Friedrich Wilhelm Nietzsche Forum _ Nietzsche Link _ Nietzsche e le donne

: andreademilio Sep 11 2008, 02:09 PM

http://learning.berkeley.edu/robertholub/teaching/syllabi/Lecture_Nietzsche_Women.pdf

: Sgubonius Sep 11 2008, 03:00 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 11 2008, 03:09 PM) *
http://learning.berkeley.edu/robertholub/teaching/syllabi/Lecture_Nietzsche_Women.pdf



Credo che tutto questo non abbia alcun senso... che importa??
Ridurre a queste picolezze il pensiero di Nietzsche, a questi dettagli è un assurdità secondo me.
Ci sono questioni del tutto aperte e sospese di fondamentale importanza e si perde tempo così.
Questo si è da Nietzsche fan-club

: andreademilio Sep 12 2008, 07:36 PM

è uno studio, e l'ho segnalato. Credo che niente sia trascurabile se esaminato con attenzione ed apertura. Si possono scoprire cose inaspettate partendo dall'apparentemente marginale.
Quali sono le questioni fondamentali? E quali risposte ti sei dato? Sei uno dei migliori ed è istruttivo leggerti.

: Sgubonius Sep 12 2008, 08:10 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 12 2008, 08:36 PM) *
è uno studio, e l'ho segnalato. Credo che niente sia trascurabile se esaminato con attenzione ed apertura. Si possono scoprire cose inaspettate partendo dall'apparentemente marginale.
Quali sono le questioni fondamentali? E quali risposte ti sei dato? Sei uno dei migliori ed è istruttivo leggerti.


Colgo dell'ironia! laugh.gif
Comunque ovviamente non è colpa tua, è che di questi studi universitari ne esistono veramente a dismisura su qualunque cosa. Io nutro una certa ripugnanza per il mondo universitario e trovo che molte di queste cose su Nietzsche siano molto squallide e siano il modo di "intelletuali" superflui di guadagnarsi il pane...
Certamente si possono scoprire cose dal marginale, ma questo approccio ha molto della volontà di sensazionalismo e poco della reale volontà di scavare a fondo nel pensiero. C'è sempre questo rischio con Friedrich per via dell'eccentricità della sua persona.

: andreademilio Sep 12 2008, 09:36 PM

nessuna ironia: mi piace parlar chiaro ( quest'ultima è una enallage, visto che avrei dovuto dire ''chiaramente'')
L'università va migliorata, non rifiutata.

: Sgubonius Sep 13 2008, 05:31 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 12 2008, 10:36 PM) *
nessuna ironia: mi piace parlar chiaro ( quest'ultima è una enallage, visto che avrei dovuto dire ''chiaramente'')
L'università va migliorata, non rifiutata.


Io credo che non ci sia alcun bisogno di università umanistiche, semplicemente perchè oggi soprattutto sono diventate una massificazione della cultura che non ha motivo di essere, mentre quelle tecniche sono un discorso a parte e sappiamo quanto la tecnica sia una questione annosa! Il problema è di gerarchia mi pare, l'università oggi non è più un elite e come tale è inutile.

: andreademilio Sep 13 2008, 07:52 PM

per fortuna non è più d'elite! le elites servono solo a compiacere chi ne fa parte a scapito dell'ignoranza generale. La massa è tale per chi intende sfruttarla o sentirsi superiore ad essa. La cultura è di tutti e deve diventarlo sempre di più.

: Sgubonius Sep 14 2008, 12:09 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 13 2008, 08:52 PM) *
per fortuna non è più d'elite! le elites servono solo a compiacere chi ne fa parte a scapito dell'ignoranza generale. La massa è tale per chi intende sfruttarla o sentirsi superiore ad essa. La cultura è di tutti e deve diventarlo sempre di più.


Dissento. La cultura non migliora la predisposizione intellettuale dell'individuo ma gli da solo in mano un arma per fingersi capace. Oggi perdiamo tempo a insegnare ad emeriti imbecilli volumi e volumi di letteratura, filosofia e poesia quando gli stessi non ne sono minimamente all'altezza. E' questo che produce saggi come quello in questione, privi di una reale profondità di pensiero e portati avanti da persone con tanta cultura e poca intelligenza, che così continuano a creare spazzatura anzichè andare alle cose fondamentali. La cultura non è di tutti, perchè pochi hanno la sensibilità per capire veramente le grandi anime che hanno plasmato la cultura, e gli altri possono solo arrivare ad una conoscenza mediata, mai vissuta con l'autore, pur colla presunzione di avere com-preso, che è sempre un possedere. Questo è l'ennesimo trionfo della logica della tecnica, anche mascherata da umanesimo.
E credo che Nietzsche sarebbe all'incirca della stessa idea riguardo soprattutto alle massificazioni di ogni specie.

: achazia Sep 14 2008, 01:48 PM

CITAZIONE(Sgubonius @ Sep 14 2008, 01:09 PM) *
Dissento. La cultura non migliora la predisposizione intellettuale dell'individuo ma gli da solo in mano un arma per fingersi capace. Oggi perdiamo tempo a insegnare ad emeriti imbecilli volumi e volumi di letteratura, filosofia e poesia quando gli stessi non ne sono minimamente all'altezza. E' questo che produce saggi come quello in questione, privi di una reale profondità di pensiero e portati avanti da persone con tanta cultura e poca intelligenza, che così continuano a creare spazzatura anzichè andare alle cose fondamentali. La cultura non è di tutti, perchè pochi hanno la sensibilità per capire veramente le grandi anime che hanno plasmato la cultura, e gli altri possono solo arrivare ad una conoscenza mediata, mai vissuta con l'autore, pur colla presunzione di avere com-preso, che è sempre un possedere. Questo è l'ennesimo trionfo della logica della tecnica, anche mascherata da umanesimo.
E credo che Nietzsche sarebbe all'incirca della stessa idea riguardo soprattutto alle massificazioni di ogni specie.


Sottoscrivo in pieno. L'università ripugna anche a me. Ormai l'unica forma di ricerca filosofica sembra essere divenuta il gossip. Un importante ed influente personaggio del panorama filosofico italiano un giorno mi disse "Non cerchi di fare filosofia come duecento anni fa', si limiti alla storia delle idee, oggi la ricerca filosofica consiste in questo".

: andreademilio Sep 14 2008, 03:22 PM

ribadisco: si lotta per cambiare le cose, non si sparla dall'esterno.
Se tutti l'avessero sentita come le cosiddette élites, oggi avremmo ancora l'analfabetismo di massa e il sapere in mano a quattro prepotenti. Le minoranze esistono perché ci sono maggioranze lasciate a se stesse e sfruttate. Suvvia! Meno presunzione e più umanità. Pensate ai socialisti riformisti che a fine '800 hanno insegnato a leggere e a scrivere a moltitudini che le cosiddette elites avevano abbandonato. Le é lites tradiscono la missione di ogni persona colta.
Achazia, esiste un movimento studentesco che lotta per migliorare l'università, e professori che fanno altrettanto. Troppo pochi ma ci sono. E lo fanno con nome e cognome. Per esempio Maria Chiara Pievatolo, associata di filosofia politica nella facoltà di scienze politiche a Pisa, sul suo blog http://minimacademica.wordpress.com/

Achazia, magari raccontaci la tua storia, ma facendo nomi e cognomi. Roberto Saviano per farli rischia la vita. Anche lui in lotta contro chi pensa che ''la gente sono vermi e vermi devono restare''.
p.s.: quanto allo studio su Nic e le donne, non vi sembra affrettato giudicare un autore per via di uno studio specifico? In ogni caso potreste scrivere a lui.

: Sgubonius Sep 14 2008, 03:59 PM

Ma per curiosità andrea... vieni a scrivere robe del genere su un forum che si chiama Friedrich Wilhelm Nietzsche ??
Socialisti? Saviano? Alfabetizzazione? No, no, tre volte no direbbe Zarathustra.

: andreademilio Sep 14 2008, 04:10 PM

sei in contraddizione performativa: stigmatizzi i fan di Nietzsche e poi fai il fan di Zarathustra. Ma è troppo facile contraddirti in questo caso.

: Sgubonius Sep 14 2008, 05:19 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 14 2008, 05:10 PM) *
sei in contraddizione performativa: stigmatizzi i fan di Nietzsche e poi fai il fan di Zarathustra. Ma è troppo facile contraddirti in questo caso.


Che sagoma che sei biggrin.gif
Una cosa è il pensiero (zarathustra è il pensatore dell'eterno ritorno), una cosa è l'uomo Nietzsche. Poi era un modo per dire no in modo più divertente, ti attacchi a delle cose senza alcuna importanza. La verità è che non mi sembra neanche sensato risponderti dato che ti presenti con degli ideali che fanno ribrezzo per chi ha superato l'infatilità di pensare che possiamo essere tutti felici. Non parlo neanche di "cambiare il mondo"...

Da "Di Grandi Eventi"
‘Libertà’ è il vostro latrato preferito: ma io ho disimparato a credere a ‘grandi eventi’, quando a questi
si accompagna grande fragore e fumo. E credi pure, amico dal latrato infernale! Gli eventi più grandi –
non sono le nostre ore più fragorose, bensì quelle senza voce (121). Non intorno agli inventori di nuovi fragori:
intorno agli inventori di valori nuovi ruota il mondo; "impercettibile" – così esso ruota. E, confessalo! Al ritirarsi
del tuo fragore e fumo, sempre risulta che ben poco è accaduto. Che sarà mai una città trasformata in mummia
e una statua riversa nella melma!

: Arsenio Sep 14 2008, 07:17 PM

Troppe volte sento puzza d' ipse dixit,
e questo non vale solo per il greco..
sgubonius potrei esserti d'accordo ma rischi la congiura qualunquista, (argomento sviscerato)
ossia il facile a dire ma non a ribadire, perchè il dire, appunto, risulta un po' vigliacco..

“Oggi perdiamo tempo a insegnare ad emeriti imbecilli volumi e volumi di letteratura, filosofia e poesia quando gli stessi non ne sono minimamente all'altezza. E' questo che produce saggi come quello in questione, privi di una reale profondità di pensiero e portati avanti da persone con tanta cultura e poca intelligenza, che così continuano a creare spazzatura anzichè andare alle cose fondamentali.”

son contento che qualcuno abbia inventato a mia insaputa il marchingegno elementare, la sonda verticale che permette di condire la reale profondità della realtà, e se s' induce nel pensiero, beh, allora... siamo a cavallo..

: andreademilio Sep 14 2008, 08:59 PM

è un argomento troppo serio per metterci a battibeccare.
Io credo che ognuno abbia il diritto alla felicità, che la cultura ne sia parte essenziale e quindi che ognuno abbia il diritto ad essa.
Il livello generale può sembrare desolante. Io preferisco pensare che sia mio dovere sforzarmi per quanto posso di contribuire a migliorarlo. Se tu non lo pensi, mi dispiace, e potrei attribuirlo ad una delusione degenerata in rancore verso i più.

: Sgubonius Sep 14 2008, 09:54 PM

CITAZIONE(Arsenio @ Sep 14 2008, 08:17 PM) *
son contento che qualcuno abbia inventato a mia insaputa il marchingegno elementare, la sonda verticale che permette di condire la reale profondità della realtà, e se s' induce nel pensiero, beh, allora... siamo a cavallo..


Se esiste il pensiero più abissale perchè non dovrebbe esistere una gerarchia dei pensieri?
Purtroppo l'aspetto qualunquista è inevitabilmente l'altro lato della medaglia, per distinguere bisognerebbe approfondire (appunto ridire) e non so se è il luogo per farlo.

In ogni caso senza andare nel dettaglio alcuni concetti non possono che farmi rabbrividire per una certa specie di ingenuità, ad esempio che una persona abbia un diritto, o l'horror vacui di fronte alla desolazione che costringe a darsi una morale del miglioramento, perfino sociale.

: andreademilio Sep 14 2008, 10:10 PM

non c'è niente di male ad essere ''ingenui'': vuol dire ''liberi''.
Forse però è questione fisiologica: c'è chi nasce di destra e chi di sinistra; i primi per l'ineguaglianza, i secondi per l'uguaglianza, i primi danno maggior peso alle differenze e i secondi alle comunanze. C'è bisogno di entrambi, essendo una diade ( vedi Norberto Bobbio, Destra e sinistra). Tuttavia mi sembra che il nostro (im)mondo sanguini disuguaglianze da ogni poro, e quindi... Nic voleva che i beni fossero di tutti i liberi. Si tratta, secondo me, di generalizzare l'estensione di tali ''liberi''.
Alla gerarchia- vuol dire ''ordine sacro'', e Nic è sommamente dissacrante- preferisco la pluralità, il pluriverso. Potrei accettare la gerarchia solo se condivisa. Ai cosiddetti grandi risultati preferisco l'innalzamento della felicità generale e il comune tendere alla grandezza. Nullum bonum nisi comune. E una delle ragioni, forse la principale, per la quale mi sono raffreddato nei confronti di Nic, del Nic prevalente.

: Sgubonius Sep 14 2008, 10:51 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 14 2008, 11:10 PM) *
non c'è niente di male ad essere ''ingenui'': vuol dire ''liberi''.
Forse però è questione fisiologica: c'è chi nasce di destra e chi di sinistra; i primi per l'ineguaglianza, i secondi per l'uguaglianza, i primi danno maggior peso alle differenze e i secondi alle comunanze. C'è bisogno di entrambi, essendo una diade ( vedi Norberto Bobbio, Destra e sinistra). Tuttavia mi sembra che il nostro (im)mondo sanguini disuguaglianze da ogni poro, e quindi... Nic voleva che i beni fossero di tutti i liberi. Si tratta, secondo me, di generalizzare l'estensione di tali ''liberi''.
Alla gerarchia- vuol dire ''ordine sacro'', e Nic è sommamente dissacrante- preferisco la pluralità, il pluriverso. Potrei accettare la gerarchia solo se condivisa. Ai cosiddetti grandi risultati preferisco l'innalzamento della felicità generale e il comune tendere alla grandezza. Nullum bonum nisi comune. E una delle ragioni, forse la principale, per la quale mi sono raffreddato nei confronti di Nic, del Nic prevalente.


Sull'ingenuità ti darei anche ragione, ma è una dissertazione lessicale che lascia il tempo che trova.
L'impedimento di una gerarchia (riguardo all'etimologia sacra evidentemente non è di questo ambito che si tratta, ma è un ordine basato sulla volontà di potenza) è dovuto strettamente al risentimento di chi non accetta che l'uguaglianza è una finzione. E' rinomato che esistano moltissime letture di Nietzsche dovuto alle sfaccettature dello stesso, ma addirittura una visione socialista mi sembra osé!

: andreademilio Sep 14 2008, 11:46 PM

ma se l'ineguaglianza ( o meglio, la superiorità ed il diritto-dovere d'opprimere, perdipiù assecondati dall'oppresso) fosse così naturale, perché affannarsi tanto a difenderla? E se ci fosse anche un altra forma di risentimento, un altro tipo di grugnito, e cioè quello dei presunti superiori che in realtà sarebbero- e si sentirebbero- solo dei sopraffattori e proprio per questo si sforzerebbero forsennatamente per occultare la realtà, il sacrosanto anelito delle moltitudini negate?
Attenzione a non sottovalutare le etimologie, le orme che la saggezza del linguaggio invano si ostina a mostrarci...

: andreademilio Sep 14 2008, 11:52 PM

anche ''finzione'' vuol dire ''costruzione'', così come ''cultura'' è ''coltivazione''...vogliamo proprio restare tremendi terreni di violenza e oppressione?

: SaYo Sep 14 2008, 11:59 PM

Tornare a leggere questi sempreverdi argomenti di dibattito mi avrebbe,
un tempo, allontanato e messo in disparte con tre misure di puzza sotto il naso.

Oggi mi rallegra: vuol dire che c'è ancora qualcosa che batte, sotto.

Andrea vedo con piacere che quelli che avevo conosciuto come i tuoi 'primi intenti'
(manifesti nei tuoi oramai leggendari atti di protesta) oggi hanno preso una forma e
una direzione. Mi fa davvero piacere saperlo. Per lo stesso motivo di cui sopra.

Sgubonius, ti ho letto volentieri, ma altrove. Spero che prima di usare con tono così serioso
la parola 'disprezzo' avrai ricordato che ciò che degusti lo devi a una storia fatta di anime risentite.
Sono sicuro che l'hai ben presente. Sembri ferrato in materia baffuta e non.

Ben ritrovati a tutti

: diechirico Sep 15 2008, 08:16 AM

vecio!
sei risorto!
bentornato

: Sgubonius Sep 15 2008, 02:29 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 15 2008, 12:52 AM) *
anche ''finzione'' vuol dire ''costruzione'', così come ''cultura'' è ''coltivazione''...vogliamo proprio restare tremendi terreni di violenza e oppressione?


Certo la verità è quella specie di errore senza la quale non potremmo vivere, ogni cosa è finzione e l'utilità alla vita è l'unica giustizia che possa valutare cosa sia "da costruire".

Riguardo alla "diversità" il discorso è antecedente alla genealogia della morale e quindi ad una critica di risentimento, infatti è legato ad una visione del mondo come apollineo e dionisiaco, e ad una concezione della verità platonica rovesciata che rende l'idea (ciò che è fisso, comune, essenziale) inferiore all'ente presente. E' questa prospettiva di fondo che giustifica la differenza e il dionisiaco come superiore, per coerenza non sussiste quindi come "contro la vita" un risentimento nei confronti della massificazione.

Fra l'altro credo che non ci sia niente di disgustoso nel terribile, nell'essere un campo di battaglia, un polemos esistenziale, una lotta per la vita e per la potenza, no?

Ammetto infine che il ribrezzo era ingiustificato ed eccessivo, ma questa posizione mi ha preso decisamente alla sprovvista, e necessitavo di parole forti per animare un po' il discorso!

: marco Sep 22 2008, 06:52 PM

laugh.gif Leggendo questa discussione mi viene in mente la filosofia delle universita' di Schopenhauer!effettivamente come diceva quest'ultimo e' inutile tentare di trasformare un imbecille nato in un cervello pensante.Sono piu' che legittimi i desideri di uguaglianza e giustizia sociale di Andrea ma sono pessimista perche' effettivamente i grandi pensatori possono essere compresi soltanto da grandi pensatori,da persone sensibili e con fine capacita' di giudizio.L'universita' oggi piu' che mai tende a massificare i saperi e ad accumulare punteggi,voti,ecc...Ho sempre pensato che chi si dedica a questo tipo di studi nn puo' avere come fine il guadagno,la posizione sociale,e tutte quelle futilita' che costituiscono l'unica vera ambizione di ogni filisteo che si rispetti.

: Mafalda Oct 14 2008, 01:20 PM

Forse per Nietzsche la donna era solo un posto su cui riposare, un materasso

: andreademilio Oct 17 2008, 11:16 AM

infatti è culturale. ma è aporetica la distinzione natura vs cultura. da dove verrebbe la cultura? cultura come colere, coltivare la natura che è physis, perrenne auto-insorgenza

: andreademilio Oct 17 2008, 11:16 AM

infatti è culturale. ma è aporetica la distinzione natura vs cultura. da dove verrebbe la cultura? cultura come colere, coltivare la natura che è physis, perrenne auto-insorgenza

: Sgubonius Oct 17 2008, 11:40 AM

CITAZIONE(Irenisch @ Oct 17 2008, 11:53 AM) *
2)Sgubonius, forse non dovresti disprezzare le istituzioni e le persone che ti hanno permesso di ottenere la tua fine cultura. Certo, se poi uno è più brillante le sfrutta meglio, ma se fossi nato in una società rigidamente classista come povero plebeo non sapresti nemmeno esprimerti. Sbaglio?


E che differenza farebbe non potersi esprimere? Dubito fortemente che ne siamo in grado. unsure.gif
In ogni caso si intenderebbe una società classista con una sorta di meritocrazia ovviamente. Il plebeo non è quindi una condizione di classe, di nascita, di ceto, ma una distinzione essenziale di potenza col signore. Insomma se non sono "degno" di pensare non dovrei perdere tempo a provarci, riempirsi di cultura per ovviare all'incapacità di riflettere poi è pessimo, ed è quello che succede oggi.

(sia chiaro che non possiamo sapere in che categoria siamo)

: Irenisch Oct 24 2008, 05:53 PM

mannaggia! volevo proprio chiederti in che categoria saresti laugh.gif

Concordo in pieno sull'inutilità di riempirsi di cultura, anzi forse meglio dire di notizie alla chi vuol esser milionario..

Adesso però non posso fare a meno di chiederti cosa ne pensi delle proteste degli studenti di questi giorni wink.gif

: Sgubonius Oct 24 2008, 07:22 PM

No comment, in verità mi sa che qualche cosa mi è sfuggito sull'altro topic!
Trovo comunque tutto molto squallido, piccolo, insignificante.

: duster Oct 25 2008, 11:18 AM

CITAZIONE(Sgubonius @ Oct 24 2008, 08:22 PM) *
No comment, in verità mi sa che qualche cosa mi è sfuggito sull'altro topic!
Trovo comunque tutto molto squallido, piccolo, insignificante.