, infelice, un uomo che ha perso ogni valore positivo, ogni riferimento, incapace anche di darsi nuovi orizzonti. Le cronache di tutti i giorni ci parlano della disperazione dell'uomo moderno e della sua deriva. Ma possiamo rimanere indifferenti o dobbiamo rimetterci in discussione?


Ma chiediti piuttosto perchè le cronache ci parlino di questo...forse molto più probabilmente perchè suscitano più interesse, perchè ci piace la negatività, sentirci fragili vittime e in un certo senso annullando le nostre responsabilità...la cronaca cerca solo di vendere...
è più facile la via del pessimismo da seguire perchè va verso il basso, quella dell'ottismo va in ascesa e non ritorna più indietro...
è comodo dire che vita di merda, troppo comodo. la vita è il Dio stesso, ed è la vita che va venerata.

: diechirico Dec 10 2007, 10:14 PM

CITAZIONE(WonderWoman @ Dec 10 2007, 06:22 PM) *
ma sta zitto

ah wonder, certo che tu te la giochi con il ricercatore in quanto a simpatia.
di te, in veneto, si direbbe che sei simpatica come la merda in tasca...
quando ce vo ce vo....

: E.R. Dec 11 2007, 10:53 AM

Carissimi, almeno voi ... non litigate!

Cara Wonder, sicuramente l'informazione è manipolata e ci manipola, ma non possiamo non interrogarci sul perchè di certi fatti, non possiamo fermarci alla superficialità delle notizie, almeno noi che usiamo ancora le nostre facoltà mentali, non possiamo non vedere oltre i fatti..... ed interrogarci anche sul perchè ci venga sempre più spesso proposto un "modello negativo", penso anche alla pubblicità (per esempio quella di un noto "lecca-lecca" - per otternerlo un giovane tira un calcio ad una coetanea- o quella di un telefonino - che simula un combattimento), per non parlare di certe riviste o di certi programmi televisivi vuoti di contenuti, ma ricchi di violenza, di litigi e di effimero (per esempio i "reality" o i telefilms horror). D'altronde se vengono proposti è perchè vengono richiesti. Ritornando alle cronache, che dire del continuo aumento dello sfruttamento minorile (vedasi dati Unicef), degli infanticidi, della sempre maggiore diffusione della droga a tutti i livelli sociali , specie tra i giovanissimi, degli episodi di bullismo, degli incidenti stradali provocati dall'abuso di alcool, solo per fare alcuni esempi.
Per non parlare dell'arte contemporanea, che ci trasmette il "senso del vuoto e del nulla" ed è incapace di emozionarci. D'altronde gli artisti esprimono ciò che li circonda.

Tutto ci parla del vuoto e del nulla, non possiamo non percepirlo e non interrogarci.

Ritengo che l'uomo moderno abbia perso la percezione della distinzione tra bene e male. Non sa più riconoscere il male e ne rimane schiavo. Si fa attrarre da una falsa felicità e smette di cercare il "sommo bene", l'infinito.

Certo "fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce", ma oggi mi sembra di vedere "troppi alberi abbattuti".....

------------------

"Il nostro cuore non ha posa, Signore, finchè non riposa in te" S. Agostino.

: nemo Dec 11 2007, 11:10 AM

"Il nostro cuore non ha posa, Signore, finchè non riposa in te" S. Agostino.
[/quote]

__________________________________________________________________

Tutto vero quello che dici e altamente condivisibile

io non possiedo nè ricette nè modi di azione concreti
per contrastare questa tendenza al nulla

ma di una cosa sono sicuro:

non di santi (o di quello che dicono) abbiamo bisogno
nè tantomeno di guardare all'infinito

cambiare noi stessi, cambiarci dentro

di questo abbiamo veramente bisogno

al di la di sant'uomini e infiniti vari.

: E.R. Dec 11 2007, 12:10 PM

Caro nemo, come possiamo cambiare noi stessi se non ci sentiamo amati?

Come possiamo riempiere il vuoto e il nulla, se non con l'Amore Infinito di Dio?

La nostra massima espressione e realizzazione non la raggiungiamo nell'appartenenza a Dio?

Vi invito a rileggere il canto 33.mo de "La divina commedia" di Dante: solo chi cresce spiritualmente e ama Dio può regalarci una visione così bella della "luce etterna"

"O luce etterna che sola in te sidi,
sola t'intedi, e da te intelletta
e intendente te ami e arridi" (canto 33, 123)

"dentro da sè, del suo colore stesso,
mi parve pinta de la nostra effige:
per me che 'l mio viso in lei tutto era messo" (canto 33, 129)

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Tu citi "io sono mio, ma mi dono volentieri": ci si può donare se non si è amati? Come si può dare amore se non si ha amore? E l'amore che abbiamo dentro, da dove viene se non da Dio, dal "sommo bene", dall'Infinito?

: nemo Dec 11 2007, 01:10 PM

Tu citi "io sono mio, ma mi dono volentieri": ci si può donare se non si è amati? Come si può dare amore se non si ha amore? E l'amore che abbiamo dentro, da dove viene se non da Dio, dal "sommo bene", dall'Infinito?
[/quote]

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No guarda, io l'amore ce l'ho, eccome!
c'è una donna che io amo e che mi ama infinitamete
e (perdona il paradosso) è così reale e infinito insieme...
E' lei il mio "infinito" ed è lei l'amore.
Si, sono mio, ma a lei mi dono completamente.
Dimmi tu, cos'hai di reale?

: E.R. Dec 11 2007, 02:29 PM

Carissimo Nemo,
piccolo pesciolino che guizza nell'oceano della vita,
che ha già trovato la sua famiglia,
a te l'augurio dell'amor eterno che scintilla e sfavilla!!!

E' bellissimo quello che hai scritto e ne sono felice, penso che amare "vuol dire guardare insieme nella stessa direzione", ossia verso Dio.

L'amore eterno si costruisce, giorno per giorno, momento dopo momento....

Cosa rimane di noi? Del nostro essere, del nostro fare? Solo l'amore che siamo riusciti a trasmettere, specie ai nostri figli.....

Cosa ho di reale? Ho l'Amore, eterno e terreno, terreno ed eterno....

: nemo Dec 11 2007, 04:31 PM

CITAZIONE(E.R. @ Dec 11 2007, 02:29 PM) *
Carissimo Nemo,
piccolo pesciolino che guizza nell'oceano della vita,
che ha già trovato la sua famiglia,
a te l'augurio dell'amor eterno che scintilla e sfavilla!!!

E' bellissimo quello che hai scritto e ne sono felice, penso che amare "vuol dire guardare insieme nella stessa direzione", ossia verso Dio.

L'amore eterno si costruisce, giorno per giorno, momento dopo momento....

Cosa rimane di noi? Del nostro essere, del nostro fare? Solo l'amore che siamo riusciti a trasmettere, specie ai nostri figli.....

Cosa ho di reale? Ho l'Amore, eterno e terreno, terreno ed eterno....


Mah, sta storia... mi puzza!

: WonderWoman Dec 12 2007, 05:11 PM

CITAZIONE(E.R. @ Dec 11 2007, 10:53 AM) *
Carissimi, almeno voi ... non litigate!

Cara Wonder, sicuramente l'informazione è manipolata e ci manipola, ma non possiamo non interrogarci sul perchè di certi fatti, non possiamo fermarci alla superficialità delle notizie, almeno noi che usiamo ancora le nostre facoltà mentali, non possiamo non vedere oltre i fatti..... ed interrogarci anche sul perchè ci venga sempre più spesso proposto un "modello negativo", penso anche alla pubblicità (per esempio quella di un noto "lecca-lecca" - per otternerlo un giovane tira un calcio ad una coetanea- o quella di un telefonino - che simula un combattimento), per non parlare di certe riviste o di certi programmi televisivi vuoti di contenuti, ma ricchi di violenza, di litigi e di effimero (per esempio i "reality" o i telefilms horror). D'altronde se vengono proposti è perchè vengono richiesti. Ritornando alle cronache, che dire del continuo aumento dello sfruttamento minorile (vedasi dati Unicef), degli infanticidi, della sempre maggiore diffusione della droga a tutti i livelli sociali , specie tra i giovanissimi, degli episodi di bullismo, degli incidenti stradali provocati dall'abuso di alcool, solo per fare alcuni esempi.
Per non parlare dell'arte contemporanea, che ci trasmette il "senso del vuoto e del nulla" ed è incapace di emozionarci. D'altronde gli artisti esprimono ciò che li circonda.

Tutto ci parla del vuoto e del nulla, non possiamo non percepirlo e non interrogarci.

Ritengo che l'uomo moderno abbia perso la percezione della distinzione tra bene e male. Non sa più riconoscere il male e ne rimane schiavo. Si fa attrarre da una falsa felicità e smette di cercare il "sommo bene", l'infinito.

Certo "fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce", ma oggi mi sembra di vedere "troppi alberi abbattuti".....

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"Il nostro cuore non ha posa, Signore, finchè non riposa in te" S. Agostino.


tutto ci parla del vuoto e del nulla perchè siamo nauseati dall'abbondanza che ci circonda, il vuoto oggi è evasione...ma i delitti non sono ricollegabili a parer mio allo stesso sintomo...

: WonderWoman Dec 12 2007, 05:12 PM

CITAZIONE(diechirico @ Dec 10 2007, 10:14 PM) *
ah wonder, certo che tu te la giochi con il ricercatore in quanto a simpatia.
di te, in veneto, si direbbe che sei simpatica come la merda in tasca...
quando ce vo ce vo....



perchè tu sei veneto?

: E.R. Dec 14 2007, 08:53 PM

Cara Wonder, magnifico spirito femminile, concordo con te, "il vuoto è evasione", ma non pensi che esso possa anche essere il terreno per l'odio e l'aggressività?


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Caro Nemo, piccolo pesciolino dai colori del sole, sei ancora chiuso nell'acquario?

..... "l'acquario ti cambia dentro"..........

eppure ti percepivo libero e felice..........

---------------

Tornando al tema iniziale: è riuscito l'uomo occidentale a darsi nuovi valori, come auspicato dal filosofo?

Io non ne trovo, anzi, vedo il declino della nostra cività occidentale: "la storia si ripete"?

----------------

L'uomo moderno occidentale ha smesso di sognare? ............

: nemo Dec 15 2007, 04:06 PM

CITAZIONE(E.R. @ Dec 14 2007, 08:53 PM) *
Caro Nemo, piccolo pesciolino dai colori del sole, sei ancora chiuso nell'acquario?

..... "l'acquario ti cambia dentro"..........

eppure ti percepivo libero e felice..........



Primo: non mi ritengo un "pesciolino" dai colori del sole (tu vedi troppi cartoons)...

Secondo: può darsi che stia in un acquario, ma tu non sei mai uscito dalla sacrestia!

Terzo: felice... non so, ma in quanto a libero: stai sicuro che ti batto su tutta la linea!!!

: E.R. Dec 15 2007, 04:45 PM

Caro Nemo,

"Ama e fa ciò che vuoi" S. Agostino

: lou Dec 15 2007, 06:09 PM

CITAZIONE(E.R. @ Dec 15 2007, 04:45 PM) *
Caro Nemo,

"Ama e fa ciò che vuoi" S. Agostino



esatto cool.gif

: nemo Dec 15 2007, 06:29 PM

CITAZIONE(E.R. @ Dec 15 2007, 04:45 PM) *
Caro Nemo,

"Ama e fa ciò che vuoi" S. Agostino



Ma allora... bastava tacere

non dire nulla

che abbiamo parlato a fare?

: WonderWoman Dec 15 2007, 06:51 PM

[quote name='E.R.' date='Dec 14 2007, 08:53 PM' post='3778']
Cara Wonder, magnifico spirito femminile, concordo con te, "il vuoto è evasione", ma non pensi che esso possa anche essere il terreno per l'odio e l'aggressività?
----------------

no

: E.R. Dec 17 2007, 10:25 AM

Carissimi,

ringrazio ognuno di voi per i preziosi ed illuminanti contributi, vorrei chiudere con le parole ("profetiche"?) di Nietzsche che mi hanno suggerito il tema della discussione:

" Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! […]
Vengo troppo presto – proseguì – non è ancora il mio tempo. Questo enorme avvenimento è ancora per strada e sta facendo il suo cammino: non è ancora arrivato fino alle orecchie degli uomini. Fulmine e tuono vogliono tempo, il lume delle costellazioni vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere state compiute, perché siano vedute e ascoltate". [Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, af. 125]

-------

Nella mia infinita piccolezza e relatività, percepisco Dio come "Amore" e ritengo che Dio non possa morire, finchè l'uomo sarà capace di provare tale "nobile" sentimento .....

-------
"Segui il consiglio del tuo cuore, perchè nessuno ti sarà più fedele di lui" (Siracide, 37,13)

Buon Natale e buone feste a tutti! A presto

E.R.

: luk_ing Dec 18 2007, 06:07 PM

A diechirico: da noi si dice, quando una persona è antipatica, che "era meglio cagarsi in mano e prendersi a schiaffi che parlare con lei". Ciò è solo una curiosità di tipo culturale, non è riferito in alcun modo a Wonder che non è antipatica ma solo dalla scorza un po' troppo dura.

Rispondendo a E.R. ti leggo e mi sembra di sentir parlare una mia amica, credente, sincera, persona d'oro. Appartenete ritengo, alla stessa categoria di "credenti", sinceramente convinti che l'amore sia bene, e che amore è e dev'essere Dio. Ora finché parliamo di amore=bene ne sono fermamente convinto anch'io, e in particolar modo in questo periodo in cui sono "innamorato" (sì, credo si possa dire così). Ma perché bisogna per forza dare un fondamento metafisico all'amore? non basta a se stesso?
Ripropongo un perché molto importante, fondamentale: perché cerchiamo Dio? perché se l'amore è il bene, allora Dio dev'essere l'amore? Perché il Bene (che per alcuni è amore, per me è ancor più 'libertà') deve per forza trovare un fondamento metafisico? Non so darmi una risposta diversa da questa: perché non accettiamo la finitezza come tale; perché, avendo esperito cos'è il nostro bene (e per ognuno è qualcosa di diverso) non accettiamo l'idea che esso non sia infinito eterno etc..
Non che a me non piacerebbe sapere che il sentimento di pienezza che si prova essendo liberi e amando in vita sia eterno...ma solo perché l'uomo non può accettare - direi per un fattore antropoligico - la finitezza dobbiamo credere all'infinito?
In realtà, se assumessimo piena responsabilità della potenza della nostra libertà, potremmo crearci i nostri dei (cosa che in realtà l'umanità ha sempre fatto, ma inconsapevolmente; colpevolemente cercando di vedere Dio come ente autofondantesi, e non, piuttosto, come conseguenza della libertà umana), non ci vedrei nulla di male. Ma perché non accettare l'idea che Dio, i nostri dei, i nostri idoli, ciò che chiamiamo "Bene" "Male" "giusto" e "sbagliato", dipendono da noi, dal nostro potere di creare liberamente? perché continuare a volerli Assoluti, indipendenti, in-Sé? In questo io vedo colpevolezza, poiché volendo eleggere il proprio bene a assoluto commettiamo ingustizia nei confronti delle altrui determinazioni di bene.
Se il Dio di ciascuna civiltà vuol essere assoluto, allora si crea intolleranza, confronto deleterio tra culture e via dicendo. Ma se Dio è solo il mio dio, nulla più, allora io raggiungo ciò che pochi hanno osato immaginare: Dio viene a coincidere con me, a patto che io sia libero.
Chiedo scusa se mi sono dilungato su questo punto ma è per me di importanza capitale.

Aggiungo solo questo, sui fatti di cronaca: io non sono ottimista riguardo all'andamento del mondo, vedo tanto, troppo nero, o meglio marrone (il colore della m....)
Vedo nero sia per quanto riguarda la realtà dei fatti che ci circonda (e non perché i telegiornali parlano più di una morte che di una nascita), sia per quanto riguarda il "valore medio" delle persone che ci circonda. Mi spiego: per quanto io possa essere in disaccordo con chiunque in questo forum, devo riconoscere che siete tutti persone che usano il cervello, la mente. Credenti o no, tutte persone che hanno qualcosa da dire, che percepiscono in modo critico in problemi etc...Tutte persone di un certo spessore, in ogni caso.
Vi chiedo: per ogni persona che scrive su un forum di questo tipo, per ogni persona di "spessore", quante credete che ce ne siano inchiodate davanti a un programma tipo "grande fratello" o che in generale avvelena il suo cervello con idiozie simili senza nemmeno rendersi conto di cosa sta facendo? e quanti che commetterebbero atti di pura malvagità solo per opportunismo, per bassezza d'animo?
In sostanza, vedo nero perché il rapporto persone di valore/massa di imbecilli è un limite che tende a zero (scusate ma analisi mi brucia il cervello!!!).
Ho un unico motivo di essere ottimista: se in mezzo a tutto sto nero io riuscirò in un qualsiasi modo a non rientrare nella categoria "massa di imbecilli" allora mi sarò realizzato almeno in parte, e sarà valsa la pena di essersi impegnati qui in questa vita.

Un saluto, e...auguri di buone feste!!!!

: NIHILO Dec 18 2007, 06:38 PM

Bravo Luk, atei o credenti siamo in fondo tutti sulla stessa
barca.

: nemo Dec 18 2007, 06:48 PM

CITAZIONE(luk_ing @ Dec 18 2007, 06:07 PM) *
Ho un unico motivo di essere ottimista: se in mezzo a tutto sto nero io riuscirò in un qualsiasi modo a non rientrare nella categoria "massa di imbecilli" allora mi sarò realizzato almeno in parte, e sarà valsa la pena di essersi impegnati qui in questa vita.



Credo che noi (io e te) si sia ben più che "vicini"...

: WonderWoman Dec 18 2007, 07:11 PM

CITAZIONE(luk_ing @ Dec 18 2007, 06:07 PM) *
A diechirico: da noi si dice, quando una persona è antipatica, che "era meglio cagarsi in mano e prendersi a schiaffi che parlare con lei". Ciò è solo una curiosità di tipo culturale, non è riferito in alcun modo a Wonder che non è antipatica ma solo dalla scorza un po' troppo dura.

Rispondendo a E.R. ti leggo e mi sembra di sentir parlare una mia amica, credente, sincera, persona d'oro. Appartenete ritengo, alla stessa categoria di "credenti", sinceramente convinti che l'amore sia bene, e che amore è e dev'essere Dio. Ora finché parliamo di amore=bene ne sono fermamente convinto anch'io, e in particolar modo in questo periodo in cui sono "innamorato" (sì, credo si possa dire così). Ma perché bisogna per forza dare un fondamento metafisico all'amore? non basta a se stesso?
Ripropongo un perché molto importante, fondamentale: perché cerchiamo Dio? perché se l'amore è il bene, allora Dio dev'essere l'amore? Perché il Bene (che per alcuni è amore, per me è ancor più 'libertà') deve per forza trovare un fondamento metafisico? Non so darmi una risposta diversa da questa: perché non accettiamo la finitezza come tale; perché, avendo esperito cos'è il nostro bene (e per ognuno è qualcosa di diverso) non accettiamo l'idea che esso non sia infinito eterno etc..
Non che a me non piacerebbe sapere che il sentimento di pienezza che si prova essendo liberi e amando in vita sia eterno...ma solo perché l'uomo non può accettare - direi per un fattore antropoligico - la finitezza dobbiamo credere all'infinito?
In realtà, se assumessimo piena responsabilità della potenza della nostra libertà, potremmo crearci i nostri dei (cosa che in realtà l'umanità ha sempre fatto, ma inconsapevolmente; colpevolemente cercando di vedere Dio come ente autofondantesi, e non, piuttosto, come conseguenza della libertà umana), non ci vedrei nulla di male. Ma perché non accettare l'idea che Dio, i nostri dei, i nostri idoli, ciò che chiamiamo "Bene" "Male" "giusto" e "sbagliato", dipendono da noi, dal nostro potere di creare liberamente? perché continuare a volerli Assoluti, indipendenti, in-Sé? In questo io vedo colpevolezza, poiché volendo eleggere il proprio bene a assoluto commettiamo ingustizia nei confronti delle altrui determinazioni di bene.
Se il Dio di ciascuna civiltà vuol essere assoluto, allora si crea intolleranza, confronto deleterio tra culture e via dicendo. Ma se Dio è solo il mio dio, nulla più, allora io raggiungo ciò che pochi hanno osato immaginare: Dio viene a coincidere con me, a patto che io sia libero.
Chiedo scusa se mi sono dilungato su questo punto ma è per me di importanza capitale.

Aggiungo solo questo, sui fatti di cronaca: io non sono ottimista riguardo all'andamento del mondo, vedo tanto, troppo nero, o meglio marrone (il colore della m....)
Vedo nero sia per quanto riguarda la realtà dei fatti che ci circonda (e non perché i telegiornali parlano più di una morte che di una nascita), sia per quanto riguarda il "valore medio" delle persone che ci circonda. Mi spiego: per quanto io possa essere in disaccordo con chiunque in questo forum, devo riconoscere che siete tutti persone che usano il cervello, la mente. Credenti o no, tutte persone che hanno qualcosa da dire, che percepiscono in modo critico in problemi etc...Tutte persone di un certo spessore, in ogni caso.
Vi chiedo: per ogni persona che scrive su un forum di questo tipo, per ogni persona di "spessore", quante credete che ce ne siano inchiodate davanti a un programma tipo "grande fratello" o che in generale avvelena il suo cervello con idiozie simili senza nemmeno rendersi conto di cosa sta facendo? e quanti che commetterebbero atti di pura malvagità solo per opportunismo, per bassezza d'animo?
In sostanza, vedo nero perché il rapporto persone di valore/massa di imbecilli è un limite che tende a zero (scusate ma analisi mi brucia il cervello!!!).
Ho un unico motivo di essere ottimista: se in mezzo a tutto sto nero io riuscirò in un qualsiasi modo a non rientrare nella categoria "massa di imbecilli" allora mi sarò realizzato almeno in parte, e sarà valsa la pena di essersi impegnati qui in questa vita.

Un saluto, e...auguri di buone feste!!!!



si potrebbe aprire una discussione sul valore catartico della merda...viene più citata la merda o il simbolo fallico?dopodichè si potrebbe fare una disquisizione su tutti gli argomenti bassi e rozzi che affascinano l'uomo (uomo inteso unisex)...stilare così una classifica, per poi ritornare sul tema del vuoto...e sulle persone di spessore...Dio...etc.

: luk_ing Dec 20 2007, 04:13 PM

A nemo: bene, molto bene. Trovare una persona affine è raro. Ad alcuni questo non succede mai in tutta la vita.

A wonder woman: sì si potrebbe parlare tanto di argomenti bassi e rozzi (a patto di accettare di sporcarsi le mani, senza sentirsi superiori) come di altri ben più importanti (a patto di non pretendere d'essere né troppo sporchi né troppo puliti).
In qualunque caso, ti faccio notare, per discutere di alcunché, bisogna mettersi in gioco, essere espliciti piuttosto che elusivi...criticare dove c'è da criticare, stare zitti dove non si abbia il coraggio di farlo.
Spero di essere stato chiaro, ti prego fare altrettanto!

: E.R. Jan 11 2008, 03:42 PM

CITAZIONE(luk_ing @ Dec 18 2007, 06:07 PM) *
"Rispondendo a E.R. .........Ma perché bisogna per forza dare un fondamento metafisico all'amore? non basta a se stesso?
Ripropongo un perché molto importante, fondamentale: perché cerchiamo Dio? perché se l'amore è il bene, allora Dio dev'essere l'amore? Perché il Bene (che per alcuni è amore, per me è ancor più 'libertà') deve per forza trovare un fondamento metafisico? Non so darmi una risposta diversa da questa: perché non accettiamo la finitezza come tale; perché, avendo esperito cos'è il nostro bene (e per ognuno è qualcosa di diverso) non accettiamo l'idea che esso non sia infinito eterno etc..
Non che a me non piacerebbe sapere che il sentimento di pienezza che si prova essendo liberi e amando in vita sia eterno...ma solo perché l'uomo non può accettare - direi per un fattore antropoligico - la finitezza dobbiamo credere all'infinito?
In realtà, se assumessimo piena responsabilità della potenza della nostra libertà, potremmo crearci i nostri dei (cosa che in realtà l'umanità ha sempre fatto, ma inconsapevolmente; colpevolemente cercando di vedere Dio come ente autofondantesi, e non, piuttosto, come conseguenza della libertà umana), non ci vedrei nulla di male. Ma perché non accettare l'idea che Dio, i nostri dei, i nostri idoli, ciò che chiamiamo "Bene" "Male" "giusto" e "sbagliato", dipendono da noi, dal nostro potere di creare liberamente? perché continuare a volerli Assoluti, indipendenti, in-Sé? In questo io vedo colpevolezza, poiché volendo eleggere il proprio bene a assoluto commettiamo ingustizia nei confronti delle altrui determinazioni di bene.
Se il Dio di ciascuna civiltà vuol essere assoluto, allora si crea intolleranza, confronto deleterio tra culture e via dicendo. Ma se Dio è solo il mio dio, nulla più, allora io raggiungo ciò che pochi hanno osato immaginare: Dio viene a coincidere con me, a patto che io sia libero.
Chiedo scusa se mi sono dilungato su questo punto ma è per me di importanza capitale."



Carissimi, riesco a rispondere solo ora........ spero abbiate trascorso delle buone feste.........


Caro luk_ing,

la fede è un dono....

come posso non credere ad un Dio che sento vivo e presente in ogni istante della mia vita? Ad un Dio che per amore si è fatto Uomo, da infinito a finito, da immateriale a materiale, come posso non amarlo? Come posso non abbandonarmi al Suo Amore che mi cambia, mi trascina, mi trasforma? Come posso non credere in Lui, proprio io che ho il dono di sentirlo (perchè questo è la fede, un atto d'amore, una corrispondenza) ed il Suo Amore mi rende libera e felice? "Libera"... pensa che "paradosso": più appartengo a Dio e più sono libera! Più amo è più sono libera! Un esempio di questa "libertà"? Pensa alla figura di S. Francesco o a quella di Gandi: entrambi veramente liberi, pur di religioni diverse, nell'Amore.... e "felici", appagati, realizzati.

Certo, questa è solo la mia testimonianza..... Dio: un frutto della mia immaginazione? Non mi reputo tanto creativa e tanto meno "psicologicamente debole", solo molto fortunata! Da quando ho incontrato Dio, non posso fare altro che seguirlo, amarlo e lodarlo, perchè nella mia piccolezza, mi fa sentire l'infinito e nella mia tribolazione mi fa percepire il "paradiso"...... io non mi reputo così "grande, maestosa, illimitata", ma parte di ciò che è "grande, maestoso ed illimitato" è in me ed in ciascuno di noi.

Quando si ama veramente non si può che essere tolleranti verso gli altri , semmai cercare il dialogo ed il confronto, nel rispetto reciproco: se Dio è così misericordioso da lasciarci liberi persino di non amarlo, come possiamo noi imporLo agli altri?
Personalmente ritengo che le religioni siano solo delle diverse "interpretazioni" di un unico vero Dio. Noi Cristiani crediamo nel "Verbo che si è fatto carne" (Giovanni, 1,14)....

"Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato" (Giovanni, 1,18).

---------------
"Se puoi, capisci; se non puoi, credi". (S. Agostino)

: nemo Jan 11 2008, 07:17 PM

CITAZIONE(E.R. @ Jan 11 2008, 03:42 PM) *
Certo, questa è solo la mia testimonianza..... Dio: un frutto della mia immaginazione? Non mi reputo tanto creativa e tanto meno "psicologicamente debole", solo molto fortunata! Da quando ho incontrato Dio, non posso fare altro che seguirlo, amarlo e lodarlo, perchè nella mia piccolezza, mi fa sentire l'infinito e nella mia tribolazione mi fa percepire il "paradiso"...... io non mi reputo così "grande, maestosa, illimitata", ma parte di ciò che è "grande, maestoso ed illimitato" è in me ed in ciascuno di noi.


Ma sei una donna!!!

credevo che voi foste immuni...

dalla fregola del predicatore...

: E.R. Jan 11 2008, 08:16 PM

CITAZIONE(nemo @ Jan 11 2008, 07:17 PM) *
Ma sei una donna!!!

credevo che voi foste immuni...

dalla fregola del predicatore...


...mi spiace averti deluso: non sono un prete.....nè un predicatore.... ho solo tentato di descrivere quello che sento, trascinata dai miei pensieri.....

: nemo Jan 11 2008, 09:14 PM

CITAZIONE(E.R. @ Jan 11 2008, 08:16 PM) *
...mi spiace averti deluso: non sono un prete.....nè un predicatore.... ho solo tentato di descrivere quello che sento, trascinata dai miei pensieri.....


Peccato...

ma che c'entra con la filosofia?

e soprattutto...con Nietzsche?

: luk_ing Jan 15 2008, 12:36 AM

CITAZIONE(E.R. @ Jan 11 2008, 03:42 PM) *
Carissimi, riesco a rispondere solo ora........ spero abbiate trascorso delle buone feste.........
Caro luk_ing,

la fede è un dono....

come posso non credere ad un Dio che sento vivo e presente in ogni istante della mia vita? Ad un Dio che per amore si è fatto Uomo, da infinito a finito, da immateriale a materiale, come posso non amarlo? Come posso non abbandonarmi al Suo Amore che mi cambia, mi trascina, mi trasforma? Come posso non credere in Lui, proprio io che ho il dono di sentirlo (perchè questo è la fede, un atto d'amore, una corrispondenza) ed il Suo Amore mi rende libera e felice? "Libera"... pensa che "paradosso": più appartengo a Dio e più sono libera! Più amo è più sono libera! Un esempio di questa "libertà"? Pensa alla figura di S. Francesco o a quella di Gandi: entrambi veramente liberi, pur di religioni diverse, nell'Amore.... e "felici", appagati, realizzati.

Certo, questa è solo la mia testimonianza..... Dio: un frutto della mia immaginazione? Non mi reputo tanto creativa e tanto meno "psicologicamente debole", solo molto fortunata! Da quando ho incontrato Dio, non posso fare altro che seguirlo, amarlo e lodarlo, perchè nella mia piccolezza, mi fa sentire l'infinito e nella mia tribolazione mi fa percepire il "paradiso"...... io non mi reputo così "grande, maestosa, illimitata", ma parte di ciò che è "grande, maestoso ed illimitato" è in me ed in ciascuno di noi.

Quando si ama veramente non si può che essere tolleranti verso gli altri , semmai cercare il dialogo ed il confronto, nel rispetto reciproco: se Dio è così misericordioso da lasciarci liberi persino di non amarlo, come possiamo noi imporLo agli altri?
Personalmente ritengo che le religioni siano solo delle diverse "interpretazioni" di un unico vero Dio. Noi Cristiani crediamo nel "Verbo che si è fatto carne" (Giovanni, 1,14)....

"Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato" (Giovanni, 1,18).

---------------
"Se puoi, capisci; se non puoi, credi". (S. Agostino)


Vedi tu credi in un Dio che è Amore, ma Dio è amore perché tu lo credi così perché tu lo vuoi così. Tutto, in ultima analisi, dipende da te, dal tuo sentire, dai tuoi sentimenti. Anch'io allora credo in "Dio". Anche Nietzsche. Dio semplicemente è il nome con cui battezziamo i sentimenti più elevati che ci animano. Io credo nella libertà più di tutti, se dovessi pensare un Dio lo penserei come volontà pura. Per te è amore, perché amore ti fa sentire libera. Come puoi non credere in un Dio dell'amore, se credi nell'amore? non puoi infatti.
Quello che cerco di contestare è che molti pretendono che Dio esista nel senso stretto del termine. Che sia lì a resuscitarci, insomma a toglierci le nostre paure, La Nostra Paura.

Lo dici tu stessa: non puoi non credere in Dio perché Dio è amore, libertà, perdono, comprensione, dona infinitudine a chi è "finito"...dimmi sono questi i tuoi valori, no? e Dio, coincide con i tuoi valori! Anche il mio "Dio" coincide con i miei "valori", il Dio dei cristiani del medioevo era punitore, perché punire gli eretici era ciò in cui credevano quei cristiani di quel tempo.
Insomma a me sembra fin troppo evidente che Dio conincide sempre con i nostri valori. Dipende da questi, dipende da noi.

Ma poi, se così fosse, prova ad ammetterlo per un attimo, sarebbe così brutto essere artefici del proprio bene e del proprio male? della propria virtù? sarebbe così negativo "partorire" il proprio Dio? Io credo di no, anzi, in questo sta il superomismo, secondo me il nietzshceanesimo sta in fondo in questo...decidere la propria strada e conferirle il valore più alto possibile..permettendo agli altri di seguire la loro!

Insegnare ai propri discepoli a rinnegare il proprio maestro e a essere maestri di se stessi....Quello che ha fatto Zarathustra. Chi mai fu così saggio da dire: "impara ad amare i tuoi nemici, si, ma anche ad odiare i tuoi amici"?

: nemo Jan 15 2008, 09:23 AM

CITAZIONE(luk_ing @ Jan 15 2008, 12:36 AM) *
Insegnare ai propri discepoli a rinnegare il proprio maestro e a essere maestri di se stessi....Quello che ha fatto Zarathustra. Chi mai fu così saggio da dire: "impara ad amare i tuoi nemici, si, ma anche ad odiare i tuoi amici"?


Che dire...

nulla da aggiungere

nulla da togliere

sei la prima persona con la quale
condivido ogni parola.

: lae Jan 16 2008, 12:05 PM

E.R.

CITAZIONE
la vita che va venerata.
O vissuta?
CITAZIONE
Da quando ho incontrato Dio, non posso fare altro che seguirlo, amarlo e lodarlo, perchè nella mia piccolezza, mi fa sentire l'infinito e nella mia tribolazione mi fa percepire il "paradiso"......

Tu ami Dio perchè ti fa sentire l'infinito e ti fa percepire il paradiso, ma dimmi un po' chi al contrario, tipo un uomo malvagio che ti odia e ti fa del male, cosa fai lo odi, lo uccidi? O lo ami ugualmente?
Insomma belle parole, importanti citazioni, ma in pratica tu ami Dio perchè ti da qualcosa che vuoi? Io credevo e lo pongo come valore da 30 enne occidentale che vive in questo vuoto, in quest'assenza di valori, socialmente atea, una senza Dio, che forse non distingue il male dal bene, che l'amore, nella sua intima essenza, fosse capacità di donare e/o donarsi gratuitamente, non uno scambio be' se tu mi dai qualcosa allora ti amo, altrimenti ciao.
CITAZIONE
ci si può donare se non si è amati?
Sì.
CITAZIONE
Come si può dare amore se non si ha amore?

L'amore non è un oggetto o una monetina se non ne ho non lo do. Magari è una modalità di esprimere e vivere una relazione, un filo che intreccio, provo, imparo, costruisco, sbaglio nel relazionarmi agli altri, agli avvenimenti. Non è dato. Lo posso estendere a ogni relazione che incontro e/o cerco e/o vivo. Metaforicamente lo esemplifico con un sorriso che creo se voglio.

E.R. leggendo ciò che hai scritto ho provato un grande senso di vuoto per quello che dici e ti dirò di ipocrisia perchè ridurre l'amore a una forma di baratto "tu mi dai allora io ti do" lo trovo deprimente, soprattutto da chi si considera fortunata.

: nemo Jan 16 2008, 01:07 PM

CITAZIONE(lae @ Jan 16 2008, 12:05 PM) *
E.R.
O vissuta?

Tu ami Dio perchè ti fa sentire l'infinito e ti fa percepire il paradiso, ma dimmi un po' chi al contrario, tipo un uomo malvagio che ti odia e ti fa del male, cosa fai lo odi, lo uccidi? O lo ami ugualmente?
Insomma belle parole, importanti citazioni, ma in pratica tu ami Dio perchè ti da qualcosa che vuoi? Io credevo e lo pongo come valore da 30 enne occidentale che vive in questo vuoto, in quest'assenza di valori, socialmente atea, una senza Dio, che forse non distingue il male dal bene, che l'amore, nella sua intima essenza, fosse capacità di donare e/o donarsi gratuitamente, non uno scambio be' se tu mi dai qualcosa allora ti amo, altrimenti ciao.
Sì.

L'amore non è un oggetto o una monetina se non ne ho non lo do. Magari è una modalità di esprimere e vivere una relazione, un filo che intreccio, provo, imparo, costruisco, sbaglio nel relazionarmi agli altri, agli avvenimenti. Non è dato. Lo posso estendere a ogni relazione che incontro e/o cerco e/o vivo. Metaforicamente lo esemplifico con un sorriso che creo se voglio.

E.R. leggendo ciò che hai scritto ho provato un grande senso di vuoto per quello che dici e ti dirò di ipocrisia perchè ridurre l'amore a una forma di baratto "tu mi dai allora io ti do" lo trovo deprimente, soprattutto da chi si considera fortunata.



Mah...

non mi sembrate così diverse

l'una dall'altra...

: lae Jan 16 2008, 01:13 PM

CITAZIONE
Mah...

non mi sembrate così diverse

l'una dall'altra...


Certo che no, visto che la moda tua in primis sembra quella di predicare, dare risposte e dare giudiizi, mi innalzo a questo livello, per una volta.

: nemo Jan 16 2008, 01:17 PM

CITAZIONE(lae @ Jan 16 2008, 01:13 PM) *
Certo che no, visto che la moda tua in primis sembra quella di predicare, dare risposte e dare giudiizi, mi innalzo a questo livello, per una volta.



E' solo un'opinione

che vale quel che vale

cos'è... ti brucia?

: lae Jan 16 2008, 01:31 PM

CITAZIONE
cos'è... ti brucia?

rolleyes.gif
Mi brucia leggere un atteggiamento ne dialettico, ne dialogico, ne comunicativo su un forum di filosofia : serie di sentenze, di giudizi senza nessun tentantivo di approfondirli in modo problematico.
Lo scrivi tu è solo un'opinione, allora se fare filosofia significa postare opinioni, be' io oggi sono a tre. Lo trovi edificante?

: nemo Jan 16 2008, 01:42 PM

CITAZIONE(lae @ Jan 16 2008, 01:31 PM) *
rolleyes.gif
Mi brucia leggere un atteggiamento ne dialettico, ne dialogico, ne comunicativo su un forum di filosofia : serie di sentenze, di giudizi senza nessun tentantivo di approfondirli in modo problematico.
Lo scrivi tu è solo un'opinione, allora se fare filosofia significa postare opinioni, be' io oggi sono a tre. Lo trovi edificante?


esprimere un'opinione, esula dalla dialettica?

dalla comunicazione? dalla dialogica?

cos'è la dialettica?

cos'è la comunicazione?

cos'è la dialogica?

non sono tutte forme di scambio di opinioni?

quelle che hai espresso tu, rispondendo a E.R., cosa erano???

: E.R. Jan 16 2008, 03:20 PM

Cara Lae,

l'amore è una corrispondenza......

.... mi spiace che tu percepisca il "vuoto" e "l'ipocrisia", d'altronde le parole hanno vita propria.....

p.s. preciso che "la vita va venerata" è una frase di wonder...

Cara Lae e Nemo,

non siamo forse nella sezione "spazio libero"?

pazientate! Quando mi relaziono uso tutta me stessa, tutte le mie facoltà (purtroppo limitate) mentali, "sentimentali" e spirituali, cercando di essere sincera.... sbaglio? ... sì, ho ancora molto da imparare da voi sapienti........

: lae Jan 16 2008, 03:32 PM

CITAZIONE
quelle che hai espresso tu, rispondendo a E.R., cosa erano???

Tra le varie cose che ho scritto, ho posto alcune ben precise domande inerenti alcune posizioni espresse da E.R. E una domanda non è un'opinione. E' una domanda.

: nemo Jan 16 2008, 03:45 PM

CITAZIONE(lae @ Jan 16 2008, 03:32 PM) *
Tra le varie cose che ho scritto, ho posto alcune ben precise domande inerenti alcune posizioni espresse da E.R. E una domanda non è un'opinione. E' una domanda.


certo

ma hai espresso anche opinioni

o no?

: lae Jan 16 2008, 03:48 PM

CITAZIONE
certo

ma hai espresso anche opinioni

o no?


[quote]allora se fare filosofia significa postare opinioni, be' io oggi sono a tre. [quote]
lo trovi poche righe in su.
Nemo hai capito benissimo cosa volevo dire, su.

: E.R. Jan 16 2008, 05:58 PM

CITAZIONE(luk_ing @ Jan 15 2008, 12:36 AM) *
Vedi tu credi in un Dio che è Amore, ma Dio è amore perché tu lo credi così perché tu lo vuoi così. Tutto, in ultima analisi, dipende da te, dal tuo sentire, dai tuoi sentimenti. Anch'io allora credo in "Dio". Anche Nietzsche. Dio semplicemente è il nome con cui battezziamo i sentimenti più elevati che ci animano. Io credo nella libertà più di tutti, se dovessi pensare un Dio lo penserei come volontà pura. Per te è amore, perché amore ti fa sentire libera. Come puoi non credere in un Dio dell'amore, se credi nell'amore? non puoi infatti.
Quello che cerco di contestare è che molti pretendono che Dio esista nel senso stretto del termine. Che sia lì a resuscitarci, insomma a toglierci le nostre paure, La Nostra Paura.

Lo dici tu stessa: non puoi non credere in Dio perché Dio è amore, libertà, perdono, comprensione, dona infinitudine a chi è "finito"...dimmi sono questi i tuoi valori, no? e Dio, coincide con i tuoi valori! Anche il mio "Dio" coincide con i miei "valori", il Dio dei cristiani del medioevo era punitore, perché punire gli eretici era ciò in cui credevano quei cristiani di quel tempo.
Insomma a me sembra fin troppo evidente che Dio conincide sempre con i nostri valori. Dipende da questi, dipende da noi.

Ma poi, se così fosse, prova ad ammetterlo per un attimo, sarebbe così brutto essere artefici del proprio bene e del proprio male? della propria virtù? sarebbe così negativo "partorire" il proprio Dio? Io credo di no, anzi, in questo sta il superomismo, secondo me il nietzshceanesimo sta in fondo in questo...decidere la propria strada e conferirle il valore più alto possibile..permettendo agli altri di seguire la loro!

Insegnare ai propri discepoli a rinnegare il proprio maestro e a essere maestri di se stessi....Quello che ha fatto Zarathustra. Chi mai fu così saggio da dire: "impara ad amare i tuoi nemici, si, ma anche ad odiare i tuoi amici"?



Caro luk,

ti ringrazio per questa tua illuminante prospettiva...... magnifica la tua riflessione sul nietzshceanesimo......

proseguendo, non pensi che ci siano "valori" universali, condivisibili da tutti? Non pensi che ci sia un "filo conduttore", un un "qualcosa" che lega tutto e tutti? Così come il giorno (così come lo vediamo) è legato dalla notte dal movimento della Terra....

.... amore e odio, bene e male, dove si incontrano ove si uniscono? ... nell'uomo..... in ogni uomo..... ma il nostro insieme non fa forse "l'universo"?.......


p.s. anch'io ritengo che l'uomo sia "artefice del proprio destino" con la propria libera volontà...... ma questa "sete d'infinito", non va oltre al proprio "personale concetto di divinità"?

: E.R. Jan 16 2008, 06:03 PM

CITAZIONE(lae @ Jan 16 2008, 12:05 PM) *
Tu ami Dio perchè ti fa sentire l'infinito e ti fa percepire il paradiso, ma dimmi un po' chi al contrario, tipo un uomo malvagio che ti odia e ti fa del male, cosa fai lo odi, lo uccidi? O lo ami ugualmente?


cara Lae, un'ultima cosa ....... "ama il prossimo tuo come te stesso".... io ci provo..... e provo anche a perdonare ...............

: nemo Jan 17 2008, 11:55 AM

CITAZIONE(lae @ Jan 16 2008, 03:48 PM) *
Nemo hai capito benissimo cosa volevo dire, su.


Ah è questa la tua dialettica?

complimenti!!!

: nemo Jan 17 2008, 11:59 AM

CITAZIONE(E.R. @ Jan 16 2008, 05:58 PM) *
p.s. anch'io ritengo che l'uomo sia "artefice del proprio destino" con la propria libera volontà...... ma questa "sete d'infinito", non va oltre al proprio "personale concetto di divinità"?


ti è mai sovvenuto

che a qualcuno

non freghi assolutamente nulla

dell'infinito

e che si goda il presente?

E BASTA!!!

: luk_ing Jan 17 2008, 12:03 PM

Per E.R. laugh.gif (scusa ma il tuo nick mi fa sempre venire in mente la serie tv)

Inizio esprimendo un speranza: che il tuo "voi sapienti" non fosse riferito a me, che men che meno voglio passare per "sapiente" (poiché non lo sono).

Proseguiamo: no, io non credo che ci siano valori universali, anzi i valori universali sono ciò che io aborrisco di più. EA prescindere del contenuto del valore, ciò che io rifuggo è l'universalità del valore! A me piace amare, ok, e essere libero. Ma non posso pensarli come universali. Ognuno ha i suoi. Vedi "valore" cos'è? è un concetto umano, su questo non ho dubbi, è una "regola" (termine inappropriato, lo so, ma non riesco a trovarne di meglio, spero tu capisca lo stesso) una norma a cui ispiriamo il nostro comportamento.

Per me è evidente che i valori sono creati dall'uomo, dunque mi chiedo perché qualcosa che ho creato io, di cui sono padre e padrone, dovrebbe pretendere di prendere il sopravvento, porsi come universale, insomma trasgredire i suoi limiti?
Questo è anche Nietzscheanesimo. In "al di là del bene e del male, c'è un aforisma che non so citare a memoria, ma di cui ricordo più o meno le parole ed il senso: impara a vedere le stelle come un "sotto-di-te", altrimenti ogni conoscenza ti è preclusa.
Il riferimento è alla conclusione della "Critica della ragion pratica" di Kant, che usa la metafora del cielo stellato "sopra di lui" per indicare i valori morali che lui supponeva "universali".

Tali valori non esistono. Nemmeno quello della vita umana è sacro. Con questo non sto dicendo "ucciderei, sono un assasino" ma "sono favorevole all'aborto, all'eutanasia etc". Esempio azzeccato: impedire a Welby di morire si fondava sull'assolutezza di un valore: quello della sacralità della vita umana. Quando un valore si fa assoluto finisce per "comandare", per non essere regolato più da alcunché, e dunque commette ingiustizia, come un despota.

Tu dici che il bene e il male si incontrano nell'uomo, come due strade che confluiscono in una piazza, provenendo da "fuori", "dall'alto". Io dico che bene e male si incontrano nell'uomo semplicemente perché da lì nascono, come due gemelli da una madre. E sono proprio gemelli, sai, il bene e il male. Uno è quello buono, l'altro è il cattivo. Uno è semplicemente e solamente il rovescio dell'altro. Nel Bene c'è tanto disonore quanto nel Male (filosoficamente, non che il dare una carezza alla fidanzata sia come darle un pugno), e infatti - secondo me - la vera saggezza sta proprio "al di là del bene e del male".

La sete d'inifinito va oltre al proprio concetto di divinità? Credo proprio di no, ma qui siamo sul piano delle convinzioni personali. Proverò comuqnue ad argomentare.
L'uomo è finito e la sua vita è finita. Questo è il peso che lo affligge. Come si scarica tale peso? pensando l'inifinito, elaborando sistemi filosofici che permettano all'inifinito di esistere nel finito (le religioni, che vorrebbero un Dio che agisca nel mondo, che aiuti e sorregga i fedeli etc) e oltre il finito. Dunque la sete d'inifinito non va oltre ma coincide con la divinità.

La divinità è tutto ciò che nell'uomo è finito, elevato all'infinito. L'amore umano può finire? quello divino no. La capacità di perdono umana ha dei limiti? Quella di Dio no, e via dicendo. Credo proprio che si vada oltre, ma si resti sul piano della coincidenza...

: luk_ing Jan 17 2008, 12:05 PM

Mi correggo: l'ultima frase è "credo proprio che NON si vada oltre, ma si resti sul piano della coincidenza"

: lae Jan 17 2008, 02:04 PM

CITAZIONE
Ah è questa la tua dialettica?

complimenti!!!

Nemo chiudo qui, non c'è contatto e il tedio assale.

: E.R. Jan 18 2008, 11:43 AM

"Chiuso fra cose mortali

(Anche il cielo stellato finirà)

Perché bramo Dio?"

(G. Ungaretti, Dannazione)

-----

"Che è l'uomo? E a che può servire?
Qual'è il suo bene e qual'è il suo male?...
Come una goccia d'acqua nel mare e un
grano di sabbia
così questi pochi giorni in un giorno dell'eternità.....
Per questo il Signore è paziente con gli uomini
e riversa su di essi la sua misericordia."

(Siracide, 18, 7-10)

-----

per luk.... sto ancora meditando le tue parole, ti farò sapere.........

: E.R. Jan 18 2008, 02:36 PM

CITAZIONE(luk_ing @ Jan 17 2008, 12:03 PM) *
Per E.R. laugh.gif (scusa ma il tuo nick mi fa sempre venire in mente la serie tv)

Inizio esprimendo un speranza: che il tuo "voi sapienti" non fosse riferito a me, che men che meno voglio passare per "sapiente" (poiché non lo sono).

Proseguiamo: no, io non credo che ci siano valori universali, anzi i valori universali sono ciò che io aborrisco di più. EA prescindere del contenuto del valore, ciò che io rifuggo è l'universalità del valore! A me piace amare, ok, e essere libero. Ma non posso pensarli come universali. Ognuno ha i suoi. Vedi "valore" cos'è? è un concetto umano, su questo non ho dubbi, è una "regola" (termine inappropriato, lo so, ma non riesco a trovarne di meglio, spero tu capisca lo stesso) una norma a cui ispiriamo il nostro comportamento.

Per me è evidente che i valori sono creati dall'uomo, dunque mi chiedo perché qualcosa che ho creato io, di cui sono padre e padrone, dovrebbe pretendere di prendere il sopravvento, porsi come universale, insomma trasgredire i suoi limiti?
Questo è anche Nietzscheanesimo. In "al di là del bene e del male, c'è un aforisma che non so citare a memoria, ma di cui ricordo più o meno le parole ed il senso: impara a vedere le stelle come un "sotto-di-te", altrimenti ogni conoscenza ti è preclusa.
Il riferimento è alla conclusione della "Critica della ragion pratica" di Kant, che usa la metafora del cielo stellato "sopra di lui" per indicare i valori morali che lui supponeva "universali".

Tali valori non esistono. Nemmeno quello della vita umana è sacro. Con questo non sto dicendo "ucciderei, sono un assasino" ma "sono favorevole all'aborto, all'eutanasia etc". Esempio azzeccato: impedire a Welby di morire si fondava sull'assolutezza di un valore: quello della sacralità della vita umana. Quando un valore si fa assoluto finisce per "comandare", per non essere regolato più da alcunché, e dunque commette ingiustizia, come un despota.

Tu dici che il bene e il male si incontrano nell'uomo, come due strade che confluiscono in una piazza, provenendo da "fuori", "dall'alto". Io dico che bene e male si incontrano nell'uomo semplicemente perché da lì nascono, come due gemelli da una madre. E sono proprio gemelli, sai, il bene e il male. Uno è quello buono, l'altro è il cattivo. Uno è semplicemente e solamente il rovescio dell'altro. Nel Bene c'è tanto disonore quanto nel Male (filosoficamente, non che il dare una carezza alla fidanzata sia come darle un pugno), e infatti - secondo me - la vera saggezza sta proprio "al di là del bene e del male".

La sete d'inifinito va oltre al proprio concetto di divinità? Credo proprio di no, ma qui siamo sul piano delle convinzioni personali. Proverò comuqnue ad argomentare.
L'uomo è finito e la sua vita è finita. Questo è il peso che lo affligge. Come si scarica tale peso? pensando l'inifinito, elaborando sistemi filosofici che permettano all'inifinito di esistere nel finito (le religioni, che vorrebbero un Dio che agisca nel mondo, che aiuti e sorregga i fedeli etc) e oltre il finito. Dunque la sete d'inifinito non va oltre ma coincide con la divinità.

La divinità è tutto ciò che nell'uomo è finito, elevato all'infinito. L'amore umano può finire? quello divino no. La capacità di perdono umana ha dei limiti? Quella di Dio no, e via dicendo. Credo proprio che si vada oltre, ma si resti sul piano della coincidenza...



Caro luk,


dunque..... se non ho inteso male, tu non credi all'infinito, all'illimitato, all'assoluto, inoltre ritieni, se ho ben interpretato , che l'infinito non sia altro che un qualcosa di limitato proiettato a ripetizione.... ma l'infinito non può dunque essere nella "ciclicità"? Nel moto, nell'energia, nel "principio" che tocca la "fine"?

Se non sbaglio, non pensi che l'infinito sia l'altra dimensione dell'uomo, ma è proprio questa "sete", questo "cercare oltre" che, tra le altre cose, distingue l'uomo dagli animali e lo spinge alle conquiste (dal campo sportivo a quello scientifico).

Riguardo alla "vita", ritengo che sia un "diritto indisponibile" di ogni creatura umana, dal concepimento all'ultimo respiro.

(... siamo agli antipodi, ma mi piace il confronto......... con simpatia .....)

: luk_ing Jan 18 2008, 09:38 PM

Si direi che l'infinito è nell'eterno divenire delle cose, eterno indefinito caotico disordinato. Oltretutto "eterno" è un concetto anch'esso umano - poiché il tempo potrebbe essere, come alcune moderne teorie scientifiche sembrano suggerire, una "forma mentis" dell'uomo - e dunque è difficile per me immaginare un tempo che scorre illimitatamente, indipendentemente dall'uomo, dal suo pensare. Poi dico che l'uomo proietta il finito fuor di sé come infinito, ma attenzione, non dico che "non sia altro che questo", dico che è "addirittura questo". Insomma non è poco questo potere umano...è anzi molto.

Sulla seconda tua frase si, è così.

Sulla vita, come valore: se io dico la vita umana tu dice valore assoluto. Se dico dignità umana tu probabilmente diresti "valore irrinunciabile". Se dico libertà umana anche, diresti qualcosa di simile, e anche se dico diritto alla salute, al non esser torturati etc etc.

E se dico: diritto alla vita (e qui intendo animali, piante, etc) se dico "libertà" intendendo quella di un criceto chiuso in gabbia o altri animali domestici, se dico diritto alla salute e mi riferisco agli animali uccisi per mangiarli o per farne altro...sono sempre valori così assoluti come quelli in precedenza? beh io credo di no, perché non sono vegetariano (anzi sono decisamente carnivoro) e ho vari animali e strappo le foglie alle piante senza sentirmi in colpa di averle fatte soffrire e così via...

Dunque nel valore "vita umana" ciò che è sacro è l'aggettivo "umana" non vita e altrettanto dico degli altri valori. Perché umana dovrebbe valere di più di animalesca? la causa è questa: l'uomo stabilisce i valori, l'uomo si è creato un Dio che comunque pone l'uomo in diritto di goveranre sulle altre forme di vita. L'uomo è eletto da Dio. Giustificazione: nell'uomo ciò che è fondamentale non è la vita (che in realtà è solo una condizione necessaria ma non sufficiente au una esistenza dignitosa) quanto più ciò che ci rende "umani". Cos'è? Dio? Sì! nel senso che noi siamo gli unici, per quanto io sappia, ad avere sufficiente volontà, capacità d'illusione, creatività filosfica a pensare una tale entità! Ma dunque cos'è proprio dell'uomo? La libertà, la volontà, la volontà di potenza.

La vita in-Sé non è ancora un valore assoluto, per me. Ma fa piacere un confronto! ciao!

: lae Jan 19 2008, 01:16 AM

CITAZIONE
Cara Lae e Nemo,

non siamo forse nella sezione "spazio libero"?

pazientate! Quando mi relaziono uso tutta me stessa, tutte le mie facoltà (purtroppo limitate) mentali, "sentimentali" e spirituali, cercando di essere sincera.... sbaglio? ... sì, ho ancora molto da imparare da voi sapienti........

Sì certo lo ''spazio'' è ''libero". Sei nel giusto. Ti ringrazio E.R. per le risposte alle domande che ti avevo esposto, non mi dilungo oltre, di insegnamenti non ne ho, sapiente non lo sono: potrei dare solo cattivi esempi di poca padronanza di me. Del resto se c'è un tempo per parlare ce n'è uno per tacere. Buona continuazione.

: E.R. Jan 24 2008, 09:35 PM

Carissimi,

grazie a tutti per le preziose risposte. Vi sono grata per aver condiviso con me le vostre riflessioni, su cui ho meditato a lungo ....

grazie per avermi ospitata e avermi fatto percepire il vostro punto di vista, grazie per la vostra pazienza (purtroppo non posso dimenticare chi sono.....)

Grazie Wonder, magnifico spirito femminile
Grazie Lou, spirito dolce e poetico
Grazie Lae, spirito intraprendente
Grazie Luk, giovane spirito illuminato

Grazie a tutti voi e a ciascuno l'augurio di realizzare i propri sogni .....

Un grazie anche a te Antonio a cui auguro di trovare le conferme che cerchi....

Vi saluto, con simpatia .... Ciao .... E.

: nemo Jan 24 2008, 10:14 PM

CITAZIONE(E.R. @ Jan 24 2008, 09:35 PM) *
Carissimi,

grazie a tutti per le preziose risposte. Vi sono grata per aver condiviso con me le vostre riflessioni, su cui ho meditato a lungo ....

grazie per avermi ospitata e avermi fatto percepire il vostro punto di vista, grazie per la vostra pazienza (purtroppo non posso dimenticare chi sono.....)

Grazie Wonder, magnifico spirito femminile
Grazie Lou, spirito dolce e poetico
Grazie Lae, spirito intraprendente
Grazie Luk, giovane spirito illuminato

Grazie a tutti voi e a ciascuno l'augurio di realizzare i propri sogni .....

Un grazie anche a te Antonio a cui auguro di trovare le conferme che cerchi....

Vi saluto, con simpatia .... Ciao .... E.



Perchè, chi sei?


non cerco nessuna conferma

io vivo alla giornata...

: lou Jan 24 2008, 10:19 PM

prego E.
anche se non capisco


io sono qui dal 12 luglio dello scorso anno

è incredibile quanta gente passi di qui
dica qualcosa
i propri pensieri
domande che teneva dentro
e poi vada altrove

mi piace pensare a questo luogo
come ad un fluttuante oceano
ove si incrociano navi
ognuna diretta alla propria méta
la propria individuale rotta

poi c'è una flottiglia...
ci si manda segnali dalla chiglia

: Il Ricercatore Apr 11 2008, 12:35 AM

CITAZIONE(nemo @ Dec 10 2007, 01:20 PM) *
Forse non è dell'infinito che abbiamo veramente bisogno

ma, dell'estremamente finito: il presente, il "toccabile" il solido, il confortante, l'emozionante

forse serve una vera ragione per vivere

forse si sceglie l'infinito...

quando manca tutto questo.


Giusto...

CITAZIONE(lou @ Dec 10 2007, 02:12 PM) *
per me
l'infinito dona
luce
consistenza
spessore

al "toccabile"

dona
incommensurabilità al misurabile
infinità alla finitezza


Io invece odio l'infinito... sta cosa che puzza di Leopardi... su su abbiate il coraggio di levare Leopardi dalla scrivania e dalla testa sopratutto!

CITAZIONE(diechirico @ Dec 10 2007, 10:14 PM) *
ah wonder, certo che tu te la giochi con il ricercatore in quanto a simpatia.
di te, in veneto, si direbbe che sei simpatica come la merda in tasca...
quando ce vo ce vo....


Lo prendo come massimo complimento che possa avere dalla sua persona? O lo prendo pensando che in parte sono donna? Sarò pure Efestione ma consolo un Alexander!

CITAZIONE(E.R. @ Dec 11 2007, 12:10 PM) *
Caro nemo, come possiamo cambiare noi stessi se non ci sentiamo amati?

Come possiamo riempiere il vuoto e il nulla, se non con l'Amore Infinito di Dio?

La nostra massima espressione e realizzazione non la raggiungiamo nell'appartenenza a Dio?

Vi invito a rileggere il canto 33.mo de "La divina commedia" di Dante: solo chi cresce spiritualmente e ama Dio può regalarci una visione così bella della "luce etterna"

"O luce etterna che sola in te sidi,
sola t'intedi, e da te intelletta
e intendente te ami e arridi" (canto 33, 123)

"dentro da sè, del suo colore stesso,
mi parve pinta de la nostra effige:
per me che 'l mio viso in lei tutto era messo" (canto 33, 129)

----------
Tu citi "io sono mio, ma mi dono volentieri": ci si può donare se non si è amati? Come si può dare amore se non si ha amore? E l'amore che abbiamo dentro, da dove viene se non da Dio, dal "sommo bene", dall'Infinito?


Ma che cavolate sono? Cioè se io credo che la mia donna sia la più bella al mondo sono libero di crederci, ma non posso convincere altri... e dunque non vogliate convincere noi uomini con questa idiozia del Dio cristiano, non giudico chi ci crede, ma chi vuole che gli altri ci credano. Se è vostro tenetelo per voi, se non ci credete neanche voi allora fatela finita e se ci credete spostatemi una montagna o impedite qualche tragedia o levate dal trono quello che voi chiamate santo padre. (scusate se ho scritto poco in italiano ma ho 39 di febbre e ho letto Verlaine e Dante con questo malore, operazione consigliata solo a chi è più folle da andare a messa ogni mattina).

e ovviamente amèn!


e ps: dunque secondo alcuni più si scrive bene di una cosa e più è vera? Dunque probabilmente veramente Zarathustra è sceso dalla montagna! e è venuto a Nietzsche... ma su via, Dante ci credeva perché è medievale, ma non possiamo neanche pensare che Dio muova qualcosa, al massimo muove queste discussioni inutili:

Dio che muove queste e le altre discussioni inutili.
(sempre su di lui...)


L'ATEISMO E' UNA CONQUISTA O E' UN FATTO DI NASCITA?... tanto ci sono persone che anche se si dimostra qualcosa preferiscono le loro convinzioni... e che se le tengano ma non le diano a noi!

: nemo Apr 11 2008, 07:36 AM

Ma sai che condivido ogni parola di quello che hai scritto?

Non è poi così facile incontrare un uomo vero

di quelli che hanno il coraggio dei propri pensieri

ti stringerei la mano!!!

: NIHILO Apr 11 2008, 08:39 AM

Bell'intervento ricercatore, ma adesso curati la febbre
perchè non vorrei che il tuo ardore ti fosse fatale!
Scherzo, un saluto.

: Il Ricercatore Apr 11 2008, 09:43 AM

CITAZIONE(nemo @ Apr 11 2008, 07:36 AM) *
Ma sai che condivido ogni parola di quello che hai scritto?

Non è poi così facile incontrare un uomo vero

di quelli che hanno il coraggio dei propri pensieri

ti stringerei la mano!!!


Grazie.

CITAZIONE(NIHILO @ Apr 11 2008, 08:39 AM) *
Bell'intervento ricercatore, ma adesso curati la febbre
perchè non vorrei che il tuo ardore ti fosse fatale!
Scherzo, un saluto.


Nemo si preoccupa della mia salute 'spirituale' e Nihilo fisica... ognuno ha i suoi angeli custodi!

: Il Ricercatore Apr 11 2008, 09:50 AM

CITAZIONE(E.R. @ Dec 11 2007, 11:53 AM) *
Carissimi, almeno voi ... non litigate!

Cara Wonder, sicuramente l'informazione è manipolata e ci manipola, ma non possiamo non interrogarci sul perchè di certi fatti, non possiamo fermarci alla superficialità delle notizie, almeno noi che usiamo ancora le nostre facoltà mentali, non possiamo non vedere oltre i fatti..... ed interrogarci anche sul perchè ci venga sempre più spesso proposto un "modello negativo", penso anche alla pubblicità (per esempio quella di un noto "lecca-lecca" - per otternerlo un giovane tira un calcio ad una coetanea- o quella di un telefonino - che simula un combattimento), per non parlare di certe riviste o di certi programmi televisivi vuoti di contenuti, ma ricchi di violenza, di litigi e di effimero (per esempio i "reality" o i telefilms horror). D'altronde se vengono proposti è perchè vengono richiesti. Ritornando alle cronache, che dire del continuo aumento dello sfruttamento minorile (vedasi dati Unicef), degli infanticidi, della sempre maggiore diffusione della droga a tutti i livelli sociali , specie tra i giovanissimi, degli episodi di bullismo, degli incidenti stradali provocati dall'abuso di alcool, solo per fare alcuni esempi.
Per non parlare dell'arte contemporanea, che ci trasmette il "senso del vuoto e del nulla" ed è incapace di emozionarci. D'altronde gli artisti esprimono ciò che li circonda.

Tutto ci parla del vuoto e del nulla, non possiamo non percepirlo e non interrogarci.

Ritengo che l'uomo moderno abbia perso la percezione della distinzione tra bene e male. Non sa più riconoscere il male e ne rimane schiavo. Si fa attrarre da una falsa felicità e smette di cercare il "sommo bene", l'infinito.

Certo "fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce", ma oggi mi sembra di vedere "troppi alberi abbattuti".....

------------------

"Il nostro cuore non ha posa, Signore, finchè non riposa in te" S. Agostino.


Io amo i film sui vampiri, credo che siano gente seria e apprezzabile.

CITAZIONE(E.R. @ Dec 11 2007, 01:10 PM) *
Come possiamo riempiere il vuoto e il nulla, se non con l'Amore Infinito di Dio?


Riempire il vuoto con il nulla? blink.gif


CITAZIONE(E.R. @ Dec 11 2007, 03:29 PM) *
Carissimo Nemo,
piccolo pesciolino che guizza nell'oceano della vita,
che ha già trovato la sua famiglia,
a te l'augurio dell'amor eterno che scintilla e sfavilla!!!

E' bellissimo quello che hai scritto e ne sono felice, penso che amare "vuol dire guardare insieme nella stessa direzione", ossia verso Dio.

L'amore eterno si costruisce, giorno per giorno, momento dopo momento....

Cosa rimane di noi? Del nostro essere, del nostro fare? Solo l'amore che siamo riusciti a trasmettere, specie ai nostri figli.....

Cosa ho di reale? Ho l'Amore, eterno e terreno, terreno ed eterno....


Ma perché frequenti allora un forum su Nietzsche... non mi dire per il dialogo... che uno che dice queste cose di dialogo e ricerca ne vuole sapere poco.

CITAZIONE(nemo @ Dec 11 2007, 05:31 PM) *
Mah, sta storia... mi puzza!


Anche a me, ma molto di meno visto che sono raffreddato.

DIO E' MORTO PERCHE' E' INCAPACE DI VIVERE VERAMENTE!

: lou Apr 11 2008, 12:46 PM

CITAZIONE(Il Ricercatore @ Apr 11 2008, 10:43 AM) *
Nemo si preoccupa della mia salute 'spirituale' e Nihilo fisica... ognuno ha i suoi angeli custodi!


ohhhhhhhhhhh
Nessuno e Nulla
chi altri ti saprebbe custodire meglio???

: NIHILO Apr 11 2008, 01:03 PM

E. R. = Erwin Rohde, oppure eterno riposo - intendo dire la preghiera - ?

: NIHILO Apr 11 2008, 01:05 PM

Quesito: con la volontà - possibilmente di potenza - si può far calare la
temperatura corporea da 39,00 GC a 36,5 ?
Qui vale il metodo galileiano, cioè uscire e farsi una bella corsa....
Attendiamo i risultati dell'esperimento.

: nemo Apr 11 2008, 01:06 PM

CITAZIONE(lou @ Apr 11 2008, 01:46 PM) *
ohhhhhhhhhhh
Nessuno e Nulla
chi altri ti saprebbe custodire meglio???


Eh no! cara lou...

io esisto e sono carne e sangue

vita ed emozioni!!!

: lou Apr 11 2008, 01:08 PM

oppure
I ar/ pronto soccorso

oppure
eterno ritorno

oppure
ester

dai ester..attacca!!
fagliela vedere a sti atei decadenti di cosa sei capace!!

: nemo Apr 11 2008, 01:10 PM

CITAZIONE(lou @ Apr 11 2008, 02:08 PM) *
oppure
I ar/ pronto soccorso

oppure
eterno ritorno

oppure
ester

dai ester..attacca!!
fagliela vedere a sti atei decadenti di cosa sei capace!!


atei decadenti?

ma N la "decadence" la vede nei cristiani

o sbaglio?

: lou Apr 11 2008, 01:14 PM

CITAZIONE(Il Ricercatore @ Apr 11 2008, 01:35 AM) *
... sta cosa che puzza di Leopardi... su su abbiate il coraggio di levare Leopardi dalla scrivania e dalla testa soprattutto!


daiiiiiiiiii
cercavo pindaro sul wiki e cosa ti trovo?!?!?


Citazioni su Pindaro
" e io sopporto soltanto più poeti, che tra l'altro hanno anche dei pensieri, come Pindaro e Leopardi" (Friedrich Nietzsche)


ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh cool.gif

cmq a Leopardi preferisco senzadubbio Efestione...gran bella stazza d'efebo!!!

: nemo Apr 11 2008, 01:18 PM

CITAZIONE(lou @ Apr 11 2008, 02:14 PM) *
daiiiiiiiiii
cercavo pindaro sul wiki e cosa ti trovo?!?!?
Citazioni su Pindaro
" e io sopporto soltanto più poeti, che tra l'altro hanno anche dei pensieri, come Pindaro e Leopardi" (Friedrich Nietzsche)
ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh cool.gif

cmq a Leopardi preferisco senzadubbio Efestione...gran bella stazza d'efebo!!!


FAZIOSA!!!

: lou Apr 11 2008, 01:19 PM

CITAZIONE(nemo @ Apr 11 2008, 02:10 PM) *
atei decadenti?

ma N la "decadence" la vede nei cristiani

o sbaglio?


N era libero di pensare ciò che voleva..tanto ormai non pensa più, al massimo fa pensare gli altri
il mio pensiero invece ora è presente e...hai ragione gli atei nn sono decadenti
sono cadenti e...basta blink.gif

: nemo Apr 11 2008, 01:21 PM

CITAZIONE(lou @ Apr 11 2008, 02:19 PM) *
N era libero di pensare ciò che voleva..tanto ormai non pensa più, al massimo fa pensare gli altri
il mio pensiero invece ora è presente e...hai ragione gli atei nn sono decadenti
sono cadenti e...basta blink.gif



posso anche "decadere"

ma cadere... MAI!!!

: lou Apr 11 2008, 01:29 PM

CITAZIONE(nemo @ Apr 11 2008, 02:21 PM) *
posso anche "decadere"

ma cadere... MAI!!!



uhmmmmmm cool.gif
vedremo...a weimar ti farò lo sgambetto
preparati nemo

: nemo Apr 11 2008, 01:31 PM

CITAZIONE(lou @ Apr 11 2008, 02:29 PM) *
uhmmmmmm cool.gif
vedremo...a weimar ti farò lo sgambetto
preparati nemo


Solo se eccedo con la birra (ma è piuttosto facile)

puoi farmi cadere

ma ricorda:

se cado, mi rialzo sempre!!!

: NIHILO Apr 11 2008, 01:35 PM

...cosa c'ha di male Giacomino Leopardi?
Non l'avrebbero preso nelle giovanili dell'atalanta,
ma per il resto penso non ci sia nulla da dire.
Per la cronaca conosceva molte più lingue, antiche
e moderne, di Nietzsche.
Ho visto un suo autoritratto che si fece quando era adoloscente,
non era neanche brutto, però sempr'a sudà su quee carte!
Pur'a notte!!
GIACOMO IL PIU' GRANDE ITALIANO.

: Il Ricercatore Apr 11 2008, 01:55 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Apr 11 2008, 02:35 PM) *
...cosa c'ha di male Giacomino Leopardi?
Non l'avrebbero preso nelle giovanili dell'atalanta,
ma per il resto penso non ci sia nulla da dire.
Per la cronaca conosceva molte più lingue, antiche
e moderne, di Nietzsche.
Ho visto un suo autoritratto che si fece quando era adoloscente,
non era neanche brutto, però sempr'a sudà su quee carte!
Pur'a notte!!
GIACOMO IL PIU' GRANDE ITALIANO.


Leopardi è popolare, ma nulla di più; non c'è la profondità in lui di un Tasso o Foscolo o un Dante; doveva semmai studiare di meno e vivere di più... o scrivere meglio visto che nessuno che ha letto tutti i Canti di Leopardi può dire che sia il più grande scrittore italiano. laugh.gif Allora Manzoni il più grande romanzieri di tutti i tempi laugh.gif . Leopardi è un grande nella letteratura italiana, ma non è così geniale come vogliono insegnarci a scuola. dry.gif

: Il Ricercatore Apr 11 2008, 01:59 PM

CITAZIONE(lou @ Apr 11 2008, 02:14 PM) *
daiiiiiiiiii
cercavo pindaro sul wiki e cosa ti trovo?!?!?
Citazioni su Pindaro
" e io sopporto soltanto più poeti, che tra l'altro hanno anche dei pensieri, come Pindaro e Leopardi" (Friedrich Nietzsche)
ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh cool.gif

cmq a Leopardi preferisco senzadubbio Efestione...gran bella stazza d'efebo!!!


Nietzsche ama Leopardi come pensatore, ove in effetti è migliore che come poeta; mentre Pindaro è tutta un'altra stazza tongue.gif non c'è nemmeno da considerare Leopardi e Pindaro, è come dire Nietzsche e Hartman.



E sulla scia di Dante!

Sì scesi del cerchio dei decadenti
giù per il baratro dei rei fedeli:
più scemenza stringe come fra denti.
Stavvi Ester orribilmente e à rei veli,
per Diletta iudica con occhi spenti,
ringhia a me e a Nemo giusto falsi celi.
Noi in vano cerchiamo di far tornare
loro da loro a noi alle terre care.

: NIHILO Apr 11 2008, 02:04 PM

Non sono un ricercatore, quindi - lo dico obiettivamente - non sono
preparato come te, però personalmente resto del'opinione che Leopardi
accanto a Dante - questo sì - è il più grande.
Molti filologi, tra i quali Nietzsche - scusa se è poco - e gente come
Schopenhauer - idem - lo hanno considerato uno dei più grandi della
letteratura universale.

: Il Ricercatore Apr 11 2008, 02:12 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Apr 11 2008, 03:04 PM) *
Non sono un ricercatore, quindi - lo dico obiettivamente - non sono
preparato come te, però personalmente resto del'opinione che Leopardi
accanto a Dante - questo sì - è il più grande.
Molti filologi, tra i quali Nietzsche - scusa se è poco - e gente come
Schopenhauer - idem - lo hanno considerato uno dei più grandi della
letteratura universale.



Perché non leggevano Tasso, se si leggono le Rime di quell'uomo veramente geniale si comprende che Leopardi ha rubato quasi tutto da lui e lo ha scopiazzato per bene, poi molto lo ha preso da poeti minori; è un grande capitolo di chiusura e un rivoluzionario nelle forme ma nei contenuti è un petrarca e nulla più... ciò non toglie che è un genio, che è bello da leggere e che giustamente debba essere studiato; è solo che volevo ricordare che c'è di meglio non certo volevo dire che sia brutto. C'è gente come Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Foscolo, Tasso, Ariosto, Dante, Pindaro, Teognide, Mimnermo, Shakespeare, D'Annunzio; tutti autori che prediligo sul cantore di Recanati.

: NIHILO Apr 11 2008, 02:21 PM

E di Hoelderlin cosa pensi?

: lou Apr 11 2008, 02:34 PM

CITAZIONE(Il Ricercatore @ Apr 11 2008, 02:59 PM) *
Sì scesi del cerchio dei decadenti
giù per il baratro dei rei fedeli:
più scemenza stringe come fra denti.
Stavvi Ester orribilmente e à rei veli,
per Diletta iudica con occhi spenti,
ringhia a me e a Nemo giusto falsi celi.
Noi in vano cerchiamo di far tornare
loro da loro a noi alle terre care.


ohhhhhhhhh
dai, ora vola smile.gif innalzati in un volo pindarico e scosceso
risali dal tuo letto di febbre
Dio seppelente
descrivimi i tuoi cieli finiti che sono quelli che vedo anch'io
solo quelli che insieme riusciamo a fiutare e colorire,
azzurri


poi, mentre voi tornate...
io..vado più in là

ma solo quando lo desidero
quando non lo desidero resto con voi

mi piace sentire il riso dell'umano

: Il Ricercatore Apr 11 2008, 02:45 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Apr 11 2008, 03:21 PM) *
E di Hoelderlin cosa pensi?


Un grande, lo prediligo anche al Goethe poeta (rinnovo la mia considerazione che Goethe è un grande romanziere non un grande poeta, o meglio è maggiore come romanziere che come poeta), anche se non sopporto l'idea che sia nato lo stesso anno di Hegel o che abbia studiato Kant laugh.gif .

: nemo Apr 11 2008, 04:02 PM

CITAZIONE(lou @ Apr 11 2008, 03:34 PM) *
poi, mentre voi tornate...
io..vado più in là


Più in là, dove?

è già difficile stare qua

come si vorrebbe, almeno...

: NIHILO Apr 14 2008, 08:57 AM

CITAZIONE(Il Ricercatore @ Apr 11 2008, 01:12 PM) *
Perché non leggevano Tasso, se si leggono le Rime di quell'uomo veramente geniale si comprende che Leopardi ha rubato quasi tutto da lui e lo ha scopiazzato per bene, poi molto lo ha preso da poeti minori; è un grande capitolo di chiusura e un rivoluzionario nelle forme ma nei contenuti è un petrarca e nulla più... ciò non toglie che è un genio, che è bello da leggere e che giustamente debba essere studiato; è solo che volevo ricordare che c'è di meglio non certo volevo dire che sia brutto. C'è gente come Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Foscolo, Tasso, Ariosto, Dante, Pindaro, Teognide, Mimnermo, Shakespeare, D'Annunzio; tutti autori che prediligo sul cantore di Recanati.

De Sanctis non ha letto il Tasso, e neanche Nietzsche, e neanche Umberto Bosco?

: Il Ricercatore Apr 14 2008, 09:24 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Apr 14 2008, 09:57 AM) *
De Sanctis non ha letto il Tasso, e neanche Nietzsche, e neanche Umberto Bosco?


Nietzsche non comprese Euripide, non apprezzava Dante.
Leopardi non apprezzava Petrarca... morale? Non i grandi vengono apprezzati da tutti... figuriamoci se un critico può comprendere tutti e poi dubito che De Sanctis abbia letto tutto il Canzoniere di Tasso... o che abbia capito così tanto Nietzsche... leggere è una cosa, capire un'altra, apprezzare tutt'altro e infine superare è più difficile...

E poi basta parlare di letteratura, parliamo di pensieri...

ps potrei anche dire che ad esempio Nietzsche non aprezzi Hugo oppure che enfatizzi troppo il Goethe poeta, come per esempio abbia trascurato Foscolo, anche se tutte le sue scelte avevano dei motivi filosofici (Ugo era troppo patriottico...) e sinceramente dubito anche che Nietzsche comprendesse appieno Pindaro come alla fine ne hanno capito ben poco gli stessi Foscolo e Leopardi che conoscevano egregiamente il greco.

: NIHILO Apr 15 2008, 07:44 AM

Tutto questo discorso per giungere alla conclusione che sia il tuo che
il mio sono apprezzamenti soggettivi, sebbene riguardo a poeti di enorme caratura,
tra i quali leopardi.
E' un pò come dover eleggere mis Italia: quale?
Sono tutte stupende!

: Il Ricercatore Apr 15 2008, 12:28 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Apr 15 2008, 08:44 AM) *
Tutto questo discorso per giungere alla conclusione che sia il tuo che
il mio sono apprezzamenti soggettivi, sebbene riguardo a poeti di enorme caratura,
tra i quali leopardi.
E' un pò come dover eleggere mis Italia: quale?
Sono tutte stupende!


No... in arte si sa sempre chi sono i migliori. Dante, Pindaro e Nietzsche non hanno uguali e ben lo sa chi li ha letti e adorati. wink.gif Niente di soggettivo nelle faccende dello spirito vero.

: Alexc Jul 7 2008, 01:50 PM

CITAZIONE(E.R. @ Dec 7 2007, 06:17 PM) *
Dio, oggi, è veramente morto o è l'uomo incapace di cercarlo?

Mi sembra che l'uomo moderno abbia abbandonato Dio e sia solo in balia del male, ben lontano dal "superuomo" auspicato dal filosofo......

Cosa ne pensate?
Ciao a tutti, sono nuovo di questo forum ed al mio primo post! Provando a rispondere a questa difficile domanda vorrei dire che in qualche modo l'uomo che viene dopo la morte di dio può essere già considerato inparte unsuperuomo perchè privo di una metafisica tradizionale e di un fondamento teoretico. E' vero che anche altre civiltà hanno ucciso i loro dei, ma sostituendoli con altri. La nostra invece è una civiltà che punta su altre essenze, più immanenti, e tralascia la fede in un dio pur conservando la fede in altri saperi come la scienza e la tecnica (o anche il denaro). Io credo però che dio muoia veramente nel momento in cui vine sostituito da un altra verità che lo renda impossibile, non doverosamente teoretica ma anche di vita, una verità-guida, che soddisfi allo stesso modo l'uomo senza però ingannarlo. Il superuomo può essere una risposta però, oggi come oggi, è una netta utopia, basta guardarsi attorno. Rischia perciò di diventare una fede che porta l'uomo a confondersi e ad interrogarsi proprio come facciamo noi in questo momento.

: Sgubonius Jul 7 2008, 03:12 PM

CITAZIONE(Alexc @ Jul 7 2008, 02:50 PM) *
Io credo però che dio muoia veramente nel momento in cui vine sostituito da un altra verità che lo renda impossibile, non doverosamente teoretica ma anche di vita, una verità-guida, che soddisfi allo stesso modo l'uomo senza però ingannarlo. Il superuomo può essere una risposta però, oggi come oggi, è una netta utopia, basta guardarsi attorno. Rischia perciò di diventare una fede che porta l'uomo a confondersi e ad interrogarsi proprio come facciamo noi in questo momento.


Dio è un idea, e come tale ogni idea/verità è un nuovo dio (nello zarathustra viene detto di continuo). In particolare mi pare che oggi non siamo senza dio più che in passato (il nuovo idolo, lo stato, è il più comune). Non vedo neanche come una verità possa renderlo impossibile, soprattutto non vedo chi possa essere garante di tale verità se non dio stesso.
Il superuomo è oggi come sempre l'unica risposta insieme alla nolontà a questa anti-dialettica e anti-metafisica incondizionata.
Sull'utopismo del superuomo è un bel dibattito, però non è certo una questione di tempo (soprattutto se ciclico). O il superuomo è già stato e sempre sarà oppure non sarà mai.
Non c'è confusione in verità, infatti è proprio questo il problema del forum, c'è poco da discutere!

: NIHILO Jul 7 2008, 04:40 PM

Il secolo dello Stato/Dio è stato quello scorso, il ventesimo.
La situazione geopolitica e geoeconomica attuale, in piena evoluzione,
dimostra che anche questo idolo si è dissolto, specie a seguito dello sfacelo
dell'impero sovietico.
Siamo in pieno nichilismo attivo, nonostante le due guerre mondiali superate
- una terza è imminente, o perlomeno in qualche misura probabile -.
La questione della morte di Dio è anch'essa chiusa, resta quella del superamento
dell'uomo.

: Sgubonius Jul 7 2008, 06:00 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Jul 7 2008, 05:40 PM) *
Siamo in pieno nichilismo attivo


Dici?
Chi lo sa! Io credo che la maggioranza degli uomini non sia in grado di sopportare la nausea del grande serpente, per non parlare di quanto esso si morde la coda! Premesso che sono abbastanza anti-evoluzionista (e certamente anti-progressista) penso che non esista uomo senza dio (inteso proprio come apparato concettuale trascendente). Solo una piccola percentuale degli uomini circa costante nel tempo può svincolarsi da questo impulso di individuazione.

Una cosa l'hai detta molto bene, il dio dell'era moderna se c'è è sicuramente il soggetto. Oggi tutti sopravvalutiamo noi stessi, vogliamo sempre il meglio, vogliamo i diritti, un mondo a nostra immagine... per la maggior parte delle persone la cosa rimane ad un livello superficiale (boom delle palestre e dell'industria estetica per esempio), per altri diventa un intellettualismo sfrenato, ma c'è poca differenza.

«Uomini superiori, il vostro male peggiore è: voi tutti non avete imparato a
danzare come si deve – a danzare senza curarvi di voi e al di sopra di voi
stessi! Che importa se siete falliti!
Quante cose sono ancora possibili! E allora "imparate" a ridere, senza curarvi
di voi e al di sopra di voi stessi! Elevate i vostri cuori, buoni ballerini, in alto!
più in alto! E non dimenticatemi la buona risata!
Questa corona di colui che ride, questa corona intrecciata di rose: a voi, fratelli,
getto questa corona! Io ho santificato il riso; uomini superiori, "imparatemi" – a ridere!»

: NIHILO Jul 8 2008, 07:48 AM

Effettivamente il nichilismo attivo riguarda una minoranza degli umani,
che però compone i ceti dominanti, cioè le elitès che presiedono agli
apparati tecnologici, politico-amministrativi ed economico-finanziari:
valendosi delle realizzazioni della tecnica, essi prtoducono questo potentissimo
movimento nichilistico.
La maggioranza, come tu giustamente osservi, è ingoiata dal vortice del nichlismo
passivo - gli uomini più brutti - che ha fagocitato l'assassino di Dio del terzo libro dello
Zara.

: Arsenio Jul 8 2008, 12:09 PM

L'altra notte, in uno slancio creativo, ho scritto una poesia in forma di prosa che vorrei condividere con voi:

Questa è la fine dei miei occhi,
sbattuti nei borghi ardimentosi, devastati.
Questa, dicono, essere una forma di libertà: l’apertura di sé.
Ma è la vita che s’è resa invivibile,
non sussistono più le cristallizzazioni,
lo scambio, il luogo di fertilità, dov’altro incanalare le mie pupille?
dove sussistono gli appigli? potresti fottertene,
certamente, ma sarebbe un rinviare, un plagiare l’esistenza.
E’ il deserto che incombe, il deserto è una prigione, la prigione più grande.
Il deserto è la forma in cui spaziare è possibile, lasciare l’onda libera, crearsi,
ma è la prigione più perversa,
quella dove non ci sono cinte murarie,
dove la prigione sei tu, senza scampo.
ma allora, seguendo il filo, sarebbe meglio una prigione di carta o
una prigione di cemento, dove si cela l’essere trasceso, il pensiero che, a forza, s’incanala,
il soggiacente, l’alibi a non volgere lo sguardo su di se.
No, seppure meglio, ciò nulla risolve.
Siamo sempre nella stessa dimensione,
nello stesso ambito di parola.
Non si scinde quanto detto, è un tutt’uno, è la forma dominante d’immersione.
V’è soluzione solo nell’atto puro di negazione,
nella parte che distrugge e mai in quella che modifica.

: Sgubonius Jul 8 2008, 02:52 PM

Un po' schopenaueriano... però certo una cosa è verissima: il deserto del leone è una nausea troppo grande da sopportare. Eppure forse c'è di più?

<<Giacché era una visione e una previsione: – "che cosa" vidi allora per similitudine?
E "chi" è colui che un giorno non potrà non venire?
"Chi" è il pastore, cui il serpente strisciò in tal modo entro le fauci? "Chi" è l’uomo, cui
le più grevi e le più nere tra le cose strisceranno nelle fauci? – Il pastore, poi, morse così
come gli consigliava il mio grido; e morse bene! Lontano da sé sputò la testa del serpente:
e balzò in piedi Non più pastore, non più uomo, – un trasformato, un circonfuso di luce, che
"rideva"! Mai prima al mondo aveva riso un uomo, come "lui" rise!
Oh, fratelli, udii un riso che non era di uomo, – e ora mi consuma una sete, un desiderio
nostalgico, che mai si placa.

La nostalgia di questo riso mi consuma: come sopporto di vivere ancora!
Come sopporterei di morire ora!>>


Nihilo dici che forse c'è un movimento nichilistico attivo in atto? Io non riesco proprio a vederlo!
Il nichilista attivo non si curerebbe certo di influenzare le volontà degli altri. Che importerebbe?

: Arsenio Jul 9 2008, 12:00 PM

L'Eusebio nazionale sintetizzava così, con geniale rettitudine, traducendo pari pari Nietzsche:

Codesto solo oggi possiamo dirti:
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

: Sgubonius Jul 9 2008, 02:49 PM

CITAZIONE(Arsenio @ Jul 9 2008, 01:00 PM) *
L'Eusebio nazionale sintetizzava così, con geniale rettitudine, traducendo pari pari Nietzsche:

Codesto solo oggi possiamo dirti:
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.


Non chiederci la parola!

: Alexc Jul 9 2008, 09:23 PM

CITAZIONE(Sgubonius @ Jul 7 2008, 04:12 PM) *
non vedo chi possa essere garante di tale verità se non dio stesso.
Il superuomo è oggi come sempre l'unica risposta insieme alla nolontà a questa anti-dialettica e anti-metafisica incondizionata.
O il superuomo è già stato e sempre sarà oppure non sarà mai.

Allora amettiamo il fatto che il superuomo sia già in quanto se siamo d'accordo che dio è morto, l'uomo deve essere un uomo nuovo, un oltreuomo e non altrimenti. Tuttavia non sono d'accordo sulla prima affermazione. Morto dio garante della verità rimane l'essere in quanto tale, non è scontato che la verità possa essere rappresentata solo da un dio anzi un dio non è affatto necessario. Ci sono verità che non richedono un dio, altre che lo necessitano.

: Sgubonius Jul 9 2008, 10:34 PM

CITAZIONE(Alexc @ Jul 9 2008, 10:23 PM) *
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Allora amettiamo il fatto che il superuomo sia già in quanto se siamo d'accordo che dio è morto, l'uomo deve essere un uomo nuovo, un oltreuomo e non altrimenti. Tuttavia non sono d'accordo sulla prima affermazione. Morto dio garante della verità rimane l'essere in quanto tale, non è scontato che la verità possa essere rappresentata solo da un dio anzi un dio non è affatto necessario. Ci sono verità che non richedono un dio, altre che lo necessitano.


Quello che ho messo in grassetto (che è un po' il celeberrimo noumeno)
è proprio l'essenza della metafisica e della filosofia di Dio. Puoi eliminare
la personalizzazione di Dio o il suo essere legislatore ma fintanto che non
sei davvero spirito libero il superuomo è ancora un miraggio.
Credo che non si debba parlare di "in quanto tale" di "verità" fondata e fondante
se si vuole rimanere nell'ambito diciamo dionisiaco dell'affondamento nella vita.

: NIHILO Jul 10 2008, 07:56 AM

CITAZIONE(Alexc @ Jul 9 2008, 08:23 PM) *
Allora amettiamo il fatto che il superuomo sia già in quanto se siamo d'accordo che dio è morto, l'uomo deve essere un uomo nuovo, un oltreuomo e non altrimenti. Tuttavia non sono d'accordo sulla prima affermazione. Morto dio garante della verità rimane l'essere in quanto tale, non è scontato che la verità possa essere rappresentata solo da un dio anzi un dio non è affatto necessario. Ci sono verità che non richedono un dio, altre che lo necessitano.

La conseguenza immediata della morte di Dio è il nichilismo, il superuomo
- ma non dimentichiamo mai cosa significa in tedesco la preposizione ueber -
deve essere raggiunto attraverso un cammino molto periglioso - leone, cammello,
fanciullo -.

: Sgubonius Jul 10 2008, 02:09 PM

Ma dire che siamo già al leone mi pare avventato (in verità mi pare avventato e molto hegeliano pensare che ci sia un processo storico verso il superuomo). Qualcuno lo è qualcuno magari è bambino, molti sono cammelli... come sempre è stato e sarà.

: Alexc Jul 10 2008, 03:12 PM

Credo che non si debba parlare di "in quanto tale" di "verità" fondata e fondante
se si vuole rimanere nell'ambito diciamo dionisiaco dell'affondamento nella vita.
[/quote]

Certo in ambito dionisiaco, ma il dionisiaco risolve le questioni morali prima di tutto. Ma sia la morale che la libertà (spirito libero) possono essere intese come categorie metafisiche (siamo così sicuri che la metafisica sia morta?). Quello che intendo dire è che dal punto di vista morale possiamo intendere il superuomo come una soluzione, ma non dal punto di vista teorico e ontologico. Non c'è una vera e propria confutazione di dio a meno che si prenda in considerazione l'essere. Voglio dire che la filosofia Nicciana (scusate se lo scrivo così) sembra si regga un pochino sul filo del rasoio...

: NIHILO Jul 10 2008, 03:32 PM

CITAZIONE(Sgubonius @ Jul 10 2008, 01:09 PM) *
Ma dire che siamo già al leone mi pare avventato (in verità mi pare avventato e molto hegeliano pensare che ci sia un processo storico verso il superuomo). Qualcuno lo è qualcuno magari è bambino, molti sono cammelli... come sempre è stato e sarà.

Il superuomo è molto legato alla consapevolezza dell'eterno ritorno in Nietzsche,
le tre metamorfosi sono un'allegoria del processo che conduce - o meglio, dovrebbe
condurre - a questa consapevolezza.

: NIHILO Jul 10 2008, 03:35 PM

CITAZIONE(Alexc @ Jul 10 2008, 02:12 PM) *
Credo che non si debba parlare di "in quanto tale" di "verità" fondata e fondante
se si vuole rimanere nell'ambito diciamo dionisiaco dell'affondamento nella vita.
Certo in ambito dionisiaco, ma il dionisiaco risolve le questioni morali prima di tutto. Ma sia la morale che la libertà (spirito libero) possono essere intese come categorie metafisiche (siamo così sicuri che la metafisica sia morta?). Quello che intendo dire è che dal punto di vista morale possiamo intendere il superuomo come una soluzione, ma non dal punto di vista teorico e ontologico. Non c'è una vera e propria confutazione di dio a meno che si prenda in considerazione l'essere. Voglio dire che la filosofia Nicciana (scusate se lo scrivo così) sembra si regga un pochino sul filo del rasoio...

N. non ha mai voluto confutare Dio, anche perchè dovrebbe valere
l'inverso, cioè provarlo, cmq a lui la questione interessava sotto altri profili
- nichilismo, trasvalutazione -.

: Sgubonius Jul 10 2008, 04:33 PM

CITAZIONE(Alexc @ Jul 10 2008, 04:12 PM) *
Certo in ambito dionisiaco, ma il dionisiaco risolve le questioni morali prima di tutto. Ma sia la morale che la libertà (spirito libero) possono essere intese come categorie metafisiche (siamo così sicuri che la metafisica sia morta?). Quello che intendo dire è che dal punto di vista morale possiamo intendere il superuomo come una soluzione, ma non dal punto di vista teorico e ontologico. Non c'è una vera e propria confutazione di dio a meno che si prenda in considerazione l'essere. Voglio dire che la filosofia Nicciana (scusate se lo scrivo così) sembra si regga un pochino sul filo del rasoio...


La filosofia, la vita filosofica, per Nietzsche è il filo del rasoio, Vattimo parlava di un'equilibrista sulle corde della rete (la rete è proprio la rete di connessioni apollinee). Non c'è fondamento (il coscienzioso dello spirito dice "Un palmo di fondo mi basta: purché sia veramente un solido fondo!" ma egli non conosce il gran riso, come tutti gli uomini superiori), non c'è scienza, metafisica che tenga.
La morale è tutta da decostruire (genealogia della morale), la libertà è una prigione lo hai detto tu stesso, è la necessità la vera "liberazione" (Là dove lo Stato finisce, comincia l’uomo che non è superfluo: là comincia il canto della necessità, la melodia unica e insostituibile. Là dove lo Stato "finisce" – guardate, guardate fratelli! Non vedete l’arcobaleno e i ponti del superuomo?). Quello che rimane è una sorta di etica, che rimane come gioco filosofico fondamentale, si fa filosofia per sapere cosa si deve fare, io ho sempre inteso così una filosofia oltre la metafisica. Chiaramente il punto di vista ontologico è del tutto inaccettabile, se non nel senso heideggeriano di apertura/radura, che mi pare sia appunto di stampo dionisiaco (affondamento) e quindi torni all'unica via etica. Dio diventa una scelta "sbagliata" in quanto porta al risentimento (su quest'ultima cosa io sono scettico), non c'è dimostrazione, teosofia, teologia di sorta, non si pone nemmeno la questione.

Così almeno è come la vedo io! Potrei benissimo deviare per ermeneutica dai testi!