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> Consigli su Nietzsche e la follia, studente in difficoltà
Menion
messagio Jun 11 2008, 06:53 PM
Messaggio #1


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Salve a tutti sono uno studente di Salerno di 19 anni e sto preparando il percorso per l'esame di Stato. Volevo avere qualche consiglio su come collegare Nietzsche al tema che ho scelto: la follia.

La mia idea è di partire dalla follia in generale per poi approfondire le varie discipline ( follia nell'arte, nella storia, nello stato ), magari introducendo l'argomento con Erasmo da Rotterdam.
Se non sbaglio Erasmo utilizzò la follia nella sua accezione positiva ovvero come mezzo per svincolarsi dalla realtà del 500 e dai contrasti religiosi che la caratterizzavano. Un modo per essere libero di pensare, se vogliamo.
Ecco, volevo sapere come potrei introdurre Nietzsche a questo punto visto che credo che anche lui ha visto nella follia uno strumento per distaccarsi dalla realtà. E, per collegarmi alla follia nella storia ( il nazismo in articolare ), vorrei sapere se posso considerare Nietzsche un "profeta" nel senso che ha messo in guardia l'umanità di fronte alle degenerazioni (e forse nel senso della "morte di Dio" che nell'attuale società mi sembra sia avvenuta per davvero).
Non so se sono stato chiaro, magari non ho espresso nel modo migliore i miei pensieri visto che mi trovo molto confuso su questo argomento. Spero che vogliate darmi una mano a definire bene questi passaggi visto che il tutto lo sto portando avanti come ragionamento mio e non ho riscontri sui miei libri di testo.

Grazie in anticipo smile.gif
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Sgubonius
messagio Jun 12 2008, 07:30 PM
Messaggio #2


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CITAZIONE(Menion @ Jun 11 2008, 07:53 PM) *
Salve a tutti sono uno studente di Salerno di 19 anni e sto preparando il percorso per l'esame di Stato. Volevo avere qualche consiglio su come collegare Nietzsche al tema che ho scelto: la follia.

La mia idea è di partire dalla follia in generale per poi approfondire le varie discipline ( follia nell'arte, nella storia, nello stato ), magari introducendo l'argomento con Erasmo da Rotterdam.
Se non sbaglio Erasmo utilizzò la follia nella sua accezione positiva ovvero come mezzo per svincolarsi dalla realtà del 500 e dai contrasti religiosi che la caratterizzavano. Un modo per essere libero di pensare, se vogliamo.
Ecco, volevo sapere come potrei introdurre Nietzsche a questo punto visto che credo che anche lui ha visto nella follia uno strumento per distaccarsi dalla realtà. E, per collegarmi alla follia nella storia ( il nazismo in articolare ), vorrei sapere se posso considerare Nietzsche un "profeta" nel senso che ha messo in guardia l'umanità di fronte alle degenerazioni (e forse nel senso della "morte di Dio" che nell'attuale società mi sembra sia avvenuta per davvero).
Non so se sono stato chiaro, magari non ho espresso nel modo migliore i miei pensieri visto che mi trovo molto confuso su questo argomento. Spero che vogliate darmi una mano a definire bene questi passaggi visto che il tutto lo sto portando avanti come ragionamento mio e non ho riscontri sui miei libri di testo.

Grazie in anticipo smile.gif


Posso consigliarti il film Nostalghia, di Andreij Tarkovskij, vale più di qualsiasi discorso!

Siccome però è dura portare un film (te lo dico perchè ci ho provato tongue.gif ) credo che Nietzsche c'entri benissimo, soprattutto se alla follia colleghi il discorso sul dionisiaco e se vuoi anche sulla "follia" moderna (non condivido l'idea di un profeta perchè anzi la società va verso la tecnicizzazione e la razionalizzazione che sono l'opposto, vedi i timori di Heidegger sulla tecnica, che forse è la vera follia), e io starei alla larga dal nazismo che è una connessione trita e ritrita che pure non ha quasi motivo di essere...
Quello che sarebbe bello poter mettere in luce sono le ragioni del "distacco dalla realtà" che non è affatto una risposta di risentimento per l'impossibilità della conoscenza e della ragione, quanto più un tentativo di andare veramente a fondo nella "non-logica" dionisiaca delle cose. In questo caso il tema è quello del mistico di Wittgenstein e può anche collegarsi con arte e musica dei primi del 900 a piacimento, e poi di rimbalzo a Freud, Joyce, Pirandello, Svevo, il soggetto, la maschera, e chi più ne ha più ne metta!


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AndreaF.
messagio Jun 13 2008, 02:14 PM
Messaggio #3


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Sulla follia penso che il buon sgubonius ti abbia risposto in modo molto più competente di quanto io possa fare quindi non aggiungo altro. Provo invece a prendere spunto da una tua domanda:

CITAZIONE(Menion @ Jun 11 2008, 07:53 PM) *
E, per collegarmi alla follia nella storia ( il nazismo in articolare ), vorrei sapere se posso considerare Nietzsche un "profeta" nel senso che ha messo in guardia l'umanità di fronte alle degenerazioni (e forse nel senso della "morte di Dio" che nell'attuale società mi sembra sia avvenuta per davvero).


Un profeta non so, sicuramente è molto interessante l'intreccio storico novecentesco di alcune dinamiche evidenziate da N.
Puoi approfondire questo argomento, pensando inoltre ad Arte e Letteratura italiana come possibili collegamenti

In bocca al lupo per l'esame


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Non lodarmi la morte, splendido Odisseo. Vorrei esser bifolco, servire un padrone, un diseredato, che non avesse ricchezza, piuttosto che dominare su tutte l'ombre consunte

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Sgubonius
messagio Jun 14 2008, 11:46 AM
Messaggio #4


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CITAZIONE(AndreaF. @ Jun 13 2008, 03:14 PM) *
Sulla follia penso che il buon sgubonius ti abbia risposto in modo molto più competente di quanto io possa fare quindi non aggiungo altro. Provo invece a prendere spunto da una tua domanda:
Un profeta non so, sicuramente è molto interessante l'intreccio storico novecentesco di alcune dinamiche evidenziate da N.
Puoi approfondire questo argomento, pensando inoltre ad Arte e Letteratura italiana come possibili collegamenti

In bocca al lupo per l'esame


Sicuramente è stato profetico sui nazionalismi del primo novecento e sulla grande guerra, mi pare che nella gaia scienza parli proprio di come la seconda grande malattia dopo la religione, lo stato, soprattutto sotto la spinta socialista tenderà ad un rafforzamento dell'unità nazionale e di ideali di questo tipo. Credo che su questo non si sia sbagliato, e in questo ci sono anche i germi del nazismo (nazional+socialismo) che però mi pare sia proprio l'opposto di un governo "nietzschiano" (non c'è interpretazione che tenga... cmq questo è un discorso aperto quindi boh).


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AndreaF.
messagio Jun 14 2008, 01:28 PM
Messaggio #5


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Ma sicuramente la storia dei legami con il Nazismo è vecchia e oramai appare davvero una favoletta.
Parimenti, tuttavia, diffiderei delle interpretazioni di N. "da sinistra", dagli anni 60 in poi, come trovo, in generale, difficile astrarre un "governo nietzschiano", come tu stesso dicevi...


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Sgubonius
messagio Jun 14 2008, 03:36 PM
Messaggio #6


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CITAZIONE(AndreaF. @ Jun 14 2008, 02:28 PM) *
Ma sicuramente la storia dei legami con il Nazismo è vecchia e oramai appare davvero una favoletta.
Parimenti, tuttavia, diffiderei delle interpretazioni di N. "da sinistra", dagli anni 60 in poi, come trovo, in generale, difficile astrarre un "governo nietzschiano", come tu stesso dicevi...


In effetti la definizione che da dello stato nello Zarathustra (mi pare sia il "nuovo idolo" o qualcosa del genere il capitolo) preclude qualsiasi idea di uno giusto ordinamento sociale. Credo che Nietzsche resti e debba rimanere sostanzialmente filosofo dell'individuo.

DEL NUOVO IDOLO
"Da qualche parte esistono ancora popolazioni e greggi, ma non da noi, fratelli miei; noi abbiamo degli Stati.
Stato? Che cosa è mai? Ebbene! Aprite le orecchie, perché sto per dirvi la mia parola sulla morte dei popoli.
Stato si chiama il più freddo di tutti i freddi mostri. Freddo anche nel mentire; una menzogna che lingueggia dalla sua bocca: 'Io, lo Stato, sono il popolo'.
È una menzogna! Creatori erano coloro che crearono i popoli e trasmisero in loro una fede e un amore: e così servirono la vita.
Ma distruttori sono questi che tendono trappole e le chiamano Stato e vi appendono sopra una spada con cento avidità.
Dove esiste ancora un vero popolo, questi non ammette Stato, che anzi odia come una iettatura e un peccato contro il costume e il diritto.
Io vi do questo segno: ogni popolo parla il suo linguaggio del bene e del male: il vicino non lo cornprende. E quello infatti un parlare che si è inventato da sé, secondo il costume e il diritto.
Ma lo Stato mente in tutte le lingue riguardo al bene e al male: mente, qualunque cosa dica; e anche ciò che ha lo ha rubato.
Tutto in lui è falso; eon denti rubati morde, il mordace. Persino le sue interiora sono false.
La corruzione delle espressioni sia del bene che del male è il contrassegno dello Stato. Invero questo contrassegno indica volontà di morte. E in realtà, attrae i predicatori di morte!
Molti, troppi sono stati messi al mondo: per i superflui è stato creato lo Stato!
Guardate, dunque, come esso li alletta, i superflui! Come li inghiottisce e li mastica e li rimastica!
'Sulla terra nulla vi è più grande di me: io sono il dito ordinatore di Dio': così rugge la belva. E cadono in ginocchio non soltanto coloro che hanno lunghi orecchi e vista corta!
Ohimè, anche a voi, grandi anime, mormora le sue tristi bugie! Ohimè, individua i cuori ricchi, che si sanno prodigare!
Sì, ha individuato anche voi, o vincitori dell'antico Dio! Voi vi siete stancati nel combattimento, e ora la vostra stanchezza serve al nuovo idolo!
'Desidera circondarsi di eroi e uomini d'onore, il nuovo idolo! Ben volentieri si delizia della luce solare delle coscienze pulite, la fredda bestia!
Tutto vi vuole dare, se voi lo adorate, il nuovo idolo: così acquista la magnificenza delle vostre virtù e lo sguardo dei vostri occhi orgogliosi.
E con voi egli vuole adescare le moltitudini in eccesso! È un'opera infernale che così è stata inventata, un cavallo di morte, tintinnante nelle guarnizioni di onorificenze divine! -
Una morìa per molti è stata così ideata, che si pavoneggia come vita: ma in realtà è un servizio reso dal cuore a tutti i predicatori di morte!
Ecco lo Stato, dove tutti bevono veleno, buoni e cattivi: lo Stato, dove tutti si perdono, buoni e cattivi: lo Stato, dove il lento suicidio di tutti si chiama 'vita'.
Guardateli, questi superflui! Essi si rubano le opere degli inventori e i tesori dei saggi: chiamano istruzione il loro furto, e tutto diviene per causa loro malattia e sconcezza!
Guardateli, questi superflui! Sono sempre malati, vomitano la loro collera e la chiamano 'giornale'. Si divorano l'un l'altro e non riescono neppure a digerirsi.
Guardateli, questi superflui! Si procurano ricchezze e con queste divengono più poveri. Vogliono autorità, e prima ancora la leva del potere, molto denaro; gli impotenti!
Guardate come si arrampicano, le agili scimmie! Si avviticchiano l'una sull'altra e così si trascinano nella melma e nell'abisso.
Tutti vogliono giungere al trono: questa è la loro follia; come se la felicità fosse sul trono! Spesso sul trono c'è invece la melma; spesso anche il trono è nella melma. -
Tutti pazzi e scimmie, tutti sovreccitati. Il loro idolo, la fredda bestia, puzza: tutti puzzano per me, gli idolatri.
Fratelli miei, volete forse asfissiare nelle esalazioni delle loro bocche e della loro avidità? Piuttosto rompete la finestra e balzate all'aperto.
Fuggite sulla strada al cattivo odore! Fuggite l'idolatria dei superflui!
Fuggite sulla strada al cattivo odore! Fuggite dal vapori di questi sacrifici umani!
Ancora oggi la terra è libera per le grandi anime.
Liberi sono anche molti luoghi per i solitari e le anime gemelle, intorno a cui soffia l'odore di tranquilli mari.
C'è ancora una vita libera per le grandi anime. Chi poco possiede, tanto meno è posseduto: sia lodata dunque la piccola povertà!
Dove lo Stato finisce, comincia l'uomo che non è superfluo: comincia il canto della necessità, la melodia singolare e irrepetibile.
Là dove lo Stato finisce, guardate dunque là, fratelli miei! Non vedete l'arcobaleno e il ponte del Superuomo?"
Così parlò Zarathustra.


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AndreaF.
messagio Jun 14 2008, 06:50 PM
Messaggio #7


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Fantastico lo Zarathustra - a saperlo leggere! -

Spero che abbiam risposto a Menion


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Sgubonius
messagio Jun 14 2008, 06:56 PM
Messaggio #8


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CITAZIONE(AndreaF. @ Jun 14 2008, 07:50 PM) *
Fantastico lo Zarathustra - a saperlo leggere! -

Spero che abbiam risposto a Menion


La prima volta che lo lessi ero totalmente ignaro, non ci ho capito niente, ma era bello lo stesso tongue.gif


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AndreaF.
messagio Jun 15 2008, 11:29 AM
Messaggio #9


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CITAZIONE(Sgubonius @ Jun 14 2008, 07:56 PM) *
La prima volta che lo lessi ero totalmente ignaro, non ci ho capito niente, ma era bello lo stesso tongue.gif


Eheh quest'effetto dura ancora

D'altronde penso anche di aver letto Nietzsche "troppo" presto (18anni)
Comincio a pensare che esista un'età per capire le cose... età intellettuale, s'intende.
Non credi??


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Sgubonius
messagio Jun 15 2008, 06:52 PM
Messaggio #10


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CITAZIONE(AndreaF. @ Jun 15 2008, 12:29 PM) *
Eheh quest'effetto dura ancora

D'altronde penso anche di aver letto Nietzsche "troppo" presto (18anni)
Comincio a pensare che esista un'età per capire le cose... età intellettuale, s'intende.
Non credi??


Io lo lessi a 15 fai tu, mi era piaciuto solo l'asino che diceva sempre ja come si... anche ora la trovo la cosa più geniale in effetti!
Purtroppo l'adolescenza è una brutta bestia, credo che raggiunta una certa familiarità colla ragione poi si possa capire tutto, ma gli ormoni giocano bruttissimi scherzi tongue.gif !


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AndreaF.
messagio Jun 15 2008, 07:32 PM
Messaggio #11


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CITAZIONE(Sgubonius @ Jun 15 2008, 07:52 PM) *
Io lo lessi a 15 fai tu, mi era piaciuto solo l'asino che diceva sempre ja come si... anche ora la trovo la cosa più geniale in effetti!
Purtroppo l'adolescenza è una brutta bestia, credo che raggiunta una certa familiarità colla ragione poi si possa capire tutto, ma gli ormoni giocano bruttissimi scherzi tongue.gif !


I tuoi ormoni ti hanno diretto su Nietzsche??? io mi preoccuperei un tantino eheh
Ora parlo dall'altezza della Ragione ma d'altronde erano solo 3 anni fà...
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