Dediche a Nietzsche |
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Dediche a Nietzsche |
Feb 10 2008, 07:05 PM
Messaggio
#21
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
Qualsiasi pensiero (poesia, frase e altro) vogliamo condere al maggiore pensatore:
Nietzsche stanco del vasto antico detto, alla panchina pose fra fulve fanciulle celesti un novo respiro all'etterno. -------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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Jun 16 2009, 10:46 PM
Messaggio
#22
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
Terrei in sospeso, anche se sarebbe davvero interessantissimo, perchè ci vorrebbe un topic adatto non inquinato da altro. Non mi pare insomma che Leopardi (tolte le primissime composizioni) sia puro stile, quello si può dire del neoclassicismo, di Manzoni poeta, di un certo Foscolo, ma non per un poeta individuale e sofferto come Leopardi. Poi c'è la questione filosofica per cui chiaramente da nietzschiano "il sabato del villaggio" è uno schopenhauerismo da superare, però io resto sempre dell'idea che finchè il poeta scrive (e non si arrende al vero insomma) è sempre in quel momento oltre, anche oltre il suo stesso nichilismo. Non so dove vuoi trascinarmi colle tue poesie, in ogni caso non mi fido!! Rispondo invece rapidamente alla questione. Ritengo sia solo un dibattito per gli storici il capire cosa X abbia inteso davvero o cosa Y abbia fatto e perchè, quello che conta è sempre il pensiero, di Nietzsche resta un pensiero, poi possiamo travisarlo come ci pare, basta essere continuamente in ascolto di quanto ci ha detto e riconsiderare sempre il pensiero pensandolo, leggere Nietzsche serve solo a pensare. Senza il vero non si dà neanche il problema dell'interpretazione. Riguardo al problema dell'espressione invece: non esiste solo la sofferenza, esiste il suo opposto che è il piacere, già schopenhauer ne parla e molto bene anche se poi per lui l'arte rimane una questione solo consolatoria e infondo futile. Se dunque il poeta dice le cose meglio del filosofo, è anche vero che il filosofo sa cosa dire. Quasi tutti i poeti moderni sono anche filosofi, perchè prima si deve pensare attentamente per poter trovare quella parola che includa un certo pensiero e lo suggerisca. Però ci stiamo un po' allontanando dal problema fondamentale... Il puro stile non intendo come classicismo, ma semplicemente come mancanza di contenuti originali o autentici o nuovi. Infatti riprende molte tematiche del Tasso (basta leggersi le Rime e si può fare a meno di Leopardi), Leopardi stesso spesso svela di non essere autentico (condanna la vita e dice che questo è quel da farsi, ma poi si pente continuamente), Leopardi ha sempre quei tre temi che veramente darebbero fastidio anche trattandoli nella maniera più bella possibile... figuriamoci in un linguaggio più popolare (rispetto ad un Foscolo) e con un sentimentalismo più immediato (più banale). Per quanto riguarda filosofi e poeti 'moderni', non li ho trovati... sono appunto leggende 'metropolitane' -------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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