Dediche a Nietzsche |
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Dediche a Nietzsche |
Feb 10 2008, 07:05 PM
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#1
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 128 Iscritto il: 21-November 07 Utente Nr.: 588 |
Qualsiasi pensiero (poesia, frase e altro) vogliamo condere al maggiore pensatore:
Nietzsche stanco del vasto antico detto, alla panchina pose fra fulve fanciulle celesti un novo respiro all'etterno. -------------------- I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
At nihilominus sentimus experimurque, nos aeternos esse. |
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Mar 12 2009, 12:34 PM
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#2
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
Onestamente devo dire che non capisco bene quale sia l'ispirazione del romanzo, d'altronde per ora a spizzichi e bocconi è ancor più difficile tirare delle somme, in ogni caso io ho solo approfittato della situazione per porre una questione importante nel pensare insieme a Nietzsche, cioè quella in definitiva della produzione artistica e del soggetto/autore, in primis perchè è una delle questione che ossessionano me in questo momento!!
Detto questo io sono arciconvinto che uno stupido non possa capire Nietzsche, neanche di striscio, perchè non è un filosofo che si semplifichi. Il totale abbandono non è una frase di Nietzsche, non lo sarà mai, la sua è una filosofia per forti, per pensatori, rigorosi. "La filosofia, così come io l’ho intesa e vissuta fino ad oggi, è vita volontaria fra i ghiacci e le alture – ricerca di tutto ciò che l’esistenza ha di estraneo...” L'idea pragmatica per cui Nietzsche ti "cambia la vita", come illumini la quotidianità di nuove luci più calde, è il nemico contro cui lo stesso filosofo tedesco ammonisce. "masticare e digerire tutto – questo è davvero da maiali! Dire sempre di ‘sì’ – questo solo l’asino l’ha imparato, e chi ha uno spirito come il suo!" "Quale nascosta saggezza nel suo portare lunghe orecchie e dire sempre sì e mai no! Forse non ha creato il mondo a sua immagine e somiglianza, cioè il più stupido possibile? – L’asino a sua volta ragliò: I-A. Tu vai per sentieri diritti e tortuosi, poco ti cale ciò che a noi uomini sembra diritto o tortuoso. Al di là del bene e del male è il tuo regno. La tua innocenza è di non sapere che cosa sia l’innocenza. – L’asino a sua volta ragliò: I-A. Bada di non respingere alcuno via da te, non i mendichi e nemmeno i re. I fanciulli li lasci venire a te, e se i peccatori ti vogliono sedurre, tu dici un candido: I-A. – L’asino a sua volta ragliò: I-A. Tu ami le asine e i fichi freschi, tu non sei uno schifiltoso. Un cardo ti solletica il cuore, quando ti viene fame. In ciò è la saggezza di un dio. – L’asino a sua volta ragliò: I-A." Io ti invito solo a rifletterci sopra... poi di Lorenzo Tortorella mi interessa relativamente, e sono più propenso a dare ascolto a Nietzsche che a te per ovvie ragioni. Se tu scrivi un romanzo in cui poi le cose stanno diversamente io pongo solo la questione... -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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Mar 13 2009, 11:25 AM
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#3
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 115 Iscritto il: 18-January 09 Utente Nr.: 10,580 |
in ogni caso io ho solo approfittato della situazione per porre una questione importante nel pensare insieme a Nietzsche, cioè quella in definitiva della produzione artistica e del soggetto/autore, in primis perchè è una delle questione che ossessionano me in questo momento!! E' un punto davvero complicato e sarebbe molto interessante discuterne. A tal proposito, mi ha sempre incuriosito il capitolo Dei dispregiatori del corpo (Za, I) - che apparentemente sembrerebbe non avere nulla a che fare con questo tema - soprattutto quando dice: "'Io' dici tu, e sei orgoglioso di questa parola. Ma la cosa ancora più grande, cui tu non vuoi credere, - il tuo corpo e la sua grande ragione: essa non dice 'io', ma fa 'io'. Ciò che il senso sente e lo spirito conosce, non ha mai dentro di sé la propria fine. Ma il senso e lo spirito vorrebbero convincerti che sono la fine di tutte le cose: talmente vanitosi sono essi. Strumenti e giocattoli sono il senso e lo spirito: ma dietro di loro sta ancora il Sé". Il totale abbandono non è una frase di Nietzsche, non lo sarà mai, la sua è una filosofia per forti, Deleuze potrebbe obiettarti che quello che tu chiami "forte" è in realtà debole, perché completamente sopraffatto passivamente dalla volontà di potenza. So che "forte" qui ha l'accezione contraria, ma è meglio chiarire perché non si sa mai chi legge questo forum... -------------------- Luce io sono: ah, fossi notte!
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Mar 13 2009, 01:10 PM
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#4
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Über Member Gruppo: Members Messaggi: 754 Iscritto il: 15-May 08 Utente Nr.: 2,728 |
E' un punto davvero complicato e sarebbe molto interessante discuterne. Mi ci sto arrovellando Deleuze potrebbe obiettarti che quello che tu chiami "forte" è in realtà debole, perché completamente sopraffatto passivamente dalla volontà di potenza. So che "forte" qui ha l'accezione contraria, ma è meglio chiarire perché non si sa mai chi legge questo forum... Ho appena terminato "Il Pensiero Debole" che non è un gran caopolavoro di filosofia però in questo senso è quantomeno pedante e chiaro!! Deleuze parla proprio di come in Nietzsche si tratta di portare l'impotenza (connaturata nell'uomo, soprattutto idealista) a potenza. Insomma pensare debole è per pensatori forti che se lo possono permettere!!! -------------------- "Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un giuoco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì"
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Mar 13 2009, 06:16 PM
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#5
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Old Member Gruppo: Members Messaggi: 115 Iscritto il: 18-January 09 Utente Nr.: 10,580 |
Ho appena terminato "Il Pensiero Debole" che non è un gran caopolavoro di filosofia però in questo senso è quantomeno pedante e chiaro!! Deleuze parla proprio di come in Nietzsche si tratta di portare l'impotenza (connaturata nell'uomo, soprattutto idealista) a potenza. Insomma pensare debole è per pensatori forti che se lo possono permettere!!! Questa tematica l'avevo trovata in Nietzsche, dove Deleuze insiste da morire sul possibile fraintendimento della potenza come "forza", che poi penso sia noto un pò a tutti... -------------------- Luce io sono: ah, fossi notte!
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