IPB

Benvenuto Visitatore ( Log In | Registrati )

> Dediche a Nietzsche
Colui che ha ...
messagio Feb 10 2008, 07:05 PM
Messaggio #1


Old Member
****

Gruppo: Members
Messaggi: 128
Iscritto il: 21-November 07
Utente Nr.: 588



Qualsiasi pensiero (poesia, frase e altro) vogliamo condere al maggiore pensatore:


Nietzsche stanco del vasto antico detto, alla panchina pose fra fulve fanciulle celesti un novo respiro all'etterno.


--------------------
I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.

At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse.
Go to the top of the page
 
+Quote Post
 
Start new topic
Risposte
Sgubonius
messagio Jun 20 2009, 03:34 PM
Messaggio #2


Über Member
**********

Gruppo: Members
Messaggi: 754
Iscritto il: 15-May 08
Utente Nr.: 2,728



Forse ho letto Lautreamont in un periodo di scarsa ispirazione e troppo di fretta, per cui magari tenterò di ridargli una passata quando avrò più affinità ad un certo stile che come ti dicevo mi è sembrato troppo espressionista, troppo vivo e forzatamente ripugnante e orrido (il francese si presta molto d'altronde). A me è arrivato dai canti di maldoror per lo più un grido disperato, d'orrore baconiano, più che una lucida fuoriuscita dal proprio mondo, ecco direi che è proprio la lucidità (insieme alla complessità, dato che solo la lucidità permette di com-plicare in uno tanti concetti e pennellate poetiche) che manca un po' nel delirio dei canti.

Riguardo la poesia in toto (proprio ieri ho cominciato a leggere La Scrittura e la Differenza di Derrida, in cui ho ritrovato ancora questo genere di considerazioni che condivido molto e curiosamente col tempismo giusto per questo topic) sicuramente qui siamo nel campo dell'interpretazione del pensiero di Nietzsche, e infatti è per questo che mi preme molto questo topic da cui prendo spunto, molto più che per la disquisizione estetica (pur interessante) su Leopardi o Lautreamont.
Mi pare che esista un modo di leggere Nietzsche, probabilmente il più diffuso, che porta sostanzialmente al trionfo dell'arte, d'altronde si ritrova questo negli scritti suoi, e all'idea di artista come tipo superiore di uomo, portando così tutto il pensiero nietzschiano nell'ambito del dominio del reale, attraverso il gioco creativo (anche questo indubbiamente c'è). Heidegger secondo me è stato il più cristallino lettore di Nietzsche in questo senso, e nel suo saggio dedicato ripercorre proprio questa strada. Eppure c'è un lato "oscuro" che non considera, che è quello che traspare da brani come il "dei poeti", o altre professioni come dicevi giustamente tu di totale sfiducia nelle capacità intellettive (prettamente kantiane, tanto che Heidegger trascurando questo residuato totalmente dionisiaco riesce a ricondurre Nietzsche ai Cartesio, ai Kant, ai Leibniz, ai totalizzatori del dominio sull'ente).

Per questo diventa fondamentale il discorso sull'eterno ritorno e sul tempo. Da una parte l'eterno ritorno come "imprimere al divenire il carattere dell'essere", cioè come chiusura delle possibilità (nel cerchio i casi sono un certo numero e si ripetono) e quindi possibilità di dominio del presente sugli altri tempi (soprattutto quello potenziale per eccellenza: il futuro). Dall'altro un eterno ritorno più sottile, quello di una ruota che gira, ma che girando si sposta (come tutte le ruote!), cosicchè a ritornare non sia l'uguale ma la Differenza (differance ecc...), in cui quindi a ritornare sia davvero un puro divenire, e il tempo si sfilacci fino a perdere spessore, lo spessore del presente. Ogni desiderio d'eternità rischia di essere metafisico e puramente possessivo (del possesso gnoseologico che il soggetto attua sull'oggetto), così ogni poesia che non ecceda se stessa sarà soltanto un abbellimento domestico della vita, un rafforzamento, un rendere eterno, ma non esiste tale possesso che sopravviva all'istinto di morte che Freud (da Schopenhauer) ha benissimo evidenziato e che Nietzsche aveva vissuto in prima persona, dove ogni possesso risulta in un nulla, ogni presente in un istante senza spessore e ogni azione in un fallimento. "Noi non ci apparteniamo" dice una bella poesia troppo moderna, perchè in prima istanza non siamo "noi stessi medesimi" (nè identità nè ipseità) e perciò non possiamo poetare ed essere autori di un bel niente in un tempo che ci sfuggirà sempre dalle mani, mai presente, sempre potenziale (diveniente-futuro-passato), cioè della volontà di potenza (che non è più il dominio, al contrario è il differire, la différance). Deve cadere la vanità del pavone, e prima di essa la soggettività stessa che ne è legata a doppio filo, l'io lirico soprattutto. Nel "dei poeti" nietzsche scimmiotta il Faust di Goethe, non è un caso. E' proprio dalla malattia del faust che bisogna guarire (cioè in parole molto povere del voler eternizzare questo misero soggetto che non siamo).

Certo è una pedanteria, anche terribile, ma trovo troppo spesso (non penso che sia il tuo caso da quello che ho potuto leggere, ma è il caso di moltissimi altri lettori di nietzsche, io stesso per molto tempo) questa lettura di Nietzsche entusiasmante e energica ma in definitiva non completa, dove non si affrontano veramente le questioni più terribili dell'eterno ritorno, non si va davvero a fondo del nichilismo insomma (e così non lo si supera, d'altronde su questo Heidegger è molto coerente facendo seguire a tale interpretazione l'ineluttabile conseguenza).

Aggiunta: mi sono imbattutto proprio ora in una nota del testo di Derrida, in uno dei saggi su Artaud, in cui fa proprio riferimento a Nietzsche e al "Dei Poeti" per mostrare la precursione nel filosofo tedesco dell'idea di arte-senza-opera e di morte dello spettacolo in quanto rappresentazione.


--------------------
"Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
Go to the top of the page
 
+Quote Post
Colui che ha ...
messagio Jun 21 2009, 03:25 PM
Messaggio #3


Old Member
****

Gruppo: Members
Messaggi: 128
Iscritto il: 21-November 07
Utente Nr.: 588



CITAZIONE(Sgubonius @ Jun 20 2009, 04:34 PM) *
Forse ho letto Lautreamont in un periodo di scarsa ispirazione e troppo di fretta, per cui magari tenterò di ridargli una passata quando avrò più affinità ad un certo stile che come ti dicevo mi è sembrato troppo espressionista, troppo vivo e forzatamente ripugnante e orrido (il francese si presta molto d'altronde). A me è arrivato dai canti di maldoror per lo più un grido disperato, d'orrore baconiano, più che una lucida fuoriuscita dal proprio mondo, ecco direi che è proprio la lucidità (insieme alla complessità, dato che solo la lucidità permette di com-plicare in uno tanti concetti e pennellate poetiche) che manca un po' nel delirio dei canti.

Riguardo la poesia in toto (proprio ieri ho cominciato a leggere La Scrittura e la Differenza di Derrida, in cui ho ritrovato ancora questo genere di considerazioni che condivido molto e curiosamente col tempismo giusto per questo topic) sicuramente qui siamo nel campo dell'interpretazione del pensiero di Nietzsche, e infatti è per questo che mi preme molto questo topic da cui prendo spunto, molto più che per la disquisizione estetica (pur interessante) su Leopardi o Lautreamont.
Mi pare che esista un modo di leggere Nietzsche, probabilmente il più diffuso, che porta sostanzialmente al trionfo dell'arte, d'altronde si ritrova questo negli scritti suoi, e all'idea di artista come tipo superiore di uomo, portando così tutto il pensiero nietzschiano nell'ambito del dominio del reale, attraverso il gioco creativo (anche questo indubbiamente c'è). Heidegger secondo me è stato il più cristallino lettore di Nietzsche in questo senso, e nel suo saggio dedicato ripercorre proprio questa strada. Eppure c'è un lato "oscuro" che non considera, che è quello che traspare da brani come il "dei poeti", o altre professioni come dicevi giustamente tu di totale sfiducia nelle capacità intellettive (prettamente kantiane, tanto che Heidegger trascurando questo residuato totalmente dionisiaco riesce a ricondurre Nietzsche ai Cartesio, ai Kant, ai Leibniz, ai totalizzatori del dominio sull'ente).

Per questo diventa fondamentale il discorso sull'eterno ritorno e sul tempo. Da una parte l'eterno ritorno come "imprimere al divenire il carattere dell'essere", cioè come chiusura delle possibilità (nel cerchio i casi sono un certo numero e si ripetono) e quindi possibilità di dominio del presente sugli altri tempi (soprattutto quello potenziale per eccellenza: il futuro). Dall'altro un eterno ritorno più sottile, quello di una ruota che gira, ma che girando si sposta (come tutte le ruote!), cosicchè a ritornare non sia l'uguale ma la Differenza (differance ecc...), in cui quindi a ritornare sia davvero un puro divenire, e il tempo si sfilacci fino a perdere spessore, lo spessore del presente. Ogni desiderio d'eternità rischia di essere metafisico e puramente possessivo (del possesso gnoseologico che il soggetto attua sull'oggetto), così ogni poesia che non ecceda se stessa sarà soltanto un abbellimento domestico della vita, un rafforzamento, un rendere eterno, ma non esiste tale possesso che sopravviva all'istinto di morte che Freud (da Schopenhauer) ha benissimo evidenziato e che Nietzsche aveva vissuto in prima persona, dove ogni possesso risulta in un nulla, ogni presente in un istante senza spessore e ogni azione in un fallimento. "Noi non ci apparteniamo" dice una bella poesia troppo moderna, perchè in prima istanza non siamo "noi stessi medesimi" (nè identità nè ipseità) e perciò non possiamo poetare ed essere autori di un bel niente in un tempo che ci sfuggirà sempre dalle mani, mai presente, sempre potenziale (diveniente-futuro-passato), cioè della volontà di potenza (che non è più il dominio, al contrario è il differire, la différance). Deve cadere la vanità del pavone, e prima di essa la soggettività stessa che ne è legata a doppio filo, l'io lirico soprattutto. Nel "dei poeti" nietzsche scimmiotta il Faust di Goethe, non è un caso. E' proprio dalla malattia del faust che bisogna guarire (cioè in parole molto povere del voler eternizzare questo misero soggetto che non siamo).

Certo è una pedanteria, anche terribile, ma trovo troppo spesso (non penso che sia il tuo caso da quello che ho potuto leggere, ma è il caso di moltissimi altri lettori di nietzsche, io stesso per molto tempo) questa lettura di Nietzsche entusiasmante e energica ma in definitiva non completa, dove non si affrontano veramente le questioni più terribili dell'eterno ritorno, non si va davvero a fondo del nichilismo insomma (e così non lo si supera, d'altronde su questo Heidegger è molto coerente facendo seguire a tale interpretazione l'ineluttabile conseguenza).

Aggiunta: mi sono imbattutto proprio ora in una nota del testo di Derrida, in uno dei saggi su Artaud, in cui fa proprio riferimento a Nietzsche e al "Dei Poeti" per mostrare la precursione nel filosofo tedesco dell'idea di arte-senza-opera e di morte dello spettacolo in quanto rappresentazione.


Quest'idea che una ruota muovendosi si sposta, in qualche modo, è particolarissima però Nietzsche esprime proprio la forza dell'uguale, non già della somiglianza. L'idea della ruota temporale mi fa venire in mente la critica di Godel ad Einstein riguardo al tempo che sarebbe una pura idealità, non so se conosci... in pratica si sostiene che potendo tornare 'indietro' ne tempo, perché esso si muove come se avesse un punto, come una ruota, il tempo-non-passa, dunque veramente non esiste o meglio esiste solo come idealità...

per altro l'argomento è molto interessante, ma questo periodo sto rileggendo il Tractatus. Prometto che appena ho tempo riprenderò 'seriamente' Nietzsche. Una curiosità però me la devi levare: l'eterno ritorno lo senti come fatto 'personale' o come argomento speculativo?


--------------------
I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.

At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse.
Go to the top of the page
 
+Quote Post
Sgubonius
messagio Jun 21 2009, 05:26 PM
Messaggio #4


Über Member
**********

Gruppo: Members
Messaggi: 754
Iscritto il: 15-May 08
Utente Nr.: 2,728



CITAZIONE(Colui che ha trovato @ Jun 21 2009, 04:25 PM) *
per altro l'argomento è molto interessante, ma questo periodo sto rileggendo il Tractatus. Prometto che appena ho tempo riprenderò 'seriamente' Nietzsche. Una curiosità però me la devi levare: l'eterno ritorno lo senti come fatto 'personale' o come argomento speculativo?


Il tempo è indubbiamente ideale, meglio ancora bisognerebbe dire trascendentale, se poi vogliamo andare oltre si potrebbe inserirlo in un ottica ulteriormente complessa (da Bergson ad Heidegger) e renderlo esistenziale e storico in un senso tutto nuovo. L'eterno ritorno diventa egualmente un fatto contemporaneamente personale (esistenziale) quanto speculativo (esistenziale ancora nella misura in cui ci dice "come si struttura l'esistente"). E' a tutti gli effetti un meccanismo selettivo, come si dice nella Gaia Scienza, che fa tornare soltanto ciò che danza, cioè ciò che è sempre spostantesi, sempre s-catenato, libero dal sistema dell'uguale. Per questo trovo arduo leggere Nietzsche coerentemente coll'ottica dell'eterno (ritorno dell') uguale, perchè in tal caso sarebbe solo una riedizione di Hegel e indietro fino a Platone. La ruota e la danza sono quindi affini, e non possono essere "sur place", altrimenti sarebbe un falso movimento del tutto identico a quello dialettico (vado nella differenza/alterità ma poi torno a me stesso medesimo, spirito assoluto, totalità). Il problema è che in Nietzsche è tutto molto ambiguo, tanto si legge che l'essere si deve imprimere sul divenire, quanto si legge che l'uomo deve tramontare. Per questo sono molto interessato alla questione, perchè in qualche modo è in sospeso (anche se i maggiori studiosi di nietzsche nel 900 tendono a propendere per una interpretazione "della differenza").


--------------------
"Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
Go to the top of the page
 
+Quote Post
Colui che ha ...
messagio Dec 2 2009, 01:37 AM
Messaggio #5


Old Member
****

Gruppo: Members
Messaggi: 128
Iscritto il: 21-November 07
Utente Nr.: 588



CITAZIONE(Sgubonius @ Jun 21 2009, 05:26 PM) *
Il tempo è indubbiamente ideale, meglio ancora bisognerebbe dire trascendentale, se poi vogliamo andare oltre si potrebbe inserirlo in un ottica ulteriormente complessa (da Bergson ad Heidegger) e renderlo esistenziale e storico in un senso tutto nuovo. L'eterno ritorno diventa egualmente un fatto contemporaneamente personale (esistenziale) quanto speculativo (esistenziale ancora nella misura in cui ci dice "come si struttura l'esistente"). E' a tutti gli effetti un meccanismo selettivo, come si dice nella Gaia Scienza, che fa tornare soltanto ciò che danza, cioè ciò che è sempre spostantesi, sempre s-catenato, libero dal sistema dell'uguale. Per questo trovo arduo leggere Nietzsche coerentemente coll'ottica dell'eterno (ritorno dell') uguale, perchè in tal caso sarebbe solo una riedizione di Hegel e indietro fino a Platone. La ruota e la danza sono quindi affini, e non possono essere "sur place", altrimenti sarebbe un falso movimento del tutto identico a quello dialettico (vado nella differenza/alterità ma poi torno a me stesso medesimo, spirito assoluto, totalità). Il problema è che in Nietzsche è tutto molto ambiguo, tanto si legge che l'essere si deve imprimere sul divenire, quanto si legge che l'uomo deve tramontare. Per questo sono molto interessato alla questione, perchè in qualche modo è in sospeso (anche se i maggiori studiosi di nietzsche nel 900 tendono a propendere per una interpretazione "della differenza").


Non a caso si definiva 'il primo filosofo tragico'.


ritornardo a Lautréamont, come fai a dire che qui non vi sono pensieri:

I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo. (Wittgenstein)

"Scendendo dal grande al piccolo, ogni uomo vive come un selvaggio nella sua tana, e ne esce di rado per visitare il suo simile, del pari accosciato in un'altra tana. La grande famiglia universale degli uomini è un’utopia degna della logica più mediocre." contro Feuberbach...

"Ahimé! Che sono dunque il bene e il male! Non forse la stessa cosa, attraverso la quale attestiamo con rabbia la nostra impotenza, e la brama di raggiungere l’infinito attraverso anche i mezzi più insensati? Oppure son due cose differenti? Sì… che si tratti piuttosto di una medesima cosa… altrimenti, che sarà di me nel giorno del giudizio." l'idea che bene e male possano essere solo mezzi per esprimere altro...

"Si scrutano l'un l'altro, mentre l'angelo sale verso le altezze serene del bene, e lui, Maldoror, scende invece verso gli abissi vertiginosi del male... Che sguardo! Tutto ciò che l'umanità ha pensato da sessanta secoli, e ciò che ancora penserà nei secoli successivi, potrebbe agevolmente esservi contenuto, tante furono le cose che si dissero in quel supremo addio! Ma si trattava, è evidente, di pensieri più elevati di quelli che scaturiscono dall'intelligenza umana; innanzitutto a causa dei due personaggi, e poi della circostanza. Quello sguardo li unì in un'amicizia eterna."

"Il tuo ragionamento si fonda su questa considerazione, che soltanto una divinità di una potenza estrema può mostrare tanto disprezzo verso i fedeli che obbediscono alla sua religione." che dio 'deve' esistere perché, invece che come Hegel è il garante della giustizia, è qui il garante dell'indifferenza...


--------------------
I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.

At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse.
Go to the top of the page
 
+Quote Post

Inserisci in questo messaggio
Il Ricercatore   Dediche a Nietzsche   Feb 10 2008, 07:05 PM
WonderWoman   Qualsiasi pensiero (poesia, frase e altro) vogliam...   Feb 13 2008, 04:25 PM
Il Ricercatore   se vuoi dedicare qualche verso anche a me, fai/fat...   Feb 15 2008, 03:12 AM
Colui che ha trovato   un po' di venerazione a Nietzsche non guastere...   Feb 24 2009, 08:42 PM
Sgubonius   un po' di venerazione a Nietzsche non guastere...   Feb 25 2009, 01:00 PM
Colui che ha trovato   <_< sei luterano? la Sacra Scrittura la in...   Mar 4 2009, 04:02 PM
Sgubonius   Basta fare attenzione alle statue, poi va bene tut...   Mar 4 2009, 04:47 PM
Colui che ha trovato   Proprio questo periodo sto rileggendo lo Zarathust...   Mar 5 2009, 01:56 AM
Nachtlied   Proprio questo periodo sto rileggendo lo Zarathust...   Mar 5 2009, 01:40 PM
Sgubonius   Proprio questo periodo sto rileggendo lo Zarathust...   Mar 5 2009, 01:46 PM
Colui che ha trovato   Io ne ho una versione ormai usuratissima, mondador...   Mar 6 2009, 01:50 AM
Sgubonius   L'introduzione della mondadori è di Carlo Sini...   Mar 6 2009, 01:58 AM
BlackSmith   Qualsiasi pensiero (poesia, frase e altro) vogliam...   Mar 7 2009, 09:48 AM
Colui che ha trovato   Si anche io ricordo che in Ecce Homo (forse perfin...   Mar 7 2009, 02:09 PM
Nachtlied   Si, era una postfazione. Ma sapete se Calasso ha s...   Mar 8 2009, 04:00 PM
Colui che ha trovato   Ho cercato un pò su internet, ma non ho trovato al...   Mar 9 2009, 08:33 PM
BlackSmith   Qualsiasi pensiero (poesia, frase e altro) vogliam...   Mar 10 2009, 08:11 AM
Nachtlied   Ma non doveva essere un topic su (poesie, frase e ...   Mar 10 2009, 06:42 PM
Sgubonius   Più che altro (non volevo inquinare il topic ma or...   Mar 10 2009, 07:32 PM
BlackSmith   Più che altro (non volevo inquinare il topic ma or...   Mar 10 2009, 08:18 PM
Sgubonius   Il cuore?? E dove siamo nel romanticismo??? E su f...   Mar 10 2009, 08:56 PM
BlackSmith   Il cuore?? E dove siamo nel romanticismo??? E su f...   Mar 10 2009, 09:18 PM
Sgubonius   Ci mancherebbe la polemica non ha senso, ma il pol...   Mar 10 2009, 10:51 PM
Nachtlied   Blacksmith, sarebbe meglio se evitassi di scambiar...   Mar 11 2009, 12:26 AM
Sgubonius   E' questo secondo tipo di creazione che non vi...   Mar 11 2009, 01:02 AM
Nachtlied   L'ultima domanda è in verità un po' superf...   Mar 11 2009, 10:43 AM
Sgubonius   Sì, in effetti è un pò retorica Più che altro è c...   Mar 11 2009, 01:33 PM
BlackSmith   Devo dire che se anch solo alcune volte siete un p...   Mar 11 2009, 08:23 PM
Zagreo   Nachtlied lo sapevi che noi siamo pirla perchè gli...   Mar 11 2009, 10:14 AM
Nachtlied   Nachtlied lo sapevi che noi siamo pirla perchè gli...   Mar 11 2009, 10:35 AM
Zagreo   :D :P :lol: Ah, ah, ah!!! :lol: :P ...   Mar 11 2009, 10:45 AM
Sgubonius   "Was bleibet aber, stiften die Dichter" ...   Mar 11 2009, 10:31 PM
BlackSmith   "Was bleibet aber, stiften die Dichter" ...   Mar 12 2009, 08:23 AM
Sgubonius   Onestamente devo dire che non capisco bene quale s...   Mar 12 2009, 12:34 PM
Nachtlied   in ogni caso io ho solo approfittato della situazi...   Mar 13 2009, 11:25 AM
Sgubonius   E' un punto davvero complicato e sarebbe molto...   Mar 13 2009, 01:10 PM
Nachtlied   Ho appena terminato "Il Pensiero Debole...   Mar 13 2009, 06:16 PM
Nachtlied   Blacksmith, per il "pirla" non preoccupa...   Mar 13 2009, 11:25 AM
BlackSmith   per interpretare correttamente un testo, bisognere...   Mar 13 2009, 03:05 PM
Sgubonius   Sono sostanzialmente d'accordo con le critiche...   Mar 13 2009, 03:54 PM
BlackSmith   Sono sostanzialmente d'accordo con le critiche...   Mar 13 2009, 04:38 PM
Nachtlied   Io rispondevo a Natiled, e in un certo senso anche...   Mar 13 2009, 05:35 PM
Sgubonius   Ma che ti rispondo a fare? Tu liquidi le faccende ...   Mar 13 2009, 05:43 PM
BlackSmith   Ma quale vissuto??? Cosa intendeva allora Schleie...   Mar 13 2009, 06:26 PM
Nachtlied   Per quanto la poca importanza della musica per Nie...   Mar 13 2009, 07:04 PM
BlackSmith   Per quanto riguarda quella che tu chiami "sof...   Mar 13 2009, 07:32 PM
Nachtlied   La teatrocrazia di Wagner è un esempio migliore, p...   Mar 13 2009, 07:53 PM
Colui che ha trovato   Il Problema è che la poesia usa la menzogna per as...   Mar 13 2009, 09:56 PM
Sgubonius   Ma di fronte ai Canti di Maldoror come non posso g...   Mar 13 2009, 10:31 PM
BlackSmith   Nietzsche da filosofo sciorina la sua estetica, e ...   Mar 13 2009, 11:47 PM
BlackSmith   Ho sbagliato il verso :lol: Priari pu castigu ...   Mar 13 2009, 11:54 PM
Colui che ha trovato   [...] Mi sono stancato dei poeti, vecchi e nuovi; ...   Mar 13 2009, 09:58 PM
Sgubonius   Blacksmith cerchiamo di tornare a capirci un po...   Mar 13 2009, 10:23 PM
BlackSmith   Sgub, tu dici è semplicistico in generale pensare ...   Mar 14 2009, 07:54 AM
Colui che ha trovato   Nietzsche da filosofo sciorina la sua estetica, e ...   Mar 14 2009, 12:07 AM
Sgubonius   Leopardi l'ho ritenuto sempre più abile come p...   Mar 14 2009, 03:25 PM
Colui che ha trovato   Terrei in sospeso, anche se sarebbe davvero intere...   Jun 16 2009, 10:46 PM
Sgubonius   Il puro stile non intendo come classicismo, ma sem...   Jun 17 2009, 02:46 PM
Colui che ha trovato   Sicuramente hai più padronanza della poesia di me,...   Jun 17 2009, 05:48 PM
Sgubonius   E meditando sull’eternità, non tanto che sia l’ete...   Jun 17 2009, 09:00 PM
Colui che ha trovato   Mi incuriosisce questa incoerenza di Leopardi, dev...   Jun 20 2009, 02:30 PM
Sgubonius   Forse ho letto Lautreamont in un periodo di scarsa...   Jun 20 2009, 03:34 PM
Colui che ha trovato   Forse ho letto Lautreamont in un periodo di scarsa...   Jun 21 2009, 03:25 PM
Sgubonius   per altro l'argomento è molto interessante, ma...   Jun 21 2009, 05:26 PM
Colui che ha trovato   Il tempo è indubbiamente ideale, meglio ancora bis...   Dec 2 2009, 01:37 AM
Sgubonius   Posso parlare solo per "i canti di Maldoror...   Dec 7 2009, 02:24 AM
Colui che ha trovato   Posso parlare solo per "i canti di Maldoror...   Dec 15 2009, 04:07 PM
Sgubonius   In questi casi io parto sempre dall'idea che, ...   Dec 16 2009, 07:23 PM
Colui che ha trovato   In questi casi io parto sempre dall'idea che, ...   Dec 17 2009, 11:18 AM
Colui che ha trovato   vorrei anche aggiungere che la Commedìa si conclud...   Dec 17 2009, 05:31 PM


Reply to this topicStart new topic
1 utenti stanno leggendo questa discussione (1 visitatori e 0 utenti anonimi)
0 utenti:

 

Modalità di visualizzazione: Passa a: Normale · Passa a: Lineare · Outline


Versione Lo-Fi Oggi è il: 28th April 2024 - 01:36 AM