Volontà di Potenza e Soggetto |
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Volontà di Potenza e Soggetto |
Oct 23 2008, 06:08 PM
Messaggio
#1
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
Ecco qui quello che per me è in qualche modo un nodo quasi inestricabile ancora nel nell'insieme delle conseguenze che la volontà di potenza implica...
Passo subito a riportare la questione così come sono riuscito all'incirca ad enuclearla: La volontà di potenza abroga totalmente il soggetto in nome di un gioco di forze in cui il trascendentale non ha più alcuna priorità oppure ne è l'estrema assurzione ad entità prima (come dice Heidegger insomma parlando di subjectum e passando attraverso Descartes e Leibniz)? Inutile dire che entrambe le possibilità (che non sono in verità di fatto inconciliabili volendo forzare la cosa) hanno esimi sostenitori e altrettante citazioni dagli ultimi scritti di Nietzsche a supporto... -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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Dec 16 2008, 09:37 PM
Messaggio
#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
Hai perfettamente ragione Joseph d'altronde è anche vero che in qualche modo Nietzsche è un filosofo "incompiuto" che richiede di essere interpretato, proprio per via della sua asistematicità ecc... essendo poi il mio interesse più volto ad esercitare il pensiero che a conoscere specificatamente il pensiero di qualcuno, amo Nietzsche proprio perchè non lo tieni mai in mano, è sempre sfuggente, altro, sfaccetato, sia nella lettura diretta che nelle interpretazioni.
Direi (riprendo un po' quanto dicevi sul topic citato) che questa storia della ripetizione nuda/vestita (dell'identico o della differenza), che di fatto è la base di tutta la struttura deleuziana, non ha molto riscontro negli scritti di nietzsche e fra l'altro mi sembra che Deleuze ignori praticamente tutta la questione della "vita" che è forse il punto forte dell'interpretazione heideggeriana, però porta avanti sostanzialmente un rovesciamento del platonismo e un nuovo pensiero che corrisponde alle istanze nietzschiane. -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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