Carteggi Opzioni

[lou]

Friedrich Nietzsche a Malwida von Meysenbug a Roma
Genova, intorno al 3/4 aprile 1883

Riverita amica,
in questo frattempo ho fatto il mio passo decisivo. Tutto è a posto...Lascerò Genova non appena potrò e andrò in montagna: per quest'anno non voglio parlare con nessuno.
Vuole un nome nuovo con cui chiamarmi? La lingua della Chiesa ne ha uno: io sono ----- l'Anticristo.
Ma non disimpari a ridere!

Il Suo devotissimo
F. Nietzsche

Genova, salita delle Battistine 8 (interno 4)
Questo indirizzo è in senso assoluto SOLTANTO per Lei.

[lou]

Malwida von Meysenbug a Friedrich Nietzsche a Genova

6 via Polveriera
Roma, 6 aprile 1883

Caro amico
.................
Mi dispiace immensamente che Lei non venga, che voglia rimanere in solitudine ancora per un anno. La solitudine è certo la condizione di ogni attività creativa, ma per rendere feconda quest'attività occorre anche, di tanto in tanto, gettare uno sguardo sul mondo, sulle sue sofferenze, i suoi bisogni, le sue capacità. Il Cristo andò nel deserto per divenir capace di morire per le sofferenze del mondo: l'Anticristo dovrebbe, così a me pare, mescolarsi ogni tanto agli uomini per poter compiere l'opera di redenzione che a Quello non riuscì.
Ma sia come sia, non ho paura dell'Anticristo, sono felice di conoscere finalmente per intero le sue finalità, e gli auguro tanti lettori quanti ne ebbe il primo. Faccia avere di tanto in tanto Sue notizie

alla Sua vecchia amica
M. Meysenbug

Il suo indirizzo rimane segreto anche per Sua sorella.

[lou]

Friedrich Nietzsche a Franz Overbeck
Sils-Maria, estate 1886

....R. Wagner finora è stato l'unico, o almeno il primo, che abbai avuto un sentore di ciò che io in realtà sono....Del resto chi potrebbe partecipare ai sentimenti di uno che (come me), diu noctuque incubando, vive fin dalla prima gioventù in mezzo a problemi, che sono la sua sola miseria e felicità? Come ho detto, R. Wagner riusciva a farlo: e perciò Tribschen rappresentò per me un così grande ristoro, mentre adesso non ho più un luogo nè una persona che possano ristorarmi....

[nemo]

Friedrich Nietzsche a Franz Overbeck
Sils-Maria, estate 1886

....R. Wagner finora è stato l'unico, o almeno il primo, che abbai avuto un sentore di ciò che io in realtà sono....Del resto chi potrebbe partecipare ai sentimenti di uno che (come me), diu noctuque incubando, vive fin dalla prima gioventù in mezzo a problemi, che sono la sua sola miseria e felicità? Come ho detto, R. Wagner riusciva a farlo: e perciò Tribschen rappresentò per me un così grande ristoro, mentre adesso non ho più un luogo nè una persona che possano ristorarmi....

Quanta vita...a cercare verità

così poca, donata al cuore

amare

essere amati

forse

è la sola meta

[Sgubonius]

è la sola meta

Perchè una meta? Penso che si dovrebbe epurare il "senso" sia come direzione che come causalità. Più che una metà direi una via no?

[nemo]

Perchè una meta? Penso che si dovrebbe epurare il "senso" sia come direzione che come causalità. Più che una metà direi una via no?

Una via...

a cosa?

per arrivare dove?

[lou]

già..se non cerchi un senso..perchè vuoi avere una via?

a cosa ti servirebbe?

[Sgubonius]

già..se non cerchi un senso..perchè vuoi avere una via?

a cosa ti servirebbe?

Su una qualche strada devi pur camminare... sei gettato nel mondo, ovunque cammini generi una via, anche se non porta da nessuna parte.

[nemo]

Su una qualche strada devi pur camminare... sei gettato nel mondo, ovunque cammini generi una via, anche se non porta da nessuna parte.

Salire una cima,non ha senso alcuno

o meglio...

ha il senso del salire e del vedere

Ma...nessuna via si genera, la via esiste da sempre

e porta da qualche parte...

alla cima!

[lou]

Cosima Wagner ( Arianna) a Nietzsche (Telegramma)
Bayreuth, 11 luglio 1876


A Lei caro amico io devo ora l'unica gioia ed emozione accanto alle possenti impressioni dell'arte,
questo Le dica tutta la mia gratitudine

Cosima

[Sgubonius]

amare

essere amati

forse

è la sola meta

Io mi riferivo a questa tuo pseudo-aforisma, e penso che non dovrebbe essere una meta di vita questo amore, quanto più una carrozza sulla quale viaggiare attraverso essa, una via, un mezzo, mai uno scopo, guai!

[nemo]

Io mi riferivo a questa tuo pseudo-aforisma, e penso che non dovrebbe essere una meta di vita questo amore, quanto più una carrozza sulla quale viaggiare attraverso essa, una via, un mezzo, mai uno scopo, guai!

per arrivare dove?

p.s.

nessuna velleità di coniare aforismi (inflazionati, per altro) o pseudo-tali
solo parole, per chi vuol leggere...

[lou]

Io mi riferivo a questa tuo pseudo-aforisma, e penso che non dovrebbe essere una meta di vita questo amore, quanto più una carrozza sulla quale viaggiare attraverso essa, una via, un mezzo, mai uno scopo, guai!

già...e poi? il viaggio verso dove? o nessuna mèta, un viaggio casuale..va dove ti porta... cosa?

non è umano non avere una mèta..tu per esempio, stai studiando per conseguire diplomi
perchè lo fai? se è solo per la conoscenza potresti leggere sprofondato nel divano di casa...

[Sgubonius]

già...e poi? il viaggio verso dove? o nessuna mèta, un viaggio casuale..va dove ti porta... cosa?

non è umano non avere una mèta..tu per esempio, stai studiando per conseguire diplomi
perchè lo fai? se è solo per la conoscenza potresti leggere sprofondato nel divano di casa...

Purtroppo non è umano... è oltreumano forse. Io faccio molti errori (non deve essere nemmeno la conoscenza)!

Per arrivare dove? Da nessuna parte, esistere soltanto, in piena apertura all'essere, senza pro-getto, se tutto è passato poichè tutto ritorna che senso ha pensare di plasmare un futuro?

[nemo]

Purtroppo non è umano... è oltreumano forse. Io faccio molti errori (non deve essere nemmeno la conoscenza)!

Per arrivare dove? Da nessuna parte, esistere soltanto, in piena apertura all'essere, senza pro-getto, se tutto è passato poichè tutto ritorna che senso ha pensare di plasmare un futuro?

Non ti sembra di contraddirti?

allora, cos'è l'amore se non un bel modo di esistere?

e l'amore, è tutto presente!!!

[Sgubonius]

Non ti sembra di contraddirti?

allora, cos'è l'amore se non un bel modo di esistere?

e l'amore, è tutto presente!!!

Dove sta la contraddizione?
L'amore è presente come qualsiasi altra cosa, cioè è passato presente e futuro insieme, o pensiamo in base all'eterno ritorno oppure non siamo nella sezione Friedrich Wilhelm Nietzsche. Argomenta un minimo...

[lou]

o pensiamo in base all'eterno ritorno oppure non siamo nella sezione Friedrich Wilhelm Nietzsche. Argomenta un minimo...

è che invece siamo uomini e donne liberi e possiamo parlare ovunque.... anche nello spazio di Friedrich

[NIHILO]

Purtroppo non è umano... è oltreumano forse. Io faccio molti errori (non deve essere nemmeno la conoscenza)!

Per arrivare dove? Da nessuna parte, esistere soltanto, in piena apertura all'essere, senza pro-getto, se tutto è passato poichè tutto ritorna che senso ha pensare di plasmare un futuro?

Sgubonius è come un compilatore di linguaggi di programmazione: ha sempre ragione.
Heidegger faceva distinzione fra Ent-Wurf, l'essere gettati nel mondo ed il Vor-Wurf, cioè
il gettare innanzi a sè degli obiettivi, costruirsi un universo di riferimento da collocare nel
quadro di una prospettiva, in quest'ultimo caso non rassegnandosi alla nuda fatticità di
un'esistenza che in fondo è "viaggiare come un pacco che va dall'ostetrica al becchino".
Questo può avvenire solo "imprimendo al divenire il carattere dell'essere", stabilizzando
cioè il divenire, conferendo alla cieca circolarità un senso, ovvero dare un senso - Sinn -
a cioè che è non-senso - Unsinn -.
Il tentativo disperato - disperato in termini speculativi - di Heidegger è di dare progettualità ad
un'esistenza che in sè progettualità non ha.
Quindi, lou, il fatto che Sgubonius non mira alla finalizzazione della sua esistenzanon si può
ritenere così strano.

[Sgubonius]

è che invece siamo uomini e donne liberi e possiamo parlare ovunque.... anche nello spazio di Friedrich

Lo siamo? Questo è da dimostrare!
Comunque è giustissimo parlarne, ma bisogna intendersi su alcuni punti in comune, oppure, ed è ovviamente riferito a nemo, apprezzerei che si mettessero in chiaro le premesse e per capire i punti di vista. Io partivo dal presupposto che se non era specificato l'idea di base fosse quella di un universo "nietzschiano" e si discutesse di quanto di possibile e impossibile ci sia in tale concezione, per cui volevo solo capire se si salva l'eterno ritorno e si vuole però presente-passato-futuro (contraddizione mi pare) oppure se si rifiuta l'eterno ritorno (tutt'altra discussione insomma, ma allora andrebbe ben argomentato il ritorno ad un tempo lineare e ad un "senso").

[lou]

Ma...nessuna via si genera, la via esiste da sempre
e porta da qualche parte...
alla cima!

questa cosa che hai detto è bella!

perchè se è pur vero che siamo noi a tracciare i sentieri
conducendo orma dopo orma il passo verso l'esito del percorso
e dunque è l'ardimento dell'uomo a spianare la strada ricacciando sul fondo i ciottoli d'inciampo

se pur questo è sacrosanto nondimeno altre vie sono lì da sempre
sono cunicoli che il vento ha già levigato o la pioggia sgretolato

è affascinante, ancora una volta, capire che la natura è lì per noi
e noi diamo significanza ad essa, poichè la pensiamo e la percorriamo

questo ho imparato da Nietzsche