" Ho ripetuto in Medea tutti i temi dei miei film precedenti...
Io non vedo differenza tra L'Edipo e Medea; non vedo differenza nemmeno fra Accattone e Medea, e non vedo differenza tra il Vangelo e Medea. Praticamente un autore fa sempre lo stesso film, per almeno un lungo periodo della sua vita, come uno scrittore scrive sempre la stessa poesia.
Si tratta di varianti, anche profonde, di uno stesso tema. E il tema, come sempre nei miei film, è una specie di rapporto ideale e sempre irrisolto, tra mondo povero e plebeo, diciamo sottoproletario, e mondo colto , borghese, storico.
Questa volta l'ho affrontato direttamente, esplicitamente. Medea è l'eroina di un mondo sottoproletario, arcaico, religioso.
Giasone invece è l'eroe di un mondo razionale, laico, moderno. E il loro amore rappresenta il conflitto tra questi due mondi.
Giasone è l'eroe attuale (la mens momentanea) che non solo ha perso il senso metafisico, ma neppure si pone questioni del genere.
"E' il "tecnico" abulico, la cui ricerca è esclusivamente intenta al successo...Confrontato all'altra civiltà, alla razza dello "spirito", fa scattare una tragedia spaventosa. L'intero dramma poggia su questa contrapposizione di due "culture". Del resto, nell'irreligiosità, nell'assenza di ogni metafisica, Giasone giunge al punto di essere lui il nesso con la nostra storia moderna. All'inizio quando era bambino, Giasone vedeva nel Centauro un animale favoloso, pieno di poesia. Poi man mano che passava il tempo, il Centauro è divenuto ragionatore e saggio, ed è finito col divenire un uomo uguale a Giasone."
Pasolini nelle prime scene fa dire al Centauro, ancora pieno di poesia:
" Tutto è santo, tutto è santo, tutto è santo. Non c'è niente di naturale nella natura, ragazzo mio, tientelo bene in mente. Quando la natura ti sembrerà naturale tutto sarà finito - e comincerà qualcos'altro. Addio cielo, addio mare! Che bel cielo! Vicino, felice! Dì ti sembra che un pezzetto solo non sia innaturale? Non sia posseduto da un Dio?
Guarda laggiù...
quella striscia nel mare lucido e rosa come l'olio.
E quelle ombre di alberi...
quei canneti.
In ogni punto in cui i tuoi occhi guardano è nascosto un Dio!
E se per caso non c'è,
ha lasciato lì i suoi segni
della sua presenza sacra,
o silenzio,
o odore di erba
o fresco di acque dolci..."
(bellissimo)
Sinceramente Medea non mi ha colpito moltissimo.
Preferisco i primi: Accattone, Mamma Roma...
Eheh
Quando avrò tempo lo rivedrò con piacere, magari nei prossimi giorni.
Lou che ne pensi di accattone?
http://it.youtube.com/watch?v=_5ZQXJNH8q4
Ti rispondo con questo allora:
http://it.youtube.com/watch?v=ENO-5x78QG8
Credo che in questo film ci sia molto del Gesù amorale che anche Nietzsche apprezzava.
EEheh si, è vero.
Mi innamorai di questo film parallelamente alle letture di Nietzsche. E' un caso?
Guardate questo video.
http://it.youtube.com/watch?v=WQezWzCiJRQ
Può dirsi conservatore? Fascista (come è stato accusato)?
Pasolini era sicuaramente un grande, anche se su molte sue idee io sono totalmente all'opposto.
Anche la televisione non è altro che l'amplificazione della "morale del gregge" (per dirla alla FN). Meglio così, emergono meglio coloro i quali ne sono liberi.
Io non disprezzo affatto la tv che anzi è importantissima proprio per questo, perchè fa emergere la debolezza.
Ecco una cosa bella su pasolini, questo è un riassuntino da lui scritto ad Eduardo De Filippo. Il film in questione doveva avere per protagonista proprio eduardo:
« Caro Eduardo, eccoti finalmente per iscritto il film di cui da anni ti parlo».
«Due personaggi che fanno un «viaggio» (scoperta del mondo, cfr. Don Chisciotte). Il viaggio è guidato da una escatologia ideologica: lo scopriremo senza volerlo, guidati da un altro falso scopo. Credendo di raggiungere un fine, si scopre la realtà così com’è, senza alcun fine. I due personaggi sono un Re Mago (uno delle tante dozzine, partiti ad adorare il Messia neonato ecc.), e il suo servo. Lo schema della storia è questo: il Re Mago parte per andare nel luogo dov’è nato il Messia, ma per strada gliene capitano tante che quando arriva sul Luogo, non solo il Messia è nato, ma ha trascorso la vita ed è morto, fondando una religione a sua volta finita. Il Re Mago, arrivato sul Luogo inutilmente, muore. Il servo burbero e rozzo e incosciente, che ha accompagnato il Re mago, in punto di morte si rivela: egli è un Angelo, e prende per mano il Re Mago per portarlo nel Paradiso che egli si è comunque meritato. Ma il paradiso non c’è. I due si voltano indietro come la Figlia di Lot, e restano di sale. (Si voltano indietro verso il mondo della realtà, di cui hanno scoperto i valori cercandone altri.) »
Vi ricorda qualcuno??
e quello strano sogno di lui che dapprima funambola ansioso
in equilibrio su un alto rettilineo
poi, stupito, partecipa al suo funerale
ma, giunto davanti al cimitero, è il solo a non essere lasciato entrare
bambini nudi e biondi come angioletti sulla soglia
(forse sigillo del sogno?)
il silenzio è assoluto, neppure il fruscio dei gesti
Accattone scavalca il muro, vuole entrare, vuole vedere
la musica , sacra, attinge ad un nuovo inizio
l'orizzonte si fa improvvisamente aperto, ameno, la valle scoscende lieve
e gli uccellini garrulano
e poi scorge il becchino che gli sta scavando la fossa
ma nell'unico riquadro nero del declivio
" è terra buia" dice Accattone questuando
"scava più in là"
perchè Accattone vuole essere sepolto nella luce
secondo me i migliori film di pasolini sn accattone mamma roma il vangelo e teorema.l'ultimo pasolini nn mi piace troppi tempi morti e nel suo insieme nn regge tutto il film.nei primi invece la musica di bach o di prokoviev davano anche un certo ritmo al film oltre che uno spessore molto piu' elevato.