Volontà di potenza, Elisabeth...e Vattimo, Polemica di Losurdo...interessante!! |
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Volontà di potenza, Elisabeth...e Vattimo, Polemica di Losurdo...interessante!! |
Jun 21 2007, 06:45 PM
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Newbie Gruppo: Members Messaggi: 9 Iscritto il: 22-March 07 Utente Nr.: 18 |
Ciao, so che è doloroso riparlare di questo problema, ma penso sia importante fare chiarezza assoluta sulla presunta rielaborazione dei frammenti di Nietzsche, contenuti nella volontà di potenza, ad opera della sorella Elisabeth.
Ultimamente ho letto l'enorme volume di Domenico Losurdo: Nietszche, il ribelle aristocratico. Di certo non è un'opera che va in profondità come quella gerniale che ha scritto Heidegger. Però mette in luce degli aspetti NON considerati oppure MODIFICATI sull'opera di Nietzsche. Per quanto riguarda la Volontà di potenza, nel libro di Losurdo c'è un capitolo intitolato "Il <complotto> di Elisabeth"...ho riassunto i tratti fondamentali: Si dice che la sorella di N abbia manipolato la vdp facendola diventare un opera del protofascismo e protonazismo. Uno storico del ‘900 ha detto che il genocidio nazista non ci sarebbe stato …se non fasse stato per N. Gli ermeneuti dell’innocenza la vedono così…. …. “se non fosse stato per Elisabeth!” Una donna intellettualmente mediocre diviene così l’ispiratrice di un movimento politico che non solo è riuscito a conquistare e mettere in moto grandi masse ma che ha anche saputo affascinare esponenti di primo piano della cultura europea! La volontà di potenza è stata per la prima volta pubblicata quando il futuro Führer era ancora un ragazzino…come può essere l'opera traviata in chiave nazista se il NSDAP non esisteva ancora!? Se leggiamo la biografia di Nietzsche fatta dalla sorella e confrontiamo la Volontà di pot con i frammenti postumi otteniamo un risultato molto diverso dalla visone oggi corrente. La biografia si sforza di rappresentare Nietzsche come il campione della lotta contro la teutomania e l’antisemitismo, come il buon europeo per eccellenza. Elisabeth non solo non prende in considerazione le letture in chiave antisemita, che non erano mancate negli anni di vita del filosofo(solamente in gioventù), ma non da neanche spazio all’interpretazione socialdarwinistica; quando ormai è chiaro che N sarebbe stato d’accordo con l’eugenetica; il tema dell’allevamento di specifiche razze umane è più volte nominato dal filosofo. N dice a riguardo: “perché non applicare la selezione genetica che i cinesi fanno con gli alberi all’uomo?”. Leggendo il brano §872 della volontà di potenza: “i diritti che un uomo si prende sono proporzionali ai doveri quelli che s’impone, ai compiti rispetto ai quali si sente all’altezza. La maggior parte degli uomini non ha diritto all’esistenza, ma costituisce una disgrazia per gli uomini superiori”. Il brano corrispondente dei frammenti postumi è diverso: “Ai malriusciti io non riconosco neppure il diritto all’esistenza. Ci sono anche popoli malriusciti”. La sorella qui ha traviato, ma in chiave “innocente”! Qui ha ridotto la brutalità del fratello. Per quanto riguarda il testo della vdp non ci sono differenze rilevanti che compromettano le idee del filosofo. Che ne pensate? vorrei aggiungere: Trovo anche inutile e insensata l'interpretazione di N fatta dagli "ermeneuti dell'innocenza". Frasi come "annientamento di milioni malriusciti" non sono ALLEGORICHE...perchè dovrebbero esserlo? Trovo che Vattimo(che è un comunista) cerchi di mostrare una visione innocente di Nietzsche: Vattimo traduce l’aforisma 954 della Volontà di pot(andate a leggerlo!!!)…e toglie "allevamento" e mette EDUCAZIONE. Ma leggendo l’aforisma…cosa intende Vattimo con educazione artificiale? Perché mai la questione dell’educazione potrebbe essere cattiva e tentatrice; sino al punto di evitare di enunciarla pubblicamente? Inoltre Vattimo dice che Züchtung è da leggere in chiave allegorica... P.s. come si può leggere l'intepretazione di un babbeo come Vattimo??? Uno che pubblica un libro intitolato "Ecce comu, come si ridiventa ciò che si era" dev'essere uno che N l'ha preso proprio alla leggera!!!! -------------------- Tutto ritorna! E ciò che avverrà è già compiuto.
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Jun 22 2007, 08:23 AM
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 207 Iscritto il: 15-May 07 Utente Nr.: 103 |
Ciao, so che è doloroso riparlare di questo problema, ma penso sia importante fare chiarezza assoluta sulla presunta rielaborazione dei frammenti di Nietzsche, contenuti nella volontà di potenza, ad opera della sorella Elisabeth. Intorno a Losurdo e al presunto antisemitismo di Nietzsche abbiamo discusso di recente su questo forum, ma non mi sottraggo dal replicare alla tua “provocazione” su questo delicato tema. Anzi, entro subito nel merito: Losurdo (in un testo in verità per molti altri versi degno di attenzione) scrive che il fatto che Elisabeth “avrebbe adattato la filosofia di Nietzsche alle esigenze del nazismo è una tesi sulla quale tuttora pochi osano formulare dei dubbi. Che importa se la biografia da lei dedicata al filosofo si colloca a cavallo tra i due secoli e se La volontà di potenza è stata pubblicata nel 1901 e, in seconda edizione, nel 1906, nell’Europa della belle époque, allorché nessuno era in grado di prevedere, nonché l’ascesa di Hitler, neppure lo scoppio della prima guerra mondiale?” Ora, io chiedo quale dovrebbe essere la reazione di fronte a questa “rivelazione”, dalla quale mi pare tu sia colpito. Si dovrebbe pensare che è una scoperta clamorosa? Oppure che tutti quelli che si sono scagliati contro le falsificazioni di Elisabeth non conoscono neanche la più elementare cronologia degli eventi storici? Io personalmente non ho pensato nulla di tutto questo, per il semplice motivo che tale argomento, presentato come se dovesse essere conclusivo, non solo non restituisce alcun candore interpretativo alla sorella (e dunque – per esempio – non legittima alcuno sdoganamento della VdP), ma soprattutto è francamente vecchiotto. Mazzino Montinari, cui certo non possiamo imputare di non aver attaccato le falsificazioni di Elisabeth, già nel lontano 1974 scriveva che “il N. “falsificato” dalla famigerata “sorella” […] ha a che fare […] assai più con la Germania di Guglielmo II che non con quella di Hitler”, sorridendo sul presunto “effetto retroattivo” che si vorrebbe imputare alla questione e anzi parlando, a tale proposito, di “semplificazione inammissibile” e di “nuova leggenda” (M. Montinari, “Interpretazioni naziste”, oggi in “Nietzsche”, Editori Riuniti, p. 89). Come mai Losurdo, altrimenti così ben documentato, non ricorda questi rilievi di Montinari? Forse perché l’edizione Colli-Montinari è uno dei suoi obiettivi polemici? Ma basta così: chiunque abbia letto abbastanza sulla questione sa bene che Elisabeth era antisemita (forse non convinta quanto il marito, ma lo era), non nazista. Il problema dunque non è questo, ma semmai: quanto peso ha avuto la VdP di Elisabeth Förster-Nietzsche (non certo di Friedrich, che non l’ha mai scritta) sull’interpretazione nazista di Nietzsche? E’ qui che risiede la sua responsabilità. Quanto poi al fatto che la sorella avrebbe tentato di edulcorare il fratello, ti invito a leggere il Vol. VIII, tomo II, delle OFN, contenente i FP 1887-1888, la numerazione di 372 di essi da parte di Nietzsche per il piano (poi abbandonato) di pubblicazione e le relative tavole di concordanza di Colli e Montinari: scoprirai che – almeno nella VdP – il Nietzsche ambiguo e scomodo era presente eccome (un esempio? Leggiti il 10 [111], uscito come § 475 nella prima ed. della VdP e come § 881 nella edizione “canonica”). Ci sarebbe ancora molto da dire (per esempio sulla VdP che non altererebbe nella sostanza il pensiero di Nietzsche…), ma credo che per ora basti così. |
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