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> delucidazioni su Nietzsche
kaloskaiagathos
messagio May 28 2008, 12:17 PM
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Ciao mi chiamo Emanuele e sono uno studente di Catania volevo sapere alcune delucidazioni su Nietzsche e avendo trovato questo bellissimo sito mi sono registrato e spero nel vostro aiuto.
1-Leggendo il famosissimo passo dell'uomo folle in "La Gaia Scianza" e il suo annuncio della morte di Dio mi chiedevo se con la parola "Dio" il filosofo intendesse non solo la fine di tutte quelle credenze e quei dogmi del cristianesimo ma anche di ogni auctoritas e certezza creata nei secoli dall'uomo(valori morali,certezze scientifiche,norme e leggi della civiltà).
2-sempre nello stesso passo Nietzsche dice che il folle uomo è venuto troppo presto,la gente non è ancora preparata a sopportare tale azione,eppure "sono loro che l'hanno compiuta!",loro hanno ucciso Dio.Non capisco questa cosa:Gli uomini hanno ucciso Dio ma ancora non sono preparati a sopportare tale azione???
3-La morte di Dio costituisce un trauma per ogni uomo che non sia ancora Super-uomo o meglio Oltre-uomo;ora mi chiedo tutti gli uomini restano spaesati con la fine di tutti i valori occidentali e solo il filosofo-uomo folle puo divenire Super-uomo e superare questa angoscia oppure tutti possono impegnandosi divenire tali?insomma diventare Super-uomini è cosa per tutti o no?per chi?
Grazie in anticipo per le vostre risposte
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Stirner
messagio May 28 2008, 06:10 PM
Messaggio #2


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CITAZIONE(kaloskaiagathos @ May 28 2008, 01:17 PM) *
Ciao mi chiamo Emanuele e sono uno studente di Catania volevo sapere alcune delucidazioni su Nietzsche e avendo trovato questo bellissimo sito mi sono registrato e spero nel vostro aiuto.
1-Leggendo il famosissimo passo dell'uomo folle in "La Gaia Scianza" e il suo annuncio della morte di Dio mi chiedevo se con la parola "Dio" il filosofo intendesse non solo la fine di tutte quelle credenze e quei dogmi del cristianesimo ma anche di ogni auctoritas e certezza creata nei secoli dall'uomo(valori morali,certezze scientifiche,norme e leggi della civiltà).
2-sempre nello stesso passo Nietzsche dice che il folle uomo è venuto troppo presto,la gente non è ancora preparata a sopportare tale azione,eppure "sono loro che l'hanno compiuta!",loro hanno ucciso Dio.Non capisco questa cosa:Gli uomini hanno ucciso Dio ma ancora non sono preparati a sopportare tale azione???
3-La morte di Dio costituisce un trauma per ogni uomo che non sia ancora Super-uomo o meglio Oltre-uomo;ora mi chiedo tutti gli uomini restano spaesati con la fine di tutti i valori occidentali e solo il filosofo-uomo folle puo divenire Super-uomo e superare questa angoscia oppure tutti possono impegnandosi divenire tali?insomma diventare Super-uomini è cosa per tutti o no?per chi?
Grazie in anticipo per le vostre risposte


1) Esatto. Con la morte di Dio, cade il mondo vero(la metafisica) e anche tutti i valori morali ed ogni diritto dell'uomo.
2)Esatto. la volontà di verità ha origini cristiane. Quando questa passò al servizio della ragione agì come un arma a doppio taglio verso il cristianesimo. Gli uomini hanno ucciso Dio...ma ora devono passare dal nichilismo...o meglio, nel nichilismo.
3)Questa domanda è assurda. Se un giorno verrà il Superuomo, sarà rasppresentato da pochi uomini. Non da tutti


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Soltanto con Nietzsche finisce il Medioevo.

Alfred Bäumler.
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Sgubonius
messagio May 28 2008, 08:05 PM
Messaggio #3


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CITAZIONE(kaloskaiagathos @ May 28 2008, 01:17 PM) *
3-La morte di Dio costituisce un trauma per ogni uomo che non sia ancora Super-uomo o meglio Oltre-uomo;ora mi chiedo tutti gli uomini restano spaesati con la fine di tutti i valori occidentali e solo il filosofo-uomo folle puo divenire Super-uomo e superare questa angoscia oppure tutti possono impegnandosi divenire tali?insomma diventare Super-uomini è cosa per tutti o no?per chi?
Grazie in anticipo per le vostre risposte


Le prime due si sostanzialmente si, la terza invece è un po' complicatina e anche aperta come questione...
Intanto (secondo me) la morte di dio non è sostenibile solo per l'oltreuomo, ma è la morte di dio/nichilismo unito all'eterno ritorno che è insostenibile per l'uomo. Sul discorso di quanti superuomini penso che non ci sia una risposta, il sottotitolo dello Zarathustra è "un libro per tutti e per nessuno" e piu avanti Z. dice che l'uomo più grande è brutto come l'uomo più piccolo... insomma io penso che un uomo capace di sopportare l'eterno ritorno debba ancora nascere (ci sono riferimenti testuali ora non sto a citarteli), ma dice anche che non può non nascere quindi... aspettiamo laugh.gif


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kaloskaiagathos
messagio May 28 2008, 08:24 PM
Messaggio #4


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grazie a entrambi per le risposte.In ultimo vorrei sapere in che rapporto stanno l'uomo comune e il Super-uomo con l'eterno ritorno dell'uguale????
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Sgubonius
messagio May 28 2008, 09:38 PM
Messaggio #5


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CITAZIONE(kaloskaiagathos @ May 28 2008, 09:24 PM) *
grazie a entrambi per le risposte.In ultimo vorrei sapere in che rapporto stanno l'uomo comune e il Super-uomo con l'eterno ritorno dell'uguale????


Penso che sia circa quello già scritto, la presa di coscienza dell'eterno ritorno è il punto di svolta per trasformare l'uomo in oltreuomo, ma solo se riesce ad accettare (amor fati) il "pensiero più abissale" in tutte le sue conseguenze.


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