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> Nietzsche a Sinistra..?
Sandro
messagio May 3 2007, 12:16 PM
Messaggio #1


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E' davvero curioso che negli ultimi anni la figura di Nietzsche sia stata recuperata e valorizzata anche a sinistra.(Pensate a Vattimo , Deleuze o Foucault) Il motivo strano consiste proprio nel fatto che Nietzsche voleva distruggere l'universo dei valori socialisti ma qualcosa è <<andato storto>>. E' ovvio che nel pensiero nietzscheano c'è libertarismo,anticonformismo,dionisismo,vitalismo,amoralismo ,antirazzismo, antinazionalismo, antimilitarismo, antifunzionalismo, negazione assoluta all'autoinganno e disperezzo per ogni forma di ipocrisia sia borghese che religiosa. Cari "compagni", wink.gif non possiamo negare che queste idee stanno anche a sinistra.
Eppure,secondo me, c'è qualcos'altro che affascina la "sinistra nietzscheana": la volontà di potenza, ovvero la volontà di affermare se stessi anche in un possibile contesto sociale anticapitalistico, in cui è possibile sperimentare nuovi valori lontani dal culto materialistico del profitto...
Saluti
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andreademilio
messagio May 3 2007, 05:34 PM
Messaggio #2


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mi incuriosisce la tua ultima osservazione, Sandro : me la spieghi meglio ?


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'' i pensieri sono azioni '' : facciamo insieme! filAsofia meAfisica fisiofilia 3332725782
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Sandro
messagio May 3 2007, 08:49 PM
Messaggio #3


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CITAZIONE(andreademilio @ May 3 2007, 04:34 PM) *
mi incuriosisce la tua ultima osservazione, Sandro : me la spieghi meglio ?

Non credi che una vita senza la schiavitù del denaro sia una vita più aperta alla propria volontà?
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NIHILO
messagio May 4 2007, 08:14 AM
Messaggio #4


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CITAZIONE(Sandro @ May 3 2007, 11:16 AM) *
E' davvero curioso che negli ultimi anni la figura di Nietzsche sia stata recuperata e valorizzata anche a sinistra.(Pensate a Vattimo , Deleuze o Foucault) Il motivo strano consiste proprio nel fatto che Nietzsche voleva distruggere l'universo dei valori socialisti ma qualcosa è andato storto. E' ovvio che nel pensiero nietzscheano c'è libertarismo,anticonformismo,dionisismo,vitalismo,amoralismo ,antirazzismo, antinazionalismo, antimilitarismo, antifunzionalismo, negazione assoluta all'autoinganno e disperezzo per ogni forma di ipocrisia sia borghese che religiosa. Cari "compagni", wink.gif non possiamo negare che queste idee stanno anche a sinistra.
Eppure,secondo me, c'è qualcos'altro che affascina la "sinistra nietzscheana": la volontà di potenza, ovvero la volontà di affermare se stessi anche in un possibile contesto sociale anticapitalistico, in cui è possibile sperimentare nuovi valori lontani del culto materialistico del profitto...
Saluti

In diversi passi -se non ricordo male soprattutto dei frammenti postumi- Nietzsche afferma esplicitamente che concepiva
l'ordine politico-sociale come un apparato guidato dai Signori -dalla Herrenrasse- al cui livello più basso dovevano stare
gli schiavi, e la parola è proprio schiavi, servi, non saltimbanchi o cos'altro. In questo Forum -è un'osservazione questa
che faccio senza un minimo di arroganza, ma soltanto per contribuire a sviluppare i buoni e talvolta ottimi confronti dialettici che vi si
svolgono- c'è la tendenza da parte di taluni ad interpretare Nietzsche in modo un pò troppo elastico. E' pur vero che egli nella sua
continua ricerca speculativa non ha mai dato nulla di scontato, ma il suo pensiero ha alcuni punti fermi, che lo caratterizzano fortemente
nella sua peculiarità di autore; in caso contrario non comparirebbe neanche nei libri di storia della filosofia, o si accennerebbe a lui
con quattro righe qualificandolo come eclettico. Stesso discorso per quanto riguarda i temi della guerra e del cristianesimo: Nietzsche
disprezzava il militarismo, cioè l'ostentazione di divise, riti esteriori e mentalità ottusa, ma non la guerra nè i grandi guerrieri, come Cesare, Alessandro
Magno, Napoleone. Ciò è della massima evidenza, basta leggere i vari aforismi in proposito, che sono, mi spiace, univoci, e non si prestano, come invece
altri, ad un approccio ermenutico multiprospettico. Del cristianesimo poi non ne parliamo nemmeno.
Per Nietzsche il culto dello Stato è uno dei culti dei tanti idoli -Goetzen- che sono destinati al crepuscolo -Daemmerung-, talchè sia
il nazional-socialismo sia il socialismo 'reale', che come la Storia ha inoppugnabilmente dimostrato, non hanno fatto altro che SCHIACCIARE gli
individui, erano nel suo mirino.
Se vogliamo, a mio avviso, accostare Nietzcshe alla sinistra, potremmo collegarlo solo ad una parte della sinistra hegeliana, cioè
la anarco-individualista -vedi Stirner- e la neo-kantiano materialistica -vedi Albert Lange-.

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phys-
messagio May 4 2007, 11:23 AM
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Bel messaggio ma completamente spaginato. ohmy.gif huh.gif


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Non ci sono labirinti da cui tu non possa uscire - M. Frost
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AndreaF.
messagio May 4 2007, 11:42 AM
Messaggio #6


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Sono pienamente d'accordo con Nihilo.
Putroppo, per la sua "oscurità", è facile tirare nietzsche dove si vuole.
Non è certo riferito a sandro, ma alla tendenza di sottoporre nietzsche a vari ambiti che poco c'entrano con il personaggio, rischiando, come dici giustamente, di classificarlo come "eclettico" e niente più, allontanandolo dal posto che più gli spetta, tra i grandi filosofi.


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Non lodarmi la morte, splendido Odisseo. Vorrei esser bifolco, servire un padrone, un diseredato, che non avesse ricchezza, piuttosto che dominare su tutte l'ombre consunte

www.andreafiamma.blogspot.com
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NIHILO
messagio May 4 2007, 12:12 PM
Messaggio #7


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CITAZIONE(phys- @ May 4 2007, 10:23 AM) *
Bel messaggio ma completamente spaginato. ohmy.gif huh.gif

Scusa Phys,eheh!!
AndreaF., ti ringrazio per il tuo apprezzamento.
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Lord Brett Si...
messagio May 4 2007, 08:26 PM
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Il fatto che Nietzsche fosse attirato dai grandi guerrieri (avrà letto le "vite parallele" di Plutarco: fantastiche quelle di Alessandro e Cesare), non significa nulla. Altrimenti sarebbe ancora un tirarlo dalla giacchetta.

Non ho avuto l'impressione che Sandro volesse inquadrare Nietzsche a sinistra, ma solo far notare che, genericamente dalla "sinistra", c'è un tentativo di fidanzarsi con Nietzsche.
Si cerca di ripulirlo dalle sue "strane" affermazioni anti-cristiane (..era cattocomunista la sinistra di allora, figuriamoci quella di oggi), presentadolo come un discolo, una pecorella smarrita da perdonare per aver abusato della "licenza poetica", e l'articolo di Massarenti sul 24Ore, secondo me, è un esempio: si può commercializzare Nietzsche solo dopo averne parlato male mettendo le mani avanti..

Sono d'accordo con Sandro quando dice che -c'è qualcos'altro che affascina la "sinistra nietzscheana":
Pochi di quelli che si professano comunisti sanno che il comunismo non significa libertà, e questo qualunque studioso marxista può confermarlo. e allora Nietzsche insegnerebbe ad appropriarsi della volontà di affermare se stessi in un possibile "contesto sociale anticapitalistico", senza però diventare un "reazionario". questo forse intendeva Sandro.


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Sandro
messagio May 4 2007, 08:59 PM
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CITAZIONE(Lord Brett Sinclair @ May 4 2007, 07:26 PM) *
Il fatto che Nietzsche fosse attirato dai grandi guerrieri (avrà letto le "vite parallele" di Plutarco: fantastiche quelle di Alessandro e Cesare), non significa nulla. Altrimenti sarebbe ancora un tirarlo dalla giacchetta.

Non ho avuto l'impressione che Sandro volesse inquadrare Nietzsche a sinistra, ma solo far notare che, genericamente dalla "sinistra", c'è un tentativo di fidanzarsi con Nietzsche.
Si cerca di ripulirlo dalle sue "strane" affermazioni anti-cristiane (..era cattocomunista la sinistra di allora, figuriamoci quella di oggi), presentadolo come un discolo, una pecorella smarrita da perdonare per aver abusato della "licenza poetica", e l'articolo di Massarenti sul 24Ore, secondo me, è un esempio: si può commercializzare Nietzsche solo dopo averne parlato male mettendo le mani avanti..

Sono d'accordo con Sandro quando dice che -c'è qualcos'altro che affascina la "sinistra nietzscheana":
Pochi di quelli che si professano comunisti sanno che il comunismo non significa libertà, e questo qualunque studioso marxista può confermarlo. e allora Nietzsche insegnerebbe ad appropriarsi della volontà di affermare se stessi in un possibile "contesto sociale anticapitalistico", senza però diventare un "reazionario". questo forse intendeva Sandro.


Ti faccio i miei complimenti! Hai centrato il bersaglio. La 'sinistra nietzscheana' da un lato è antimarxista( come non potrebbe) e dall'altro è anticapitalista inteso come ultraliberismo. Forse la sinistra liberale americana (Radical America) apprezza,in qualche modo, Nietzsche ma pure in europa la sinistra libertaria con certe tendenze anarchiche ha punti di contatto. Il tutto sempre in senso riformista-individualista e mai reazionario,altrimenti non sarebbe 'sinistra'...Bisogna notare che Nietzsche, in questo senso, ha stimolato e guidato in parte la sinistra verso una visione della vita più anticonformista e più individualista
.
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Sandro
messagio May 5 2007, 12:12 PM
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CITAZIONE(NIHILO @ May 4 2007, 07:14 AM) *
Se vogliamo, a mio avviso, accostare Nietzcshe alla sinistra, potremmo collegarlo solo ad una parte della sinistra hegeliana, cioè
la anarco-individualista -vedi Stirner- e la neo-kantiano materialistica -vedi Albert Lange-.

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Va bene a una parte della sinistra hegeliana ma diffido di Stirner. Lo stesso Nietzsche non vuole compenetrarsi con il suo pensiero e lo dichiara apertamente,perfino ai suoi studenti.Forse, Stirner è troppo 'anarchico' per Nietzsche. L'indole di sinistra legata a Nietzsche va invece vista in parte nei francofortesi(confermato da G. Vattimo) che provengono pure dalla famosa sinistra hegeliana. Mi chiedo se il 'situazionismo' ,movimento tanto amato a sinistra,non abbia trovato qualche punto di contatto con Nietzsche..
ciao
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NIHILO
messagio May 7 2007, 12:27 PM
Messaggio #11


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CITAZIONE(Sandro @ May 5 2007, 11:12 AM) *
Va bene a una parte della sinistra hegeliana ma diffido di Stirner. Lo stesso Nietzsche non vuole compenetrarsi con il suo pensiero e lo dichiara apertamente,perfino ai suoi studenti.Forse, Stirner è troppo 'anarchico' per Nietzsche. L'indole di sinistra legata a Nietzsche va invece vista in parte nei francofortesi(confermato da G. Vattimo) che provengono pure dalla famosa sinistra hegeliana. Mi chiedo se il 'situazionismo' ,movimento tanto amato a sinistra,non abbia trovato qualche punto di contatto con Nietzsche..
ciao

I membri della cosiddetta 'Scuola di Francoforte' erano genuinamente marxisti in un primo momento, ma di sicuro
fortemente impregnati nella loro forma mentis di filosofia classica tedesca, avendo avuto come maestri Heidegger
ed Husserl. Tuttavia successivamente, alla luce della esperienza sovietica, da loro giudicata fortemente negativa, vi fu
un profondo ripensamento: Horkheimer si dichiarò piuttosto pessimista circa la possibilità di edificare un socialismo
'dal volto umano' senza una revisione in senso socialdemocratico e negli ultimi anni della sua vita -vedi la sua opera
'la società di transizione'- abbracciò convintamente la prospettiva schopenhaueriana. Più o meno lo stesso Theodor
Adorno, e di Marcuse sono venuto a sapere -lo ha rivelato per radio l'ex Presidente della Repubblica Cossiga, e non
credo proprio che abbia mentito al riguardo- che egli faceva parte della CIA.
Detto ciò, ribadisco che Nietzsche esaltava la guerra -ripeto si vedano taluni aforismi, ad esempio uno su umano
troppo umano, che è inequivocabile, assolutamente, ed il passo 'Della Guerra e dei Guerrieri' sullo Zarathustra-
e che se certi nostri intellettuali di sinistra amano Nietzsche, ciò non significa che possono attrarre le sue dottrine
in generale nel loro 'campo' oppure 'cristianizzare' Nietzsche: ciò è semplicemente assurdo.
Nietzsche non può essere etichettato con nessun -ismo, perchè il nocciolo del suo pensiero è veramente duro, impermeabile
a revisionismi o deformazioni di ogni tipo, primo fra tutti quella che tentò sua sorella Elisabeth.
Un amichevole saluto a Sandro e al nostro Lord, uomo di vera cultura.
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Sandro
messagio May 7 2007, 04:07 PM
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CITAZIONE(NIHILO @ May 7 2007, 11:27 AM) *
I membri della cosiddetta 'Scuola di Francoforte' erano genuinamente marxisti in un primo momento, ma di sicuro
fortemente impregnati nella loro forma mentis di filosofia classica tedesca, avendo avuto come maestri Heidegger
ed Husserl


Non dimenticare freud e kant oltre che hegel,marx,heidegger husserl.

CITAZIONE(NIHILO @ May 7 2007, 11:27 AM) *
Tuttavia successivamente, alla luce della esperienza sovietica, da loro giudicata fortemente negativa, vi fu
un profondo ripensamento: Horkheimer si dichiarò piuttosto pessimista circa la possibilità di edificare un socialismo
'dal volto umano' senza una revisione in senso socialdemocratico e negli ultimi anni della sua vita -vedi la sua opera
'la società di transizione'- 'ì


Conosco E. Fromm che aveva elaborato una socialdemocrazia anti-positivista fondata nell'umanesmo socialista. Mi sembra anche di ricordare(ma non sono per niente sicuro) che, in un certo periodo, Horkheimer rifiutava la socialdemocrazia di Fromm.
Nell' <<ultimo Horkheimer >> c'è una nostalgia del 'Totalmente Altro' con una certa apertura alla <<parola di Dio>> ma non in senso dogmatico ma solo come riflessione sulla natura umana. Si perde la speranza nel marxismo e si riconesce che anche nel sistema marxista non si può fare a meno di quell'amininistrazione strumentale dell'uomo che tanto i francofortesi volevano evitare o superare.

CITAZIONE(NIHILO @ May 7 2007, 11:27 AM) *
Horkheimer si dichiarò piuttosto pessimista circa la possibilità di edificare un socialismo
'dal volto umano' senza una revisione in senso socialdemocratico...


Mi dai maggiori informazioni (se ho ben capito) su questo 'socialismo umano' d'ispirazione socialdemocratica riconosciuta da Horkheimer...
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NIHILO
messagio May 8 2007, 08:02 AM
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Questa svolta socialdemocratica non viene enunciata apertamente da Horkheimer, quanto
piuttosto abozzata implicitamente nel capitolo intitolato 'Il ruolo dei sindacati', contenuto nel libro che
ho già citato, cioè 'La società di transizione'. Suppongo che egli fosse stato influenzato in questa direzione
dall'esperienza di governo assai positiva della SPD, ed in genere dei partiti socialdemocratici del centro
e nord Europa in quei tempi e direi ormai fino ai giorni nostri -anche se ovviamente con condizioni geopolitiche
e geoeconomiche totalmente diverse e dunque con magiori difficoltà-. Il radicale Pannella potrebbe definirlo un
'liberal-socialista' e senz'altro non ignora nè tantomeno disprezza questo autore, al contrario.
D'accordo per l'influsso freudiano e kantiano. I francofortesi auspicavano in sostanza una società occidentale - e non -
più tollerante e più convinta nel sostenere un uso, come tu dici, non 'strumentale' della tecnologia e dell'amministrazione.
Unico superstite di questo illustre sodalizio di studiosi mi sembra sia Juergen Habermas.
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Sandro
messagio May 8 2007, 08:47 AM
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CITAZIONE(NIHILO @ May 8 2007, 07:02 AM) *
I francofortesi auspicavano in sostanza una società occidentale - e non -
più tollerante e più convinta nel sostenere un uso, come tu dici, non 'strumentale' della tecnologia e dell'amministrazione.
Unico superstite di questo illustre sodalizio di studiosi mi sembra sia Juergen Habermas.
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Habermas riguarda la seconda generazione e in un certo senso è più pragmatico dei suoi predecessori.
L'ultimo arrivato è Axel Honnet e rappresenta la terza generazione dei francofortesi. Sembra che
Nietzsche non sia molto considerato dagli ultimi due.
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Lord Brett Si...
messagio May 8 2007, 06:05 PM
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CITAZIONE(NIHILO @ May 7 2007, 11:27 AM) *
Un amichevole saluto
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Luigi
messagio May 12 2007, 04:57 PM
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scusa NIHILO ma il passo 'Della Guerra E Dei Guerrieri' io personalmente non credo sia una esaltazione della guerra intesa ma in senso letterale..anzi voglio citare il commento di di Giangiorgio Pasqualotto sullo stesso passo con cui mi trovo daccordo:'..la guerra è questa modalità conoscitiva che consent l'oltrepassamento di concezioni acquisite e la creazione di nuove teorie e di nuovi valori.'
Paqualotto cita anche i seguenti Frammenti Postumi(79-81) di Nietzsche:'...tutti i sovrani,ministri,demagoghi,giornalisti che hanno suscitato e caldeggiato una guerra dovrebbero essere giustiziati.''

scusate è un po un out-topic
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NIHILO
messagio May 14 2007, 08:04 AM
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Caio Luigi, voglio soltanto precisare che Nietzsche allude
alla guerra come Pòlemos eracliteo.La stessa vita è guerra, conflitto: inutile
nascondersi dietro un dito.
Ciò non esclude che possano esservi lunghi periodi di di pace.
Oggigiorno noi europei occidentali, pur desiderando ovviamente la
pace, vogliamo chiudere gli occhi dinanzi al terrorismo integralista
ed al neo-antisemitismo nucleare degli iraniani: a che giova ciò?
Vogliamo fare la fine del 1939?
Io amo la pace, o meglio l'assenza di conflitto, ma questa non è esattamente
insita nella natura della Terra, per ottenerla occorre condurre una vita molto ritirata,
come fanno gli asceti.
Comunque voglio prendermi la briga di indicarvi prossimamente gli aforismi in cui
Nietzsche esalta la guerra allorchè. come anche tu fai notare, essa è il mezzo per
attuare trasformazioni e rivolgimenti inevitabili o per stabilire equilibri fra nazioni
e popoli, equilibri,(per dirla alla Klausewitz, la guerra è la prosecuzione della politica con
altri mezzi) che saranno forieri di epoche di pace e prosperità.Anche la guerra, insomma
partecipa dell'innocenza del divenire.
VEDO MOLTI SOLDATI. POTESSI VEDERE MOLTI GUERRIERI!
(ASZ: VON KRIEGS UND KRIEGSMAENNER)


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messagio May 14 2007, 11:12 PM
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CITAZIONE(NIHILO @ May 14 2007, 07:04 AM) *
Caio Luigi, voglio soltanto precisare che Nietzsche allude
alla guerra come Pòlemos eracliteo.La stessa vita è guerra, conflitto: inutile
nascondersi dietro un dito.
Ciò non esclude che possano esservi lunghi periodi di di pace.
Oggigiorno noi europei occidentali, pur desiderando ovviamente la
pace, vogliamo chiudere gli occhi dinanzi al terrorismo integralista
ed al neo-antisemitismo nucleare degli iraniani: a che giova ciò?
Vogliamo fare la fine del 1939?
Io amo la pace, o meglio l'assenza di conflitto, ma questa non è esattamente
insita nella natura della Terra, per ottenerla occorre condurre una vita molto ritirata,
come fanno gli asceti.
Comunque voglio prendermi la briga di indicarvi prossimamente gli aforismi in cui
Nietzsche esalta la guerra allorchè. come anche tu fai notare, essa è il mezzo per
attuare trasformazioni e rivolgimenti inevitabili o per stabilire equilibri fra nazioni
e popoli, equilibri,(per dirla alla Klausewitz, la guerra è la prosecuzione della politica con
altri mezzi) che saranno forieri di epoche di pace e prosperità.Anche la guerra, insomma
partecipa dell'innocenza del divenire.
VEDO MOLTI SOLDATI. POTESSI VEDERE MOLTI GUERRIERI!
(ASZ: VON KRIEGS UND KRIEGSMAENNER)


"Io vedo molti soldati: vedessi molti guerrieri!"
Farei distinzione tra la "guerra del soldato" che è mercenaria, e la "guerra del guerriero", che è personale.

"Fratelli nella guerra! Io vi amo dal profondo, io sono e sono stato uno dei vostri. E sono anche il vostro migliore nemico."
grassetto mio.
"Il vostro nemico voi dovete cercare, e fare la vostra guerra, per i vostri pensieri!"

-Il soldato è un mercenario, presta la propria opera per soldi o, in senso lato, in cambio di un ideale (nell'attuale ipocrisia ormai non c'è distinzione). è un operaio della politica o della religione, e l'argomento non mi interessa perché "nulla è vero, tutto è permesso".
-Il guerriero è per se stesso. Sotto questo aspetto, la frase che segue quella sopra: "E se il vostro pensiero soccombe, la vostra onestà deve giubilarne!", la intendo come vittoria del guerriero, il superamento delle proprie vecchie "verità" che permette il divenire, tanto più quanto il "nostro" nemico è migliore (altrimenti sono monete false: chi non è bravo a crearsi il proprio nemico inferiore per poi vantarsene?).
Sempre sotto quest'ottica, la "pace" (che deve essere amata come mezzo per nuove guerre), è intesa come "sottomissione" a ciò che eravamo ma che non siamo più, per cui bisogna amare "la pace breve più della lunga", proprio per divenire...

"A voi io non consiglio il lavoro, bensì la battaglia. A voi io non consiglio la pace, bensì la vittoria. Sia il vostro lavoro una battaglia, sia la vostra pace una vittoria!
Solo chi ha la freccia e l'arco è capace di assidersi silenzioso: tutti gli altri sono chiacchieroni litigiosi. Sia la vostra pace una vittoria!"


"Il vostro amore per la vita sia amore per la vostra speranza più alta: e la vostra speranza più alta sia il pensiero più alto della vita!
Da me però dovete farvi comandare il vostro pensiero più alto - che suona: l'uomo è qualcosa che dev'essere superato."


"Della guerra e dei guerrieri". Zarathustra.


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messagio May 15 2007, 08:28 AM
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D'accordissimo Lord, ma è anche vero che Nietzsche approvava la guerra, quella vera, militare,
quando fosse il mezzo necessario per portare a compimento trasformazioni sociali inevitabili.
Sotto questo aspetto, suo malgrado, N. era in linea con Hegel.
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messagio May 20 2007, 07:09 PM
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sul rapporto tra Nietzsche e Sinistra comunque so -e scusate se l'ha già scritto qualcuno-che ,citando il mio libro di filosofia del liceo,le avanguardie artistiche e letterarie degli inizi del secolo-futurismo (soprattutto quello russo),espressionismo,surrealismo avevano trovato ispirazione nei temi come la trasvalutazione di tutti i valorie e nel dionisiaco in funzione di una radicale rigenerazione dell'esistenza umana alleandosi a volte con il contemporaneo movimento rivoluzionario socialista e comunista(si parla del periodo della rivoluzione del '17 tanto per intenderci).
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