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> Volontà di Potenza e Soggetto
Sgubonius
messagio Oct 23 2008, 06:08 PM
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Ecco qui quello che per me è in qualche modo un nodo quasi inestricabile ancora nel nell'insieme delle conseguenze che la volontà di potenza implica...

Passo subito a riportare la questione così come sono riuscito all'incirca ad enuclearla:
La volontà di potenza abroga totalmente il soggetto in nome di un gioco di forze in cui il trascendentale non ha più alcuna priorità oppure ne è l'estrema assurzione ad entità prima (come dice Heidegger insomma parlando di subjectum e passando attraverso Descartes e Leibniz)?

Inutile dire che entrambe le possibilità (che non sono in verità di fatto inconciliabili volendo forzare la cosa) hanno esimi sostenitori e altrettante citazioni dagli ultimi scritti di Nietzsche a supporto...


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"Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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Sgubonius
messagio Dec 16 2008, 09:37 PM
Messaggio #2


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Hai perfettamente ragione Joseph d'altronde è anche vero che in qualche modo Nietzsche è un filosofo "incompiuto" che richiede di essere interpretato, proprio per via della sua asistematicità ecc... essendo poi il mio interesse più volto ad esercitare il pensiero che a conoscere specificatamente il pensiero di qualcuno, amo Nietzsche proprio perchè non lo tieni mai in mano, è sempre sfuggente, altro, sfaccetato, sia nella lettura diretta che nelle interpretazioni.

Direi (riprendo un po' quanto dicevi sul topic citato) che questa storia della ripetizione nuda/vestita (dell'identico o della differenza), che di fatto è la base di tutta la struttura deleuziana, non ha molto riscontro negli scritti di nietzsche e fra l'altro mi sembra che Deleuze ignori praticamente tutta la questione della "vita" che è forse il punto forte dell'interpretazione heideggeriana, però porta avanti sostanzialmente un rovesciamento del platonismo e un nuovo pensiero che corrisponde alle istanze nietzschiane.


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