Sono giorni di mobilitazione studentesca vedete www.uniriot.org c'è qualche studente interessato^ venerdì ho partecipato alla prima assemblea a Roma, ora cercherò d'allargare le conoscenze all'intera città universitaria.
in televisione non se ne sente nulla, vero? come se fosse trascurabile che 10.000 studenti delle superiori sfilino per la città...
Gli studenti delle superiori sono il maggior esempio di addomesticamento. Te lo dico perchè ne ho avuto esperienza recentissima compresa proprio l'unione degli studenti (peggio del peggio). Ragazzini che giocano a fare i grandi. Pessimi.
è vero, il rischio c'è. Comunque non mi riferisco all'Udu ma ai collettivi dell'autoformazione, quelli che voglion decidere che cosa studiare e come. ma tu sei universitario? sei stato?
si sta allargando bene. il 21 parteciperò all'assedio del senato accademico della Sapienza. porterò la videocamera. se non l'aveste già fatto, informatevi su questa riforma deleteria: potrebbe esser troppo tardi, soprattutto per i prossimi anni...
mi sorprende che l'università di trento, dove tutto iniziò nel '66 con margherita cagol, renato curcio, marco boato e compagni, non si stia mobilitando nella rete uniriot...
sgubby...eri tu quello sprangato in prima fila a cadorna???
quello col fazzoletto sulla bocca?
lo sai che se vuoi prendere il treno devi pagare il biglietto!!!!
andrè...ieri notte sul 3 hanno fatto vedere l'occupazione della facoltà di fisica della sapienza
tutti a fare cartelli e disegni...sembrava brera
e tu?
racconta ill tuo collettivo
So solo che stavo passando in bici dalla circonvallazione interna e son rimasto chiuso fra una banda di manifestanti e una linea schierata di polizia
Morale: ho scoperto che il campanello è estremamente utile...
oggi sono stato tre ore davanti al Senato, in massa. ho fatto più di un'ore di riprese. un senatore pd ci ha detto che possiamo vincere. loro hanno fattoostruzione in aula, e oggi è passato solo l'articolo 1 e il comma 1 del secondo.martedì prossima seduta, e mercoledìin video. ma la mobilitazione non si ferma. ho conosciuto i ''capi'', ma aspetto ancora di trovare più potenza teorica . manca un rudi dutschke, insomma. e un marcuse o foucault, ovviamente! più occupazioni e più riconversione delmonologo cattedratico in vera fucina d'intelligenza trasformatrice. è vitale bloccare questa legge nefanda.
sono contento di esser fuggito da chieti, cmq. mi manca di innamorarmiper dare una accelerata travolgente alla lotta! consiglio jules michelet, le donne della rivoluzione. quello di cui nic nel crepuscolo, scorribande di un inattuale, i miei impossibili, dice che è ''l'entusiasmo che si cala i pantaloni''. se se li fosse abbassati un po' dipiùpure luioggi saremmo più contenti dileggerlo.
non è questione di sculacciate, thomas, ma di beni pubblici, del bene pubblico, dello stato, di tutto ciò che conta, insomma.
In effetti a Trento non è successo granchè..a giurisprudenza gli studenti hanno fatto un'assemblea per discutere di questo decreto(decreto legge peraltro..)ma non saprei a che conclusioni siano arrivati perchè non ho partecipato..
ho sentito dire che sociologia ha fatto qualcosa ma niente di clamoroso..
e il rettore dice solo che i tagli non devono essere fatti alle università virtuose..i professori(almeno i miei)non danno alcun segno di agitazione
Io credo che se cresci una generazione inculcandole determinati valori,e dicendole che ha determinati dirittti (libertà,uguaglianza,istruzione eccetera..lasciando stare la questione se siano nobili,spregevoli o quant'altro)poi non puoi nemmeno lamentarti se le tue creature ti si rivoltano contro quando con le tue azioni sembri andare dalla parte opposta..
http://andreafiamma.blogspot.com/2008/10/questo-scritto-ha-avuto-difficolt.html
Vi linko il blog non per pubblicità (anche se può sembrare) ma per non riscrivere cose già scritte
Sono sulla stessa linea di sgub e freddie.
Prima che decidessi di cambiare lavoro, in università ed al liceo dove lo stato mi pagava per ammazzare l'iniziativa di giovani virgulti tramite quell'infrollimento cerebrale chiamato storia della filosofia, ho studiato a fondo la mentalità parrocchiale e pastorale dei colleghi, la stomacante faccia tosta con cui insegnano il mondo rovesciato senza neppure arrossire e dire una volta per tutte: basta con questa tortura, "la scuola", come scriveva l'ottimo Giorgio Colli, "non va riformata, ma va combattuta". Né la scuola, né tantomeno l'università hanno il diritto di appaltare la cultura. Liberiamo la cultura dallo Stato.
Ma i giovani smidollati in transumanza davanti al ministero neppure sognano di combattere lo stato e di salutare il decreto Gelmini come l'inizio di una fine provvidenziale. Hanno paura dei privati questi scioccherelli... studiassero il mecenatismo che produsse i capolavori che il moderno stato mediocre ha potuto solamente restaurare. Studiassero meglio il marxismo che molti di loro professano, il quale non vuole forme assolute, men che meno la scuola pubblica.
Io amo citare dai pensieri leopardiani una vera perla di psicologia che non ho mai trovato neppure in Nietzsche, e citando a memoria fa pressappoco così : "L'educazione in Italia consiste in una colossale truffa perpetrata dalla vecchiaia ai danni della gioventù, si dice ai giovani "fuggite i piaceri, non fate come noi, studiate, rimandate il momento in cui vivrete e ne trarrete sicuro giovamento". Da ciò il mio disprezzo per quei genitori che si svenano per far studiare i figli e credono pure di sacrificarsi per loro. Quanto paternalismo, quante sabadine, e quanta volontà di controllo dietro a tutto ciò!! e quella del genitore non è forse come la mano che tiene il bisturi desiderosa di castrare?
Nella vita occorre lavorare e subito, e lo studio o è un mezzo per sopravvivere, un manuale pratico, o è un pistolotto pretesco degno delle madri di famiglia che affollano le nostre cattedre scolastiche.
Beh acazia, come darti torto... lucidità e durezza senza mezzi termini. Forse aggiungerei che lo studio in sè se portato avanti con passione vera ed eventualmente con buoni professori può anche superare quegli ostacoli che purtroppo ci sono nel sistema.
Oltretutto oggi anche per trovare un lavoro si è costretti a livelli di specializzazione abnorme, quindi liberarsi è veramente dura, però almeno non protestiamo quando il sistema va sciogliendo il suo cappio!
<<L'istruzione fa crescere i bisogni e i desideri, senza far crescere i mezzi per soddisfarli>>
Frammenti Postumi 1888-1889