Iolanda Tambellini : i giovani Opzioni

[andreademilio]

''E non lo meriteresti, ma io ti voglio bene e non c’è niente da fare.

Giovinezza è quando un pensiero è azione; quell’audacia di agire, affidata a miopi che non hanno occhi in grado di vedere abbastanza lontano per intuire le conseguenze di ogni scelta, è il tempo degli eroi e sta tra un mondo ancora intero e la sua tragicità.

È l’ora di chi sa porre le domande, e chiede. C’è tutta una tradizione da interrogare e che vuole vivere ancora! C’è una tradizione da spezzare e tradire, rinnegare.
Ci sono battaglie: la guerra ci chiama ed è la Vita nei polsi e nelle vene che invita a scendere in campo: scoperto il volto, e tutto il resto armato. Alleanza si chiami almeno un’amicizia stellare. E se qualche ferita, poi, grida il dolore, il tempo sarà cerniera inesorabile e sutura. Resta la cicatrice che il corpo, vecchio, non dimentica; ma è segno che apre le vie più profonde mentre preclude prospettive immediate. Sono bravi a fare previsioni, i vecchi; ma nel presente più nulla. Non sono più gli appassionati amanti della Vita; ma ubriachi di saggezza seguono il Sogno; e mentre cercano questo nella smania di sé perdono il tesoro che, pure, possiedono: ricchezza è il presente.

Ma gli occhi dei giovani sono ciechi perché fissi nella pienezza della luce; si mescolano a mari aperti e sconfinati, bellissimi perché non ancora navigati. Abbiamo la Speranza e una vela: che sia l’asciutto maestrale a piegare le nostre! Essere meno liberi solo del vento, schiudere le stelle. Sentire l’estensione delle cose infinite.
E navigando perdersi in incontri e nel canto delle sirene; tracciare nuove rotte sotto il lenzuolo di seta del cielo e ridisegnare il mondo aggiungendo isole mai toccate alle terre già emerse.

Giovinezza è aprire ogni orizzonte. Riversare nelle orecchie della Vita le parole: “Ti amo”.

Prende il volo, qualche volta, il tuo cuore? È libero il pensiero?

Nolite extinguere spiritum.
A te che ami gli atti degli apostoli.
Che non si uccida lo spirito, che non si privi l’Uomo della sua Speranza.
E non c’è pena adeguata per chi uccide la Speranza nei giovani.
Difendi la tua Terra: che sia un giardino e l’esilio della volgarità; fanne la casa da abitare.

A ventiquattro anni ci si cala in un mondo “che si muove tutto”, a diciannove è l’infrangersi del mondo di bellezza. Realtà frantumate e mani tagliate; braccia che costruiscono. Non ci sono tele da spezzare né quadri da ricomporre: una forma nuova, forse. ''

Ridere, ridere forte

smilina@msn.it

[luk_ing]

Andrea cos'è tutto questo? chi l'ha scritto? sono veramente curioso...esauriscimi!

[andreademilio]

Scrivi all'autrice, Luk: smilina@msn.com ( è questo l'indirizzo corretto)

[lou]

sei tornato alla grande andré!!!!

gulp