Monaci |
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Monaci |
Oct 25 2007, 08:26 PM
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#41
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 77 Iscritto il: 20-March 07 Utente Nr.: 3 |
Non sono d'accordo,non sul fatto che le bandiere sbandierino, ma che la libertà sia una bandiera. Trovo che i surrogati di libertà siano bandiere.
Ma questa è un'opinione personale. |
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nemo |
Oct 25 2007, 08:28 PM
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#42
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Oct 25 2007, 08:34 PM
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#43
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 77 Iscritto il: 20-March 07 Utente Nr.: 3 |
Il surrogato di libertà sta alla libertà come un ventilatore portatile sta al monsone.
(scusa sono manchevole di fantasia per paragoni più sottili) |
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nemo |
Oct 25 2007, 08:36 PM
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#44
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Oct 25 2007, 08:44 PM
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#45
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 77 Iscritto il: 20-March 07 Utente Nr.: 3 |
Ok. Un surrogato di libertà è credersi liberi, ad esempio, di poter esprimere la propria opinione. Ma la libertà non sta nel poter esprimere la propria opinione, ma nell'essere liberi di potersela formare una PROPRIA opinione.
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nemo |
Oct 25 2007, 08:47 PM
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#46
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Ok. Un surrogato di libertà è credersi liberi, ad esempio, di poter esprimere la propria opinione. Ma la libertà non sta nel poter esprimere la propria opinione, ma nell'essere liberi di potersela formare una PROPRIA opinione. Non si pùò "credersi liberi" è materialmente impossibile, o si è o non si è e chi è e libero è libero in tutto soprattuutto nel crearsi le proprie opinioni |
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Oct 25 2007, 08:54 PM
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#47
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 77 Iscritto il: 20-March 07 Utente Nr.: 3 |
CITAZIONE Non si pùò "credersi liberi" è materialmente impossibile, o si è o non si è e chi è e libero è libero in tutto soprattuutto nel crearsi le proprie opinioni Ammiro la tua fiducia...probabilmente io allora non sono libera perchè non mi considero libera in tutto. |
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nemo |
Oct 25 2007, 08:55 PM
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#48
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Oct 25 2007, 08:59 PM
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#49
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 77 Iscritto il: 20-March 07 Utente Nr.: 3 |
Sì spiegami perchè è materialmente impossibile credersi liberi?
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nemo |
Oct 25 2007, 09:03 PM
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#50
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Oct 25 2007, 09:04 PM
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#51
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 77 Iscritto il: 20-March 07 Utente Nr.: 3 |
Allora ce l'hanno tutti?
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nemo |
Oct 25 2007, 09:11 PM
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#52
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Oct 25 2007, 09:13 PM
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#53
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 77 Iscritto il: 20-March 07 Utente Nr.: 3 |
Be' allora ciò che occorre non è sacrificio, ma consapevolezza e amore, non verso un ideale, ma verso se stessi?
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nemo |
Oct 25 2007, 09:16 PM
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#54
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Oct 25 2007, 09:20 PM
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#55
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 77 Iscritto il: 20-March 07 Utente Nr.: 3 |
E' una prospettiva affascinante, senza dubbio, grazie per lo scambio di idee.
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nemo |
Oct 26 2007, 09:42 AM
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#56
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E' una prospettiva affascinante, senza dubbio, grazie per lo scambio di idee. E' una prospettiva consistente e reale, da predere seriamente in considerazione. No solo è affascinate, è una necessità e possiamo trovarla solo in noi stessi, anche perchè: se non siamo liberi nel nostro profondo, come possiamo parlare di libertà agli altri? |
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Oct 27 2007, 09:23 AM
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#57
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 77 Iscritto il: 20-March 07 Utente Nr.: 3 |
CITAZIONE E' una prospettiva consistente e reale, da predere seriamente in considerazione. No solo è affascinate, è una necessità e possiamo trovarla solo in noi stessi, anche perchè: se non siamo liberi nel nostro profondo, come possiamo parlare di libertà agli altri? Nemo ho inteso la tua posizione ma non è possibile, ad esempio, che ad avere consistenza e realtà non sia la libertà, ma il limite (non esterno, ma interiore, presente nella nostra natura che può essere fisiologico,psicologico, emotivo o mentale) e la libertà sia una spinta ad oltrepassarlo che si configura appunto come necessità, ma non è per noi necessario qualcosa che non abbiamo, non è la mancanza di qualcosa che ci spinge a cercare ciò di cui necessitiamo? Il limite è reale, la libertà è un vuoto che permette la modalità di ricerca, espressione, azione. Non potrebbe essere allora che la nostra più profonda natura non sia nè libera nè determinata, ma essenzialmente ''vuota''? |
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nemo |
Oct 27 2007, 10:31 AM
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#58
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Nemo ho inteso la tua posizione ma non è possibile, ad esempio, che ad avere consistenza e realtà non sia la libertà, ma il limite (non esterno, ma interiore, presente nella nostra natura che può essere fisiologico,psicologico, emotivo o mentale) e la libertà sia una spinta ad oltrepassarlo che si configura appunto come necessità, ma non è per noi necessario qualcosa che non abbiamo, non è la mancanza di qualcosa che ci spinge a cercare ciò di cui necessitiamo? Il limite è reale, la libertà è un vuoto che permette la modalità di ricerca, espressione, azione. Non potrebbe essere allora che la nostra più profonda natura non sia nè libera nè determinata, ma essenzialmente ''vuota''? Nemmeno una bottiglia vuota, è "vuota", al minimo, è piena d'aria. E poi, è un contenitore, che ha contenuto, un tempo e comunque può sicuramente ancora contenere. Tu affermi che la nostra natura sia vuota, si può darsi, ma siamo noi a svuotarla di ciò che già contiene. Ti sei mai chiesta perchè alcune cose ti piacciono, mentre altre ti fanno orrore? Il nostro contenitore (corpo) contiene già tutto quello di cui abbiamo bisogno compreso "l'anima" se vogliamo chiamarla così, sta a noi far emergere quello che siamo veramente, compresa la consapevolezza di noi, il nonstro amore per noi stessi; ed ecco che la "libertà" prorompe come un fiume che rompe gli argini. |
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Oct 28 2007, 05:08 PM
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#59
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 96 Iscritto il: 26-October 07 Utente Nr.: 448 |
Ciao a tutti sono nuovo. Volevo solo dire la mia su questa questione, eroismo, sacrificio per un ideale etc..
per rispondere (o meglio, per NON rispondere a Lou), credo che non ci sia cosa cosa più difficile nell'interpretazione del pensiero di Nietzsche che cercare di capire lui (o, mantenendo salva la distionzione tra filosofo e filosofia) o la sua filosofia cosa avrebbero detto di "noi" - le nostre azioni, i nostri pensieri -. Detto questo mi sento di dire che la critica di Nietzsche ai valori assoluti, agli ideali, agli Immutabili vada a ledere soprattutto ciò che di malato c'è in essi (vedi l'egoismo nascosto anche nel più puro altruismo; la volontà di dominio dei deboli sui forti tipica del cristianesimo) e, a mio avviso, di malato ce n'è veramente tanto. Forse quasi tutto, ma tutto, no. Dunque sulla questione dei monaci, che si sacrificano per il loro ideale, di libertà, io darei in senso Nietzscheano, un'interpretazione di tipo fisiologico: nell'ideale per il quale loro lottano non vedo nulla di "colpevole", ipocrita ma ciò per un fatto che deriva dalla situazione contestuale: quale uomo non lotterebbe per la sua libertà, per la sua salvezza, per le condizioni che assicurano la sua esistenza quale lui se l'è creata (ammesso che sia stati uomini abbastanza da crearsi la propria esistenza)? Non era obbligato un Martin Luther King a nascere in quel contesto storico? e questi monaci, non sono essi obbligati a essere degli eroi dal loro destino? Nietzsche stesso, quando si chiede "perché io sono un destino" sembra dare una risposta in questo senso: per egli, quale evento nella storia del pensiero, era inevitabile. Sugli altri commenti che ho letto, tanto per gettare un po' di carne al fuoco: Su ciò che hanno detto Marco e Lou, se l'ideale è la verità sì vale la pena sacrificarsi. Beh, che dire, il superuomo di Nietzsche io lo definirei un "ideale" - nel senso più scevro possibile da contaminazioni "morali" e filosofiche - per esso era giusto, anche secondo Nietzsche, il tramontare, il sacrificio. Ciò che Nietzsche dice di apprezzare nell'uomo è che esso sia ponte verso il superuomo. Che esso tramonti in fretta. Non ho la memoria sufficientemente buona per citare in modo perfetto quindi evito di farlo, ma dev'essere nella prima parte dello Zarathustra. Non sono invece troppo d'accordo con Nemo, che dice che per rabbia cieca si arriva al sacrificio. Sì, anche per rabbia cieca, ma non solo. D'altre parte ritengo una cosa: che se si sacrifica la propria vita per un ideale, si sacrifica ciò in cui quell'ideale ha importanza: la vita stessa. Ha dunque significato il sacrificio in questi termini? Mi sacrificherò per i miei figli? Sì, che essi siano la mia continuazione, che siano meglio di me. Per questo sacrificherò il mio futuro (che sarà il presente dei miei figli), ma mai, mai sacirifcherò il mio presente a qualcuno. |
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Oct 28 2007, 08:17 PM
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#60
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,239 Iscritto il: 12-July 07 Utente Nr.: 219 |
Non era obbligato un Martin Luther King a nascere in quel contesto storico? e questi monaci, non sono essi obbligati a essere degli eroi dal loro destino? Nietzsche stesso, quando si chiede "perché io sono un destino" sembra dare una risposta in questo senso: per egli, quale evento nella storia del pensiero, era inevitabile. no, nn sono obbligati...potrebbero continuare a vivere beatamente nei loro monasteri... a loro nulla importando del destino degli altri birmani, costretti da un regime totalitario uno può sempre barcamenarsi nella vita l'eroismo sta nell'affermazione del loro ideale nonostante tutto ma loro scelgono di farlo, nn è scontato.. certo a questa scelta sono indotti dalle circostanze cmq ciao luk_ing benapprodato dopo vado avanti nella risposta -------------------- "Osa tutto...non avere bisogno di niente"
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