Nietzsche e il disagio della modernità |
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Nietzsche e il disagio della modernità |
May 5 2007, 04:11 PM
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#1
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 110 Iscritto il: 3-May 07 Da: Abruzzo Utente Nr.: 76 |
E se la volontà di potenza fosse una sfida contro lo svilimento dell'uomo in epoca post-moderna?
Se l'indviduo, nell'attuale capitalismo avanzato, ha perso totalmente la soggettività fino a non essere più in grado di manifestare una propria alterità può la volontà di potenza essere una risposta plausibile di fronte alla debolezza dell'uomo attuale. Se la mercificazione del capitalismo ha desertificato la realtà(vedi Baudrillard) dove ogni individuo vive in una simulazione che ha sostituito il reale in una sorta di paradiso virtuale(iper-realismo) fino a negare ogni possibile intervento umano(pensiero debole) a favore di un conformismo assoluto, come possiamo manifestare noi stessi con la volontà di potenza? La pianificazione capitalista ha annientato anche quella forza interiore capace di dare il libero arbitrio al singolo??? |
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May 6 2007, 07:33 PM
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#2
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 64 Iscritto il: 31-March 07 Utente Nr.: 31 |
CITAZIONE La pianificazione capitalista ha annientato anche quella forza interiore capace di dare il libero arbitrio al singolo?? Da Tecnica ed Esistenza di Vattimo:" Svolgendo il problema del rapporto tra l'individualità libera e il mondo sociale organizzato e razionalizzato, la filosofia tra ottocento e novecento ha approfondito l'indagine sul primo polo, l'Io. [...] Il punto è: e se uno dei due poli del rapporto che ci interessa (l'interiorità, l'Io), non fosse attendibile, non fosse per esempio l'ultimo, ma già foggiato sull'altro (il mondo sociale)?? Che cos'è insomma questa interiorità che vogliamo difendere dagli attacchi dell'organizzazione totale?"Proprio N. mette in crisi questa idea di interiorità come luogo di autenticità del seggetto. Volendo estremizzare, c'è ben poco da difendere dagli attacchi dell'organizzazione sociale. CITAZIONE "Come può l'uomo vivere un' esperienza davvero singolare o autentica in un universo continuamente riproposto dai media in cui non c'è nè origine e nè originale ma solo continue e alienanti falsificazioni. Come possiamo riscoprire Dionisio in questo mondo simulato..? Proprio questa perdita di originalità è la soluzione, la "cura". Costruire un tipo d'uomo che non necessiti di un punto fermo. Dioniso non può essere riscoperto, perchè è il dio dai mille volti, dalle mille apparenze...nelle "Baccanti" di Euripide Dioniso è un dio ingannatore e illusionista! Io credo che quel capitalismo feroce contro cui si scaglia gran parte della filosofia di fine ottocento - inizio novencento, oggi, per noi occidentali di classe media, non sia più così pericoloso. è vero che i mass media manipolano ma è anche vero che ci danno una immagine fluida di un mondo in cui finalmente ognuno può dire la sua, a ogni voce è dato spazio, un mondo dove la Legge morale (divina, autoritaria, paterna, statale...) non trova più molti appigli. Questo capitalismo è anche quello che ha moltiplicato gli stili di vita, che ci permette di scegliere entro un spettro molto più ampio di possibilità (mica siamo costretti a fare il lavoro dei nostri genitori....). La volontà di potenza più che una forza per difendere una autenticità (che poi ...non esiste), è la forza che permette all'uomo di oggi di afforontare un mondo pluralista e multiculturale senza riecheggiare i vecchi valori le vecchie leggi morali il vecchio buon dio tuonante.... -------------------- "Restate fedeli alla terra!"
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May 6 2007, 10:20 PM
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#3
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 110 Iscritto il: 3-May 07 Da: Abruzzo Utente Nr.: 76 |
Da Tecnica ed Esistenza di Vattimo:" Svolgendo il problema del rapporto tra l'individualità libera e il mondo sociale organizzato e razionalizzato, la filosofia tra ottocento e novecento ha approfondito l'indagine sul primo polo, l'Io. [...] Il punto è: e se uno dei due poli del rapporto che ci interessa (l'interiorità, l'Io), non fosse attendibile, non fosse per esempio l'ultimo, ma già foggiato sull'altro (il mondo sociale)?? Che cos'è insomma questa interiorità che vogliamo difendere dagli attacchi dell'organizzazione totale?" Proprio N. mette in crisi questa idea di interiorità come luogo di autenticità del seggetto. Volendo estremizzare, c'è ben poco da difendere dagli attacchi dell'organizzazione sociale. Proprio questa perdita di originalità è la soluzione, la "cura". Costruire un tipo d'uomo che non necessiti di un punto fermo. Dioniso non può essere riscoperto, perchè è il dio dai mille volti, dalle mille apparenze...nelle "Baccanti" di Euripide Dioniso è un dio ingannatore e illusionista! Io credo che quel capitalismo feroce contro cui si scaglia gran parte della filosofia di fine ottocento - inizio novencento, oggi, per noi occidentali di classe media, non sia più così pericoloso. è vero che i mass media manipolano ma è anche vero che ci danno una immagine fluida di un mondo in cui finalmente ognuno può dire la sua, a ogni voce è dato spazio, un mondo dove la Legge morale (divina, autoritaria, paterna, statale...) non trova più molti appigli. Questo capitalismo è anche quello che ha moltiplicato gli stili di vita, che ci permette di scegliere entro un spettro molto più ampio di possibilità (mica siamo costretti a fare il lavoro dei nostri genitori....). La volontà di potenza più che una forza per difendere una autenticità (che poi ...non esiste), è la forza che permette all'uomo di oggi di afforontare un mondo pluralista e multiculturale senza riecheggiare i vecchi valori le vecchie leggi morali il vecchio buon dio tuonante.... No, no caro mio. Guarda che ti sbagli di grosso. Il liberal-capitalismo è un regime a tutti gli effetti con tanto di dittatura,non molto diverso da quello sovietico che c'è stato, per quanto riguarda il dominio assoluto sulle masse. La 'democrazia' serve solo per mascherare e occultare il potere reale gestito dai gruppi di pressioni o 'poteri forti'. La libertà di informazione è solo un falso libero arbitrio bene organizzato dai media(agenda setting).La democrazia è solo finzione di democrazia ma non vera democrazia. Dove c'è libero capitalismo non ci può essere libera scelta, nel modo più assoluto dato che gli interessi economici governano ogni cosa. |
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