Friedrich Wilhelm Nietzsche Forum _ Nietzsche Link _ Nietzsche secondo Colli

: andreademilio Jun 9 2007, 05:18 PM

http://www.homolaicus.com/teorici/nietzsche/nietzsche-colli/1.htm

: Lord Brett Sinclair Jun 10 2007, 08:50 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Jun 9 2007, 04:18 PM) *
http://www.homolaicus.com/teorici/nietzsche/nietzsche-colli/1.htm

"uno dei “chiodi fissi” dell’interpretazione di Nietzsche di Giorgio Colli, e cioè che Nietzsche non ha bisogno di interpreti [nota 3] "

Nota 3: "Che l'affermazione di Colli suoni paradossale è un fatto sul quale non si può e non si deve sorvolare tanto facilmente."
Io non la trovo un'affermazione che suona paradossale! Forse lo è solo apparentemente, ma nella sostanza e nel "suono" no.


dalla bibliografia, volevo mettere in risalto un testo che potrebbe essere il Leitmotiv della tesi:
COLLI G., La nascita della filosofia, Milano, 1975

: phys- Jun 11 2007, 04:47 PM

CITAZIONE(Colli)
se per filosofia s’intende una concezione totale della vita


Il guaio di una concezione di questo tipo è che finisce per indurre a pensare di aver capito "le questioni fondamentali" della vita, e così non è un'apertura alle possibilità della stessa di stupire, di mostrare ancora qualcosa di assolutamente importante eppure del tutto inatteso.
Vogliamo davvero una concezione totale della vita dalla filosofia?

: Visitatore Jun 12 2007, 09:20 PM

il rischio c'è. Ma ''totale'' non vuol dire necessariamente ''totalizzante'': si possono porre le grandi questioni mantenendole aperte. La possibilità del naufragio è un buon motivo per restare sotto l'ombrellone?

: andreademilio Jun 12 2007, 10:40 PM

sono io il visitatore

: AndreaF. Jun 13 2007, 07:32 PM

CITAZIONE(phys- @ Jun 11 2007, 05:47 PM) *
Il guaio di una concezione di questo tipo è che finisce per indurre a pensare di aver capito "le questioni fondamentali" della vita, e così non è un'apertura alle possibilità della stessa di stupire, di mostrare ancora qualcosa di assolutamente importante eppure del tutto inatteso.
Vogliamo davvero una concezione totale della vita dalla filosofia?


Eh Vattimo, vattimo laugh.gif

: marcosvevo Aug 29 2007, 06:21 PM

CITAZIONE(Lord Brett Sinclair @ Jun 10 2007, 08:50 PM) *
"uno dei “chiodi fissi” dell’interpretazione di Nietzsche di Giorgio Colli, e cioè che Nietzsche non ha bisogno di interpreti [nota 3] "

Nota 3: "Che l'affermazione di Colli suoni paradossale è un fatto sul quale non si può e non si deve sorvolare tanto facilmente."
Io non la trovo un'affermazione che suona paradossale! Forse lo è solo apparentemente, ma nella sostanza e nel "suono" no.
dalla bibliografia, volevo mettere in risalto un testo che potrebbe essere il Leitmotiv della tesi:
COLLI G., La nascita della filosofia, Milano, 1975

il leit motiv, se c'è, è ben altro.....

: andreademilio Aug 29 2007, 06:37 PM

Bella sorpresa! Benvenuto, Marco ( non ci conosciamo, avevo solo linkato la sua tesi)

Ci illumini su questo lavoro di Marco Svevo? Lo so, chiederlo all'autore sarebbe tutt'altra cosa, ma Non omnia possumus omnes, non tutti possiamo tutto ( Vergilius, Virgilio)

: Lord Brett Sinclair Aug 29 2007, 11:35 PM

CITAZIONE(marcosvevo @ Aug 29 2007, 05:21 PM) *
il leit motiv, se c'è, è ben altro.....

premesso che non ricordo quanto e cosa ho letto della tua tesi (per non lasciare dubbi, dico che non l'ho letta, ma potrei essere motivato a farlo quando avrò tempo),
sono tutt'orecchi!

con simpatia.

: andreademilio Aug 30 2007, 12:50 AM

neanche io l' ho (di)letta, ma ho la presunzione longanesiana di non essermi sbagliato per niente a linkarla.

: marcosvevo Aug 30 2007, 07:46 AM

CITAZIONE(andreademilio @ Aug 29 2007, 07:37 PM) *
Bella sorpresa! Benvenuto, Marco ( non ci conosciamo, avevo solo linkato la sua tesi)

Ci illumini su questo lavoro di Marco Svevo? Lo so, chiederlo all'autore sarebbe tutt'altra cosa, ma Non omnia possumus omnes, non tutti possiamo tutto ( Vergilius, Virgilio)

ma, mi scusi, l'autore sarei io.....

: NIHILO Aug 30 2007, 08:45 AM

Ciao Marco, benvenuto e congratulazioni per la tua tesi.
Sono convinto che il tuo contributo qualificato sarà molto prezioso
per il nostro forum.
DUNKEL SIND DIE WEGE DER GOTTLOSEN

: andreademilio Aug 30 2007, 10:31 AM

Sei tu l'autore? allora è una grande fortuna! ( se fossi toscano continuerei con la beffa, ma io sono felicemente e fieramente abruzzese e le persone mi piace aiutarle non sfotterle)

: phys- Aug 30 2007, 02:40 PM

Ciao Marco, cosa ti avvicina al pensiero di Colli? Perché ritieni importante il "suo" Nietzsche?

Ho letto vari libri di Colli e inizialmente mi piaceva ma poi mi sono imbattuto in alcune sue discrete cantonate (ad esempio sostiene che i paradossi di Zenone non siano stati ancora risolti, e sulla stessa falsariga presenta un'imbarazzante "dimostrazione dell'inconsistenza della nozione di limite" piena di strafalcioni).

Da allora fatico a considerarlo attendibile come filosofo: nell'ambizione di voler presentare una "razionalità" differente, bisognerebbe quantomeno capire correttamente la "razionalità" che si contesta.

Cosa c'è di interessante nel Colli "teoretico"?
Occhio che una risposta "ermetica" equivale alla risposta: niente.

: marcosvevo Aug 30 2007, 04:23 PM

CITAZIONE(phys- @ Aug 30 2007, 03:40 PM) *
Ciao Marco, cosa ti avvicina al pensiero di Colli? Perché ritieni importante il "suo" Nietzsche?

Ho letto vari libri di Colli e inizialmente mi piaceva ma poi mi sono imbattuto in alcune sue discrete cantonate (ad esempio sostiene che i paradossi di Zenone non siano stati ancora risolti, e sulla stessa falsariga presenta un'imbarazzante "dimostrazione dell'inconsistenza della nozione di limite" piena di strafalcioni).

Da allora fatico a considerarlo attendibile come filosofo: nell'ambizione di voler presentare una "razionalità" differente, bisognerebbe quantomeno capire correttamente la "razionalità" che si contesta.

Cosa c'è di interessante nell Colli "teoretico"?
Occhio che una risposta "ermetica" equivale alla risposta: niente.

eh, la sa lunga Lei....

: phys- Aug 31 2007, 12:31 PM

Ipotesi confermata: spocchioso e senza argomenti. wink.gif

: andreademilio Aug 31 2007, 01:21 PM

Dai Lorè, approfondisci un po' di più quello che hai detto e sono sicuro che Marco risponderà: la sua tesi dimostra che li ha gli argomenti, o no?

: phys- Aug 31 2007, 02:34 PM

Mah, dubito fortemente che risponderà a tono.
La sua tesi l'ho iniziata a leggere...

Qualche argomento io ce l'ho: qui ad esempio.

G. Colli, Filosofia dell’Espressione, Adelphi, pgg. 224–225.



Ci sono diversi errori:

- I valori assoluti di y - L non sono necessariamente > 0
Per esempio la funzione costante f(x) = C ha evidentemente y - L = 0 in ogni intorno indipendentemente dal fatto che a sia escluso

- Anche supponendo |y - L| > 0 non è vero che esista k minore di tutti i valori assoluti di y - L
E' un errore nell'ordine dei quantifcatori logici, infatti è vero che fissato |y - L| > 0 si può trovare un k minore di esso, ma questa relazione è vera solo in quel particolare caso, non certo per tutti; poiché nel caso generale invece si possono prendere valori arbitrariamente piccoli di |y - L| quando si può applicare la definizione di limite, nessun k positivo fissato soddisferà mai la disuguaglianza per tutti i |y - L|

- Pertanto non sussiste la disuguaglianza con i k, k1_, ..., k_n (che non si capisce a cosa servano peraltro, ne bastava uno)

- Altro errore di quantificatori logici nella parte finale: Colli presuppone di fissare |y - L| > k > 0 e poi prendere valori arbitrariamente piccoli di epsilon e ottenere così una contraddizone; ma la definizione di limite dice che per ogni epsilon fissato devono essere soddisfatte le condizioni successive, quindi di volta in volta prima si fissa epsilon e poi si verifica se esiste |y - L| < epsilon entro le condizioni della definizione


In pratica la definizione di limite si basa su questa struttura logica:
Per ogni ... esiste ... tale che se ... allora ...
Quindi non ha senso cercare di confutarlo se prima non si ha dimestichezza con argomenti come l'ordine dei quantificatori in una proposizione logica.
Mi spiace andarci giù così pesante con l'ottimo Colli, ma la dialettica è fatta così: chi ha argomenti li usa; poi si può rifiutare sdegnosamente la dialettica ma a mio parere è una china pericolosa.

: andreademilio Aug 31 2007, 03:20 PM

Signore e signori, ma chi si crede d'essere questo phys? La sua fortuna è che non ha ancora incontrato Lorenzo Semino, lui sì che lo metterebbe a cuccia! Parola di Ea

: phys- Aug 31 2007, 03:53 PM

Cosa c'è di male nell'esporre delle argomentazioni?
Se ho fatto qualche errore basta farmelo notare e lo ammetterò.

: andreademilio Aug 31 2007, 03:57 PM

Cosa c'è di male domandalo al tuo venturo carnefice Lorenzo Semino!

: phys- Aug 31 2007, 07:26 PM


: Diletta Aug 31 2007, 07:45 PM

phys, nn so se hai ragione, perchè di formule nn ci capisco.....ma sei un grande!!!

così si fa!!! finalmente...un uomo!!

: andreademilio Aug 31 2007, 10:39 PM

Il più delle volte crediamo che dialogare serva a cercare la verità. Non è importante se hai ragione tu o io, l'importante è mettere da parte noi stessi il più possibile e provare a servire la verità. Stando così le cose, io proverò a confutarti senza pietà
se in buona fede sarò convinto di essere più vicino di te alla verità; e viceversa. Socrate, insomma.

Può esistere però anche un altro dialogo, di chi crede che evitarTI l'umiliazione della confutazione sia più importante di se stesso e addirittura della verità. Al di sopra della verità sta l'amore. Penso che tu abbia torto, anzi ne sono assolutamente convinto, anzi tu stesso mi confessi di esserlo e mi supplichi di darti torto e insegnarti la verità? E io ti darò ragione, dovrò darti ragione, cioè convincerti e convincermi che anche tu hai ragione, che anche tu meriti la felicità.

E se questo non lo sentiamo, allora meglio farsi un giro in moto sul curcuito chiamato cuore.

: Lord Brett Sinclair Aug 31 2007, 10:55 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Aug 31 2007, 09:39 PM) *
E se questo non lo sentiamo, allora meglio farsi un giro in moto sul curcuito chiamato cuore.


a Misano, domenica.. tongue.gif

: lou Aug 31 2007, 11:05 PM

tu stai dicendo che per nn umiliare una persona intelligente che secondo te sta sbagliando...
(che è poi tutto da vedere!!!)
tu nn le dici la verità richiesta ma le rispondi con un ...

eh, la sa lunga Lei....

sottraendoti alla risposta?

è questo che ti insegnano all'Università???
è questo che tu andrai ad insegnare ai tuoi alunni????????????????????????
tu andrai dunque ad insegnare ciò che loro già sanno, nn potendoli mai contraddire!
tu questo lo chiami amore???
invece l'arroganza come la definisci???

P.s. se tuo figlio avesse in mano una serpe velenosa e pensasse invece di avere un leccalecca,
tu, per amore, gli daresti ragione??

nn potrà meritarsi la felicità, perchè sarà morto prima

: andreademilio Aug 31 2007, 11:25 PM

Hai ragione. Il vero amore è dire la verità per il bene di chi si ama, difendere le proprie ragioni con i propri studenti insegnando loro a difendere le proprie. Che falsa bontà quella di chi, come me, non avendo argomenti e odiando la verità altrui, finge di benvolere quando invece disprezza soltanto. L'università sarebbe un po' migliore se , anziché gettare miele nascondendo la mano, fossi sincero e disposto davvero ad imparare dall'altro. Che cosa potrei fare per migliorarmi?

: lou Aug 31 2007, 11:28 PM

l'hai già fatto, riconoscendolo

buona notte Andrè

: andreademilio Aug 31 2007, 11:32 PM

e domani che ci svegliamo a fare se va già bene così?

: lou Aug 31 2007, 11:35 PM

io lavoro
tu studi e prepari la tesi...poi vogliamo leggerla

: andreademilio Aug 31 2007, 11:43 PM

Lord Brett, Valentino è nato il mio stesso giorno!

: Lord Brett Sinclair Aug 31 2007, 11:57 PM

auto, gancio per traino di un carrello per portare una moto (è sufficiente un 125cc anche vecchio ma con gomme in ordine e ciclisticamente a posto), casco, tuta in pelle con le giuste protezioni... e via in pista!!
solo planare col windsurf mi ha avvicinato a quelle emozioni.

: phys- Aug 31 2007, 11:57 PM

Sarebbe bello fare come dici tu Andrea. sad.gif

E' un grosso problema quello della felicità contrapposta alla qualità scientifica del proprio lavoro.
Io non sono riuscito a risolverlo, ma neanche la tua proposta mi pare particolarmente risolutiva.
Volemose bene, e intanto qualcun altro meno inibito otterrà risultiati migliori (e magari diventerà anche una persona vuota e insensibile, ma tant'è).
Temo che come per la vita non ci siano ricette: ognuno deve scoprire da sé fin dove vuol spingersi, e il rischio di non riuscire a capire dove fermarsi è sempre in agguato.

Poi nei casi normali, se si è in un ambiente civile e la questione in gioco non è di vitale importanza non muore mica nessuno a prendere una cantonata ogni tanto e essere confutato.
Il problema è che tavolta non si è in un ambiente civile, o la questione in gioco è di vitale importanza.

Sono partito lancia in resta in parte perché non amo certi atteggiamenti (che ho scoperto essere presenti tanto in campo scientifico quanto umanistico, purtroppo), e prediligo una discussione aperta sulle questioni senza tante menate.
Colli ha toppato in un argomento non di sua competenza e per poche pagine (bastardo io ad andarle a pescare); rimane tutto il resto del suo lavoro anche se a me, per quel che ho letto, non piace molto.

: andreademilio Sep 1 2007, 12:10 AM

appena trovo la voglia cerco di andare oltre il volemose bene. Sii felice di questa tua apertura e trasformala in voragine: se togliamo il cuore non restano che gli adieux

: andreademilio Sep 1 2007, 12:12 AM

faremo un messaggio sulla moto e il surf, promesso!

: Lord Brett Sinclair Sep 1 2007, 12:29 AM

CITAZIONE(phys- @ Aug 31 2007, 10:57 PM) *
Temo che come per la vita non ci siano ricette: ognuno deve scoprire da sé fin dove vuol spingersi, e il rischio di non riuscire a capire dove fermarsi è sempre in agguato.

ecco, la metafora della moto in pista: allenarsi a gestire il rischio con la testa e con le giuste protezioni.


CITAZIONE(phys- @ Aug 31 2007, 10:57 PM) *
Sono partito lancia in resta in parte perché non amo certi atteggiamenti (che ho scoperto essere presenti tanto in campo scentifico quanto umanistico, purtroppo), e prediligo una discussione aperta sulle questioni senza tante menate.

è stato sempre il mio sentire, e ti dico che per quel poco che ho letto, Colli mi piace.

: andreademilio Sep 1 2007, 12:45 AM

''Se la filosofia si irrigidisce in se stessa , se persiste nella sua autoaffermazione devota alla tradizione, se tiene se stessa sotto chiave, allora non potrà lasciarsi andare ed essere presso le cose. In breve: se teme i pericoli - a cui certo soccombe, ma nei quali solo può giungere a se stessa – è persa. Persa in quanto spirito vivace che non è rimuginare tra sé, ma, secondo l’uso hegeliano, è la forza di essere presso se stessa nell’altro.''

G. B. Achenbach, La consulenza filosofica. La filosofia come opportunità di vita, Apogeo, Milano 2005, p. 50

questa è la firma scelta dalla nostra Maria Devigili: ''...è la forza di essere presso se stessa nell'altro'' meAfisica: mi sento solo ed ho bisogno di idee come questa ecc

: andreademilio Sep 1 2007, 01:05 AM

Ci manca ancora un corpo a corpo Valentino-Casey paragonabile a Lorenzo Semino-Marco Svevo! ( io solo viaggi col nero Piaggio Sì alla ricerca dell' Arianna perduta )

: Lord Brett Sinclair Sep 1 2007, 01:05 AM

CITAZIONE(andreademilio @ Aug 31 2007, 11:45 PM) *
"In breve: se teme i pericoli - a cui certo soccombe, ma nei quali solo può giungere a se stessa – è persa. ''

G. B. Achenbach,


un parallelo: di solito chi ha paura di morire ha anche paura di vivere. Solo chi non vive, non muore, perché non è mai nato.

«Platone – dice Plutarco – paragonò la vita ad un lancio di dadi (…) l’esito del lancio non dipende da noi, mentre il fatto di accettare con favore i risultati offerti dalla sorte e assegnare a ciascuno di essi una collocazione nella quale quello favorevole possa giovare al massimo e quello spiacevole nuoccia il meno possibile a chi l’ha ottenuto, ebbene questo è il compito nostro, se siamo assennati»

http://www.recensionifilosofiche.it/crono/2005-11/achenbach.htm

: diechirico Sep 1 2007, 07:56 AM

a questo punto come non citare la ballata del vecchio marinaio, di coleridge, dove Vita e Morta si giocano a dadi la vita dei marinai.
not so bad, avrebbe detto il buon samuel.
veramente niente male...

: andreademilio Sep 1 2007, 12:19 PM

si avvicinano le prove di Valentino!

: phys- Sep 1 2007, 08:16 PM

Ma quale corpo a corpo: ho sophos kryptesthai philei.

Ahi Andrea stolto mortale dalla doppia testa, tutto ventre.

: andreademilio Sep 1 2007, 09:48 PM

Sarcasmo: dal verbo greco sarkàzo, tagliare la carne ( sàrx, sarkòs) cfr. sarcofago: che mangia la carne. E sarchiapone?

: Lord Brett Sinclair Sep 2 2007, 09:14 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 1 2007, 08:48 PM) *
Sarcasmo: dal verbo greco sarkàzo, tagliare la carne ( sàrx, sarkòs) cfr. sarcofago: che mangia la carne. E sarchiapone?

il sarchiapone americano o asiatico? Perché il primo non mangia carne, il secondo sì! comunque è una bestia schifosa! vorace!

http://www.youtube.com/watch?v=5D1NuStdJOQ

: andreademilio Sep 2 2007, 10:53 PM

non lo sapevo, grazie! più schifosa dell'uomo?

: Lord Brett Sinclair Sep 2 2007, 11:34 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 2 2007, 09:53 PM) *
non lo sapevo, grazie! più schifosa dell'uomo?


sì, più schifosa! ho sentito dire essere un lontano parente del catoblepa (però quest'ultimo assomiglia maggiormente all'uomo)... purtroppo non fu fotografato ma ci sono prove documentali:

"Un famoso settimanale di quei tempi, « La Tribuna Illustrata », scrisse infatti che una coppia di misteriosi animali, catturata dopo lunghi appostamenti nel Sud America, era fuggita dalla gabbia, durante il trasferimento verso Bologna, ove era attesa, per essere studiata nella locale facoltà di zoologia dell’Università, da un’équipe di scienziati guidata dal celebre professor Ghigi.
(...)
Il nome « Sarchiapone » (» Sarchiapo orridus » scientificamente) deriverebbe dai terribili unghioni dei loro piedi, che usano come micidiale arma di difesa. Le tracce di questi artigli sarebbero state rilevate chiarissime oltre che sul terreno anche su alcuni alberi di pioppo quasi completamente scortecciati. I guardiacaccia della zona, interrogati in proposito, si mantengono molto sul vago, evidentemente per non destare allarmismi."
http://www.baden-powell.it/Racconti/sarchiapone.htm

: andreademilio Sep 3 2007, 10:26 AM

Baden Powell! mia sorella è guida, e all'ultimo campo estivo cantavano una canzone con il ritornello ''e allora ea, ea, ea ea ea, e allora ea...'' Aggiungiamo '' Cocci volava dentro il bosco, in una giornata di ssole...'' Un giorno ho dimenticato in testa lo zuchetto da coccinella e ci sono andato all'università!

ribadisco: viva il Sarchiapone a abbasso l'uomo

: marcosvevo Sep 3 2007, 06:24 PM

CITAZIONE(phys- @ Aug 31 2007, 01:31 PM) *
Ipotesi confermata: spocchioso e senza argomenti. wink.gif


Sorpresa! Phis (stat pro physis philei kriptheszai o per phystola?) c'ha preso in pieno: spocchioso e senza argomenti, mi calza a pennello.
Quanto alla sua dissertazione sui quantificatori logici ( che peralto Nagarjuna farebbe volentieri a pezzetti) posso soltante dire: più rispetto per chi sa.
Con sincera ammirazione.

: marcosvevo Sep 3 2007, 06:26 PM

CITAZIONE(Lord Brett Sinclair @ Aug 30 2007, 12:35 AM) *
premesso che non ricordo quanto e cosa ho letto della tua tesi (per non lasciare dubbi, dico che non l'ho letta, ma potrei essere motivato a farlo quando avrò tempo),
sono tutt'orecchi!

con simpatia.

GUardi: non La legga perchè filologicamente è deboluccia... e non solo filologicamente...

: marcosvevo Sep 3 2007, 06:32 PM

CITAZIONE(phys- @ Aug 30 2007, 03:40 PM) *
Ciao Marco, cosa ti avvicina al pensiero di Colli? Perché ritieni importante il "suo" Nietzsche?

Ho letto vari libri di Colli e inizialmente mi piaceva ma poi mi sono imbattuto in alcune sue discrete cantonate (ad esempio sostiene che i paradossi di Zenone non siano stati ancora risolti, e sulla stessa falsariga presenta un'imbarazzante "dimostrazione dell'inconsistenza della nozione di limite" piena di strafalcioni).

Da allora fatico a considerarlo attendibile come filosofo: nell'ambizione di voler presentare una "razionalità" differente, bisognerebbe quantomeno capire correttamente la "razionalità" che si contesta.

Cosa c'è di interessante nel Colli "teoretico"?
Occhio che una risposta "ermetica" equivale alla risposta: niente.

Guarda caso il Colli teoretico (quello della Filosofia dell'espressione, se non ricordo male) è il Colli che mi interessava meno.
Consideri che il progetto iniziale per la tesi verteva sull'analisi del pensiero di Nietzsche e il buddhismo zen.
Ma siccome nessun proffio si è azzardato a seguirmi su questa strada, ho ripiegato su Colli.

: Lord Brett Sinclair Sep 3 2007, 06:47 PM

CITAZIONE(marcosvevo @ Sep 3 2007, 05:26 PM) *
GUardi: non La legga perchè filologicamente è deboluccia... e non solo filologicamente...


Non preoccuparti, ho già così tante cose da leggere e un tale rispetto per chi sa, (avrei bisogno di 48 ore giornaliere), che se non sono motivato da un dibattito (e la presenza dell'autore sarebbe un fortissimo incentivo), non mi metto certo a leggere la tua tesi.
Se ritieni di dire qualcosa sulla tua tesi, bene, altrimenti nessun problema: è come se non t'avessi mai "visto", continuerò a dormire le mie notti tranquille. preferisco il sarchiapone. una bestia schifosa! vorace! affamata!

: andreademilio Sep 5 2007, 11:02 PM

Dai Marco, dicci qualcosa della tua tesi: non guardarsi negli occhi può creare equivoci e sprecare belle occasioni. Ti prego! ( stasera sono un pezzo di pane; sarà che ho litigato con mio padre e ho torto, ovviamente. Domani proverò a chiedergli scusa)

: marcosvevo Sep 6 2007, 10:09 AM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 6 2007, 12:02 AM) *
Dai Marco, dicci qualcosa della tua tesi: non guardarsi negli occhi può creare equivoci e sprecare belle occasioni. Ti prego! ( stasera sono un pezzo di pane; sarà che ho litigato con mio padre e ho torto, ovviamente. Domani proverò a chiedergli scusa)

Ben detto! ho già ammesso che la tesi è una cacata...più di così.
Interessante il sito piuttosto..se solo avessi tempo per consultarlo con calma...

: andreademilio Sep 6 2007, 01:22 PM

Non solo non è una cacata la tua tesi ( il titolo di ''cacata'' spetta solo al mio zarathustra), ma è così rispettabile che non ho bisogno di leggerla. Allora: io la smetto di dire che il mio zarathustra è una cacata ( qualcosa di buono c'è) e tu ci spieghi la tua tesi. Potresti dirci che cosa ti ha emozionato di più e in che modo la tua vita quotidiana è cambiata dopo averla scritta , che cosa vedi di nuovo quando esci dal portone di casa, quali idee affidi al futuro, perché non hai tempo per noi ecc. ( non ho chiesto il cellulare, trovati contento!)

: marcosvevo Sep 8 2007, 02:28 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 6 2007, 02:22 PM) *
Non solo non è una cacata la tua tesi ( il titolo di ''cacata'' spetta solo al mio zarathustra), ma è così rispettabile che non ho bisogno di leggerla. Allora: io la smetto di dire che il mio zarathustra è una cacata ( qualcosa di buono c'è) e tu ci spieghi la tua tesi. Potresti dirci che cosa ti ha emozionato di più e in che modo la tua vita quotidiana è cambiata dopo averla scritta , che cosa vedi di nuovo quando esci dal portone di casa, quali idee affidi al futuro, perché non hai tempo per noi ecc. ( non ho chiesto il cellulare, trovati contento!)

che domande!
non ho tempo perchè lavoro nel privato (magari potessi fare lo statalone nullafacente)
del resto avrei preferito essere dio piuttosto che commesso di libreria a trieste
a presto

: andreademilio Sep 8 2007, 02:43 PM

Triesteee! Non ci sono mai stato. Mio padre ci si imbarcò sulla sua prima nave, La Pintada, insieme alla quale avrebbe fatto il primo dei suoi tre giri del mondo, e fece salire a bordo mia nonna, che non ho conosciuto. Da lontano vedevano il castello di Miramare. Io, da vicino, vedo l'erba pescarese dove sto andando a portare Fritz,
il nostro splendido pastore maremmano. Marco bibliopoles, salutami Dio, e digli che gli sarei grato se mi sussurrasse qualche consigliuccio sulla ventura honda cr 500...

: lou Sep 8 2007, 05:48 PM

in centro a Trieste c'è la libreria antiquaria di Umberto Saba,
piccola stretta, ci stai quattro persone alla volta

entri e senti un tuffo al cuore
pensi: mio Dio:la poesia è vissuta qui
la sua e quella dei suoi amici, Montale, Penna

l'odore di quelle parole è lo stesso odore di questi libri
tutti accalcati uno sull'altro
che se cerchi nn trovi niente
e allora prendi a caso

la mia mano ha trovato un epistolario del Foscolo
vecchio, giallo, abbandonato
ora ne ho cura io
è mio


http://www.triesteturismo.net/obrati/ita/85

: marcosvevo Sep 8 2007, 06:16 PM

detesto la poesia (con l'accento sulla e)

: marcosvevo Sep 8 2007, 06:19 PM

CITAZIONE(andreademilio @ Sep 8 2007, 03:43 PM) *
Triesteee! Non ci sono mai stato. Mio padre ci si imbarcò sulla sua prima nave, La Pintada, insieme alla quale avrebbe fatto il primo dei suoi tre giri del mondo, e fece salire a bordo mia nonna, che non ho conosciuto. Da lontano vedevano il castello di Miramare. Io, da vicino, vedo l'erba pescarese dove sto andando a portare Fritz,
il nostro splendido pastore maremmano. Marco bibliopoles, salutami Dio, e digli che gli sarei grato se mi sussurrasse qualche consigliuccio sulla ventura honda cr 500...

e non ci venire, che anche Trieste, manco farlo apposta, fa cacare. Una vera triestezza
Le moto mi fanno paura. Preferisco la bicicletta.

: marcosvevo Sep 8 2007, 06:21 PM

Dimenticavo: i cani mi fanno paura.
Oltre a detestarli (anche Nietzsche non amava gli animali: non fatevi ingannare da aquile serpenti tarantole e cavalli disperati)

: lou Sep 8 2007, 07:10 PM

allora dimmi una cosa, una sola, che ti piace


(d'estate venivo a gorizia, terra avita, raccoglievo pinoli al Castello
trieste e gorizia sono vecchie signore col rimpianto di antica vita
e Carlo Michelstaedter un ragazzo sensibile, triste e solo)

: diechirico Sep 8 2007, 07:26 PM

effettivamente, per quanto bella, trieste è un po' tristina.
in particolare, durante tutto l'anno, salvando forse i mesi estivi.
spesso mi ritrovo lì (però il castello è niente male) e a basovizza, paesino a 10 minuti da trieste.
lì si, che c'è la morte civile.
il deserto, nulla più. a parte il sincrotrone.
minchia, se son tristi sti posti....

: diechirico Sep 8 2007, 07:28 PM

io il foscolo l'ho scovato in una piccola libreria di padova.
ora mia moglie custodisce una copia dello jacopo ortis della prima metà dell'800...

: andreademilio Sep 8 2007, 11:38 PM

Nietzsche chiama i cani ''sanguisughe scodinzolanti '' e ''quatti ipocriti''. Ma dice anche:'' L'umanità è un pregiudizio di cui noi animali non soffriamo.'' Quest'ultima freccia la tirai ad un montatello che portava a spasso il cane nel centro di Pescara: si sciolse. Da vedere l'ode al cane di Pablo Neruda ( e quella al gatto).

L'Atlante di Giorgio Penzo e compagni ha un'appendice dedicata agli animali di Così parlò Zarathustra: sono tanti, comprese le zanzare! L'ho visto a casa di Freddie e gli sarei grato se ci scannerizzasse l'elenco.

Alla faccia di Nietzsche e alla salute di King Arthur Schopenhauer, ri-cor-diamo Argo, l'unico che riconobbe Odisseo e morì. Omero lo eterna con poche sillabe. ( Valentì, pure lu can a tu si chiam Arg!)

: WonderWoman Sep 9 2007, 12:52 PM

come si fa a detestare un cane?
come si fa a non trovare la bellezza in una città?
cos'è per voi amare?


: Joseph de Silentio Jan 22 2008, 07:20 PM

E’ vero che Nietzsche ha spesso parole dure e ingiuste contro i cani, da lui visti come animali sostanzialmente servili e dunque spesso presi a simbolo dello spirito gregario. Però anche qui, come sempre nel caso del nostro complesso e multiforme filosofo, non bisogna generalizzare: ad esempio non tutti sanno, forse, che durante il suo primo anno a Basilea (e precisamente nel gennaio del 1870) egli aveva pensato, sia pur per un breve periodo, di acquistare un cane. Presumibilmente a tale idea non sono estranei fattori relativi al suo contesto biografico di quel periodo: anzitutto l’allora recente, folgorante amicizia con Wagner (molto amante degli animali: il suo parco a Tribschen sembrava quasi uno zoo; cfr. C.P. Janz, Vita di Nietzsche, Vol. I, Laterza, Roma-Bari, 1980, pp. 276-277), e in secondo luogo il senso di solitudine derivante dalla mancanza dei suoi amici (cfr. ivi, p. 322; in effetti varie, e spesso nostalgiche, lettere di questo periodo sono scritte a Deussen, Gersdorff e soprattutto Rohde: indicativo al proposito è per esempio il passaggio di una lettera a quest’ultimo della fine di gennaio-15 febbraio 1870, in F. Nietzsche, Epistolario, vol. II, Adelphi, Milano, 1976, p. 90). E’ così che, quasi en passant, nella chiusa di una lettera alla sorella della fine di gennaio 1870 egli scrive: “Sto meditando di comprarmi un cane, un danese” (cfr. ivi, p. 89). Del resto doveva averne parlato anche con Cosima, perché nel Post Scriptum di una lettera del 27 gennaio 1870 questa gli chiedeva: “Come si chiama il suo cane?” (cfr. Cosima Wagner – Friedrich Nietzsche. Un’amicizia, forse. Lettere 1869-1889, Archinto, Milano, 1996, p. 84) e ancora il 5/6 febbraio 1870, presumibilmente dopo una risposta di Nietzsche (purtroppo come noto quasi tutte le sue lettere a Cosima sono state distrutte): “E così non ha ancora un cane? Se a Basilea lei avesse trovato così facilmente una rarità quale è un cane danese, mi sarei meravigliata molto; voglio però avvisarla che un grosso cane le sarebbe di grande incomodo, nella sua stanza” (cfr. ivi, p. 91); e continua consigliandogli… uno spaniel o un barboncino! (N.B.: il cosiddetto “danese” è l’alano).
Considerato comunque che Nietzsche non tornò più sull’argomento, né tantomeno ebbe alcun cane nella sua vita, questo episodio risulta talmente circoscritto da essere solo poco più di una curiosità: tuttavia può forse contribuire, se non a rimuovere, almeno ad attenuare la tradizionale idea di un Nietzsche assolutamente “miso-cino”.

: NIHILO Jan 23 2008, 08:42 AM

Il cane non è un animale servile, ma reso servile,
estirpandone la genia dal suo habitat di naturale.
Il lupo è parimenti gregario, ma è selvaggio.
L'uomo, come fa con quasi tutti gli enti, ha "antropomorfizzato"
il cane, ormai diventato vittima dellle sue sempre crescenti turbe narcisistiche.
Ha ragione Nietzsche quando dice che questa è l'epoca degli "uomini più brutti",
e per me più deboli, perchè privi ormai di tensione metafisica ma allo stesso tempo
"non maturi per il senso della Terra",e non pronti all'oltrepassamento, non ancora consapevoli
che l'uomo è un ente tra gli altri enti.
I felini sono veramente l'incarnazione del senso della Terra, non ha caso l'uomo cristianizzato non li
ha mai amati tanto.
BLEIBT DER ERDE TREU

: achazia Sep 7 2008, 10:39 AM

CITAZIONE(phys- @ Aug 31 2007, 03:34 PM) *
Mah, dubito fortemente che risponderà a tono.
La sua tesi l'ho iniziata a leggere...

Qualche argomento io ce l'ho: qui ad esempio.

G. Colli, Filosofia dell’Espressione, Adelphi, pgg. 224–225.

<img src="http://primolevi1.interfree.it/errori.jpg" border="0" class="linked-image" />

Ci sono diversi errori:

- I valori assoluti di y - L non sono necessariamente > 0
Per esempio la funzione costante f(x) = C ha evidentemente y - L = 0 in ogni intorno indipendentemente dal fatto che a sia escluso

- Anche supponendo |y - L| > 0 non è vero che esista k minore di tutti i valori assoluti di y - L
E' un errore nell'ordine dei quantifcatori logici, infatti è vero che fissato |y - L| > 0 si può trovare un k minore di esso, ma questa relazione è vera solo in quel particolare caso, non certo per tutti; poiché nel caso generale invece si possono prendere valori arbitrariamente piccoli di |y - L| quando si può applicare la definizione di limite, nessun k positivo fissato soddisferà mai la disuguaglianza per tutti i |y - L|

- Pertanto non sussiste la disuguaglianza con i k, k1_, ..., k_n (che non si capisce a cosa servano peraltro, ne bastava uno)

- Altro errore di quantificatori logici nella parte finale: Colli presuppone di fissare |y - L| > k > 0 e poi prendere valori arbitrariamente piccoli di epsilon e ottenere così una contraddizone; ma la definizione di limite dice che per ogni epsilon fissato devono essere soddisfatte le condizioni successive, quindi di volta in volta prima si fissa epsilon e poi si verifica se esiste |y - L| < epsilon entro le condizioni della definizione
In pratica la definizione di limite si basa su questa struttura logica:
Per ogni ... esiste ... tale che se ... allora ...
Quindi non ha senso cercare di confutarlo se prima non si ha dimestichezza con argomenti come l'ordine dei quantificatori in una proposizione logica.
Mi spiace andarci giù così pesante con l'ottimo Colli, ma la dialettica è fatta così: chi ha argomenti li usa; poi si può rifiutare sdegnosamente la dialettica ma a mio parere è una china pericolosa.


Colli conosce talmente bene il procedimento mediante cui si vincola una variabile da fornirne una deliziosa satira nei quaderni de La ragione errabonda. "Il concetto di limite" dice più o meno "è dimostrato mediante un sofisma simile a quello del velato" "Conosci questo uomo?" "No" "Allora non conosci tuo padre". Analogamente "Prendi un eps a piacere" "Preso" "E invece non è a piacere ma più grande del valore che prendo io".

Se la definizione di limite fosse formulata in questa maniera: "L è limite di f(x) per x che tende ad a se per ogni coppia ordinata C(eps, |y-L|) vale la proprietà S: |y-L|<eps".

Essa sarebbe palesemente falsa perché esistono anche coppie ordinate C per cui non vale la proprietà suddetta e vale invece |y-L|>=eps. Si dovrebbe allora dire "Esiste almeno una coppia C per cui vale la proprietà S". Ma siccome "almeno uno" in questo caso esprime una particolarità in senso stretto (se si legge con attenzione le opere colliane per lui la particolarità è sempre in senso stretto, cioè tale che la particolare affermativa coimplica la particolare negativa), allora ne discende che "Esiste almeno una coppia ordinata C tale che non vale S". A questo punto il limite risulta indefinito perché l'affermazione risulta vera e non vera. Quest'ultimo caso rispecchia la condizione di un giudizio contingente (se ancora una volta si leggesse con più attenzione si scoprirebbe che Colli rifiuta l'uso dei quantificatori perché la sua logica è modale ed il quantificatore è per lui un trasposizione imperfetta di un operatore modale), ed in effetti Colli dice che il limite è un oggetto contingente.

Invece di considerare coppie ordinate C si crede di ovviare al problema scegliendo prima un membro della coppia poi l'altro per conservare la possibilità di dire "a piacere" e di usare il quantificatore universale. Ma si ottiene una variabile vincolata, un'ente matematico privo di valore logico perché non è né universale né particolare. Colli non contesta il procedimento algoritmico in sè, ma la sua traduzione logica. Non si può dire "a piacere" ciò che non è a piacere, non si può mettere insieme particolarità e universalità alla rinfusa e la doppia quantificazione si rivela un semplice sofisma come quelli di cui parla Aristotele nel capitolo 24 delle Confutazioni Sofistiche.

: achazia Sep 7 2008, 04:36 PM

Nella formula che ho scritto non compare a perché mi sembrava sottinteso il legame fra l'intorno di a e |y-L|, ad ogni modo è meglio scrivere:
L è limite di f(x) per x tendente ad a se:
per ogni coppia ordinata C(eps,delta) se x appartiene all'intervallo ]a-delta,a+delta[ allora f(x) appartiene all'intervallo ]L-eps,L+eps[
la quale è falsa perché esistono coppie che non soddisfano. Per questa ragione Colli trova k, cioè trova le altre coppie ordinate che non godono della tal proprietà.
Se si scrive invece, secondo la forma ortodossa: per ogni eps esiste almeno un delta tale che se x appartiene all'intervallo ]a-delta,a+delta[ allora f(x) appartiene all'intervallo ]L-eps,L+eps[
allora sembra che tutto fili liscio. Ma il problema resta che il quantificatore universale nella forma ortodossa della definizione di limite, come già detto, è tale solo in apparenza. Quando Colli scrive che la definizione di limite "offre un esempio grandioso di come la natura della ragione sia stata costretta e piegata nella direzione dell'utile" indica il fatto che non si chiamino le cose per nome ma, secondo un'interpretazione sbagliata, si conferiscano ad esse un significato che non hanno.

Aggiungo che i paradossi di Zenone non sono affatto stati risolti. Anche in questo caso bisogna intendersi su che cosa sia una soluzione. Mi limito per questioni di tempo a citare il Boyer, anche se la questione è molto complessa e meriterebbe ben altri sforzi: "Se si pretende che ai paradossi di Zenone sia data una soluzione adeguata al nostro senso di continuità come essenzialmente diverso dal discreto, occorre dire che non è stata elaborata una risposta più soddisfacente di quella di Aristotele" (Carl Benjamin Boyer, Storia del calcolo e il suo sviluppo concettuale, traduz. it. Alfredo Guaraldo e Saverio Tortoriello, Bruno Mondadori, Milano, 2007, pag.46.

A tutt'oggi Giorgio Colli è il pensatore che meglio di ogni altro ha criticato i dogmi della razionalità moderna. Mia opinione.

: Sgubonius Sep 7 2008, 06:39 PM

CITAZIONE(achazia @ Sep 7 2008, 05:36 PM) *
A tutt'oggi Giorgio Colli è il pensatore che meglio di ogni altro ha criticato i dogmi della razionalità moderna. Mia opinione.


Credo che una serie di pensatori di peso maggiore si siano cimentati in dimostrazioni meno matematiche e più pregnanti. Basti pensare a Wittgenstein che da grande matematico e logico ha smontato tutto il sistema del suo tractatus o a Heidegger. Siamo talmente abituati alla razionalità da presupporne l'esistenza e da saldare così il legame causa-effetto all'infinito, ma è solo un eredità di stampo metafisico di cui fatichiamo a separarci.

: achazia Sep 8 2008, 12:32 AM

CITAZIONE(Sgubonius @ Sep 7 2008, 07:39 PM) *
Credo che una serie di pensatori di peso maggiore si siano cimentati in dimostrazioni meno matematiche e più pregnanti. Basti pensare a Wittgenstein che da grande matematico e logico ha smontato tutto il sistema del suo tractatus o a Heidegger. Siamo talmente abituati alla razionalità da presupporne l'esistenza e da saldare così il legame causa-effetto all'infinito, ma è solo un eredità di stampo metafisico di cui fatichiamo a separarci.


Conosco Heidegger più di Wittgenstein. Non lo ritengo un pensatore di peso maggiore dell'incompreso Colli. Colli ha speso qualche parola su Heidegger parlando delle sue "fantasie etimologiche", e sappiamo bene che l'autore dell'edizione critica delle opere di Nietzsche non era a digiuno né di greco né di tedesco. Comunque è solo la mia opinione. Ciao

: Sgubonius Sep 8 2008, 01:50 PM

CITAZIONE(achazia @ Sep 8 2008, 01:32 AM) *
Conosco Heidegger più di Wittgenstein. Non lo ritengo un pensatore di peso maggiore dell'incompreso Colli. Colli ha speso qualche parola su Heidegger parlando delle sue "fantasie etimologiche", e sappiamo bene che l'autore dell'edizione critica delle opere di Nietzsche non era a digiuno né di greco né di tedesco. Comunque è solo la mia opinione. Ciao


Se è vero che non esistono fatti ma solo interpretazioni... non posso confutare la tua opinione. Resto dell'idea che di Heidegger ce n'è uno, di Colli tanti. Poi siccome Colli non lo conosco quasi per niente potrei sbagliarmi di grosso!!

: achazia Sep 9 2008, 06:39 PM

Secondo me Colli è oltre Wittgenstein, perché se questo distingue le proposizioni logiche in tautologie e contraddizioni il "teorema di Colli" afferma precisamente che non v'è alcuna differenza fra tautologia e contraddizione. Con ciò il valore di verità è distrutto come voleva il Nietzsche degli appunti postumi critico del principio di contraddizione e della nozione logica di verità (terza parte de La volontà di potenza).

Su Heidegger ho lavorato per poco più di un'annetto prima di abbandonare un progetto su "Heidegger e la mistica" che mi aveva fruttato una borsa di studio. Ricordo, anche grazie all'aiuto degli appunti, che il mio saggio preferito era contenuto in Holzwege ed era "L'epoca dell'immagine del mondo", un ritratto impeccabile della civiltà della tecnica e della sua ideologia. Quello che voglio dire è che in tempi di imperante neopositivismo è necessario "braccare" questo genere di argomenti con maggiore aderenza ai contesti attrezzandosi di conseguenza con lo stesso bagaglio concettuale che usava, per esempio, Carnap nel criticare l'autore di Sein und Zeit.

Come scrisse il nostro Antonio Gramsci: "La superstizione scientifica porta con sè illusioni così ridicole e concezioni così infantili che la stessa superstizione religiosa ne viene nobilitata".
Ciao

: Sgubonius Sep 9 2008, 08:11 PM

CITAZIONE(achazia @ Sep 9 2008, 07:39 PM) *
Secondo me Colli è oltre Wittgenstein, perché se questo distingue le proposizioni logiche in tautologie e contraddizioni il "teorema di Colli" afferma precisamente che non v'è alcuna differenza fra tautologia e contraddizione. Con ciò il valore di verità è distrutto come voleva il Nietzsche degli appunti postumi critico del principio di contraddizione e della nozione logica di verità (terza parte de La volontà di potenza).


Capisco la tua critica su Heidegger, d'altronde è chiaramente difficilmente "propagandabile" il suo modo di pensare.

Su Wittgenstein io pensavo soprattutto al secondo Wittgenstein, dove la verità diventa un gioco linguistico e di conseguenza non c'è metalinguaggio, scienza, ecc...

: NIHILO Sep 10 2008, 02:40 PM

CITAZIONE(achazia @ Sep 9 2008, 05:39 PM) *
Secondo me Colli è oltre Wittgenstein, perché se questo distingue le proposizioni logiche in tautologie e contraddizioni il "teorema di Colli" afferma precisamente che non v'è alcuna differenza fra tautologia e contraddizione. Con ciò il valore di verità è distrutto come voleva il Nietzsche degli appunti postumi critico del principio di contraddizione e della nozione logica di verità (terza parte de La volontà di potenza).

Su Heidegger ho lavorato per poco più di un'annetto prima di abbandonare un progetto su "Heidegger e la mistica" che mi aveva fruttato una borsa di studio. Ricordo, anche grazie all'aiuto degli appunti, che il mio saggio preferito era contenuto in Holzwege ed era "L'epoca dell'immagine del mondo", un ritratto impeccabile della civiltà della tecnica e della sua ideologia. Quello che voglio dire è che in tempi di imperante neopositivismo è necessario "braccare" questo genere di argomenti con maggiore aderenza ai contesti attrezzandosi di conseguenza con lo stesso bagaglio concettuale che usava, per esempio, Carnap nel criticare l'autore di Sein und Zeit.

Come scrisse il nostro Antonio Gramsci: "La superstizione scientifica porta con sè illusioni così ridicole e concezioni così infantili che la stessa superstizione religiosa ne viene nobilitata".
Ciao

Benvenuto achazia, un altro ottimo conoscitore di filosofia e non solo che
si aggrega al nostro forum. Da quello che posso capire leggendoti, conosci
bene il tedesco, o mi sbaglio?

: achazia Sep 12 2008, 04:53 PM

CITAZIONE(NIHILO @ Sep 10 2008, 03:40 PM) *
Benvenuto achazia, un altro ottimo conoscitore di filosofia e non solo che
si aggrega al nostro forum. Da quello che posso capire leggendoti, conosci
bene il tedesco, o mi sbaglio?


Me la cavo ma ho ancora molto da imparare. Un saluto e spero di avere occasione di intervenire in altre interessanti discussioni.
Ciao