Silensio parla il Sogno! |
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Silensio parla il Sogno! |
Mar 24 2009, 04:36 PM
Messaggio
#1
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Advanced Member Gruppo: Members Messaggi: 91 Iscritto il: 5-March 09 Utente Nr.: 11,881 |
Quanto è inutile la razionalità per sentire Nietzsche.
Un omaggioa chi mi ha dato un'altro spunto per vedere. Per spiegare Nietzsche, mia cara Nach, un quadro, una poesia, un film, valgono mille tomi di illustri pensatori. BlackSmith -------------------- Agli uomini dei quali mi importa qualcosa io auguro sofferenze, abbandono, malattie, maltrattamenti, disprezzo..., io desidero che non restino loro sconosciuti il profondo disprezzo di sé, il martirio della diffidenza di sé, la miseria del vinto
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Mar 24 2009, 09:55 PM
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#2
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 115 Iscritto il: 18-January 09 Utente Nr.: 10,580 |
Dai Blacksmith, non metterla in questo modo.
Sai bene che non intendevo affatto dire che Nietzsche va capito studiando 'razionalmente' i libri scritti dai suoi interpreti. Quello che intendevo è che un quadro (come quello con lo specchio rotto che hai fatto tu) può sicuramente essere un mezzo per avvicinarsi a lui, per aiutarci a 'sentirlo meglio dentro di noi', ma non è sufficiente a capire Nietzsche fino in fondo, perché lui ha scritto libri e ci ha chiesto di leggerli, non ha dipinto quadri. E i libri si leggono. Come ti ho già scritto, in un secondo momento (cioè dopo un'accurata lettura) uno può, se vuole, passare alla rappresentazione, ma è un passo successivo (e peraltro non coerente con il filosofo, ma di questo abbiamo già ampiamente discusso ). Dicevo poi che tu hai un buon metodo di approcciarti al problema, cioè quello di entrare nella situazione, di immaginartela; quindi, per essere coerente con questo, dovresti entrare dentro il pensiero di N, magari ripercorrendo la via che lui ha percorso, o/e percorrendo quella che lui ha tracciato... Tutto qui! -------------------- Luce io sono: ah, fossi notte!
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Mar 24 2009, 11:11 PM
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#3
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
Come ti ho già scritto, in un secondo momento (cioè dopo un'accurata lettura) uno può, se vuole, passare alla rappresentazione, ma è un passo successivo (e peraltro non coerente con il filosofo, ma di questo abbiamo già ampiamente discusso ). Direi comunque che lo Zarathustra è un esempio di come la filosofia giunge al suo limite come linguaggio e ricerca uno sfondamento inevitabile nel poetico. Se ha un pregio lo Zarathustra è di mescolare i due generi, però io posso dire nella mia esperienza che leggere soltanto questo testo è altamente fuorviante, e che per quanto le sue immagini poetiche siano ottime per entrare nel vivo del pensiero si rischia di semplificare molto la questione Nietzsche che è invece non solo complessa ma direi anche aperta. -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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