Viaggi... Opzioni

[lou]

A Malwida von Meysenbug
Lugano, 13 maggio 1877

" In un viaggio per mare la sofferenza umana è spaventosa, eppure in realtà ridicola, un pò come a volte mi appare il mio mal di testa, che può coesistere con una fiorente condizione fisica- insomma oggi mi sento di nuovo nello stato d'animo di " storpio beato", mentre sulla nave avevo i pensieri più neri, e circa il suicidio l'unico mio dubbio era dove il mare fosse più profondo, per non venir subito ripescato e non dover pagare per di più ai miei soccorritori una quantità d'oro spaventosa per sdebitarmi......

Nella nave tutto rotolava qua e là con gran fracasso, le pentole saltavano e si animavamo, la tempesta ululava;
eterna insonnia era il mio destino, direbbe il poeta.....".

[andreademilio]

'' bene navigavi cum naufragium feci ''

[diechirico]

questa lettera da sempre mi ricorda due quadri:
il naufragio di Speranza del buon Caspar e l'isola dei morti di Boeklin.
entrambi, l'ultimo viaggio di una più o meno piccola nave.
da una parte i ghiacci, dall'altra l'ade.

[Joseph de Sil...]

'' bene navigavi cum naufragium feci ''

La frase, secondo Diogene Laerzio (“Vite dei filosofi”, VII, 4), è di Zenone di Cizio: tradotta in latino da Schopenhauer, che la pone all’inizio del capitolo di “Parerga e Paralipomena” intitolato “Sull’apparente intenzionalità del destino dell’individuo”, è stata ripresa da Nietzsche in vari luoghi:
1) frammento postumo 3 [19] del marzo 1875;
2) par. 4 de “Il caso Wagner”;
3) frammento postumo 16 [44] della primavera-estate 1888;
4) lettera a Brandes del 23 maggio dello stesso anno.

[lou]

Per N. dunque il viaggio è SOLO naufragio???
Che delusione sarebbe!!


Per me il viaggio è quello, parafrasato, di Dante:

Guido, io vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per magia
e messi su una navicella, che ad ogni soffio di vento
andasse per mare secondo il vostro e mio desiderio;

sicché tempesta o altro cattivo tempo
non ci potesse causare ostacoli,
anzi, vivendo accomunati dalla stessa volontà,
crescesse il desiderio di stare insieme.



E il viaggio nell'Ade è come quello che compie
l'Orfeo di Vecchioni che abbandona Euridice perchè lei è morta.
Lui invece vuole vivere.

Canta Orfeo:
"Morirò di paura
a venire là in fondo,
maledetto padrone
del tempo che fugge,
del buio e del freddo:
ma lei aveva vent'anni
e faceva l'amore,
e nei campi di maggio,
da quando è partita,
non cresce più un fiore ...

e canterò la storia delle sue mani
che erano passeri di mare,
e gli occhi come incanti d'onde
scivolanti ai bordi delle sere;

Ma non avrò più la forza
di portarla là fuori,
perché lei adesso è morta
e là fuori ci sono la luce e i colori:

basterà che mi volti
e la lascio nella notte,
la lascio all'inverno...

mi volterò
s'intravedono le stelle

e ragazze sognanti m'aspettano
a danzarmi il cuore,

perché tutto quello che si piange
non é amore"

[andreademilio]

Consiglio di ascoltare il '' Guido, i' vorrei'' letto da Carmelo Bene nel cd Lectura Dantis, Sossella editore. Ho inserito il '' bene navigavi cum naufragium feci'' solo perché m'è venuto in mente. Grazie a Joseph per le abituali indicazioni.

[lou]

Piove
Sull'acqua-Wasserfahrt
Diesen Nachen
Nave/Vena


"Questa navicella-
verso l'immortalità voi stesse la porterete!
contro di me vi adirate,
irose vi alzate fremendo? voi onde? voi capricciose?

Con il mio remo percuoto
la vostra stoltezza sul capo..."