Dediche a Nietzsche |
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Dediche a Nietzsche |
Feb 10 2008, 07:05 PM
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#1
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
Qualsiasi pensiero (poesia, frase e altro) vogliamo condere al maggiore pensatore:
Nietzsche stanco del vasto antico detto, alla panchina pose fra fulve fanciulle celesti un novo respiro all'etterno. -------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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Feb 13 2008, 04:25 PM
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#2
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 198 Iscritto il: 5-September 07 Utente Nr.: 306 |
Qualsiasi pensiero (poesia, frase e altro) vogliamo condere al maggiore pensatore: Nietzsche stanco del vasto antico detto, alla panchina pose fra fulve fanciulle celesti un novo respiro all'etterno. se vuoi dedicare qualche verso anche a me, fai/fate pure..sarò la tua/vostra donna angelo... |
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Feb 15 2008, 03:12 AM
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#3
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
se vuoi dedicare qualche verso anche a me, fai/fate pure..sarò la tua/vostra donna angelo... Miledi se mi parla di lei lo posso fare volentieri. -------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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Feb 24 2009, 08:42 PM
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#4
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
un po' di venerazione a Nietzsche non guasterebbe!!!
-------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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Feb 25 2009, 01:00 PM
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#5
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
un po' di venerazione a Nietzsche non guasterebbe!!! Posso dire che suona male! "Voi mi venerate; ma che avverrà, se un giorno la vostra venerazione crollerà? Badate che una statua non vi schiacci! Voi dite di credere a Zarathustra? Ma che importa di Zarathustra! Voi siete i miei credenti, ma che importa di tutti i credenti!" -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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Mar 4 2009, 04:02 PM
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#6
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
sei luterano? la Sacra Scrittura la interpreti alla lettera?
-------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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Mar 4 2009, 04:47 PM
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#7
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
Basta fare attenzione alle statue, poi va bene tutto!
-------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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Mar 5 2009, 01:56 AM
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#8
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
Proprio questo periodo sto rileggendo lo Zarathustra, ho comprato l'edizione Adelphi (avevo quella della Newton e quella della mondadori...)
-------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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Mar 5 2009, 01:40 PM
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#9
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 115 Iscritto il: 18-January 09 Utente Nr.: 10,580 |
Proprio questo periodo sto rileggendo lo Zarathustra, ho comprato l'edizione Adelphi (avevo quella della Newton e quella della mondadori...) A me l'edizione Mondadori (l'altra non la conosco) è sembrata, in alcuni punti, un pò più poetica e più libera (forse troppo) rispetto all'Adelphi, che invece rimane sempre più sobria. Poi il traduttore dell'Adelphi è Montinari... -------------------- Luce io sono: ah, fossi notte!
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Mar 5 2009, 01:46 PM
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#10
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
Proprio questo periodo sto rileggendo lo Zarathustra, ho comprato l'edizione Adelphi (avevo quella della Newton e quella della mondadori...) Io ne ho una versione ormai usuratissima, mondadori credo, ma essendo saltata via la copertina insieme a tutta l'introduzione (penosa peraltro) non saprei dire!! -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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Mar 6 2009, 01:50 AM
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#11
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
Io ne ho una versione ormai usuratissima, mondadori credo, ma essendo saltata via la copertina insieme a tutta l'introduzione (penosa peraltro) non saprei dire!! L'introduzione della mondadori è di Carlo Sini, io comunque direi 'scolastica', è difficile dire qualcosa su Nietzsche. dico dire 'qualcosa'... un'introduzione che mi ha entusiasmato è quella di Roberto Calasso in Ecce Homo (Adelphi) è di una bellezza inaudita per quanto riguarda la 'verità' credo che è difficile stabilire... -------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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Mar 6 2009, 01:58 AM
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#12
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
L'introduzione della mondadori è di Carlo Sini, io comunque direi 'scolastica', è difficile dire qualcosa su Nietzsche. dico dire 'qualcosa'... un'introduzione che mi ha entusiasmato è quella di Roberto Calasso in Ecce Homo (Adelphi) è di una bellezza inaudita per quanto riguarda la 'verità' credo che è difficile stabilire... Si anche io ricordo che in Ecce Homo (forse perfino una postfazione no?) c'era un bellissimo saggio annesso sulla maschera. Peraltro su Sini comincio ad avere dei dubbi seri perchè non è la prima cosa mediocre che mi capita di leggere. Per carità poi so a malapena come si chiama quindi non è un giudizio particolarmente valido. -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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Mar 7 2009, 09:48 AM
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#13
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 91 Iscritto il: 5-March 09 Utente Nr.: 11,881 |
Qualsiasi pensiero (poesia, frase e altro) vogliamo condere al maggiore pensatore: Nietzsche stanco del vasto antico detto, alla panchina pose fra fulve fanciulle celesti un novo respiro all'etterno. Alzi, lavi, pulisci, fasci e vesti me bambino. Oh si l'aquilone di carta velina, ricordo l'aquilone e i suoi colori, liberarsi nel cielo, leggero, regalarmi la felicità dell'ingenuità! Disseti, ristori, tendi a me la mano nella sofferenza. Oh si l'acqua, fresca, limpida, riordo l'acqua attinta dalla mia stessa gobba come in un deserto, ammordirmi le labra devastate dalla sete! Provochi, aizzi, scuoti, e apri il cancello della mia prigione. Oh si la libertà, anelito, imprendiscindibile elemento, ragione dell'esistenza, ricordo quando dissi io voglio essere un uomo libero, come un ruggito assordante sono state le mie grida. Ave Nietzsche, o imperatòr, morituri te salutant! Ho letto il topic è mi è venuta spontanea così, mi sembrava doveroso un contributo. Ah, la prefazione di colli in Zatrathustra dell'Adelphi a me è molto piaciuta. Poi una cosa, non santifichiamolo, decantiamone le sue opere, i suoi pensieri, ma non facciamone un santo, altrimenti lo tradiamo. Saluti vincent -------------------- Agli uomini dei quali mi importa qualcosa io auguro sofferenze, abbandono, malattie, maltrattamenti, disprezzo..., io desidero che non restino loro sconosciuti il profondo disprezzo di sé, il martirio della diffidenza di sé, la miseria del vinto
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Mar 7 2009, 02:09 PM
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#14
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
Si anche io ricordo che in Ecce Homo (forse perfino una postfazione no?) c'era un bellissimo saggio annesso sulla maschera. Peraltro su Sini comincio ad avere dei dubbi seri perchè non è la prima cosa mediocre che mi capita di leggere. Per carità poi so a malapena come si chiama quindi non è un giudizio particolarmente valido. Si, era una postfazione. Ma sapete se Calasso ha scritto altro su Nietzsche? Alzi, lavi, pulisci, fasci e vesti me bambino. Oh si l'aquilone di carta velina, ricordo l'aquilone e i suoi colori, liberarsi nel cielo, leggero, regalarmi la felicità dell'ingenuità! Disseti, ristori, tendi a me la mano nella sofferenza. Oh si l'acqua, fresca, limpida, riordo l'acqua attinta dalla mia stessa gobba come in un deserto, ammordirmi le labra devastate dalla sete! Provochi, aizzi, scuoti, e apri il cancello della mia prigione. Oh si la libertà, anelito, imprendiscindibile elemento, ragione dell'esistenza, ricordo quando dissi io voglio essere un uomo libero, come un ruggito assordante sono state le mie grida. Ave Nietzsche, o imperatòr, morituri te salutant! Ho letto il topic è mi è venuta spontanea così, mi sembrava doveroso un contributo. Ah, la prefazione di colli in Zatrathustra dell'Adelphi a me è molto piaciuta. Poi una cosa, non santifichiamolo, decantiamone le sue opere, i suoi pensieri, ma non facciamone un santo, altrimenti lo tradiamo. Saluti vincent -------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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Mar 8 2009, 04:00 PM
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#15
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 115 Iscritto il: 18-January 09 Utente Nr.: 10,580 |
Si, era una postfazione. Ma sapete se Calasso ha scritto altro su Nietzsche? Ho cercato un pò su internet, ma non ho trovato altro oltre quella... Poi non si sa mai! -------------------- Luce io sono: ah, fossi notte!
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Mar 9 2009, 08:33 PM
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#16
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
Ho cercato un pò su internet, ma non ho trovato altro oltre quella... Poi non si sa mai! grazie -------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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Mar 10 2009, 08:11 AM
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#17
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 91 Iscritto il: 5-March 09 Utente Nr.: 11,881 |
Qualsiasi pensiero (poesia, frase e altro) vogliamo condere al maggiore pensatore: Nietzsche stanco del vasto antico detto, alla panchina pose fra fulve fanciulle celesti un novo respiro all'etterno. Ma non doveva essere un topic su (poesie, frase e altro per omaggiare e non santificare Nietzsche. Bhe allora, scrivete quello che vi viene fuori dalle Vostre viscere, lasciate perdere con le citazioni i rimandi, quello che hadetto chi e che cosa. Scriviamo di noi, sensa cpia incolla di tesine, sensa copia incolla di cosa dice questo o quello, almeno in questo brillante topic, scriviamo noi stessi, commentiamo caso mai quello che siamo riusciti ad esprimere. Il topi si è trasformato come al solito in ho letto questo e mi pare che è meglio di quello. E Voi, voi, cosa scrivete che provenga dal vostro cuore. -------------------- Agli uomini dei quali mi importa qualcosa io auguro sofferenze, abbandono, malattie, maltrattamenti, disprezzo..., io desidero che non restino loro sconosciuti il profondo disprezzo di sé, il martirio della diffidenza di sé, la miseria del vinto
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Mar 10 2009, 06:42 PM
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#18
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 115 Iscritto il: 18-January 09 Utente Nr.: 10,580 |
Ma non doveva essere un topic su (poesie, frase e altro per omaggiare e non santificare Nietzsche. Bhe allora, scrivete quello che vi viene fuori dalle Vostre viscere, lasciate perdere con le citazioni i rimandi, quello che hadetto chi e che cosa. Scriviamo di noi, sensa cpia incolla di tesine, sensa copia incolla di cosa dice questo o quello, almeno in questo brillante topic, scriviamo noi stessi, commentiamo caso mai quello che siamo riusciti ad esprimere. Il topi si è trasformato come al solito in ho letto questo e mi pare che è meglio di quello. E Voi, voi, cosa scrivete che provenga dal vostro cuore. Per "omaggiare e non santificare Nietzsche", sarebbe sufficiente non trattarlo come un maestro o un idolo, ma leggerlo approfonditamente, lentamente, "ruminando"... e poi criticarlo, per non restare sempre scolari! CITAZIONE "O voi, maliziosi burloni e organetti cantastorie, tacete dunque! - rispose Zarathustra, sorridendo delle sue bestie. [...]Il conforto e la guarigione ch'io mi sono inventato era appunto: ch'io dovessi tornare a cantare: ma volete di nuovo farne una canzone da organetto?"
-------------------- Luce io sono: ah, fossi notte!
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Mar 10 2009, 07:32 PM
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#19
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
Più che altro (non volevo inquinare il topic ma ormai) io sono fortemente scettico sul produrre poetico, c'è un equilibirio davvero sottile fra la creazione dell'atto puro, quella del bambino, e una produzione consolatoria che fuoriesce come un vomito da viscere incapaci di trattenere. Possiamo affidarci ancora allo Zarathustra, Dei Poeti, dove da una parte ci ammonisce che "i poeti mentono troppo" e poi ci ammonisce anche da se stesso, in quanto egli stesso è un poeta.
Ma soprattutto dice una cosa secondo me straordinaria: "Davvero, sempre ci sentiamo trarre in alto – cioè nel regno delle nuvole: su queste facciamo posto ai nostri manichini multicolori e li chiamiamo dèi e superuomini: Sono giusto leggeri quanto basta per quei sedili! – tutti questi dèi e superuomini. Ah, quanto sono stufo di tutte le cose inadeguate, che dovrebbero ad ogni costo essere un evento! Ah, quanto sono stufo dei poeti! [...] Mi sono stancato dei poeti, vecchi e nuovi; per me, restano tutti in superficie e sono mari poco profondi. Non hanno pensato con sufficiente profondità: perciò il loro sentimento non si inabissò mai fino ad attingere i motivi profondi. Un po’ di voluttà, un po’ di noia: è ancora il meglio nel loro meditare. A un soffio, un guizzo di fantasima si riduce, per me, tutto il loro arpeggio; quando mai hanno saputo che fosse la passione dei suoni! E poi per me non sono neppure abbastanza puliti: essi tutti intorbidano le proprie acque per farle sembrare profonde. E volentieri si assumono la parte di quelli che conciliano: ma per me restano mezzani e intruglioni, gente di mezza tacca, non pulita! Ah, io ho gettato la mia rete nei loro mari, volevo fare una buona pesca; ma ho sempre tirato su il capo di un qualche vecchio dio. [...] Davvero, il loro spirito è il pavone dei pavoni e un mare di vanità! Spettatori vuole lo spirito del poeta: fossero anche dei bufali! Ma proprio questo spirito mi ha stancato: e vedo venire il giorno in cui questo spirito sarà stanco di se stesso. Ho già visto poeti trasformati, con lo sguardo rivolto contro se stessi. Ho visto venire penitenti dello spirito: essi li hanno generati." Ecco questo ci viene richiesto, un po' di igiene, se qualcuno ha visto il film Otto e Mezzo di Fellini magari potrebbe ricordarsi dell'intellettuale francofono che stronca colle sue critiche ogni ingenua trovatella del regista. Altrimenti c'è sempre il mago (Wagner) fra gli uomini superiori che finge di essere un penitente dello spirito ma può solo superare il suo mentire nell'autenticità del riconoscersi troppo piccolo. -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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Mar 10 2009, 08:18 PM
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#20
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 91 Iscritto il: 5-March 09 Utente Nr.: 11,881 |
Più che altro (non volevo inquinare il topic ma ormai) io sono fortemente scettico sul produrre poetico, c'è un equilibirio davvero sottile fra la creazione dell'atto puro, quella del bambino, e una produzione consolatoria che fuoriesce come un vomito da viscere incapaci di trattenere. Possiamo affidarci ancora allo Zarathustra, Dei Poeti, dove da una parte ci ammonisce che "i poeti mentono troppo" e poi ci ammonisce anche da se stesso, in quanto egli stesso è un poeta. Ma soprattutto dice una cosa secondo me straordinaria: "Davvero, sempre ci sentiamo trarre in alto – cioè nel regno delle nuvole: su queste facciamo posto ai nostri manichini multicolori e li chiamiamo dèi e superuomini: Sono giusto leggeri quanto basta per quei sedili! – tutti questi dèi e superuomini. Ah, quanto sono stufo di tutte le cose inadeguate, che dovrebbero ad ogni costo essere un evento! Ah, quanto sono stufo dei poeti! [...] Mi sono stancato dei poeti, vecchi e nuovi; per me, restano tutti in superficie e sono mari poco profondi. Non hanno pensato con sufficiente profondità: perciò il loro sentimento non si inabissò mai fino ad attingere i motivi profondi. Un po’ di voluttà, un po’ di noia: è ancora il meglio nel loro meditare. A un soffio, un guizzo di fantasima si riduce, per me, tutto il loro arpeggio; quando mai hanno saputo che fosse la passione dei suoni! E poi per me non sono neppure abbastanza puliti: essi tutti intorbidano le proprie acque per farle sembrare profonde. E volentieri si assumono la parte di quelli che conciliano: ma per me restano mezzani e intruglioni, gente di mezza tacca, non pulita! Ah, io ho gettato la mia rete nei loro mari, volevo fare una buona pesca; ma ho sempre tirato su il capo di un qualche vecchio dio. [...] Davvero, il loro spirito è il pavone dei pavoni e un mare di vanità! Spettatori vuole lo spirito del poeta: fossero anche dei bufali! Ma proprio questo spirito mi ha stancato: e vedo venire il giorno in cui questo spirito sarà stanco di se stesso. Ho già visto poeti trasformati, con lo sguardo rivolto contro se stessi. Ho visto venire penitenti dello spirito: essi li hanno generati." Ecco questo ci viene richiesto, un po' di igiene, se qualcuno ha visto il film Otto e Mezzo di Fellini magari potrebbe ricordarsi dell'intellettuale francofono che stronca colle sue critiche ogni ingenua trovatella del regista. Altrimenti c'è sempre il mago (Wagner) fra gli uomini superiori che finge di essere un penitente dello spirito ma può solo superare il suo mentire nell'autenticità del riconoscersi troppo piccolo. Nessuna intenzione di fare polemica, lo dico col cuore. Ma... L'abbiamo letto tutti, lo sappiamo cosa dice di se stesso e quindi cosa dice dei poeti, sappiamo anche cosa dice di più dei dotti. Zarathustra l'ho nella mia biblioteca, e non nel comodino, come una bibbia. L'ho assorbito dienni anni fa, è in uno scaffale insieme agli altri libri, vicino a quelli di Dostojevski ( non mi va di cercare un suo libro per vedere se la j va prima o dopo, scusatemi; certo è sistemato in una posizione di riguardo, ma sono andato ormai oltre la lettura e non ho neanche avuto bisogno di rileggerlo, tanto mi ha segnato le carni. Lui diceva quello su.., lui diceva questo su..... Non c'è niente e nessuno che si è risparmiato di castigare. Ora se si scrivono dei versi, non possiamo farlo poichè.... sai cosa diceva dei poeti ? Diciamo che è stato un genio, arriva il pirla e ti dice... Attento lo sapevi cosa dice dei geni. Che palle, che due marroni. Lo so, lo so. In pratica dovremmo smettere allora di confrontarci perchè non credo che si sia risparmiato niente su praticamente tutto e tutti, e per fare allora qualcosa di concreto, dovremmo restare in qualche laboratorio di biogenetica come in un laboratorio artistico e progettare il superuomo, poi ci stuferemo, ricorderemo, quello che eravamo, quanto era importante la sofferenza, la caducità, ed allora guardandoci allo specchio desidereremo ritornare quello che eravamo prima, sempre e continuamente, come senza tempo. E nel frattempo in questo gap spazio temporale, che ci divide tra l'essere ancora sulla corda tesa che ci conduce al di là, cadremo ancora mille volte e poi ancora mille, insultandoci ancora di più. Pregherei Poi di evitare, ma ognuno farà quello che cavolo gli pare,... evitare tanti copia incolla di vecchie tesine di studio, di ricerca su google scopiazzate qua e la, solo per risondere in modo professorale e fare così una bella figura. Quando vedrò qualcosa di spontaneo, di vivo insomma e non di qualcosa di riesumato, che scaturisce da dentro, che viene scritto senza studiarne ossessivamente la risposta, più innamorati quindi della risposta che della domanda, quando vedrò scrivere di getto con gli errori tipici di una digitatura più attenta a quello che si vuole dire, e poco atenta invce a come questa viene detta, ricercando la forma migliore, la più azzecata citazione, il più brillante riferimento ,allora... Ma sono io che mi sbaglio, non deve parlare il cuore, no! -------------------- Agli uomini dei quali mi importa qualcosa io auguro sofferenze, abbandono, malattie, maltrattamenti, disprezzo..., io desidero che non restino loro sconosciuti il profondo disprezzo di sé, il martirio della diffidenza di sé, la miseria del vinto
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