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> La lucidità nella follia
Freddie
messagio Mar 22 2007, 08:27 PM
Messaggio #1


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andreademilio
Aug 5 2005, 05:22 PM
si legga il biglietto della follia indirizzato ad Olga Monod, la figlia adottiva di Malwida. ( si trova, insieme con altri, nel miglior sito italiano su Fritz, il primo che appaia cercando nietzsche su virgilio).
non volermene webmaster, ma quel posto è fatto molto bene.
sandro
Aug 22 2005, 12:21 PM
Avevamo postato con considerazione di Nietzsche sulla follia in cui il filosofo 'ritrova se stesso' ma non ci sono più..!Le potete,per favore, ripostare.?Era stato prelevato,mi sembra, da Aurora
Grazie biggrin.gif
Freddie
Aug 23 2005, 09:54 PM
QUOTE
Uno dei passi più belli di Aurora, è proprio uno riguardo la follia.
questo passo secondo me ha dell'incredibile: è in grado per bellezza di competere con 'noi, aeronauti...', o 'del leggere e dello scrivere'.
secondo il mio modesto parere, ovviamente...
che ne pensate?


LIBRO PRIMO
14.
Significato della follia nella storia della moralità. - [...] «Ah, datemi dunque la follia, o celesti! Follia, tal che io possa finalmente credere a me stesso! Datemi deliri e spasimi, illuminazioni e ottenebramenti improvvisi, sbigottimenti con gelo e calura, quali nessun mortale ha mai provato, con fragori e spiriti vaganti, lasciatemi mugolare e guaire e strisciare come una bestia: purché possa trovar la fede in me stesso! Il dubbio mi divora, io ho ucciso la legge e la legge mi angoscia come un cadavere angoscia un vivente: se io non sono più che la legge, allora sono il più reietto tra gli uomini. Il nuovo spirito che è in me donde viene, se non viene da voi? Dimostratemi dunque che io sono vostro; la follia soltanto me lo dimostra». Ed anche troppo spesso questo ardore raggiungeva assai bene il suo scopo: nel tempo in cui il cristianesimo dimostrava con la massima dovizia la sua fecondità quanto a santi e anacoreti, presumendo con ciò di dimostrare se stesso, c'erano in Gerusalemme dei grandi manicomi per santi infortunati, per quelli che avevano sacrificato il loro ultimo granello di sale.



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un si, un no, una linea retta, una mèta...


Ok Sandro (grazie a David che mi ha spedito il messaggio salvato) il passo invece l'aveva postato il vecchio Diechirico .. il francesino latitante tongue.gif
sandro
Aug 24 2005, 10:02 PM
QUOTE
Ah, datemi dunque la follia, o celesti! Follia, tal che io possa finalmente credere a me stesso!


Cosa intende dire..?
Perchè collega 'se stesso' alla follia?
Gilgamesh
Aug 25 2005, 04:54 PM
QUOTE
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DavidArbib


QUOTE

biglietto della follia a Cosima Wagner: Alla principessa Arianna, mia amata. Che io sia un uomo, è un pregiudizio. Ma io ho già vissuto spesso fra gli uomini e conosco tutto ciò che gli uomini possono provare, dalle cose più basse fino a quelle più alte. Sono stato Buddha tra gli indiani e Dioniso in Grecia, - Alessandro e Cesare sono mie incarnazioni, come pure Lord Bacon, il poeta di Shakespeare. Da ultimo, ancora, sono stato Voltaire e Napoleone, forse anche Richard Wagner... Ma questa volta vengo come Dioniso il vittorioso, che farà della terra una giornata di festa... Non avrei molto tempo... I cieli si rallegrano che io sia qui... Sono stato anche appeso alla croce...(:cristo per i cristiani)



Questa è una delle cose più sane che abbia scritto Astu nella sua follia: un uomo non deve avere paura di nulla, neanche della paura, nè tantomeno di questi (importanti) psico-giochi, tanto paventati dalla feccia cristiana, anche se poi, come alcuni mi hanno riferito può capitare durante una seduta spiritica, si può facilmente rimanere sotto, come si dice.


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sandro


E se Nietzsche si fosse solo finto pazzo..?Una sorta di strategia geniale per rivelare, nella sua follia, gli enigmi del suo pensiero...
Chissà

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DavidArbib

QUOTE
E se Nietzsche si fosse solo finto pazzo..?


Lo capirei se si fosse fatto qualche giorno di manicomio, non circa un anno...

"Crocifisso dagli psichiatri tedeschi" (Astu)... Lo psichiatra moderno, l'ultimo e non meno maligno travestimento dell' inquisitore, mi sembra di averne già parlato...

Quando i moralisti moderni cercano qualche appiglio, lo cercano sempre in qualche disturbo mentale, lo sappiamo.

Non si deve sottovalutare la realtà della follia, nè la sofferenza che essa comporta, nè la sua natura, a volte, sovrumana.

Popoli rotti a tutto non sono nuovi alla follia, come non sono nuovi alla tragedia: considerarla un qualcosa di cui vergognarsi, un fatto esecrabile è tipico della pax cristiana, come è tipico delle persone false. L' antichità ha invece un grande rispetto della follia, come anche, e non solo, tutti i popoli bellicosi.

La pizia, la sacerdotessa di Apollo, era di solito un'invasata, ciò non toglie che i suoi responsi, come quelli famosissimi dal tempio di Delphi, potevano cambiare le sorti del mondo.

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QUOTE
Una sorta di strategia geniale per rivelare, nella sua follia, gli enigmi del suo pensiero...



La conversione isterica è uno strumento metaespressivo teso ad una qualche metarisposta da un ambiente in qualche modo alieno alla natura della persona mentalmente instabile.

ricordando poi che...



QUOTE
La visione, colpisce come dall' esterno, è un principio asimmetrico rispetto al tempo (e allo spazio), e a seconda della sua primigènieta e intensità, è scintilla o esplosione aurea; non è immanente, non la si può mimare col pensiero cosciente -> ...mimesi che è ragione apollinea di follia.
Quello che permane della visione è un precipitato di un esperienza effettivamente carica, se ne può cogliere al limite il senso, e interamente magari solo dopo anni, avendo cambiato nel frattempo, e ampliato i punti di vista.


E non ci si deve stupire della follia di Nietzsche, che mi sembra abbia cercato la morte in più di un occasione, cosa che già di per sé richiede molto coraggio, ma anzi si dovrebbe vederla in se stessa, per il nostro, come una sorta di manna dal cielo, una sorta di beatificazione: finendo per giungere alla morte proprio a cinquantasei anni, come si era augurato...

Lo stesso Fritz parla di alcune forme di follia come di una manifestazione di una salute esubarante.

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diechirico

QUOTE(Freddie @ Aug 23 2005, 10:54 PM)
Ok Sandro .. il passo invece l'aveva postato il vecchio Diechirico ..
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andreademilio

ma perchè si firma Astu? Thomas se lo domanda da tempo, e una risposta se l'era data...ce la ricordi?




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Freddie

Seconda lettera spedita a Burckhardt il 5 gennaio 1889

Caro signor professore,
alla fine sarei stato molto più volentieri professore basileese che Dio; ma
non ho osato spingere così lontano il mio egoismo privato, da tralasciare, per causa sua, la creazione del mondo. Lei vede, bisogna fare sacrifici, come e dove si viva. – Tuttavia, mi sono riservata una piccola camera da studente che si trova di fronte al Palazzo Carignano (- nel quale sono nato come Vittorio Emanuele) e oltre a ciò permette di sentire, dal proprio tavolo di lavoro, la magnifica musica nella Galleria Subalpina. Pago 25 franche con servizio, preparo il mio tè e faccio tutte le spese da solo, soffro di stivali rotti e ringrazio ogni momento il cielo per il vecchio mondo, per il quale gli uomini non sono stati abbastanza semplici e silenziosi. – Poicè sono condannato a intrattenere la prossima eternità con cattive spiritosaggini, ho qui un’attività scrittoria, che invero non lascia nulla a desiderare, molto carina e nient’affatto faticosa. La posta è a cinque passi, imbuco io stesso le lettere per trasmettere il grande fogliettonista “der grende monde”. Naturalmente, sono in stretti rapporti con il Figaro, e affinchè lei abbia un’idea di quanto io possa essere innocuo, ascolti le mie prime due cattive spiritosaggini:
Non prenda troppo sul serio il caso Prado. Io sono Prado, sono anche il padre di Prado, oso dire che sono anche Lesseps…. Vorrei dare ai miei parigini, che amo, una nuova idea - quella del criminale dabbene.
Seconda spiritosaggine. Saluto gli immortali. Daudet appartiene ai quarante.

Astu

Quel che è spiacevole e nuoce alla mia modestia è che io, in fondo, sia ogni nome nella storia; anche per i figli che ho messi al mondo le cose stanno in modo tale, che rifletto con una qualche diffidenza se tutti quelli che vengono nel “regno di Dio” vengano anche da Dio. Per due volte, questo autunno, mi sono trovato, vestito il meno possibile, al mio funerale, dapprima come conte Robilant (- no, questi è mio figlio, in quanto io sono Carlo Alberto, la mia natura sotto) ma Antonelli ero proprio io. Caro signor professore, lei dovrebbe vedere questo edificio; dato che sono assolutamente inesperto nelle cose che creo, a lei qualsiasi critica; io sono grato, senza poter promettere di trarre vantaggio. Noi artisti siamo incorreggibili. – Oggi mi sono vista un’operetta –genial-moresca – e anche constatato con piacere, in questa occasione, che adesso Mosca come pure Roma sono cose grandiose. Vede, anche per il paesaggio cono mi si nega del talento. – Rifletta, facciamo una bella chiacchierata, Torino non è lontana, per ora non ci sono impegni professionali molto seri, sarebbe possibile procurare un bicchiere di valtellinese. Prescritto il negligè. Con cordiale affetto, Suo
Nietzsche

Vado dappertutto nel mio vestito da studente, qua e là batto sulla spalla a qualcuno e dico: siamo contenti? son dio, ho fatto questa caricatura…
Domani viene il mio figlio Umberto con la graziosa Margherita, che qui, però, riceverò ugualmente in maniche di camicia.
Il resto per la signora Cosima… Arianna… Di quando in quando si fanno incantesimi…
Ho fatto mettere in catene Caifa; l’anno scorso sono stato crocefisso in maniera molto penosa dai medici tedeschi. Aboliti Guglielmo, Bismarck e tutti gli antisemiti.
Di questa lettera lei può fare qualsiasi uso che non mi diminuisca nella considerazione dei basileesi.
Per le note su questa lettera leggetevi La catastrofe di Nietzsche a Torino (Anacleto Verrecchia Einaudi; io ho l’edizione del 1978 ma dovrebbe esser uscita una riedizione quest’anno o nel 2003 dunque è facile da reperire)
Unica nota personale all’analisi di Verrecchia…
Riguardante la seconda spiritosaggine in cui Nietzsche si firma Astu..


Che cosa significa “Astu”? Secondo il Bernoulli, a cui rimandano tutti i commentatori, Astu sarebbe per Aster, l’eroe che s’incontra nella satira di Daudet, apparsa nel 1888 col titolo L’Immortel e diretta contro l’Accademia di Francia. Si tratterrebbe insomma di un lapsus patologico di Nietzsche, in preda ai sogni provocati dal cloralio.. Sembra poco probabile che Nietzsche, dopo aver scritto giusto il nome di Daudet, storpi poi aster in Astu. E se fosse un nome inventato da lui? Un amico torinese appassionato cultore di Nietzsche, cioè Italo Dongiovanni, ha perfino pensato che Astu volesse dire “astuto”.. è un’ipotesi come un’altra…

Qua visto che di ipotesi ce ne sono a bizzeffe aggiungo anche la mia…
E’ stato si un lapsus! ma non si è sbagliato con Aster bensì con Asturhidat (persiano -- come Zarathustra--)
DIO DELLA MORTE di cui si diceva: “Egli arriva a tutti invisibile infallibile; A. che non si lascia corrompere e che trascina via la gente senza riguardo alla persona”.



QUOTE
Daudet appartiene ai quarante


Invece per questa frase devo trovare ancora una risposta su cosa sia il quarante..

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Freddie

QUOTE
E se Nietzsche si fosse solo finto pazzo..?Una sorta di strategia geniale per rivelare, nella sua follia, gli enigmi del suo pensiero...


e ti immagini che colpaccio sarebbe? Degno del MIGLIOR stratega!

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sandro


QUOTE
e ti immagini che colpaccio sarebbe? Degno del MIGLIOR stratega!


laugh.gif wink.gif

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DavidArbib


QUOTE
Prima di essere sbranato da queste graziose menadi (Fritz)



Quindi Nietzsche era consapevole a che cosa sarebbe andato incontro, ma che non poteva fare nulla per evitarlo.

Consapevole che sarebbe impazzito, o consapevole di non poter fare nulla per evitare di venire crocifisso, in fondo lo presentiva a cosa sarebbe andato incontro pubblicando l'Anticristo.

"La Terra è stata troppo a lungo un manicomio" (Fritz)


Gilgamesh
Aug 26 2005, 10:06 AM
QUOTE(sandro @ Aug 24 2005, 11:02 PM)
Cosa intende dire..?
Perchè collega 'se stesso' alla follia?
*



QUOTE
"Ah, datemi dunque la follia, o celesti! Follia, tal che io possa finalmente credere a me stesso!"


Credere a se stessi, nella misura in cui vi è qualcosa oltre se stessi, la specie... o le stelle! ...e le stelle fanno impazzire!
Gilgamesh
Aug 27 2005, 11:23 PM
Qual'è la differenza fra un puro e un pazzo?

Prendiamo come prototipo di purezza comportamentale the child.

Quando the child gioca, s'immedisima anima e corpo nell' oggetto delle sue attenzioni, per poi, dopo avere esaurito il potenziale di divertimento, crescita, emozione etc., staccarsi, ritornando completamente in sè.

Questa egoplasticità, nella società cristiana viene man mano annichilita nell' individuo e nella specie. A questo punto quello che per das Kind è normale diviene pericoloso per la persona più "matura" o per la specie più tarda: ovvero la persona cristiana, più avanti con l' età, rischia di essere travolta dalla carica plastica che era stata per lungo tempo repressa fra le facoltà che le erano connaturate, e di divenire la persona stessa un giocattolo... in balia di quali forze poi (...?)

Il puro invece è colui che nel massimo grado ha conservato, o recuperato, questa capacità plastica.

E' il valore del differenziale conscio-inconscio: la follia ha sempre un valore negativo, la purezza perlomeno tende ad un valore positivo -> acquisire coscienza.

Purezza è pura diabolicità.
Gilgamesh
Aug 28 2005, 10:29 AM
Per me è abbastanza chiaro che Fritz non è affatto impazzito, non sul più bello almeno, il momento che richiedeva la massima lucidità invece, ma semplicemente è stato rinchiuso in manicomio dopo aver pubblicato l' Anticristo.

I cosidetti biglietti della follia, potrebbero essere quelli che lui ha spedito dal manicomio, sotto l' effetto di chissà quali farmaci o terapie.

Quindi è anche chiaro che se l'Anticristo è giunto fino a noi, questo è solo merito di Fritz, come per ogni altra sua opera.
Freddie
Aug 28 2005, 04:28 PM
E' una congettura affascinante.. ma parte da basi sbagliate perchè l'anticristo è andato in stampa dopo l'internamento di N.
Ma aldilà di questo ripeto sarebbe una congettura interessantissima... anche se probabilmente indimostrabile.
Gilgamesh
Aug 28 2005, 08:04 PM
QUOTE(Freddie @ Aug 28 2005, 05:28 PM)
E' una congettura affascinante.. ma parte da basi sbagliate perchè l'anticristo è andato in stampa dopo l'internamento di N.
*



Può essere stato internato anche solo per aver tentato di mandare in stampa "L'Anticristo".

Credo invece fosse riuscito a mandare in stampa a sue spese copie dell'Anticristo, come di "Ecce Homo", e nell' ordine corretto di successione, forse prima all' estero che in Germania.
Freddie
Aug 28 2005, 08:09 PM
QUOTE(DavidArbib @ Aug 28 2005, 08:04 PM)
Può essere stato internato anche solo per aver tentato di mandare in stampa "L'Anticristo".

Credo invece fosse riuscito a mandare in stampa a sue spese copie dell'Anticristo, come di "Ecce Homo", e nell' ordine corretto di successione, forse prima all' estero che in Germania.
*


Secondo Janz no, è stato overbeck a mandare in stampa quello che ha trovato già pronto (o presunto tale) dopo che N. è stato internato.
All'estero come in germania seguendo l'iter seguito fino a quel momento da Nietzsche.
Appena ho tempo trascrivo il passo; questo non significa che io non prenda in considerazione la tua ipotesi che sarebbe degna del miglior giallo di corte!
e non è nemmeno strampalata...
Ripeto comunque di difficile dimostrabilità
Lord Brett Sinclair
Aug 30 2005, 10:49 PM
"Ah, datemi dunque la follia, o celesti! Follia, tal che io possa finalmente credere a me stesso!"

QUOTE(sandro @ Aug 24 2005, 10:02 PM)
Cosa intende dire..?
Perchè collega 'se stesso' alla follia?
*



per "caso", da un diretto rimando di Nietzsche (sulla Genealogia), sono andato a leggere proprio il paragrafo 14 del libro primo, di Aurora.

queste sono le premesse che ritengo utili alla contestualizzazione del passo in alto riportato:

LIBRO PRIMO
14.
"(...) quasi ovunque è la follia che ha aperto la strada al nuovo pensiero, che ha infranto il potere di una venerabile consuetudine e di una superstizione."
(il folle è chi non si piega all'oppressione spaventosa dell'eticità del costume)

"(...) a tutti quegli uomini superiori che erano irresistibilmente attratti ad infrangere il giogo di una qualche eticità e a dare nuove leggi non restò nient'altro, se essi non erano realmente folli, che diventare pazzi o farsi passare per tali;(...) perfino l'innovatore del metro poetico dovette accreditarsi per mezzo della follia."

qui intanto distingue, credo, la "vera" follia più o meno voluta, dalla follia funzionale all'innovazione.
In particolare, definisce un vero folle l'innovatore che non si finge di esserlo.
Poi parla di ricette (ascetismo ecc.) per diventare "folle" (stregone, santo, ecc), ricette comuni a tutte le religioni; infine, si chiede chi abbia il coraggio di andare a scoprire le tribolazioni interiori "nelle quali probabilmente sono andati languendo gli uomini più fecondi di tutti i tempi? Chi osa ascoltare quei sospiri degli uomini solitari e sconvolti? «Ahimè, datemi dunque la follia, voi celesti! Follia, perché possa finalmente credere in me stesso!(...)»." ecc.

Con questo passo da Lui virgolettato, non credo dunque si riferisca direttamente\esclusivamente a se stesso, ma al riportare le tribolazioni interiori di quegli uomini più fecondi di tutti i tempi che aspirano a diventare pazzi pur di fuggire l'oppressione spaventosa "dell'eticità del costume", (oppressione che non raramente, per educazione, si autoinfliggono).

al termine del passo da Lui medesimo virgolettato, facendo riferimento ad esso, prosegue chiosando con rammarico:
"(...) E anche troppo spesso questo ardore raggiungeva assai bene il suo scopo: (...) grandi manicomi per santi infortunati, per quelli che ci avevano rimesso il loro ultimo grano di sale."
qui io intendo che: tali erano gli strazi degli uomini più fecondi da perdere l'ultimo scampolo di coscienza al punto di dover essere internati.

Una cosa è essere creduti folli, un'altra cosa è esserlo "davvero" (per "suicidio mentale" o per malattia).
Un'altra cosa è, credo, diventare "folli" nel senso di credere a se stessi, facendo un gioco di parole tra l'essere creduti folli e l'accettare l'etichetta di folli, cioè riconoscere la veridicità delle proprie convinzioni, anche se non accettate da un ambiente sociale che per antonomasia è normale. Possibilmente, senza farsi rinchiudere in manicomi ;-)
preferisco non far sapere di essere un folle... cool.gif
Gilgamesh
Aug 31 2005, 12:17 PM
Il testo di "Can I play with madness" degli Iron Maiden

Give me the sense to wonder,
to wonder if I'm free. (-> important!)
Give me the sense to wonder,
to know I can be me. (who does search himself, he's surely not free!)
Give me the strenght, to hold my head up,
spit back in their face.
Don't need no key, to unlock this door,
gonna break down the walls,
break out of this bad place.

Can I play with Madness? (Quello che gli psichiatri non consigliano)
The prophet stared at his crystal ball,
Can I play with Madness?
There's no vision there at all.
Can I play with Madness?
The prophet looked and he laughed at me!
Can I play with Madness?
He said you're blind, too blind to see!
I screamed aloud to the old man,
I said don't lie, don't say you don't know!
I say you'll pay for your mischief,
In this world, or the next! (tipico sillogismo pretesco!)
Oh then he fixed me with a freezing glance,
and the hellfires raged in his eyes,
He said do you want to know the truth son?
I'll tell you the truth!
Your souls' gonna burn, in a lake of fire! (da da, da! .. )

Can I play with Madness?
The prophet stared at his crystal ball,
Can I play with Madness?
There's no vision there at all.
Can I play with Madness?
The prophet looked and he laughed at me!
Can I play with Madness?
He said you're blind, too blind to see!

Can I play with Madness?
The prophet stared at his crystal ball,
Can I play with Madness?
There's no vision there at all.
Can I play with Madness?
The prophet looked and he laughed at me!
Can I play with Madness? (Quello che Fritz consiglia!)
He said you're blind, too blind to see!
diechirico
Aug 31 2005, 01:26 PM
QUOTE(Freddie @ Aug 23 2005, 10:54 PM)
Ok Sandro (grazie a David che mi ha spedito il messaggio salvato) il passo invece l'aveva postato il vecchio Diechirico .. il francesino latitante tongue.gif
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grazie per il vecchio, doc.
mi era sfuggito...
bye!
andreademilio
Aug 31 2005, 02:29 PM
è follia anche il simularla. follia è il non essere piu padroni di se stessi
Gilgamesh
Aug 31 2005, 02:50 PM
QUOTE
è follia anche il simularla. follia è il non essere piu padroni di se stessi


Esatto ... Essere fuori di sè, essere ad es. invasati ... da spiriti nostrani, bellici, o orgiastici ... I misteri dionisiaci: nè fanno parte anche stati considerati psicotici, o potenzialmente tali. Ma il climax sociale intorno alla follia è un indice della potenza e profondità della società, o della sua debolezza.

...

Ma durante i sacri misteri gli iniziati riuscivano addirittura a regredire a stati ferini della specie, come dell'individuo, o anche, della non-specie: cose da manicomio, anche da manicomio criminale.
andreademilio
Aug 31 2005, 03:04 PM
cmq Vitiello , a macerata ( se volete 10 ore di registrazione ditemelo...), ha detto che la follia non è una cosa medica ma una scelta filosofica, il tentativo di superare l'uomo finendo però nell'immediatezza animale e fallendo. ( già gli amici ebbero l'impressione che fingesse. non ci credo e non ci voglio credere
Gilgamesh
Aug 31 2005, 03:34 PM
"Ogni crescita, ogni trasformazione reca con sè dolore ..." - Fritz

QUOTE
la follia non è una cosa medica ma una scelta filosofica


Dipende da chi sta impazzendo, e perchè... Ci sono casi in cui la folie è d'obbligo, addirittura tradizione.
Gilgamesh
Aug 31 2005, 07:56 PM
La psicologia nietzscheana si distingue in un punto fondamentale dalla cosiddetta psicologia moderna: il criterio di normalizzazione adottato.

Quello della sedicente psicologia moderna, è quello di attribuire un valore di normalità ad una realtà, tale solo in psicologis, e dunque ad un comportamento, nella misura in cui è statisticamente accertabile: in una formula "tanto più normale quanto più conforme, o simile".

La psicologia nietzscheana invece adotta come criterio di normalizzazione quello di "identicità e unicità": normale tanto più uguale solo a se stesso, e del tutto normale solo se unicamente se stesso -> totale ritorno in sé.

E' chiaro che il criterio di normalizzazione della psicologia nietzscheana si distingue quanto più possibile da una legge morale di fondo, come quella propriamente tale invece della psicologia "moderna".

"La vita come strumento di conoscenza" - Fritz
andreademilio
Aug 31 2005, 09:04 PM
d'accordo, come dire: sii te stesso. ma ricordiamoci sempre che nella vita reale era e rimase un borgese normale.
Gilgamesh
Aug 31 2005, 09:08 PM
Gli mancava la voce del leone ... in altre parole la possibilità di muovere guerra politicamente -> fino al superuomo.

"Tutto ciò che non è ereditato è imperfetto" - Nietzsche
Gilgamesh
Sep 2 2005, 02:44 AM
"Si possono concepire i filosofi come persone che compiono sforzi estremi per sperimentare fino a che altezza l' uomo possa elevarsi" - La volontà di potenza

Ritenere realtà interiori semplicemente come tali, significa ignorare quale sia il reale valore della specie: ancora oggi nessuna misura.

E tuttavia interferire ...

->Relations are in the sky.

... e non solo!

"Dopo 2000 anni di contronatura e di profanazione dell' uomo" - Ecce Homo (1888)
NIHILO
Sep 13 2005, 10:51 AM
Nietzsche avrebbe finto di essere pazzo?
Per quale motivo?
Per godersi le umide mura di una clinica psichiatrica
confortato dal calore di una camicia di forza?
Arbib, la tua ipotesi sull'internamento coatto
di Nietzsche per aver composto DER ANTICHRIST
non sarebbe affatto peregrina se non rimanesse
solo un' ipotesi!
Qualche prova?
ICH BESCHWOERE EUCH MEINE BRUEDER, BLEIBT DER ERDE TREU!!
Gilgamesh
Sep 13 2005, 11:36 AM
QUOTE(NIHILO @ Sep 13 2005, 11:51 AM)
Arbib, la tua ipotesi sull'internamento coatto
di Nietzsche per aver composto DER ANTICHRIST
non sarebbe affatto peregrina se non rimanesse
solo un' ipotesi!
Qualche prova?
*



Che fra tutti i momenti in cui poteva essere internato, lo sia stato solo poco dopo la stesura del "L' Anticristo - maledizione del cristianesimo", e quindi solo dopo una sua possibile prima pubblicazione e/o un suo possibile tentativo di pubblicazione , è per me la prova più evidente. Ma persino oggi può creare dei problemi definirsi pubblicamente L'Anticristo (tipico caso clinico), figuriamoci allora, per una persona allore già di un certo calibro, sopratutto all' estero, poi.

Sarà un lavoro, e un piacere, produrre prove a proposito, o crearle.
NIHILO
Sep 13 2005, 12:49 PM
QUOTE(DavidArbib @ Sep 13 2005, 11:36 AM)
Che fra tutti i momenti in cui poteva essere internato, lo sia stato solo poco dopo la stesura del "L' Anticristo - maledizione del cristianesimo", e quindi dopo una sua possibile prima pubblicazione e/o un suo possibile tentativo di pubblicazione , è per me la prova migliore. Ma persino oggi può creare dei problemi definirsi pubblicamente L'Anticristo (tipico caso clinico), figuriamoci allora, per una persona di un certo calibro poi.

Sarà un lavoro, e un piacere, produrre prove a proposito, o crearle.
*


Beh, in effetti I SEX PISTOLS composero nell'oramai lontano 1977
il brano ANARCHY IN THE UK, dove attaccavano dicendo I AM AN ANTICHRIST,
I AM AN ANARCHIST ed ebbero vari problemi con la censura di Sua Maestà.
Tuttavia definirsi l'Anticristo potrebbe legittimamente dare adito a sospetti
riguardo alla sanità mentale del soggetto che tale dichiarazione ha profferito;
è un pò come definirsi Dio o Napoleone,no?
Nella fattispecie si parla per contro di un libro con un siffatto titolo e
per di più pubblicando in un' epoca non esattamente scristianizzata.
Comunque attendo le prove, che,come ci può insegnare Steppen, vanno
cercate,trovate e prodotte, ma non già create.
WIR WOLLEN KEIN MITTELMAESIGKEIT!
(Nihilo)
Tyler duRden
Sep 16 2005, 05:12 PM
vorrei ricordare come dai bollettini medici quotidiani redatti nel manicomio di jena ..Il soggetto (nietzsche) viene sorpreso svariate volte a mangiare i propri escrementi e a bere urina dal suo stivale ...nonche` a raccontare delle numerose prostitute (24) che di notte gli recherebbero visita.......se tuto e` il risultato di una finzione o recita ......Marlon Brando e` un dilettante del mestire d`attore....

Inoltre ..egli e` stato internato per un breve periodo ...ad accudirlo fu` la madre e lo fece a casa propria.....
Gilgamesh
Sep 16 2005, 05:16 PM
QUOTE(Tyler duRden @ Sep 16 2005, 06:12 PM)
vorrei ricordare come dai bollettini medici quotidiani redatti nel manicomio di jena ..Il soggetto (nietzsche) viene sorpreso svariate volte a mangiare i propri escrementi e a bere urina dal suo stivale ...nonche` a raccontare delle numerose prostitute (24) che di notte gli recherebbero visita.......se tuto e` il risultato di una finzione o recita ......Marlon Brando e` un dilettante del mestire d`attore....

Inoltre ..egli e` stato internato per un breve periodo ...ad accudirlo fu` la madre e lo fece a casa propria.....
*



Circa un anno in manicomio lo chiami un breve periodo? Lo hanno distrutto quell'uomo, e non crede neanche ad una di queste str...
Tyler duRden
Sep 16 2005, 05:25 PM
non e` stato mai internato per un anno ......le situazioni descritte non sono str...ma documenti conservati nell`archivio della clinica .
Il dottore che lo aveva in cura non sapeva nemmeno che N. avesse mai scritto un libro ..tanto e` vero che risultano a carico di lui e di altri infermieri alcuni episodi di sberleffo ai danni del poveretto perche` era ritenuto un picchiatello ..e non un filosofo in preda ad una crisi mentale......solo dopo la morte ma non lo vedeva gia` da alcuni anni a causa dell`enorme ondata di popolarita` che montava ...il dottore realizzo CHI veramente avesse avuto nella sua clinica......
Gilgamesh
Sep 16 2005, 05:29 PM
QUOTE(Tyler duRden @ Sep 16 2005, 06:25 PM)
non e` stato mai internato per un anno ...... le situazioni descritte non sono str...ma documenti conservati nell`archivio della clinica .
*



La gente si para il culo ... e io sapevo per circa un anno, magari a dvirerse battute.

QUOTE(Tyler duRden @ Sep 16 2005, 06:25 PM)
Il dottore che lo aveva in cura non sapeva nemmeno che N. avesse mai scritto un libro ..
*



Ecco la più grande str., sapevano esattamente chi era.
Tyler duRden
Sep 16 2005, 05:34 PM
assolutamente NO !!!

nella corrispondenza che va` dal 1890 a DIECI ANNI DOPO ...nemmeno una lettera del dottore che parlasse anche indirettamente di N. ....ne scritta ne` ricevuta....

comunque puoi spiegarmi le motivazioni del complotto ??

L`anticristo all`epoca della pubblicazione fu` comprato da 10 - 15 persone ...tra cui amici e conoscenti .....e anche loro lo bollarono come DELIRIO .
Nessuno lo giudico` pericoloso ....solo il povero N. si auto definiva "DINAMITE" ...ma agli occhi dei piu`era un genialoide spostato ( gast a parte ) .

attendo delucidazioni in proposito al complotto
Gilgamesh
Sep 16 2005, 06:02 PM
QUOTE(Tyler duRden @ Sep 16 2005, 06:34 PM)
assolutamente NO !!!

nella corrispondenza che va` dal 1890 a DIECI ANNI DOPO ...nemmeno una lettera del dottore che parlasse anche indirettamente di N. ....ne scritta ne` ricevuta....

comunque puoi spiegarmi le motivazioni del complotto ??

L`anticristo all`epoca della pubblicazione fu` comprato da 10 - 15 persone ...tra cui amici e conoscenti .....e anche loro lo bollarono come DELIRIO .
Nessuno lo giudico` pericoloso ....solo il povero N. si auto definiva "DINAMITE" ...ma agli occhi dei piu`era un enialoide spostato ( gast parte ) .

attendo delucidazioni in proposito al complotto
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Assolutamente si, per me è tutto estremamente chiaro invece, "Bollato come delirio", ma tu guarda...
Tyler duRden
Sep 16 2005, 06:05 PM
Non mi riferisco a quello che IO penso ..ma al comune sentire verso l`opera di N. dei suoi contemporanei....
Gilgamesh
Sep 16 2005, 06:08 PM
QUOTE(Tyler duRden @ Sep 16 2005, 07:05 PM)
Non mi riferisco a quello che IO penso ..ma al comune sentire verso l`opera di N. dei suoi contemporanei....
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O almeno dei contemporanei tedeschi... Dirsi l'Anticristo è da manicomio, Nietzsche o non Nietzsche, equivale ancora oggi a sinonimo di follia.
andreademilio
Sep 19 2005, 11:55 AM
sul complotto in senso filosofico-politico: klossowski, nietzsche e il circolo vizioso, adelphi 1981.
sì, binswanger era un po crudeletto e non sapeva.ti ringrazio per la notizia dei 10 anni senza una sola lettera, e benvenuto!
sulla follia voluta: vincenzo vitiello ( ordinario di teoretica a salerno) crede che la folllia non sia un fatto medico-psichiatrico ma la scelta estrema e necessaria di tuffarsi nella pura animalità, visto il fallimento del tentativo dell' Uebermensch ( si scrive così?), fallimento visibile esemplarmente nello stile di nuovo trattatistico della peraltro geniale ( secondo vitiello, io so far di meglio) genealogia della morale ( Genealogie des Moral...si scrive così?).già nel finale di verita e monzagne si accenna al bisogno di un nuovo linguaggio; eppure si torna al saggio accademico( ''academia derelinquenda est''), sebbene di stile superiore.
luigi alfieri ( ordinario di filosofia politica nella facoltà di sociologia, urbino, ed insegnante anche antropologia filosofica e delle religioni)preferisce dire dionisiacità piuttosto che animalità. ma concorda.di altri, no so.
chiedo scusa, ma è da pochissimo che mi occupo del cosiddetto friedrich nietzsche, e la mia ignoranza mi auguro che Lor Signori la perdonino ( ah, perdonate la cristianeria! quis custodiet custodes?...si scrive così?)
Tyler duRden
Sep 19 2005, 05:28 PM
La follia e` una soglia .....oltre quella soglia ciascuno trova la PROPRIA follia ...che in genere e` una distorsione dei caratteri che presentavamo durante la vita "normale" ...Nietzsche e` diventato folle come LUI poteva diventarlo , certamente i vari periodi di esaltazione vissuti durante gli ultimi periodi altro non erano che la testimonianza dell`enorme tensione e del conseguente sforzo immane che il filosofo sosteneva per continuare a vivere normalmente ( che per lui significava solamente SCRIVERE ) ........io ritengo che una volta completata la sua opera egli semplicemente si sia lasciato finalmente "agguantare" dalla follia come oblio ma anche come congedo ( un`arco teso all`inverosimile per mesi che alla fine si e` spezzato come dice Fini ) .....un Nietzsche che non scrive e` un N. che non vive ....questo aiuta anche a dire con sicurezza che NESSUNA delle sue opere e` frutto anche parziale della pazzia in quanto , se finito di scrivere e` divenuto pazzo , significa che finche` scriveva NON LO ERA .
Ad ulteriore testimonianza della certezza del termine della sua opera arriva in aiuto il fatto che N. durante la malattia MAI ha proferito parola ( eppure all`inizio era in grado di conversare normalmente) non solo sulla sua opera , ma anche su un qualsiasi argomento filosofico , neppure articolando qualche frase sensa senso ..semplicemente il nulla era cio` che dedicava al pensiero suo e degli altri filosofi ...come a dire ..quello che dovevo dire l`ho detto , ora lasciatemi in pace....nella mia caverna.....

sulla follia e` utile leggere qualcosa dell`opera di ADLER.....
Freddie
Sep 19 2005, 08:49 PM
andler? oppure adler? sì,la pensi come fini, che la pensa bene ( è anche un marpionetto).ma è una idiozia abruzzese chiedere di lasciare all' abisso quel che dell'abisso è?
andrea d'emilio, ospite felice di marianna e ...sia pure, citiamolo:thomas.
NIHILO
Sep 20 2005, 01:12 PM
Io penso che la follia, quando non sia provocata da fattori organici, è un
fenomeno complesso e misterioso a tal punto che nessuno, neanche i più
eminenti studiosi della materia, sono riusciti a stabilirne le cause.
Sappiamo che è molto suggestivo ipotizzare un legame fra genio e follia,
ma a ben vedere, pur non avendo statitische a disposizione, non sembrano molti
i casi di uomini distintisi per la loro eccellenza in qualsiasi settore dello scibile umano che sono stati colpiti da infermità mentale. I filosofi poi,tranne pochi casi, sono vissuti,nonostante tutto, senza grandi affanni dello spirito e per molti anni.
Se non sbaglio -Andrea puoi darmi una conferma o meno?- il tedesco Gadamer
ha cent'anni ed è ancora vivo -sui 90 sono sicuro-.
Freddie, ho letto per intero il brano di Foucault che hai postato, interverrò dopo
ponderata riflessione, perchè l'argomento è ostico quanto interessante.
KEIN MITTELMAESSIGKEIT!
Tyler duRden
Sep 20 2005, 03:36 PM
QUOTE(Freddie @ Sep 19 2005, 08:49 PM)
andler? oppure adler? sì,la pensi come fini, che la pensa bene ( è anche un marpionetto).ma è una idiozia abruzzese chiedere di lasciare all' abisso quel che dell'abisso è?
andrea d'emilio, ospite felice di marianna e ...sia pure, citiamolo:thomas.
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mia moglie e` abruzzese......si la follia e` endemica nella regione suppongo.... biggrin.gif
Elnarion
Jan 31 2006, 04:40 PM
E.A.Poe diceva ke la follia è la forma più alta dell'intelletto..è come uscire dal proprio corpo..mesmerizzare la propria anima e avvicinarsi alla verità quel tanto di più da non esere più compreso dal resto degli uomini i quali per codardia o per mancanza di perspicacia o per amore della propria pace non ammettono l'incoerenza dela nostra realtà


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CITAZIONE
Dei buoni denti e uno stomaco forte - t'auguro questo!
E se ti sei trovato col mio libro,
ti troverai di certo anche con me.
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