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Valeriano Inviato il: Dec 16 2012, 06:07 PM


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Questa è la mia severa educatrice, per tutti gli Aristocratici quindi per i Signori di Destra, ponderata Giusta risposta: Marcello Veneziani è un notevole artista dello stile e un grande saggio ciò non toglie che utilizzi gli ideali di Destra cioè della forza dell’ abilità e della Onestà (vedi Nietzsche: soprattutto siate sinceri perchè non c’è oggi valore più grande dell’ Onestà; la plebe mente sempre non sa cosa sia storto e cosa diritto; e altre frasi solari del filosofo fondatore della Destra) e non mi dilungo per non cadere in prolisse elencazioni e dimostrazioni. Passo invece all’ analisi fastidiosissima della disonestà di Veneziani colpevole di un centinaio di abiure simbolicamente segnate a rovescio , cioè condannate, nei confronti delle teorie di Destra cioè Nobili. Il titolo già è degno dello ”studioso” meschino e gobbo accquattatosi come una serpe nella redazione dei giornali liberali con la falsa apparenza di creare una cultura di opposizione, e la vera finalità di dissolverla, nel seguito propagandistico materiale e sociale, nella società moderna che si bea di questi manovali catacombali che lavorano nei loro sudici sotterranei ideali, volontariamente scelti, determinando il paradosso specifico degl’ ultimi due secoli per cui la modernità è favorita sia dai suoi adepti settari e cultori edonisti e sia dai suoi ”oppositori” come Marcello Veneziani, se non si opponesse la logica che rivela la loro miserabile cupidigia dei resti del banchetto dei porci al vertice di questa società grottesca e tragicomica, conditi con quel po’ di triste libertà come scrivere su un giornale a tiratura nazionale, ovviamente con i paletti padronali, concessa a questi bavosi contestatori. Comincio dalla seconda parte del titolo per dimostrare l’ incofutabile pedanteria meschinità di sentire e angustezza vacillante e ubriaca di Marcello Veneziani, che chiamo per nome e cognome non per annoiare il lettore ma per prendere le distanze pratiche e simboliche da questo Arlecchino chè è già un morto vivente, per citare correttamente e cioè in contraria Beppe Grillo, che possiede un vizio che mette in luce anche se per traverso Veneziani e cioè l’ immodestia della sfacciataggine, perchè è evidente come dimostrerò adesso che Veneziani è un sinistro travestito( in tutti e due i sensi del potere e della mutazione trans). ” Predominio … del falso umanitarismo” e comincia sotto nel proseguio dell’ articolo con la primaria distinzione benefica operata da Schmitt, che certo Valeva molto più di Veneziani se non altro per contestualità storica, tra capitalismo protestante e attrazione simpatica per la Natura e i suoi prodotti, il che calato nel contesto sociale dell’ inizio di questo secolo, dell’ animalismo e dell’ ecologia profonda( ringrazio il mio migliore amico scrittore sul Nostro sito di Destra blog:legioXXVII per avermi illuminato su quest’ ultima deriva degli Arlecchini di destra) esclamando e appaludendo a mani giunte, cala un asso di denari a favore di uno dei temi attualmente più cavalcati da giornali di sinistra, sfacciata e vestita di nero, telegiornali, arche di Noè( su canale 5 del biscione) siti e Brambille. Per questo perchè è uno dei cavalli di battaglia anti-Romani non se ne deve parlare? Assolutamente sì, é Plinio il Vecchio non l’ arlecchino Veneziani e il Pantalone Schmitt, Romano di sangue lampante a scrivere la Naturalis historia cioè la storia della Natura che consiglio ai frequentatori di questa Bella sezione del sito, di leggere in cui pur esprimendosi contro alcuni aspetti della schiavitù non proclamava certo l’ uguaglianza ( e sento già gli strilli degli ingenui, perchè non mi cale dei deviati di sinistra, che dicono ” Ma l’ uguaglianza tra Uomini e animali non è affermata nel testo di Veneziani” e a questo rispondo, non certo esplicitamente, perchè in questo cadrebbe il vestito variopinto cioè la copertura cioè la vigliaccheria quindi la disonestà di Veneziani, ma se si tengono sotto lo sguardo le Mie considerazioni al rigo dodici del Mio scritto, e la superficie e le viscere delle tensioni sociali che scuotono questa società cadente, gli animalisti che assaltano laboratori di vivisezione, le Brambilla Politiche che li comandano a decine, l’ ordinamento giudiziario che è molto elastico nei loro confronti e la semplice accensione ( di cui sono capaci anche i deviati di sinistra) e osservazione delle carrellate di propagandate anche abbastanza maldestre, cioè dirette, perchè l’ opposizione di Destra è quasi insussistente e accquattata, che nemmeno i militi sanno di cosa parlano, e vedi purtroppo molti forumisti di questo splendido per altri versanti sito, dei telegiornali della rai e di mediaset( osservazione di cui non sono capaci i traviati dormienti di sinistra) per accordare e consentire alla Valutazione che propongo e perchè con sommo gusto si acquisisca la prova autografata, per così dire, si veda la posizione esplicita di Veneziani sull’ animalismo; fatevi un regalo e concedetevi una breve vacanza conoscitiva a questo indirizzo Totalità.it – Uomo o gatto? Questo è il dilemma e l’ insieme di questo sito a partire dalla sua home page, non vi sarete ingannati se la vostra passione è in nozze con l’ Espansione Conservatrice (chiamo così la Politica di Destra come i miei lettori già conoscono) dal tenore dell’ articolo felino, termine per i sinistri e gli arlecchini veneziani (accedete al link vi raccomando per capire quest’ ultimo costrutto ”Satirico” (è latino Amici); non commento.e quindi smaschero ulteriormente Marcello Veneziani perchè il re è nudo e per invitare alla discussione anche estremamente animata, perchè il confronto avvantaggia la crescita tra persone di Valore anche nascoste sotto vestiti di sinistra e quindi non di sinistra ma Oneste, e invito caldamente anche Hagakure (ho letto questo elevato insigne Nobile Libro che ” solo nelle tenebre della nostra epoca risplende della sua vera luce” testimoniò Yukio Mishima il cui vero nome è Hiraoka Kimitake superbo guerriero della luce immortale che irraggia dagli antichi padri e dai figli del loro solare Valore) a partecipare perchè il suo Valore indubitabile risalti di per sè dai suoi originali contributi e non offuscato dietro l’ insipienza di falsi miti.
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Valeriano Inviato il: Dec 16 2012, 06:06 PM


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Questa è una discussione Politica di altissimo livello. Solo Signori Aristocratici e quindi di Destra sono invitati a partecipare: Questo è il post del Signore Aristocratico quindi di Destra, Hagakure. Il titolo è: Il Machiavelli del ’900 contro il potere di tecnici e finanza e la discussione è tratta da questo sito: http://politicainrete.it/forum/movimenti-e...-e-finanza.html

Spoliticizzazione e predominio dell’economia e del falso umanitarismo: ecco le profezie (avverate) di Carl Schmitt
di Marcello Veneziani

L’aveva chiamata san Casciano la sua casa del buen retiro a Plattenberg, il luogo natìo in cui tornò per trascorrere la lunga vecchiaia fino alla morte, all’età di 97 anni, nel 1985. San Casciano, come l’ultima casa-esilio di Niccolò Machiavelli, quando si ritirò dall’attività di Segretario. Ma Carl Schmitt confidò in un’intervista che aveva battezzato così la sua casa non solo in onore di Machiavelli ma anche perché San Casciano è il santo protettore dei professori uccisi dai loro scolari. Schmitt si identificava in ambedue, nell’autore de Il Principe, nel suo lucido realismo politico e nel suo amore per la romanità; ma anche nel Santo, perché si sentì tradito da molti suoi allievi. Quell’intervista dà il titolo a una raccolta di scritti di Carl Schmitt, curata da Giorgio Agamben e riapparsa da poco (Un giurista davanti a se stesso, Neri Pozza, pagg. 314, euro 16,50).
Non è un caso ma un destino che Carl non si chiami Karl. La matrice cattolico-romana e latina è decisiva nella sua biografia intellettuale. La tradizione a cui si richiama Schmitt è lo jus publicum europaeum, di cui «padre è il diritto romano e madre la Chiesa di Roma»; la fede in cui nacque, visse e morì è quella cattolica apostolica romana; «la concezione di Schmitt – notava Hugo Ball – è latina»; la lingua latina era per lui «un piacere, un vero godimento»; un suo saggio chiave è Cattolicesimo romano e forma politica, e l’annesso saggio sulla visibilità della Chiesa. E non solo. La critica di fondo che Schmitt rivolge alla sua Germania è «il sentimento antiromano» che la percorre da secoli e che sostanzia la differenza tra cultura evangelica e cattolica. È una divergenza che spiega molte cose del passato e anche qualcuna del presente. Compresa quell’asprezza intransigente dei tedeschi e di altri popoli di derivazione protestante verso i Paesi mediterranei di formazione greco-latina e cattolico-romana. È quello per Schmitt il vero spread tra tedeschi e latini.
Ma Schmitt va oltre e coglie l’incompatibilità tra «il modello di dominio» capitalistico-protestante dei tedeschi e il concetto romano-cattolico di natura, col suo amore per la terra e i suoi prodotti (che Schmitt chiama terrisme). «È impossibile – scrive Schmitt – una riunificazione tra la Chiesa cattolica e l’odierna forma dell’individualismo capitalistico. All’alleanza fra Trono e Altare non seguirà quella di ufficio e altare o fabbrica e altare». È possibile invece che i cattolici si adattino a questo stato di cose. Per Schmitt il cattolicesimo ha il merito d’aver rifiutato di diventare «un piacevole complemento del capitalismo, un istituto sanitario per lenire i dolori della libera concorrenza». Schmitt ravvisa un’antitesi radicale tra l’economicismo, condiviso dai modelli americano, bolscevico e nordeuropeo, e la visione politica e mediterranea del cattolicesimo, derivata dall’imperium romano. Rifiuta pure di riferirsi ai valori perché di derivazione economicista.
Nei saggi e nelle interviste raccolti da Agamben, figura anche un testo che apparve in Italia nel ’35, in un’antologia curata da Delio Cantimori col titolo di Principi Politici del Nazionalsocialismo. Peccato che non siano stati più ripubblicati il saggio introduttivo di Cantimori e la prefazione di Arnaldo Volpicelli che sottolineava le divergenze tra fascismo e nazismo, e fra la teoria di Schmitt sull’Amico e il Nemico e l’idealismo di Gentile, a cui egli si ispirava, per il quale il nemico era accolto e risolto nell’amico, ogni alterità era superata nella sintesi totalitaria e «sostanza e meta ideale della politica non è il nazionalismo ma l’internazionalismo». Qui sta, diceva Volpicelli, «la differenza fondamentale e la superiorità categorica del corporativismo fascista sul nazional-socialismo». A proposito di Hitler, Schmitt ricorda che una volta confessò di provare compassione per ogni creatura e aggiunse che forse era buddista. Hitler era gentile nei rapporti personali, nota Schmitt, e non aveva mai visto il mare. Riferendosi al suo ascendente sul pubblico, rileva «la sua dipendenza quasi medianica da esso, dall’approvazione, dall’applauso interiore».
Le interviste percorrono i punti centrali delle opere di Schmitt: la critica al romanticismo che sostituisce Dio e il mondo con l’Io; il Nomos della terra e la contrapposizione con le potenze del mare; la derivazione teologica dei concetti politici; la dialettica amico-nemico; la teoria del partigiano e la sovranità come decisione nello stato d’eccezione; quel decisionismo peraltro estraneo alla sua indole («Ho una peculiare forma di passività. Non riesco a capire come la mia persona abbia acquisito la nomea di decisionista», confessa con autoironia). E poi la sua raffinata passione letteraria, anche in questo erede di Machiavelli.
C’è una ragione di forte attualità del pensiero schmittiano. È la sua doppia previsione della spoliticizzazione che avrebbe portato al dominio mondiale dei tecnici e dell’avvento di guerre umanitarie che sarebbero state più inumane delle guerre classiche, perché condotte nel nome del bene assoluto contro il male assoluto. L’intreccio fra tecnica, economia e principi umanitari è l’amalgama che comanda oggi il mondo. Per assoggettare i popoli, scrive profeticamente nel ’32, «basterà addirittura che una nazione non possa pagare i suoi debiti». Schmitt descrive «la cupa religione del tecnicismo» e nota che oggi la guerra più terribile può essere condotta nel nome della pace, l’oppressione più terrificante nel nome della libertà e la disumanità più abbietta nel nome dell’umanità. L’imperialismo dell’economia si servirà dell’alibi etico-umanitario. Il potere, avverte Schmitt, è più forte della volontà umana di potere e tende a sovrastare in modo automatico, impersonale: «non è più l’uomo a condurre il tutto, ma una reazione a catena provocata da lui». Non dunque un complotto ordito da poteri oscuri ma un automatismo indotto da una reazione a catena non più controllata dai soggetti umani. Quella reazione a catena passa dall’incrocio fra tecnica e finanza ed è visibile nell’odierna crisi globale. Da qui la necessità di rifondare la sovranità della politica. E di ripensare al Machiavelli del ’900, quel tedesco in odore di romanità che ipotizzava la nascita di un patriottismo europeo. La Grande Politica di Schmitt e il suo nemico: il Tecnico, bardato di etica, a cavallo della finanza.
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Valeriano Inviato il: Dec 16 2012, 06:05 PM


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Saluto con affetto anche se non ci conosciamo de visu Thomas, l' amministratore di questo Bellissimo per il suo nome, molto meno per la stragrande maggioranza delle Persone in maschera che lo frequentano, forum. Poichè i prodi uccidono con la spada e i vili con il bacio a tradimento, critico subito quale prode l' amministrazione e allo stesso tempo chiedo un deciso cambio di rotta per portarlo allo splendore che merita e riassumo in solo impeto sintattico: eliminare la partecipazione delle Persone infami deviate e umili, e stimolare eccitare la Razionalità e quindi l' intervento degli aristoi cioè dei migliori. I Nemo che Thomas conosce certo, per le sue circonvolute involute abissalmente immorali cieche imbelli e infami chiacchiere, non devono più partecipare pena la Mia Augusta decisione di non intervenire per elevare questo Bel locus. Perchè qui si è consumato un delitto infatti: '' i forumisti'' ''farebbero meglio a impiccarsi tutti perchè hanno esiliato Ermodoro, il migliore affermando NESSUNO CI SIA QUALE MIGLIORE TRA NOI'' Eraclito Wikiquote, e indico e parlo come Thomas sa bene di Stirner, amico prezioso, indubbiamente di leghe e verste il più valido insieme a Me stesso tra le Persone che pubblicavano i loro articoli su questo forum, e che sicuramente come è acclarato esplicitissimamente nelle sue risposte, e probabilmente principalmente disgustato dalla belva bestiale Nemo ha per Dignità sdegnato questo forum, e che invito caldamente e con immensa simpatia se leggerà questo scritto, dedicato a lui di cui ignoro il Forte nome, di contattarmi per procedere INTENDERE (vedi il mio blog) insieme la lotta per il ristabilimento della SIMMETRICA ORGANIZZATA ARMONIA SPIRITUALE. Invito tutti i forumisti di questo stupendo sito ad uscire dalla loro passività ignava e vile e a intervenire e confrontarsi nel cimento delle Idee.
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Valeriano Inviato il: Jun 1 2012, 04:17 PM


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Cari forumisti con piacere ritorno a scrivere in questo spazio che mi é caro postando una discussione che ho dibattuto su un altro forum filosofico sperando nell' intervento di molti utenti anche laugh.gif di Sgubonius anzi soprattutto di lui visto che é un ragazzo preparato. Poiché la lettura dei post finora pubblicati é più agevole sull' altro sito posto l'indirizzo dello stesso: http://universofilosofia.forumfree.it/?t=61777022 e il post che sono sicuro essere il più rilevante ed é questo:
Io considero la clonazione della pecora Dolly insieme alle tecnologie di comunicazione a distanza e all' ingegneria genetica degli eventi apicali e critici ,cioé di rottura anche per ora in piccola misura dell' ordine tradizionale e unico dell' Universo e quindi é tutt' altro che "un che di completamente gratuito" anzi é l' opposto poi certo queste mie considerazioni derivano da esperienze e letture personali che non condividiamo fino ad adesso e se tu mi esprimessi delle tue opinioni a riguardo dei singoli problemi da me sollevati la dialettica si svolgerebbe sicuramente con più facilita e con un raggiungimento più rapido della meta. Se e io sono assolutamente sicuro l' Universo dalle pietre inanimate agli animali alle piante e l' Uomo, si regge sul principio di autoconservazione la volontà di vita Schopenaueriana in greco Filautia cioè amore di sé od orgoglio di sé, se questo principio é il principio materiale e Spirituale più importante é la base della piramide su cui si innalzano gli altri principi Spitituali tenendo conto che lo Spirito composto di materia é strutturato di una materia qualitativamente migliore e non indugio oltre sulla distinzione tra materia e Spirito nella definizione da me data sopra perchè non é la chiarezza discorsiva ma é in modo preminente la comunanza di esperienza di interessi a permettere il pasaggio di informazioni credenze e perchè non ho per il momento gli strumenti ampi dell' erudizione scientifica per spingermi nei dettagli delle mie intuizioni che so però profondissime in quanto controllate in altro modo;se il primo principio riprendo il discorso di prima é Filautia l egoismo autoconservatore e quindi il mantenimento identitario della struttura logica della realtà anche se continuamente trasformata dal divenire, ma ciononostante stabile ad esempio sul pianeta terra, é chiaro che una manipolazione incontrallata della Natura-Universo a parte l' osservazione scientifica miope sull' infertilità dovuta all' assunzione di organismi geneticamente modificati i cambiamenti climatici, in una prospettiva filosofica e quindi la più ampia, non riduzionista e per riduzionismo intendo l' incapacità comprovata della scienza di comprendere realtà estese come la storia le ideologie la politica e quindi anche i relativi supporti corporei, eventi come il transessualismo e la clonazione sono come ho spiegato un attentato alla struttura della Natura sono percepiti(mi rendo conto visto come afferma Kansas1 non in questa società) come deleteri dalla parte egoistica dell' animo umano che é la più importante la base di ogni costruzione psichica corretta e il campo su cui deve crescere ogni cultura "cultura viene etimologicamente da coltivare e perché si possa coltivare deve esistere un terreno per lo scopo" Umana insieme all' apporto secondario rispetto a Filautia ma decisivo di altre parti dell' animo Umano per costruire la realtà Umana più ricca, non in senso economico, capace di autoconservarsi di migliorare di raggiungere qui sulla Terra i Platonici Bello Buono Giusto in modo Universale... Ovviamente come non ho parlato astrattamente indicando in modo ben chiaro il primo principio della realtà al tempo stesso quando dico raggiungere il Bello Universale non lo intendo in senso ideale come Platone ma del tutto calato e realizzato nella concreta Società Umana. Ho voluto qui chiarire subito e direttamente alcuni aspetti principali della mia Weltanschaaung in modo che nei prossimi post o commenti anche su altri argomenti ,però esssendo io un vero filosofo biggrin.gif necessariamente tutti collegati con questa , kansas1 e Jormungandr e gli altri forumisti abbiate un' idea della mia visione del mondo. P.S.: Kansas1 e anche Jormungandr esprimete delle critiche si ma costruttive non posso filosofeggiare da solo. rolleyes.gif Ciao a tutti i forumisti di Friedrich-Nietzsche.it
  Forum: Nietzsche Opere · Anteprima Messaggio: #8668 · Risposte: 0 · Visite: 12,925

Valeriano Inviato il: Mar 15 2012, 06:22 PM


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CITAZIONE(*Cassiopea* @ Mar 1 2012, 09:24 PM) *
Bellissimo aforisma, il mio secondo preferito devo dire ^^ ... Bè, personalmente la penso anch'io come Sgubonius, la stella potrebbe essere l'Oltreuomo, o quanto meno uno Spirito Libero; letteralmente la intenderei come un'invito ad accettare il caos e la casualità del mondo per poter generare qualcosa di grandioso... Uno Spirito Libero è appunto un amante dalla verità e della conoscenza, che arriva a smascherare le illusioni delle credenze comuni: da qui il nichilismo e il tentativo di diventare così un Ubermensch. Se non si accetta la vita nella sua semplice casualità (caos), non si potrà generare alcuna stella (Oltreuomo).

(Questo é il primo delitto : che l Uomo debba nascere nell' irrazionalita) Nietzsche. Il caos non era all inizio come pensavano i Greci ma puo essere alla fine come intendevano gli stoici, bramoso come sosteneva l aristocratico filoegico Lucano di confondere il mondo. E sufficiente guardare la natura o gettare uno sguardo al cielo stellato per capire che l universo é in una fase di relativa razionale stabilita e che con le leggi fisiche fa fronte a una disgregazione pero improcrastinabile e per la sola natura inanimata irreversibile. Chi puo allearsi con l universo e far fronte a forze unite alla spirale di negazione che vorrebbe far piombare l universo intero in una mescolanza di elementi fatale alla vita e amica della morte? L uomo e soltanto l uomo puo ridare un volto razionale alla struttura del mondo reprimendo innanzitutto il caos culturale che i nemici dell umanita hanno sparso a piene mani dentro la societa da duemila e seicento anni: cristianesimo in testa.
  Forum: Nietzsche spazio libero · Anteprima Messaggio: #8664 · Risposte: 5 · Visite: 67,145

Valeriano Inviato il: Mar 15 2012, 06:05 PM


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Nietzsche era un nemico Assoluto del divenire.Danzare, andare contro lo spirito di gravita transvalutare, (mirare alla mia opera) sarebbero e avrebbero il significato di andare oltre la vita? Ma mi faccia il piacere. Come interpreta Sgubonius queste parole (Non sono mai stato tanto modesto da volere qualcosa che non fosse per l' eternita. Intanto ti sei guadagnato Sgubi wink.gif un punto di merito presso la volonta di morte cristiana e Vattimo ma non spacciare con e dietro pensieri falsamente complessi questo tuo unico desiderio dominante.
  Forum: Nietzsche spazio libero · Anteprima Messaggio: #8663 · Risposte: 5 · Visite: 14,542

Valeriano Inviato il: Mar 15 2012, 06:03 PM


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Nietzsche era un nemico Assoluto del divenire.Danzare, andare contro lo spirito di gravita transvalutare, (mirare alla mia opera) sarebbero e avrebbero il significato di andare oltre la vita? Ma mi faccia il piacere. Come interpreta Sgubonius queste parole (Non sono mai stato tanto modesto da volere qualcosa che non fosse per l' eternita. Intanto ti sei guadagnato Sgubi un punto di merito presso la volonta di morte cristiana e Vattimo ma non spacciare con e dietro pensieri falsamente complessi questo tuo unico desiderio dominante.
  Forum: Nietzsche spazio libero · Anteprima Messaggio: #8662 · Risposte: 5 · Visite: 14,542

Valeriano Inviato il: Dec 31 2011, 11:31 AM


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Riporto questo post per chi come me ha una solarità ascendente un'io possente una sensibilità strana e una gioiosa bontà. Questi è un articolo molto bello e denso per chi mi segue attentamente ed è sveglio che pubblico da un blog di livello elevato : Stormfront, di cui ho il privilegio di far parte. Pubblico un articolo già apparso sul mio blog sfoltito delle parti più animose e dialettiche per non dare adito ad ignoranti come Druido e complottogiudaico di intervenire.E altissima conoscenza filosofica scaturita da un’ intuizione profondissima riportata qui in modo necessariamente succinto ma già corredata da un’ ampia messe di prove.La cultura Europea è dannata fin dalle origini. Più tardi ne definirò la specie e ne preciserò i dettagli. Gli studiosi faticano, si accapigliano non riescono a trovare una spiegazione benchè misera, passabile. Non conoscevano la scrittura i sumeri gli egiziani gli indiani? Perchè solo presso i greci ha avuto origine la scienza e la filosofia? Eppure la risposta chiara che squarcia il velo dell’ ipocrisia danzante gioiosa sulle teste di questi miseri omiciattoli l ha data definitivamente Nietzsche. La letteratura greca è una rivolta degli schiavi. Tutto ciò che avviluppa la cognizione sociale dei greci puzza di putredine e di morte è una palude mefitica che dovette scandalizzzare esseri umani come Clizia che cercarono di tapparne la bocca nel più crudele bagno di sangue.Ma spiegherò in termini più chiari e accessibili ai più cosa voglio dire. Le società indoeuropee arcaiche erano divise secondo Duzemil in tre classi agricoltori guerrieri e religiosi. Tralascio le altre due e mi concentro sulla terza. Perchè negli uomini primitivi anche se, appena evoluti, vi fu bisogno di una classe religiosa? Qui il discorso si farebbe lungo ma stralcerò i due punti essenziali: primo davanti all universo la natura umana non ha nessun senso (Melville) e Appare terrificante. secondo la progressiva differenziazione tra gruppi etnici umani rendeva necessaria quella che nelle culture nomadi boscimani e meno evolute non era ancora necessario il riconoscimento. Ormai la scienza ha dimostrato che l’ universo non è interamente logico; inoltre la vita è quanto di più bizzarro vi sia nella realtà, basti pensare ai suicidi di massa donatisti:ci furono, addirittura, casi di Donatisti che arrivarono ad organizzare dei grandi suicidi in massa, buttandosi da burroni o roghi collettivi P.S. : non so perchè riporti la scritta in questo colore.).Rimando al sito e chiudo l argomento dicendo: la vita che nega la vita niente di più chiaro. Medioevo ereticale, Prima dell’Anno Mille. I primi secoli cristiani e le eresie cristologiche. Ora un animale è tanto più bizzarro quanto più è evoluto ed è qui che entra in gioco il problema del riconoscimento. Quindi ricapitolando, la religione ricolorava il reale dandole un senso umano e questo era anche un collante ma era necessario qualcosa di più. Tutti conoscono il cuculo che si fa imbeccare dai suoi stupidi ospiti. Il terzo punto è proprio questo: dalla comunicazione vibrazionale degli insetti di riconoscimento infallibile la religione consentiva a gruppi etnici ormai diversi antropologicamente e con storie diverse e in competizione per il territorio, tramite i riti di iniziazione sociale come l” infibulazione o l adoptio romana ma l’ iniziazione “sociale” è presente in tutte le culture evolute di Riconoscere i membri dell’ etnia e tramite i sacerdoti e le forme più elevate (riti, simboli) della religione che costituiva come è noto tutto il loro mondo, (basta leggere ancora Omero, la terra è circondata dal fiume Oceano i popoli sono pochi e al di là vi sono creature reali mostruose il tutto in una cosmologia che comprende tutto storia(le varie età) geografia come ho detto morale il delitto di Egisto ecc.) di legarli a vita al gruppo. Chiudo con la prova che ho scoperto recentissimamente e che mi sembra definitiva religione viene da re-ligare ovvero tenere insieme. Riporto a questo punto le altre prove nel mio stile molto impetuoso citando oltre il sito solo un altro nome Mimnermo un vero poeta post-sessantottino e moderno come si può vedere su Wikipedia. Dal sito: Non era Esiodo un contadino ai margini che manipola la religione, come vuol dire, il fondamento della Società greca affermando che addirittura fine ultima della grecità sarà la folgore di Zeus se i tapeinos non si solleveranno, quando nell’ Illiade! l’ umile Tersite riceve senza alcun commento moraleggiante la sua scarica di legnate per aver alzato la testa contro i capi? Non è Archiloco un Lutero che irrompe e falcidia i capisaldi morali dell’ etica greca come il valore in battaglia e Saffo che addiritura si pone da protagonista in un mondo in cui la donna Doveva stare a guardare? Solo se si comprende che nasce dalla rivoltà degli schiavi-emarginati e dalla dissoluzione della società greca, si rende evidente qual’è stato il vaso di Pandora che si è scatenato nel campo di battaglia chiamato Europa.Cos’ ha causato la rottura dei vincoli comunitari greci sarà oggetto di un prossimo post. Solo distruggendo il mondo che mi circonda il miop onore creerà cio che amo. Blog:elitarismo
  Forum: Nietzsche Pensiero · Anteprima Messaggio: #8654 · Risposte: 1 · Visite: 13,033

Valeriano Inviato il: May 20 2011, 10:43 AM


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CITAZIONE(Freddie @ Apr 28 2011, 01:47 AM) *
Alla fine l'hai trovato per mail?

Freddie sto ancora cercando. Non potresti darmi un aiuto diverso?
  Forum: Area libera generale · Anteprima Messaggio: #8646 · Risposte: 3 · Visite: 48,998

Valeriano Inviato il: Mar 16 2011, 02:26 PM


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Sto cercando di mettermi in contatto con il ragazzo che usava il nickname Stirner, ho qualcosa di importante da dirgli chi è di lunga data letterato del forum come Sgubonius o l' amministratore forse o chiunque altro forumista forse possono aiutarmi?
  Forum: Area libera generale · Anteprima Messaggio: #8618 · Risposte: 3 · Visite: 48,998

Valeriano Inviato il: May 28 2008, 01:20 AM


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Per Nietzsche debole è chi si fa portavoce di valori che negano la vita come ha specificato Stirner. In questo senso la mera forza fisica non è di certo un criterio di valutazione. "In ogni società sana si distinguono tre tipi di gravitazione in senso fisiologico, che si condizionano l'un l'altro, ognuno con la sua propria igiene, il suo proprio àmbito di lavoro, il suo proprio sentimento di maestria e di perfezione" e poi: "La natura, non Manu, separa le persone di natura prevalentemente spirituale da quelle in cui domina la Forza Muscolare ... " e le persone di quest' ultimo tipo vengono inserite nella seconda casta non nella prima. Questo però non vuol dire che chiunque sostenga posizioni favorevoli alla vita sia una persona "forte" e viceversa. Nietzsche stesso da giovane come ho letto in un sito polemizzava contro Strauss difendendo lo stile di vita dei santi cristiani cioè l' ascetismo, quindi una condotta avversa al corpo, alla materia e di conseguenza alla vita. Una posizione che notoriamente avrebbe rivoluzionato completamente nel corso del tempo. La distinzione fra persone forti e deboli è molto più sottile e implica molte più precisazioni di quanto sia stato fatto, a mio avviso , nella discussione presente. Ad esempio un fanatico, che si facesse portavoce dei valori di cui sopra, sarebbe una persona forte o il contrario?
  Forum: Nietzsche Pensiero · Anteprima Messaggio: #5581 · Risposte: 16 · Visite: 115,566

Valeriano Inviato il: May 21 2008, 03:22 PM


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Nihilo che significano le 4 parole in tedesco?
  Forum: Nietzsche Pensiero · Anteprima Messaggio: #5502 · Risposte: 140 · Visite: 399,731

Valeriano Inviato il: May 21 2008, 03:16 PM


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Non si deve confondere l autoritarismo dittatoriale con una forma buona di governo "in sè". Luigi loda (a torto) la democrazia per la questione del conformismo mentre Stirner la condanna perchè in essa è assente ogni forma di gerarchia. Ma anche Stirner sbaglia in quanto non necessariamente uno stato dittatoriale è migliore di uno democratico o di altro tipo in cui si assumano delle decisioni collegiali. Mi ha colpito nel tuo ultimo messaggio l aver criticato pesantemente l' assenza di un "capo" nella democrazia senza ulteriormente specificare che qualità dovrebbe possedere questa figura dando quasi ad intendere che la presenza di un uomo che non deve rispondere a nessuno delle proprie intenzioni è comunque in "ogni caso" migliore dell' eventualità opposta. Anche Caligola era un "capo" ma i sudditi da lui tagliati a metà o rinchiusi in gabbie alla stregua di cani,senza motivo, non determinavano un ' elevazione dell' umanità. Quanto alla tua risposta sul "fine ultimo" essa non tiene conto da un punto di vista nicciano di due "fatti" : 1) Un nobile non è Libero di essere secondo e posto che abbia raggiunto una piena maturità non accetterà mai di servire un tiranno nè addirittura ne auspicherà l' avvento; 2) già Nietzsche aveva individuato e chiarito con la sua solita lucidità che, come disse Zarathustra, : " Ma non è proprio questa la divinità, che vi siano dèi ma non un dio?" Ti consiglio di rileggerti wink.gif il paragrafo 11 del capitolo Di antiche tavole e nuove dove il tema tirannia / nobiltà , qui dibattuto, è trattato nella sua integralità.
  Forum: Nietzsche Pensiero · Anteprima Messaggio: #5501 · Risposte: 140 · Visite: 399,731

Valeriano Inviato il: May 19 2008, 07:19 PM


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Il paragone tra nazismo e democrazia non regge. Si parla di un regime politico e di un' ideologia, quindi di due realtà non accostabili. Certo è difficile immaginare una democrazia nazista a meno che non si tenga presente la democrazia totalitaria di Rousseau... Stirner penso volesse porre l accento sul fatto che da un lato si ha un sistema egualitario, dall' altra una società castale fondata sulla disuguaglianza. Quindi insistere più sull argomento dell' uguaglianza che sul problema della forma di governo : dittatoriale, democratica ecc. Dove Stirner tra molte notazioni acute e originali su svariate questioni sbaglia, è nel sottovalutare il dogmatismo sotteso a quella nefasta esperienza storica. Ciò che caratterizzava quell' ideologia erano convinzioni irrazionali, estremo fanatismo e negazione di qualsiasi scetticismo. Per sapere cosa ne avrebbe pensato Nietzsche basta leggere il capitolo LIV dell' Anticristo.
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Valeriano Inviato il: May 17 2008, 04:52 PM


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Stirner in realtà io con il termine razzismo mi riferivo al significato specifico di discriminazione razziale non a quello più generico di intolleranza nei confronti di determinati gruppi, classi ecc. Nel caso del primo parlavo di irrazionalità, non nel secondo. Quanto a Nietzsche nel Così parlò Zarathustra c'è una frase molto significativa che spezza sul nascere ogni tentativo di ipotizzare una sua simpatia verso il nazionalismo quando dice: "Macchè patria! Laggiù il nostro timone vuole dirigersi, là dove è la terra dei nostri figli!" Riguardo all' avversione di Nietzsche per l' idea dell' uguaglianza fra gli uomini non ho dubbi, ma sono altrettanto certo della sua ostilità nei confronti del razzismo basato sul colore della pelle e via dicendo, peraltro completamente assurdo. A conferma di questo nell' Anticristo Nietzsche propone il suo modello ideale di stato e non vi è nulla di più lontano di esso da una concezione hitleriana dello stesso in cui un tedesco idiota è superiore a un Dostoevskij nato a Mosca. Le considerazioni di Evola infine sono a dir poco risibili. Prima dice che è "difficile" dimostrare che delle "qualità superiori" sono strettamente legate in maniera costante ad una "eredità patologica" o ad una appartenenza ad una "razza minorata" ,(ennesima stupidaggine), e poi però facendo a pugni con la logica prima che la questione sia stata risolta razionalmente non si oppone a quelle che eufemisticamente chiama " misure profilattiche".
  Forum: Nietzsche Pensiero · Anteprima Messaggio: #5459 · Risposte: 140 · Visite: 399,731

Valeriano Inviato il: May 16 2008, 08:43 PM


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Ciao Stirner! Saluto ovviamente anche gli altri utenti registrati su questo sito. Ribadisco, ma con calma tongue.gif , che a mio avviso commetti un errore metodologico. Come ho scritto nel primo intervento una società nazista è disgustosa e mi spingo a dire orrenda perchè nasce grazie a premesse fondanti completamente irrazionali e come tali foriere di innumerevoli disastri. Nè vale quanto tu citi a tua discolpa laugh.gif. Infatti in un "sistema" nicciano-filosofico quelle tue "eccezioni" sarebbero incomprensibili. Si può considerare il caso di Leopardi. Non so se i suoi malanni, peraltro non gravissimi credo, fossero necessari o meno, cioè legati per così dire alla sua nascita e quindi probabilmente accertabili al momento della stessa. Il problema ma un termine più appropriato è tragedia è che un Leopardi ha un tale peso da un punto di vista culturale che simili follie possono mutare in questo o in altri casi addirittura l' intera storia umana. Essendo però per la loro irrazionalità del tutto evitabili. Infatti perchè negare la vita a uomini che crescendo possono diventare grandi scrittori o scienziati. Chiaramente questo è solo un discorso del tutto generale su un tema che per la sua complessità e le sue vaste implicazioni richiede moltissimi approfondimenti. Ma anche il tuo porre il razzismo tra gli ideali nobili mette in risalto, ovviamente secondo il mio pensiero, un errore logico, un tentativo di disamina della realtà troppo poco sistematico. D' altra parte non a caso lo stesso Nietzsche come ricorda anche Luigi era radicalmente avverso all' idea di superiorità razziale.
  Forum: Nietzsche Pensiero · Anteprima Messaggio: #5453 · Risposte: 140 · Visite: 399,731

Valeriano Inviato il: May 16 2008, 11:27 AM


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A parer mio Stirner sbaglia a maneggiare così grossolanamente il concetto di civiltà superiore. Infatti pone a fondamento di questa concezione caratteristiche generiche come schiavitù e disuguaglianza che andrebbero accuratamente chiarite. Ad esempio dice: una società nazista è migliore di una democratica, egualitaria, liberale ecc.; credo perchè ha al suo interno più caratteristiche attinenti ad una civiltà superiore che non quest' ultima. E invece è mille volte peggiore. Basti pensare, fra le altre contraddizioni gravissime, che se Nietzsche fosse nato slavo (cosa del tutto possibile) all' interno di questo paradigma culturale, sarebbe stato condannato ad una schiavitù perpetua ed irrevocabile, come minimo, per il suo ''essere inferiore''. E questo, senza contraddire le basi di fondo della teoria stirneriana, poteva succedere poichè il fondamento di quella società erano un irrazionalismo e un dogmatismo ributtanti. Non a caso colui che l' aveva creata non era certo un uomo "profondo". Lo stesso Nietzsche (che qualche cretino avrebbe fatto bene a leggere) in' Al di là del bene e del male parla, molto prima del '33, di insania nazionalista e dei segni visibili , che non ritiene certo negativi, in cui la volontà che ha l' Europa di unificarsi si manifestano. Come voleva del resto anche Napoleone, fatto ricordato ancora una volta da Nietzsche in un' altra opera. Non sempre in una società schiavistica gli schiavi sono coloro che servono.
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