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> Lange conosceva Nietzsche?
Joseph de Sil...
messagio Apr 4 2008, 09:29 PM
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Dopo Nietzsche "lettore" di Freud un'altra piccola curiosità: é noto che Nietzsche conosceva molto bene l'opera di Lange (e non solo, anche se soprattutto, "Geschichte des Materialismus"). La domanda è: Lange conosceva l'opera di Nietzsche?
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NIHILO
messagio Apr 7 2008, 07:51 AM
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Come è noto, Lange mantenne sempre la sua impostazione materialista e
non venne meno al suo impegno politico dalla parte del socialismo, e vista la
sua feconda attività intellettuale è assai probabile che, ammesso che non abbia
letto Nietzsche, lo conoscesse.
Non credi, Joseph, che i manuali di storia della filosofia - almeno quelli italiani -
liquidino con poche righe questo autore, nonostante la portata della sua "Geschichte
des Materialismus"?
Sapresti indicarmi, già che ci sono, qualche buon saggio su Lange?
Ciao Joseph, sei tutti noi!


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Joseph de Sil...
messagio Apr 7 2008, 06:23 PM
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Assolutamente d'accordo sul fatto che Lange sia sottovalutato: eppure è stato uno dei fondatori della scuola di Marburgo, che ha reintrodotto il metodo critico kantiano integrandolo con le riflessioni epistemologiche che scaturivano dal positivismo soprattutto di marca inglese. Janz considera il suo Geschichte des Materialismus una delle migliori opere di storia della filosofia ancora in circolazione, e non gli si può dare torto.
Di monografie su Lange ce ne sono, che io sappia, essenzialmente in tedesco... sull'influenza di Lange su Nietzsche consiglio l'ottimo saggio di Jörg Salaquarda, disponibile anche in italiano, che indico in fondo.
Venendo alla questione di Lange "lettore" di Nietzsche, essa non è forse accattivante come quella su Nietzsche “lettore” di Freud ma vale la pena riportarla per l’ironia della sorte cui è legata. La prima edizione di Geschichte des Materialismus , una delle letture costanti e senza dubbio fondamentali di Nietzsche fino al termine della sua attività filosofica, viene scoperta appena dopo la sua uscita, nel 1866; come attestato dalle sue lettere Nietzsche ne è entusiasta, al punto per esempio che all’amico Gersdorff egli scrive, il 16 febbraio 1868: “Mi sono fermamente proposto di fare la conoscenza di quest’uomo” (Epistolario, Vol. I, p. 564). Nel 1873 esce una seconda edizione ampliata dell’opera: ebbene, in una nota di questa edizione Lange (evidentemente molto aggiornato) cita La Nascita della tragedia di Nietzsche il quale però, disponendo già della prima, non acquista la seconda edizione e dunque non viene a sapere della citazione. La terza edizione, identica alla seconda, viene pubblicata nel 1877 (nel frattempo, nel 1875, Lange era morto). La quarta, del 1882, è finalmente acquistata da Nietzsche, che intanto era rimasto senza la sua copia del 1866, regalata all’amico Romundt. Questa edizione (così come la successiva del 1887, di nuovo acquistata da Nietzsche e attualmente presente nella biblioteca di Weimar) è identica a quelle del ‘73 e del ‘77, con una sola eccezione: mancano le note! Pertanto Nietzsche non verrà mai a sapere che Lange lo aveva citato…
Riferimenti: Jörg Salaquarda, Nietzsche und Lange, in “Nietzsche Studien”, VII, 1978 (tr. italiana in La biblioteca ideale di Nietzsche, Guida, Napoli, 1992, pp. 19-43);
F.A. Lange, Storia del materialismo, Monanni, Milano, 1932, in cui si può leggere la citazione di cui ho parlato: “Il tratto apollineo del genio socratico fu messo in evidenza da Nietzsche, nel suo scritto: La Nascita della tragedia dallo spirito della musica” (ivi, Vol. I, nota 44 alla I parte, p. 446).
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NIHILO
messagio Apr 8 2008, 01:19 PM
Messaggio #4


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Grazie Joseph.
Forse se Nietzsche avesse letto quella notazione di Lange comparsa
nella seconda edizione della Geschichte fra i due sarebbe sorto un solido
legame di amicizia, sempre che il nostro avesse "sorvolato" sull'appartenenza
politica di Lange.
Un particolare che mi piace segnalare agli amici del forum che non ne fossero al
corrente è che Lange in un passo dell'opera già citata puntualizzò che il primo ad
intuire il carattere eliocentrico del nostro sistema di pianeti fu il greco Aristarco di
Samotracia, ad attestare che lo sviluppo del sapere ellenico fu ostacolato, oltre che,
sul piano culturale, dal socratismo, anche dalla appena mancata - vedi il metodo
di esaustione - conoscenza del CONTINUUM in campo matematico.


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NIHILO
messagio Apr 8 2008, 02:01 PM
Messaggio #5


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Un doveroso errata corrige: nell'intervento sopra
mi riferivo allo sviluppo del sapere scientifico.


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