L'AQUILA (dedicata a Diletta) |
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L'AQUILA (dedicata a Diletta) |
nemo |
Oct 13 2007, 09:31 PM
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#1
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E' il primo di ottobre, il giorno del mio compleanno, abbiamo, il
mio compagno ed io, passato la notte nel bivacco invernale, i rifugi sono chiusi dalla metà di settembre.E' ancora buio, ma il mattino si preannuncia nebbioso, non fa freddo e l'aria è ferma; non è di buon auspicio per il tempo della giornata. Decidiamo comunque di partire alla luce delle lampade frontali, ci aspettano due ore di salita, per arrivare all'attacco della via. Il nostro obbiettivo e' il "campanile basso" nelle dolomiti di Brenta, la via, quella classica, non difficile ma stupenda. Il campanile basso, è una torre alta circa duecentottanta metri, dal profilo elegante e slanciato, poggiato su di una sella, formata da altre cime più alte. La via da salire, presenta uno sviluppo maggiore dell'altezza del campanile, perchè gli gira intorno a chiocciola; questo è uno dei motivi della bellezza di questo itinerario: permette di cambiare panorama più volte. Giunti alla base, nel silenzio più assoluto, dopo aver indossato l'attrezzatura e ultimato i preparativi: partiamo... La roccia è fredda, ma ricca di appigli e in breve siamo a metà percorso, in quel momento, sono il primo di cordata e sono in sosta per far salire il mio compagno, quando da nord; vedo arrivare una grande forma grigia sotto di noi. E' un'ucello, enorme: non può che essere un'aquila reale! Passa sotto di noi e scompare dietro il campanile, il mio compagno ed io, siamo emozionatissimi, è durato pochi secondi ma ci ha fatto sobbalzare i cuore; non capita tutti i giorni di vedere così, un'aquila. Restiamo un momento attoniti, rapiti dalla visione, ma dobbiamo riprendere a salire. Riappare, ancora più vicina, ha aggirato il campanile e ripassa sotto di noi. Una fortuna insperata, questa volta l'ho vista molto bene, il passaggio è stato più lento e vicino; è un individuo giovane, ha delle macchie bianche nel piumaggio. Un altro giro e un altro passaggio, più vicina e più lenta ancora, sembra ci stia osservando, forse, spinta dalla curiosità. La solitudine è totale, non un rumore, sono sicuro di aver udito il suono delle ali che mordono l'aria. Ma, incredibile! ritorna e questa volta è alla mia altezza; gira la testa e mi guarda... gli occhi, le ho visto gli occhi! Passa oltre, e circa cinque metri più avanti, si posa su di uno spuntone e mi osserva... Non posso crederci! un'aquila difronte a me! sembra impossibile ma ci stiamo guardando negli occhi! E' immobile, regale, imponente, sono affascinato... Nella mia immaginazione, la sento parlare e dire: << andate tranquilli, nulla può accadervi finchè io vi guardo, questo è il mio regno, e gli umani rispettosi, sono sempre ben'accetti >>. Ma è un'attimo; apre le ali e riprende l'aria, va verso sud, alla bocca di Brenta e si perde nella nebbia... Riprendiamo a salire, ancora scossi, e arriviamo sulla cima salutati dagli schiocchi festosi dei gracchi, che stanno arrivando, come sempre, per ricevere qualche briciola. Recuperiamo le corde e ci sediamo in silenzio, a mangiare i nostri panini; un boccone per noi, uno ai gracchi. L'emomozione è stata grande, indimenticabile, negli occhi rimangono quelle splendide immagini, come fossero una visione. Restano impresse durante tutta la discesa, a corda doppia, durante il ritorno sul sentiero, in auto fino a casa, e poi a letto, nella fatica di prendere sonno. Sono passati diversi anni da allora, ma ancora adesso, il ricordo di quella giornata particolare, in quel silenzio totale, nel più grande isolamento, in quell'atmosfera resa greve e sognante dalla nebbia: ancora mi regala una grande emozione. Ma, soprattutto è il ricordo di quello splendido animale, che per qualche minuto mi ha fatto sognare e desiderare di partire assieme, essere il signore dell'aria e delle cime;libero, infinitamente libero come un'aquila. |
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Oct 14 2007, 10:38 AM
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#2
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 147 Iscritto il: 17-July 07 Utente Nr.: 233 |
grazie, nemo, rifletterò su quello che hai scritto
come in uno specchio e ti dirò i miei pensieri per ora ti parlo dell'Aquila di Nietzsche anche se nn è la tua -------------------- Che cosa amo negli altri: le mie speranze.
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Oct 14 2007, 07:25 PM
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#3
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 147 Iscritto il: 17-July 07 Utente Nr.: 233 |
che incontro speciale , nemo
la memoria di quello sguardo è una cosa davvero preziosa ..e poi, uno che si inerpica sulle tegole del mondo tutto avvolto così dal cielo nn potrà mai provare vertigini e vacillare per le cose della terra... -------------------- Che cosa amo negli altri: le mie speranze.
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Oct 14 2007, 11:57 PM
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#4
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 1,113 Iscritto il: 20-March 07 Da: Pescara, dove sono nato Utente Nr.: 6 |
Mi viene in mente l'Aquila nera, il locale dove Harry Haller incontra Erminia ( Hermann Hesse, Der Steppenwolf - Il lupo della steppa). Quando incontrerò la mia Erminia? ''Non tutto è lupo quel che morde'', si legge in questo breve romanzo.
-------------------- '' i pensieri sono azioni '' : facciamo insieme! filAsofia meAfisica fisiofilia 3332725782
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