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> Habermas e Papa Raztinger, un confronto tra ragione e fede
Sandro
messagio May 25 2007, 02:29 PM
Messaggio #1


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Per chi fosse interessato all'analisi sui punti in comune dei due grandi studiosi tedeschi, può scaricare il mio breve saggio e magari ne discutiamo insieme se siete più o meno d'accordo con quello che sostengo.

Link:

http://www.bloggers.it/fossemo/itcommenti/...haber-nuovo.pdf


Saluti
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Sandro
messagio Jul 13 2007, 10:53 AM
Messaggio #2


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CITAZIONE(Sandro @ May 25 2007, 01:29 PM) *
Per chi fosse interessato all'analisi sui punti in comune dei due grandi studiosi tedeschi, può scaricare il mio breve saggio e magari ne discutiamo insieme se siete più o meno d'accordo con quello che sostengo.

Link:

http://www.bloggers.it/fossemo/itcommenti/...haber-nuovo.pdf
Saluti


Ci sono 60 ingressi e nessuno si sforza di scrivere una sola parola di questo mio articolo?
Ditemi bene o ditemi male ma dite qualcosa!
Non mi interessa se siete d'accordo oppure no ma sarei contento solo di scambiare qualche opinione con voi, cari miei.
Saluti
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andreademilio
messagio Jul 13 2007, 04:09 PM
Messaggio #3


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Grazie alla strigliata ho letto il tuo saggio. Per un esame lessi i due interventi di Ratzinger e Habermas a Monaco.
Una società liberale deve lasciare spazio alla religione, dialogarci, essere disposta ad imparare. Il problema è che la religione pretende di possere la verità assoluta, e quindi non può davvero dialogare. Mi sembra che anche negli ultimi tempi il Vaticano abbia scagliato anatemi e fatto propaganda, giocando sulla sua secolare presa sui fedeli. In questo andazzo è in buona compagnia: anche i sedicenti laici spesso si riempiono la bocca d'assoluto.
è possibile rifarsi alla religione senza crederci davvero ma soltanto per avere qualcosa in cui credere? La solidarietà può benisimmo prescindere da Dio, essere un valore soltanto umano. Il problema è che l'uomo sa di dover morire , ne è terrorizzato e continua a rifugiarsi nelle indimostrabili speranze della religione. E dietro la condanna dell'eugenetica da parte della Chiesa ho il sospetto che covi ben altro che non il rispetto della dignità umana: la Chiesa non vuole che l'uomo aumenti di potenza, che tolga a Dio anche il monopolio della creazione. Temo anch'io le possibili aberrazioni di una scienza amorale ed immorale, ma non voglio prendere lezioni da chi per secoli ha lasciato l'uomo nella miseria per meglio dominarlo. Preferisco uno Stato che sappia tener conto anche della Chiesa e dei bisogni religiosi dei cittadini, ma senza attribuire ai preti un' autorità morale superiore.


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Sandro
messagio Jul 13 2007, 04:54 PM
Messaggio #4


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CITAZIONE(andreademilio @ Jul 13 2007, 03:09 PM) *
Grazie alla strigliata ho letto il tuo saggio. Per un esame lessi i due interventi di Ratzinger e Habermas a Monaco.
Una società liberale deve lasciare spazio alla religione, dialogarci, essere disposta ad imparare. Il problema è che la religione pretende di possere la verità assoluta, e quindi non può davvero dialogare. Mi sembra che anche negli ultimi tempi il Vaticano abbia scagliato anatemi e fatto propaganda, giocando sulla sua secolare presa sui fedeli. In questo andazzo è in buona compagnia: anche i sedicenti laici spesso si riempiono la bocca d'assoluto.
è possibile rifarsi alla religione senza crederci davvero ma soltanto per avere qualcosa in cui credere? La solidarietà può benisimmo prescindere da Dio, essere un valore soltanto umano. Il problema è che l'uomo sa di dover morire , ne è terrorizzato e continua a rifugiarsi nelle indimostrabili speranze della religione. E dietro la condanna dell'eugenetica da parte della Chiesa ho il sospetto che covi ben altro che non il rispetto della dignità umana: la Chiesa non vuole che l'uomo aumenti di potenza, che tolga a Dio anche il monopolio della creazione. Temo anch'io le possibili aberrazioni di una scienza amorale ed immorale, ma non voglio prendere lezioni da chi per secoli ha lasciato l'uomo nella miseria per meglio dominarlo. Preferisco uno Stato che sappia tener conto anche della Chiesa e dei bisogni religiosi dei cittadini, ma senza attribuire ai preti un' autorità morale superiore.

Caro Andrea, innazitutto grazie.
Sei sempre cordiale e disponibile,oltre che "paesano" wink.gif
Vedi, questo incontro storico ha smosso molto le acque in giro e ha stimolato molte dicussione tra gli intellettuali di tutto il mondo. Quello che dici è praticamente abbastanza vicino alla realtà. La Chiesa,come si usa dire, predica bene ma razzola male ma non dimentichiamo che anche la scienza predica bene ma razzola male. Esiste davvero il sospetto che questo interesse a frenare l'eugenetica o la ricerca scientifica sugli embrioni da parte della Chiesa sia legato alla paura di perdere il controllo religioso della vita e di conseguenza anche della morte ma non dimentichiamo che esiste allo stesso modo il sospetto di voler gestire la vita embrionale da parte dell'economia mondiale per puro profitto. Se possiamo utilizzare la vita embrionale come vogliamo senza porci alcun limite trascendentale allora ogni spiritualità perde di senso e questo non credo sia una bella cosa. Tu sei un filosofo e questo cose,forse, le intendi bene. wink.gif Ma vedi ,per me, non è questo il punto. Penso,personalmente, che sia giusto moderare o respingere il carattere strumentale dello scientismo e per questo, come laico, considero importantissimo la presenza della Chiesa come voce critica o come confronto, onde evitare che la scienza cada totalmente nelle mani del <<pensiero unico>>. sad.gif
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marduk
messagio Jul 13 2007, 07:13 PM
Messaggio #5


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Oltre a concordare con andreademilio, aggiungerei (o confermerei) che:

1) Il valore della solidarietà non deriva necessariamente dalla religione (cristiana), tant'è che nella democrazia ateniese ne abbiamo splendidi esempi.

2) Sull'accordo tra scienza e fede è sempre quest'ultima a farla da padrone, perchè la retta ragione è definita tale solo dalla fede. E fede e ragione possono concordare su quei valori che la fede ha già stabilito. Dunque: potere alla Chiesa.

3) Le paure nei confronti della scienza e del suo utilizzo immorale sono o infondate o causate da un uso metafisico della scienza....ma non è la religione forse a mantenere viva la linfa metafisica in questa societa? Lo scientismo è una forma di religione metafisica. E' l'ombra di Dio che ancora qualcuno adora, ma noi dobbiamo vincere anche questa ombra.
Gli allarmismi sollevati dalla chiesa sono patetici: essa non riesce nemmeno a pensare a un uso non metafisico della scienza. Noi "nichilisti" invece ci stiamo lavorando.

4) Ah l'Eugenetica. Subito chiamata in causa come spauracchio. E' matematicamente impraticabile. E' stato dimostrato che un allele difettoso potrebbe sprarire da una popolazione soltanto dopo circa 10 000 anni di manipolazioni eugenetiche. Nessun regime potrebbe durare tanto.
La programmazione in vitro di un embrione non potrà riguardare il carattere e la personalità della futura persona, perchè questi semplicemente non sono scritti nel suo DNA.
Ma "programmare" la vita non è sempre stato fatto? matrimoni combinati, aborti fatti in casa, eliminazione dei disabili (come nell'antica sparta) ecc...

5) In ultimo. Se io fossi un laico credente, non amerei per nulla il dio-ragione che piace tanto al papa tedesco o il dio-limite di quasi tutti i laici credenti. Preferirei decisamente il dio-irrazionale di Kierkegaard e il dio-tragico di Pascal.

A. M. D. G.

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andreademilio
messagio Jul 13 2007, 10:36 PM
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caro Sandro, non è vero che sono sempre disponibile: avevo promesso di leggere e commentare il tuo saggio su Poe e Lovecraft, e non l'ho ancora fatto. Inoltre mi chiami ''filosofo'', quando sono soltanto uno studente al primo anno fuori corso.
Sono daccordo con te: la Chiesa può essere un benefico contrappeso allo scientismo, e la cultura e la civiltà hanno bisogno di molti punti di vista che contraddicendosi portino a qualcosa di nuovo. Forse non solo la Chiesa pretende d'avere la verità assoluta, e forse tutti hanno il diritto di pretenderla purché accettino l'altro e restino in dialogo.


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Sandro
messagio Aug 11 2007, 05:24 PM
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Non sono d'accordo. Lo scientismo positivista era considerato stupido, conformistico e pericoloso anche da Nietzsche.
"Prometeo – uno dei Titani che ha dilaniato Dioniso e perciò soffre in eterno come le sue creature, e, contro Zeus, presente l’avvento di una religione universale (tipo quella cristiana o socialista). Soltanto grazie al dilaniamento ad opera dei Titani è possibile la civiltà, la razza dei Titani viene perpetuata con la rapina. Prometeo – al tempo stesso lo sbranatore di Dioniso e il padre degli uomini prometeici" (Frammenti postumi)
Lo scientismo non è una religione metafisica ma è una religione meccanicistica, perfettamente antimetafisica.
La metafisica tende ormai a convergere in alcuni casi con la fisica quantistica. La metafisica può rendere più creativa e umana la ricerca scientifica. Con questo non voglio dire che la scienza deve sempre operare seguendo schemi metafisici ma solo ribadire che la metafisica non può essere annientata come vogliono i postivisti("La metafisica è priva di senso", diceva quel presuntuoso di Rudolf Carnap quando nell'articolo intitolato"Il superamento della metafisica attraverso l'analisi logica del linguaggio" prendeva per il culo il "nulla nulleggia" di Heidegger...
ciao






CITAZIONE(marduk @ Jul 13 2007, 06:13 PM) *
Oltre a concordare con andreademilio, aggiungerei (o confermerei) che:

1) Il valore della solidarietà non deriva necessariamente dalla religione (cristiana), tant'è che nella democrazia ateniese ne abbiamo splendidi esempi.

2) Sull'accordo tra scienza e fede è sempre quest'ultima a farla da padrone, perchè la retta ragione è definita tale solo dalla fede. E fede e ragione possono concordare su quei valori che la fede ha già stabilito. Dunque: potere alla Chiesa.

3) Le paure nei confronti della scienza e del suo utilizzo immorale sono o infondate o causate da un uso metafisico della scienza....ma non è la religione forse a mantenere viva la linfa metafisica in questa societa? Lo scientismo è una forma di religione metafisica. E' l'ombra di Dio che ancora qualcuno adora, ma noi dobbiamo vincere anche questa ombra.
Gli allarmismi sollevati dalla chiesa sono patetici: essa non riesce nemmeno a pensare a un uso non metafisico della scienza. Noi "nichilisti" invece ci stiamo lavorando.

4) Ah l'Eugenetica. Subito chiamata in causa come spauracchio. E' matematicamente impraticabile. E' stato dimostrato che un allele difettoso potrebbe sprarire da una popolazione soltanto dopo circa 10 000 anni di manipolazioni eugenetiche. Nessun regime potrebbe durare tanto.
La programmazione in vitro di un embrione non potrà riguardare il carattere e la personalità della futura persona, perchè questi semplicemente non sono scritti nel suo DNA.
Ma "programmare" la vita non è sempre stato fatto? matrimoni combinati, aborti fatti in casa, eliminazione dei disabili (come nell'antica sparta) ecc...

5) In ultimo. Se io fossi un laico credente, non amerei per nulla il dio-ragione che piace tanto al papa tedesco o il dio-limite di quasi tutti i laici credenti. Preferirei decisamente il dio-irrazionale di Kierkegaard e il dio-tragico di Pascal.

A. M. D. G.

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