E Stirner? Opzioni

[Colui che ha ...]

Spesso nella storia ci sono state grandi menti dimenticate, o purtroppo come accade oggi spesso piccole personalità riecheggiano tutt’ora con tutto il loro fardello di nullità. Ma c’è da chiedersi se il povero Max Stirner (ovvero Johann Caspar Schmidt) è stato escluso, o vive nei cuori di pochi eletti. In fondo pochi lo conoscono, pochissimi addirittura lo hanno letto, e si contano sulle dita quelli a cui piace. Io mi unisco a questi pochi, difendendolo dalle accuse, da una parte della Chiesa e dall’altra di Marx ed Engels. E’ uno di quei filosofi che l’egocentrismo non è un dato di narcisismo ma di volontà di essere migliore, di essere proprio migliori, o al di là dell’uomo stesso. Ma non potrei tanto difenderlo, visto che non ci sono argomentazioni su cui attaccarlo, Marx ne parlò in trecento pagine accusandolo di essere noioso, incoerente ed altro; ma c’è proprio da stupirsi che sia stato lo scrittore del Capitale a definire noioso o incoerente qualcuno; un so che di divertente. Non fu compreso anche dalle donne, e la dedica dell’Unico alla cara moglie, che non appena iniziarono i problemi fuggì, è l’emblema di una vita per quel verso difficile. E’ uno di quegli uomini che minaccia anche la pace della sera, di quegli uomini troppo postumi, di quegli uomini poco capiti, di quegli uomini che adorano l’ordine del Caos. Di quei soli uomini a cui appartiene la filosofia vera, pura, senza idoli o censure o tabù o dogmi o la morale dei perbenisti. La filosofia più libera: l’autentica.

Giancarlo Petrella

[Colui che ha ...]

Perché?