Così parlò Nietzsche. E fu l’inizio della crisi, Intervista a Massimo Fini, primo biografo del filosofo |
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Così parlò Nietzsche. E fu l’inizio della crisi, Intervista a Massimo Fini, primo biografo del filosofo |
Mar 22 2007, 08:34 PM
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#1
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Administrator Gruppo: Root Admin Messaggi: 345 Iscritto il: 20-March 07 Da: Trento Utente Nr.: 1 |
-------------------- CITAZIONE Dei buoni denti e uno stomaco forte - t'auguro questo! E se ti sei trovato col mio libro, ti troverai di certo anche con me. |
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Mar 23 2007, 12:33 PM
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#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,113 Iscritto il: 20-March 07 Da: Pescara, dove sono nato Utente Nr.: 6 |
convenzionali le domande dell' intervistatore. Si gioca troppo sul contrasto uomo-pensatore, e si esagera con l'incoerenza. non dimentichiamo che Nietzsche visse per dieci anni con una pensione generosamente concessagli dall' università, per il suo pensiero non potè tornare ad insegnare a lipsia, girava di città in città con una cassa di libri mangiando da solo e camminando per ore. mi sembra che fu coerente nel ricercare l'autenticità .
inoltre si dà per scontato che la malattia fisica sia la molla del suo pensiero- è problematico invece. e poi filosofare e vivere non coincidono ? che senso ha dire ch chi pensa in solitudine non è un uomo come gli altri ? non sono soli- in compagnia e nelle abitudini irriflesse- anche e soiprattutto i compagnoni pieni di frequentazioni ? insomma, viva la biografia di Fini, delusione per l'occasione persa dall' intervistatore : se non contraddici i principi dell' intervistato, o comunque non li problematizzi, che cosa uscirà di nuovo ? grazie a Thomas per la segnalazione ( dove le trovi, oltre che con google alert, che tu stesso mi insegnasti ? p.s.: ci sono film su Nietzsche, che non ho ancora visto. -------------------- '' i pensieri sono azioni '' : facciamo insieme! filAsofia meAfisica fisiofilia 3332725782
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Mar 24 2007, 01:47 AM
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#3
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 75 Iscritto il: 22-March 07 Utente Nr.: 17 |
Sono d'accordo con adreademilio più che sui fatti - che non conosco, sul "retrogusto" che mi ha lasciato l'apoditticità di certe affermazioni, non solo in riguardo a Nietzsche, ma a mio parere anche riguardo a Marx: posso capire che un "uomo moderno" affermi impunemente che Marx sia superato, ma la parola "indubbiamente" è di troppo, è tronfia, in linea con la piega del senso data alle considerazioni precedenti.
film: sicuramente c'è quello di Liliana Cavani del 1977: "Al di là del bene e del male". che non ho visto. -------------------- "...born with a silver spoon in his mouth! And all he ever does is lick the jam from it."
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Apr 10 2007, 02:07 PM
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#4
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
Personalmente Massimo Fini mi è simpatico, con la sua flemma tipicamente settentrionale,ma........
cosa dice di Nietzsche? Premettiamo che la sua biografia -che ho letto- non è certo l'unica esauriente -come mi sembrerebbe di evincere dal tono dell'intervista-, e non ha nulla a che vedere con quella monumentale scritta da K.P. Janz -Freddie può confermare-. In secondo luogo è certo -vedasi appunto Janz- che la sua demenza non fu affatto provocata da una psicosi funzionale -schizofrenia, etc.-, bensì dal decorso di una paralisi progressiva. E' pur vero che Nietzsche fu un possente scrittore, intellettuale ed uomo di immensa cultura, e che di contro la sua vita diciamo sociale fu scarsa, ma questo cosa c'entra con la sua statura di pensatore? Peraltro alcuni caratteri sono più portati alla socializzazione, altri meno, si tratta del classico binomio introverso-estroverso, ma la moda di oggi tende a valorizzare soprattutto l'opera e le azioni di un tipo estroverso. E poi, fu egli l'unico? Pensiamo a Leopardi, all'artista Alfred Kubin, ai matematici John Nash, F. Gauss, Kurt Goedel, e così via. DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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Apr 10 2007, 07:52 PM
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#5
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 64 Iscritto il: 31-March 07 Utente Nr.: 31 |
CITAZIONE una civiltà, quella europea, che ha perduto la sua identità, i suoi valori tradizionali, la sua “volontà di potenza” L'introduzione dell'intervistatore già fa capire il fraintendimento del pensiero di Nietzsche. Io personalmente non vedo proprio tutta questa crisi di identità in europa...penso sia solo una forma di propaganda politica per legittimare leggi più severe in materie etico-morali. E Nietzsche "distrugge per creare". -------------------- "Restate fedeli alla terra!"
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Apr 12 2007, 02:39 PM
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#6
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,113 Iscritto il: 20-March 07 Da: Pescara, dove sono nato Utente Nr.: 6 |
La prima volta che lessi la bella biografia di Fini ( 2002, consigliatami da Pamela , la bella sorella della bella Isabel ) mi infastidì tutta quella insistenza sulle piccinerie dell' uomo. Ma probabilmente è la cifra del libro. Comunque la grandezza del pensatore è chiaramente affermata, e non ho trovato malanimo nel biografo. Il quale non pretende d'essere più esauriente di Janz, riferimento canonico. Solo che l'opera di Janz è troppo lunga e mancherebbe di ritmo.
sulla malattia bisognerebbe vedere Pia Daniela Volz, Nietzsche im Labyrinth seiner Krankheit ( Nietzsche nel labirinto della sua malattia ), oltre 500 pp non tradotte in italiano e pubblicate in origine come tesi di dottorato in medicina. -------------------- '' i pensieri sono azioni '' : facciamo insieme! filAsofia meAfisica fisiofilia 3332725782
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Apr 12 2007, 02:40 PM
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#7
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,113 Iscritto il: 20-March 07 Da: Pescara, dove sono nato Utente Nr.: 6 |
sono frasi così ripetute che si finisce per non crederle
-------------------- '' i pensieri sono azioni '' : facciamo insieme! filAsofia meAfisica fisiofilia 3332725782
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Apr 13 2007, 01:11 PM
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#8
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 533 Iscritto il: 4-April 07 Utente Nr.: 34 |
La prima volta che lessi la bella biografia di Fini ( 2002, consigliatami da Pamela , la bella sorella della bella Isabel ) mi infastidì tutta quella insistenza sulle piccinerie dell' uomo. Ma probabilmente è la cifra del libro. Comunque la grandezza del pensatore è chiaramente affermata, e non ho trovato malanimo nel biografo. Il quale non pretende d'essere più esauriente di Janz, riferimento canonico. Solo che l'opera di Janz è troppo lunga e mancherebbe di ritmo. sulla malattia bisognerebbe vedere Pia Daniela Volz, Nietzsche im Labyrinth seiner Krankheit ( Nietzsche nel labirinto della sua malattia ), oltre 500 pp non tradotte in italiano e pubblicate in origine come tesi di dottorato in medicina. Sicuramente la monografia che hai citato si può considerare la trattazione più approfondita di questo argomento, ma anche Janz produce dei documenti assolutamente attendibili, vale a dire i referti degli specialisti che visitando Nietzsche al suo ingresso in clinica a Basilea -se non sbaglio- formulano una ben precisa diagnosi di paralisi progressiva. DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN -------------------- DIE EWIGE SANDUHR DES DASEINS WIRD IMMER WIEDER UMGEDREHT
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