IPB

Benvenuto Visitatore ( Log In | Registrati )

 
Reply to this topicStart new topic
> "Dio è stato un errore",sostiene Nietzsche, ma qualcosa non quadra...
Sandro
messagio Jul 17 2007, 03:53 PM
Messaggio #1


Old Member
****

Gruppo: Members
Messaggi: 110
Iscritto il: 3-May 07
Da: Abruzzo
Utente Nr.: 76



Esattamente, qualcosa (o meglio tutto) non è chiaro. Sia inteso che mi esprimo per simboli in modo da spiegare una metafora brutale. Per Nietzsche chi afferma Dio nega l'uomo e nega la terra. Per colpa di Dio l'uomo ha occultato sè stesso per divinizzare il fantasma del proprio cadavere. I vermi di questo morto in putrefazione hanno dettato legge attraverso la morale cristiana fino a giustificare la putrefazione del corpo in modo tale da impedire il risveglio del morto, ovvero dell'uomo. Se parliamo della Santa Inquisizione o della cattiva cristianità delle sette(tipo quelle evangeliche o altre assurde idiozie presenti nel cattolicesimo radicale e bigotto) alzo le mani ma il discorso di Nietzsche è solo parzialmente vero. Che dire del genio divino di Michelangelo o Mozart, appartenenti entrambi all'arte cristiana.Senza citare molti altri autori che hanno prodotto arte sacra nella lunga storia del cattolicesimo. Penso che l'eliminazione di Dio sia semplicemente impossibile.In ogni caso e in ogni tentativo. Nietzsche elimina Dio solo da punto di vista mistico ma ne crea subito un altro: quello del superuomo che alla fine si rileva una metafisica.(Parlo del Nietzsche di Heidegger) Il superuomo diventa un dio e la volontà di potenza(capacità di creare nuovi valori) la nuova religione, con tanto di metafisica. In poche parole ci ritroviamo con risultati più o meno simili legati alla classica fede in Dio. Evangelizzare significa insegnare l'arte di vivere,proporre nuove strade o non seguire la morale comune, neanche a farlo apposta proprio come insegna il superuomo. Alla fine il superuomo o la volontà di potenza possono solo cambiare i valori esistenti proponedone altri, ma "Dio" rimane...
Spero di essere stato chiaro, senza aver genarato confusione.
Go to the top of the page
 
+Quote Post
andreademilio
messagio Jul 17 2007, 04:05 PM
Messaggio #2


Über Member
**********

Gruppo: Members
Messaggi: 1,113
Iscritto il: 20-March 07
Da: Pescara, dove sono nato
Utente Nr.: 6



Dio muore alla fine di un processo secolare, allorché lo stessa veridicità insegnata dal Cristianesimo rende impossibile credere in Lui. è in nome di Dio che si uccide Dio. N. non dà nuovi valori assoluti, nuovi Dei: ognuno è chiamato a creare i propri valori, senza pretenderli oggettivi ma ben sapendo che servono soltanto alla sua vita. Siamo liberi, e perciò sospesi sull'abisso. Potremmo anche mantenere gli stessi valori, ma senza ritenerli immutabili.
Il Dio della tradizione ha caratteri determinati ed impone precetti immutabili. Il superuomo non mi sembra un ideale stabilito a cui conformarsi: non si sa nemmeno chi sia e come sia. Ognuno di noi deve diventare quello che è, crearsi, essere il Dio della propria vita ( in questo senso Dio resta, ma senza caratteri oggettivi)

Fin qui la solita pappardella del nietzschiano, più o meno fedele all'originale. La realtà è che sentiamo un grande vuoto e non sappiamo come riempirlo. Forse ci salveremo smettendola di cercare la salvezza, facendo nostro il ''che mi importa di me!'' e vivendo la vita come un esperimento. O forse dovremo capire che N. stesso ci insegna che non ha niente da insegnarci, che ognuno segue il suo corpo. Oppure, oppure?


--------------------
'' i pensieri sono azioni '' : facciamo insieme! filAsofia meAfisica fisiofilia 3332725782
Go to the top of the page
 
+Quote Post
Sandro
messagio Jul 17 2007, 04:31 PM
Messaggio #3


Old Member
****

Gruppo: Members
Messaggi: 110
Iscritto il: 3-May 07
Da: Abruzzo
Utente Nr.: 76



CITAZIONE(andreademilio @ Jul 17 2007, 03:05 PM) *
Dio muore alla fine di un processo secolare, allorché lo stessa veridicità insegnata dal Cristianesimo rende impossibile credere in Lui. è in nome di Dio che si uccide Dio. N. non dà nuovi valori assoluti, nuovi Dei: ognuno è chiamato a creare i propri valori, senza pretenderli oggettivi ma ben sapendo che servono soltanto alla sua vita. Siamo liberi, e perciò sospesi sull'abisso. Potremmo anche mantenere gli stessi valori, ma senza ritenerli immutabili.

Buona analisi. Complimenti.
Il limite,però, è proprio questo,almeno secondo me. Quello che dici mi fa pensare agli hippy e al loro senso anarchico della vita. Quei valori che<<servono soltanto alla vita..>>sono propri quei valori che creano il <<nostro Dio>>, la nostra dipendenza a certi modi di vivere.Siamo di nuovo sottomessi, ma questa volta con il nostro desiderio.Questo è esattamente ciò che "Dio vuole"... Riflettici.
Ciao
Go to the top of the page
 
+Quote Post
Luigi
messagio Jul 17 2007, 04:54 PM
Messaggio #4


Advanced Member
***

Gruppo: Members
Messaggi: 68
Iscritto il: 12-May 07
Utente Nr.: 95



beh evidentemente allora possiamo pure dire che anche il superuomo deve considerarsi un sottomesso se ha bisogno di una certa disciplina e di un valore da autoimporsi(del resto ad un buon 'guerriero' il 'Tu Devi' suona più gradevole dell''Io Voglio' ,vedi il capitolo dello Zarathustra;) )..il fatto è che Nietzsche è il primo che afferma che l'unico valore da seguire è la non immutabilità di ogni valore,il suo essere perituro oltre che frutto della creazione,l'antiidealismo,dare un senso di libera ed eterna creazione e distruzione dei valori:da qui la sua polemica contro il Cristianesimo ma direi più in generale contro ogni forma di Idealismo (da Platone al Romanticismo tedesco);oltretutto pare che Nietzsche ammirasse Michelangelo(oltre che in generale il Rinascimento italiano),quindi il suo è un anticristianesimo tutt'altro che semplice e 'categorico'.
Go to the top of the page
 
+Quote Post
Sandro
messagio Jul 17 2007, 05:21 PM
Messaggio #5


Old Member
****

Gruppo: Members
Messaggi: 110
Iscritto il: 3-May 07
Da: Abruzzo
Utente Nr.: 76



CITAZIONE(Luigi @ Jul 17 2007, 03:54 PM) *
beh evidentemente allora possiamo pure dire che anche il superuomo deve considerarsi un sottomesso se ha bisogno di una certa disciplina e di un valore da autoimporsi(del resto ad un buon 'guerriero' il 'Tu Devi' suona più gradevole dell''Io Voglio' ,vedi il capitolo dello Zarathustra;) )..il fatto è che Nietzsche è il primo che afferma che l'unico valore da seguire è la non immutabilità di ogni valore,il suo essere perituro oltre che frutto della creazione,l'antiidealismo,dare un senso di libera ed eterna creazione e distruzione dei valori:da qui la sua polemica contro il Cristianesimo ma direi più in generale contro ogni forma di Idealismo (da Platone al Romanticismo tedesco);oltretutto pare che Nietzsche ammirasse Michelangelo(oltre che in generale il Rinascimento italiano),quindi il suo è un anticristianesimo tutt'altro che semplice e 'categorico'.


Quando Nietzsche afferma non più 'Tu devi' ma 'io voglio' finisce per generare il dio dell'idolatria di sè stesso. Nietzsche elimina solo il dogmatismo ma non la presenza di Dio, il quale è inalianabile nella natura umana. Con Nietzsche non muore Dio ma si sostituisce solo il Dio del Cristianesimo con il Dio di sè stesso. Quel fare ciò che serve o ciò che si ritiene giusto nella vita o ciò che ci appaga significa solo di dare sfogo al proprio personale individualismo che si trasforma in una propria idolatria,l' idolotria di sè stessi ,il <<nuovo Dio>> è propria la libera vita di Zarathustra , forse ancora più dominate di quello cristiano.
Solo con il nichilismo assoluto si può davvero 'uccidere' Dio ma Nietzsche vuole superare il nichilismo...
Go to the top of the page
 
+Quote Post
Luigi
messagio Jul 17 2007, 05:36 PM
Messaggio #6


Advanced Member
***

Gruppo: Members
Messaggi: 68
Iscritto il: 12-May 07
Utente Nr.: 95



io non vedo in Nietzsche l'idolatria di se stessi,ci vedo individualismo sicuramente,creatività ma l'idolatria di se stessi(nel senso di considerarsi un dio) non ce la vedo proprio ,perchè altrimenti il superuomo,se si considerasse un dio e vivesse con l'idolatria di se stesso,non 'perirebbe' mai,non si rinnoverebbe mai,rimarrebbe sempre un'individualità fissa e chiusa nei suoi valori eterni..dunque non sarebbe un creatore(nè un distruttore).
penso che quando Nietzsche voglia sostituire al 'Tu devi' l'io Voglio (nel capitolo dei guerrieri curiosamente è il contrario)il suo è un invito al vivere anzichè al dover- vivere in conformita a 2 millenni e mezzo di Idealismo.
Go to the top of the page
 
+Quote Post
Sandro
messagio Jul 17 2007, 05:57 PM
Messaggio #7


Old Member
****

Gruppo: Members
Messaggi: 110
Iscritto il: 3-May 07
Da: Abruzzo
Utente Nr.: 76



CITAZIONE(Luigi @ Jul 17 2007, 04:36 PM) *
io non vedo in Nietzsche l'idolatria di se stessi,ci vedo individualismo sicuramente,creatività ma l'idolatria di se stessi(nel senso di considerarsi un dio) non ce la vedo proprio ,perchè altrimenti il superuomo,se si considerasse un dio e vivesse con l'idolatria di se stesso,non 'perirebbe' mai,non si rinnoverebbe mai,rimarrebbe sempre un'individualità fissa e chiusa nei suoi valori eterni..dunque non sarebbe un creatore(nè un distruttore).
penso che quando Nietzsche voglia sostituire al 'Tu devi' l'io Voglio (nel capitolo dei guerrieri curiosamente è il contrario)il suo è un invito al vivere anzichè al dover- vivere in conformita a 2 millenni e mezzo di Idealismo.

Un attimo. Non dico che Nietzsche sostiene che una persona deve sentirsi un dio come non ho mai parlato di valori immutabili. Io parlo di un'altra cosa... Dal momento che divento finalmente ciò che sono,avvio nuovi valori terreni liberamente vissuti, liberandomi dalle catene di ogni morale che mi è stata imposta, proprio come dichiara Nietzsche. Fino a qui ci siamo. Nessuno vuole che i nuovi valori della mia esistenza siano eternamente validi o immutabili. Ma dal momento che non c'è più Dio devo trovare sempre qualcosa di valido per poter esprimere potenzialmnte la mia vita, anche se non si tratta di una morale oggettiva. Quel "qualcosa su cui voglio o desidero vivere", finisce per diventare un 'Dio', vuoi o non vuoi...
Go to the top of the page
 
+Quote Post
Luigi
messagio Jul 17 2007, 06:36 PM
Messaggio #8


Advanced Member
***

Gruppo: Members
Messaggi: 68
Iscritto il: 12-May 07
Utente Nr.: 95



CITAZIONE(Sandro @ Jul 17 2007, 04:57 PM) *
Un attimo. Non dico che Nietzsche sostiene che una persona deve sentirsi un dio come non ho mai parlato di valori immutabili. Io parlo di un'altra cosa... Dal momento che divento finalmente ciò che sono,avvio nuovi valori terreni liberamente vissuti, liberandomi dalle catene di ogni morale che mi è stata imposta, proprio come dichiara Nietzsche. Fino a qui ci siamo. Nessuno vuole che i nuovi valori della mia esistenza siano eternamente validi o immutabili. Ma dal momento che non c'è più Dio devo trovare sempre qualcosa di valido per poter esprimere potenzialmnte la mia vita, anche se non si tratta di una morale oggettiva. Quel "qualcosa su cui voglio o desidero vivere", finisce per diventare un 'Dio', vuoi o non vuoi...

lo so,ho capito cosa vuoi dire..però se vuoi sapere la mia c'è una non piccola differenza tra il Dio 'platonico-idealista-cristiano' ed il 'dio' del superuomo.e del resto proprio il fatto che Nietzsche distrugge PER CREARE è ciò che lo tiene lontano dall'essere un profeta del caos e del disordine brutali...anche lui in fondo credeva necessario l'ordine(un ordine 'Dionisiaco',sia chiaro,in cui si recuperi il polo dionisicao della vita).Nietzsche stesso temeva fortemente di diventare un santo glorificato da FEDELI discepoli...il suo è un no al fanatismo ed all'esaltazione ed all'integralismo che storicamente vede realizzarsi per esempio nella Controriforma(vedi gli ultimi splendidi aforismi della prima edizione di Umano Troppo Umano).
Go to the top of the page
 
+Quote Post
AndreaF.
messagio Jul 17 2007, 06:49 PM
Messaggio #9


Old Member
****

Gruppo: Members
Messaggi: 181
Iscritto il: 24-March 07
Utente Nr.: 23



CITAZIONE(Sandro @ Jul 17 2007, 06:57 PM) *
Un attimo. Non dico che Nietzsche sostiene che una persona deve sentirsi un dio come non ho mai parlato di valori immutabili. Io parlo di un'altra cosa... Dal momento che divento finalmente ciò che sono,avvio nuovi valori terreni liberamente vissuti, liberandomi dalle catene di ogni morale che mi è stata imposta, proprio come dichiara Nietzsche. Fino a qui ci siamo. Nessuno vuole che i nuovi valori della mia esistenza siano eternamente validi o immutabili. Ma dal momento che non c'è più Dio devo trovare sempre qualcosa di valido per poter esprimere potenzialmnte la mia vita, anche se non si tratta di una morale oggettiva. Quel "qualcosa su cui voglio o desidero vivere", finisce per diventare un 'Dio', vuoi o non vuoi...



E' vero, ma non finisce per diventare UN Dio, ma "Nuovi Dei" - soggettività
E' Nietzsche stesso che auspiaca l'avvento di nuovi dei proprio in questio senso, non sono simili al dio della tradizione ebraico-cristiana.


--------------------
Non lodarmi la morte, splendido Odisseo. Vorrei esser bifolco, servire un padrone, un diseredato, che non avesse ricchezza, piuttosto che dominare su tutte l'ombre consunte

www.andreafiamma.blogspot.com
Go to the top of the page
 
+Quote Post
Sandro
messagio Jul 17 2007, 07:05 PM
Messaggio #10


Old Member
****

Gruppo: Members
Messaggi: 110
Iscritto il: 3-May 07
Da: Abruzzo
Utente Nr.: 76



CITAZIONE(AndreaF. @ Jul 17 2007, 05:49 PM) *
E' vero, ma non finisce per diventare UN Dio, ma "Nuovi Dei" - soggettività
E' Nietzsche stesso che auspiaca l'avvento di nuovi dei proprio in questio senso, non sono simili al dio della tradizione ebraico-cristiana.

Bravissimo. Hai risolto la questione perchè hai centrato e precisato quello che ho detto o che volevo intendere usando un linguaggio inesatto. Io non mi sono mai riferito al dio della tradizione ebraico-cristiana... ma proprio ai "Nuovi Dei" in cui Dionisio ha senz'altro un ruolo centrale.
Go to the top of the page
 
+Quote Post
marduk
messagio Jul 31 2007, 07:52 PM
Messaggio #11


Advanced Member
***

Gruppo: Members
Messaggi: 64
Iscritto il: 31-March 07
Utente Nr.: 31



CITAZIONE
Quel "qualcosa su cui voglio o desidero vivere", finisce per diventare un 'Dio', vuoi o non vuoi...


Non credo. Possiamo fare benissimo a meno di un dio o di più dei. E nella vita di oggi già lo facciamo, eccetto che in alcune circostanze (purtroppo). Quel "qualcosa su cui voglio vivere" non si trasforma in un nuovo dio perchè nè lo considero esterno a me stesso (una "vocazione") nè lo considero parte di un progetto che mi sovrasta. Ma piuttosto una spontaneità. Ad esempio: io stesso "campo" per diventare archeologo: ma non mi inginocchio la sera pregando la Dea Archeologia, nè domando a Chicchessia (un Dio o un Dioniso) di modificare gli eventi perchè mi siano confacenti. E ho già messo in conto l'opzione negativa, quella di non riuscirci. Senza rancori e con ironia. Tutto qui. Nulla di trascendente.

Il Divino è stato il modo efficace e vincente, se vogliamo, con cui molte (non tutte) comunità umane sono riuscite a organizzarsi e sopravvivere. Ha ispirato la politica, le arti e le scienze. Ma non sappiamo ancora cosa ci riservi un futuro senza alcun Divino. Forse ancora di più: un Mozart e un Michelangelo potrebbero essere superati chissà... non voglio porre una caparra sul futuro: in fondo credere in dio è questo: porre caparre e chiedere garanzie. "Dio è stato un errore" ma N. afferma anche che la vita non sarebbe nulla senza l'Errore. Non è solo il Dio storico che N. nega - ma tutto l'umanità che finora ne ha avuto bisogno.

Mi immagino un futuro in cui gli storici collocheranno l'idea di dio tra le "invenzioni" dell'umanità, come noi con una "saggia superiorità" studiamo i primi passi verso l'invenzione della scrittura.


--------------------
"Restate fedeli alla terra!"
Go to the top of the page
 
+Quote Post

Reply to this topicStart new topic
1 utenti stanno leggendo questa discussione (1 visitatori e 0 utenti anonimi)
0 utenti:

 

Modalità di visualizzazione: Normale · Passa a: Lineare · Passa a: Outline


Versione Lo-Fi Oggi è il: 16th April 2024 - 06:56 PM