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> L'uomo preferisce ancora volere il nulla...., problema
Stirner
messagio Feb 4 2008, 11:50 PM
Messaggio #1


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Ciao, ho pensato a lungo a l'enigmatica affermazione che chiude la Genealogia della morale: "L'uomo preferisce ancora volere il nulla piuttosto che non volere", però non l'ho capita.

Ho compreso che il volere, come lo intende Nietzsche, ha SEMPRE bisogno di una meta, anche se essa è il nulla(=mondo vero, al di là, Dio ecc ecc ecc); non capisco però perchè Nietzsche usi la parola ANCORA...sembra quasi intenda dire che l'uomo deve arrivare ad una condizione di non volere.... Nietzsche mira ad una prospettiva dove l'uomo ha perso il volere? Mi sembra assurdo, in quanto tutta la teoria della volontà di potenza contraddice ciò...

Insomma...c'è qualche esperto di Nietzsche e della sua geniale e contorta genealogia che è in grado di chiarirmi le idee?

grazie


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Alfred Bäumler.
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JORDAN
messagio Aug 30 2008, 04:53 AM
Messaggio #2


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Secondo me Nietzsche non mira affatto ad una prospettiva dove l'uomo ha perso il volere, dal momento che il "volere il nulla" e "non volere" non sono la stessa cosa.
Volere il nulla è la capacità dell'Uomo di sapersi ANCORA illudere... e nessuna grande impresa è stata compiuta senza una grande dose di passione e soprattutto d'illusione...
A mio avviso quindi l'illusione precede la volontà di potenza e la risposta a questa tua perplessità forse sta in quest'altra citazione: «L'irrazionalità di una cosa non è un argomento contro la sua esistenza anzi ne è una condizione.»
Per cui chi vuole potere deve prima potere sapersi illudere, e l'illusione è molto distante dal poter essere razionale...
Quindi a differenza di Schopenhauer (secondo cui Noi siamo vissuti dalla vita di cui, solo per un inganno, ci pensiamo autori, e la ragione è la tessitura di questo inganno), Nietzsche coglie l'essenza del tragico, ma proprio per questo anche il beneficio dell'illusione senza il quale non potremmo vivere. A questo punto la rappresentazione dell'illusione da "Inganno" diventa "Rimedio".

PREGO xD
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Stirner
messagio Aug 30 2008, 08:11 AM
Messaggio #3


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CITAZIONE(JORDAN @ Aug 30 2008, 05:53 AM) *
Volere il nulla è la capacità dell'Uomo di sapersi ANCORA illudere... e nessuna grande impresa è stata compiuta senza una grande dose di passione e soprattutto d'illusione...


Ciao. La cosa che mi suona strana è che Nietzsche scriva: l'uomo preferisce ANCORA volere il nulla piuttosto che non volere. Lo dice come se fosse una critica, come se non volere fosse la meta da raggiungere. Boh non so.


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Sgubonius
messagio Aug 30 2008, 01:27 PM
Messaggio #4


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CITAZIONE(Stirner @ Aug 30 2008, 09:11 AM) *
Ciao. La cosa che mi suona strana è che Nietzsche scriva: l'uomo preferisce ANCORA volere il nulla piuttosto che non volere. Lo dice come se fosse una critica, come se non volere fosse la meta da raggiungere. Boh non so.


Heidegger dice nella sezione La Metafisica di Nietzsche:
Nell'essenza della volontà domina l'orrore del vuoto. Quest'ultimo consiste nell'estinzione della volontà, nel non volere. Pertante vale per il volere: "L'uomo preferisce volere il nulla piuttosto che non volere" (Genealogia della morale terza dissertazione n.1).
Volere il nulla significa qui: volere la sminuizione, la negazione, l'annientamento, la devastazione. In siffatto volere, la potenza si assicura ancor sempre la possibilità del comando. Così dunque la negazione del mondo non è che una celata volontà di potenza.

L'ancora è scomparso! Comunque il significato è sicuramente quello che hai evidenziato tu stesso all'inizio. Volere il nulla è una forma di volontà di potenza, non volere è la negazione della volontà (di potenza) ed è quindi una contraddizione al superpotenziamento. Per questo l'uomo preferisce ancora (cioè sempre e da sempre) il nichilismo passivo (che è risposta all'horror vacui). Ciò non significa certo che il non volere sia l'obbiettivo, l'obbiettivo resta il nichilismo attivo-classico-estatico che in qualche modo... vuole il tutto.


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