George Sorel Opzioni

[andreademilio]

'' Perché faccio Sorel? Perché è un minore non banale, coraggioso e controcorrente, perché è un punto di incrocio tra strade diversissime, che non si sono poi più

incontrate, o non con quel livello di incandescenza, p. es. il marxismo rivoluzionario anche estremista e Nietzsche, l'economia politica e la storia del cristianesimo, il

sindacalismo e la mitologia, l'anarchismo e lo spirito aristocratico. E poi perché consente molte riflessioni sul concetto di comunità e sull'ambiguità di un concetto,

come quello di rivoluzione, che ha smesso da poco di essere una specie di soluzione obbligata per tutto quanto, e in Sorel si vede bene soprattutto l'impossibilità di

fissare l'idea di rivoluzione in un quadro ideologico definito. Sorel era un marxista filomonarchico ammiratore di Lenin e ammirato da Mussolini: un ircocervo. Come

nietzschiano, dovresti essere piuttosto stuzzicato dall'idea di leggere il più nietzschiano di tutti i marxisti (o il più marxista di tutti i nietzschiani). Naturalmente non è

un grande, e soprattutto ha scarse capacità di sollevarsi oltre il suo tempo: c'è molta politica spicciola nelle sue pagine, ma ci sono quattro o cinque cose che fanno

girare la testa. ''

[andreademilio]

si scrive Georges, non George

[AndreaF.]

Sentito spesso, ma non mi sono mai informato a suo riguardo.
Ci si può fare un pensierino.