Accontentarsi degli uomini, tener aperta la casa del proprio cuore, è liberale, ma è soltanto liberale.
I cuori capaci di una "nobile" ospitalità, li si riconosce dalle molte finestre con le tende abbassate e le imposte chiuse: essi tengono vuote le loro stanze migliori. Perchè? Perchè aspettano ospiti dei quali non ci si "accontenti". - Crepuscolo degli idoli (25) -
Questo aforisma del "baffone" si sposa perfettamente con il mio modo di essere e di vivere.
In un mondo, ormai banalizzato e ridotto all'ombra di se stesso, è giocoforza ritirasi in se stessi, ma non può durare a lungo: il bisogno del confronto e del calore dei nostri "analoghi", prima o poi, esplode.
Amo la gente, ma per me, pretendo il meglio.
Forse la vera nobilità ( cioè umanità) è saper vedere in ognuno l'ospite degno della nostra miglior stanza. Ma a ciò si oppone la paura e la vanità: paura del diverso; vanità di voler primeggiare.
Preferisco la frase di Emerson ( gliel'ha suggerita capitan Totti) che Nietzsche mette in esergo ( cioè prima dell'inizio) alla Gaia scienza: per il poeta, il santo e il saggio tutto è nobile ( citazione non letterale)
Nemo, fare gli aristocratici è vile: apriamoci alla baraonda e che sia fatto di noi quel che la vita vuole.
p.s.: ovviamente è stupido dirti quello che dovresti fare, ma rivendico il diritto alla stupidità.
"Per il poeta e il saggio tutte le cose sono amiche e benedette,
ogni esperienza è utile, ogni giorno sacro, ogni uomo divino"
Ralfh Waldo Emerson
si si nemo
è proprio così!!!
http://www.filosofico.net/emerson.htm
Nietzsche scrive -se be ricordo- che leggendo Emerson gli sembra di leggere se stesso ( non ritrovo il Lessico di Turco Liveri e quindi affido a voi l'indicazione del passo)
Troppo spesso crediamo che un pensiero sia ''nostro'', per poi scosprire che altri l'avevano già formulato e meglio di noi. Che importa di chi chi sia un pensiero? Vogliamo la proprietà privata anche per i pensieri? Ricordo Lichtenberg ( su di lui ha scritto piacevolmente il buon Anacleto Verrecchia), che anziché dire ''Io penso'' preferisce ''Si pensa in me''. Sono contrario ai diritti d'autore ( ferma restando la sussistenza), e considero vergognoso arricchire grazie alla penna.
p.s.: non voglio tediarvi, ma parlate tanto di ''personalità'', ''autenticità'', ''coraggio'' ecc... e contemporaneamente restate nascosti dietro il nick name. Che cosa so di te, Nemo? Perché nella vita quotidiana usi nome e cognome e qui nel forum sei ''nessuno''? Non ti sembra di sprecare internet?
Mettere il proprio nome e cognome, dire dove si abita ecc servirebbe a dimostrare che usiamo internet per stabilire nuove relazioni e non per evadere la realtà. Mi rendo conto che non ho il diritto di imporre il mio modo di usare internet, ma sarei ipocrita se tacessi. E tacere mi è difficile se chi non dice niente di sè pretende di dare lezioni di autenticità.
Chi mi garantirebbe l'autenticità del tuo nome e cognome? Me lo garantirebbe il fatto che credo nella buona fede altrui.
Non facciamo i ridicoli: basta studiare per rendersi conto che di originale abbiamo ben poco! Figuriamoci se restiamo nascosti dietro lo pseudonimo...
Come puoi essere responsabile se non dici niente di te? Responsabile vuol dire ''che può rispondere''. Ma come potrebbe rispondere chi nessuno potrebbe interrogare non avendo un nome e un cognome?
benvenuto in questo forum, Tony di filosofia.eu.org
e vaiiiiiii Antonio
come già ti dissi il tuo cognome è............fantasmagorico
anti..co
anti..latte
anti..nomia
anti..materia
anti..cipatorio
le solite provocazioni, andrea, che nn sanno di nulla
dimmi...se tu entri in una piazza e cominci a parlare con una persona
e con quella nn vuoi condividere altro che i pensieri...
le chiedi la carta d'identità?
certo, può succedere...ma nn è quello l'essenziale
alcuni mirano solo all'essenza delle cose
la ridondanza avendo già ridondato oltre misura
ma dai sei di Verona?
com'è piccolo il mondo!
senti chi parla, a me sembra che qui nessuno faccia a meno di aforismi e citazioni varie.
in andrea non è il contenuto che conta, bensì il suo essere principio dialettico, contraddizione, negazione
Dà fastidio perchè squarcia il velo o almeno tenta di farlo perchè più che un velo è un muro di cemento armato
dovresti essere contento tu, che finalmente ti sei comportato da persona e non da nick name. La cosa grave è che dire il proprio nome e cognome sembra qualcosa di eccezionale qui su internet, mentre eccezionale dovrebbe esere il contrario.
Diletta, per me le persone sono persone, non contenitori ambulanti di pensiero ( spesso scaduto). Se riduci l'altro a ciò che digita su una tastiera da dietro uno schermo, non ti sembra di commetere un mezzo omicidio?
Lo stesso Nietzsche, in un frammento postumo, scrive che considerare l'uomo ''un pensatore'' è follia. Nel caso dei nick name di internet, viltà, la paura di andare sul personale e doversi mettere in gioco. Qualcosa di miserabile, insomma. Ma lascio ad ognuno le sue miserie, tenendomi strette le mie.
ma sì: tenetevi tutti i nick name che volete!
andrea, ho pensato alla tua questione
e in fondo la risposta è semplice: nn mi svelo perchè nn ne ho bisogno
il mio desiderio, venendo qui, era comprendere meglio il pensiero di un filosofo: di questo avevo bisogno
tu dici che lui è morto e tu sei vivo. lo so
ma per ora il mio interesse per lui è più alto di quello per te
per ora, ma nn metto limiti all'evenienza della vita
io amo l'umano..ma l'amicizia è un'elezione
e la vita mi ha insegnato che trovarla è cosa rara, preziosa, da custodire con cura
i fraintendimenti agiscono come pugnali nel nostro cuore
cosa cambierebbe se ora io ti dessi il mio indirizzo: vuoi che ti inviti a pranzo?
se ci tieni tanto lo farò
cos'è cambiato da quando ti sei incontrato con freddie e hai conosciuto sua nonna
è cambiata la tua vita?
nn puoi dire, con questo che io sono vile...nn lo sono
nn ti basta sapere i miei pensieri? nn a tutti appartengono
se vuoi amicizie reali devi frequentare luoghi reali
questo spazio appartiene al virtuale
noi abbiamo legami virtuali...e nn è poco....
è molto più del nulla
Grazie per la risposta, Diletta.
Il 20 novembre andrò a Milano da Roberto Escobar: il tuo invito a pranzo resterà valido?
Non ho conosciuto la nonna di Thomas, ma la madre: mi regalò una stella alpina!
Ti invito a rispondere alla mia domanda sul perché dei nick name e del virtuale ( sezione libera)
Per me è naturale domandare ad una persona che leggo e a cui scrivo come si chiami e dove abiti. Mi viene la curiosità di conoscerla. Non ho paura di restare deluso. internet fa parte dei ''media'', parola latina che significa ''strumenti''. Maria l'ho incontrata a Modena ed è stato piacevole. Se non fosse mai accaduto, sarebbe stato un peccato. Lo stesso dicasi per tutti gli altri. Non ho nessun rimpianto. L'importante è non dire ''adieu'' all'altro, dare sempre la possibilità alla vita di continuare a stupirci. Dici che l'amicizia sia cosa rara e preziosa: un motivo in più per cercarla anche attaraverso internet. Ma non serve stare a disputare. Invitami a pranzo e ti faccio un bel video, a te e a tutti i filologi amici tuoi!
Antò, la prossima volta che capito a Verona ti vengo a salutare, così la piantiamo con quest'aria di guerra. Peace and love.
Andrè te la sei presa la telecamera alla fine?
ancora no, Marì
perchè sei così......
se vuole fare la pace .....